La dieta del gruppo sanguigno

dieta1

La dieta del gruppo sanguigno è stata ideata dal dottor Peter D’Adamo. Qualcuno la definisce come una teoria a metà tra la scienza e la magia. Infatti questo tipo di regime dietetico si basa sul presupposto che a ciascun gruppo sanguigno corrisponda una predisposizione verso determinati alimenti che andrebbero assolutamente privilegiati per evitare l’insorgere di disturbi di vario tipo.

In particolare, secondo D’Adamo mentre il gruppo 0 trarrebbe numerosi vantaggi dall’assunzione di carne il gruppo A dovrebbe privilegiare una dieta prettamente vegetariana. Diversa invece la situazione per il gruppo B, per il quale è possibile seguire una dieta più varia (mangiando sia carne sia alimenti di origine vegetale) e per il  gruppo AB che può consumare un po’ tutti i cibi ma con moderazione e senza esagerare nel consumare i latticini.

Scopri di più

Salse senza grassi, arricchire le pietanze senza attentare alla linea

cucina-dieteticaSe proprio non sapete rinunciare al gusto di arricchire le vostre pietanze con salse e intingoli aromatici sappiate che esiste più di un’alternativa ipocalorica ai classici condimenti a base di panna.

Come potete vedere infatti, nelle ricette che stiamo per darvi la panna da cucina è stata sostituita con yogurt magro e latte scremato, alimenti sicuramente meno calorici e più salutari.

Noterete inoltre che non è prevista alcuna aggiunta di sale. Per esaltare il gusto degli ingredienti base, latte e yogurt nella prima salsa, ricotta nella seconda, saranno sufficienti erbe aromatiche, spezie e agrumi.

Salsa allo yogurt ed erbe aromatiche

Valori nutrizionali per porzione

Calorie: 10 Kcal

Grassi: 0

Proteine: 1 g

Carboidrati: 1 g

Fibre: 0

Scopri di più

Le fave: proprietà e valori calorici

fave

Tra i legumi, le fave sembrano essere le meno caloriche. Per molti secoli sono state considerate come l’alimento dei poveri. In commercio si trovano sia secche sia fresche . Queste ultime si possono mangiare così come sono oppure insieme a formaggi o pane. Quelle secche vengono invece fatte bollire.

Contengono:

Proteine
– Ferro (pensate che quelle secche ne contengono di più delle uova)
Fibra (150 g di fave riescono addirittura a fornire quasi 1/3 di tutta la fibra che ci serve giornalmente)
Sali minerali
Vitamine
Ferro

Scopri di più

Le fragole: proprietà e valori calorici

fragole

La fragola  è uno dei frutti più graditi grazie al profumo intenso e al buon sapore. Genericamente possono essere distinte in fragole di bosco (che è poi quella che si conserva più a lungo) e fragole di campo.
Uno degli svantaggi è che sono particolarmente deperibili e quindi vanno consumate in breve tempo: massimo entro 2-3 giorni. Inoltre, le persone allergiche e con distrurbi gastrici non devono mangiarle.
Possiamo definire la fragola come un vero e proprio elisir per combattere l’invecchiamento grazie al suo contenuto.

Scopri di più

Ricette con pochi grassi, zuppa di pollo e mais

zuppa-di-pollo-e-mais

Zuppa di pollo e mais

La ricetta di oggi è semplice e gustosa, ideale per chi, pur non seguendo un regime dietetico dimagrante, desidera comunque mangiare in modo sano ed equilibrato senza perdere il piacere della buona tavola.

Grado di difficoltà: facile

Grassi per porzione: 5 grammi

Tempo di preparazione: 15 minuti

Tempo di cottura: 25 minuti

Valori nutrizionali per porzione

Proteine: 30 grammi

Grassi: 5 grammi

Carboidrati: 25 grammi

Fibre: 5 grammi

Colesterolo: 50 mg

Calorie: 265 Kcal

Scopri di più

Dieta South Beach

dieta-south-beach

Messa a punto dal cardiologo Arthur Agatston, che la descrive nel libro “The South Beach Diet: the delicious, doctor-designed foolproof plan for fast and healthy weight loss”,  la dieta South Beach si basa sulla restrizione dei carboidrati, sull’indice glicemico degli alimenti e sulla distinzione tra grassi buoni e grassi cattivi.

Sono ritenuti grassi cattivi i grassi saturi e polinsaturi contenuti negli alimenti raffinati e di origine animale, mentre sono da ritenere grassi buoni i grassi saturi, come l’olio extravergine di oliva.

Analogamente a quanto abbiamo già visto per la Dieta Atkins anche la dieta South Beach è suddivisa in più fasi:

Scopri di più

Il riso: calorie e valori nutrizionali

riso

Nato in estremo oriente, ha origini antichissime. Qualcuno definisce il riso come il re dei cereali. In Italia è molto diffuso, probabilmente perché è più digeribile della pasta ed è in grado di combattere la ritenzione idrica. E’ senza dubbio indicato per chi vuole dimagrire in fretta: può arrivare a fare perdere anche 3 kg in 2 settimane.

Qual è il contenuto del riso?
E’ ricco di sali minerali e vitamine (in particolare quelle del Gruppo B).

Scopri di più

Dieta Beverly Hills

dieta-beverly-hills

La Dieta Beverly Hills fu messa a punto da Judy Mazel, direttrice di un esclusivo centro di dimagrimento di Los Angeles e, pare, ex bambina obesa. Caratteristica di questo regime dietetico è l’abbondante consumo di frutta, soprattutto, esotica, come alimento prevalente.

Come la dieta dissociata,  la dieta Beverly Hills, nota anche come dieta holliwoodiana, si basa sul principio che  assumere carboidrati e proteine nello stesso pasto sia dannoso per la linea.

Per questo motivo, durante le cinque settimane di durata previste da questo programma dietetico, proteine, carboidrati e frutta andranno assunti separatamente. Allo stesso modo è permesso mangiare solo un tipo di frutta per volta, a distanza di almeno un’ora l’uno dall’altro. Bocciate quindi le godibilissime macedonie.

La dieta si articola in più fasi: durante i primi 7 giorni si mangia solo ed esclusivamente frutta esotica, soprattutto ananas,  in seguito a questo periodo di disintossicazione è possibile introdurre gradualmente altri cibi che non è necessario pesare e che andranno consumati preferibilmente alla sera. Questo fino alla quinta settimana.

Scopri di più

La dieta della luna

 

dieta-della-luna1 

Più che un regime alimentare dimagrante la cosiddetta dieta della luna rappresenta uno strumento di purificazione dell’organismo attraverso il digiuno. La dieta della luna prevede infatti, ad ogni cambio lunare, la privazione di tutti i cibi solidi per 24 ore consecutive, durante le quali si può solo bere acqua, succhi di frutta e centrifugati di verdura, mentre sono vietati latte e alcolici. Si basa sul concetto che se le fasi della luna riescono a influire sulle maree, alla stessa maniera possono influire sull’organismo umano.

Scopri di più

Funghi e tè verde: amici delle donne

funghi1

Secondo uno studio condotto di recente in Cina mangiare funghi e bere tè verde in abbondanza abbasserebbe notevolmente il rischio di sviluppare il cancro al seno.

Non sarebbe un caso quindi se l’ incidenza del cancro al seno nel paese del sol levante è di ben quattro/cinque volte inferiore rispetto a quella dei paesi occidentali (con qualche differenza nelle zone più ricche del paese). 

Scopri di più

I funghi: proprietà e valori calorici

funghi

I funghi sono importantissimi nella dieta perchè contengono diverse proteine e vitamine. Non solo. Infatti sono una fonte incredibile di minerali utili e essenziali per la salute. Troviamo il fosforo che aiuta a formare le ossa, il selenio e il rame che sono dei minerali antiossidanti e il potassio che serve a mantenere un regolare ritmo cardiaco.

Si tratta di un prodotto disponibile durante tutto l’anno; infatti anche quelli secchi o surgelati sono ottimi da cucinare (rispetto a quelli freschi perdono un po’ di profumo). Quelli freschi andrebbero consumati entro le 24 ore dalla raccolta.

Scopri di più

Dieta del minestrone

dieta-del-minestrone

Come la dieta della banana, anche la dieta del minestrone è una delle cosiddette diete a tema, prevede cioè il consumo prevalente di un solo tipo di alimento o pietanza, in questo caso il minestrone di verdure.

Fu  messa a punto appositamente al Sacred Memorial Hospital di St. Louis per i soggetti obesi che dovevano sottoporsi a interventi chirurgici e andava seguita per 10/14 giorni.

Il fatto che sia stata elaborata in ambito ospedaliero non deve far pensare che la dieta del minestrone sia per forza sana ed equilibrata, infatti lo scarso apporto calorico e la eliminazione quasi totale di nutrienti fondamentali per il nostro benessere come proteine e carboidrati, rendono fortemente sconsigliabile osservarla per un periodo superiore a quello indicato: 1-2 settimane al massimo.

I primi giorni di dieta prevedono l’assunzione esclusiva di minestrone, frutta, succhi di frutta non zuccherati e tè cui vanno ad aggiungersi, a partire dal quarto giorno, carne, riso integrale, latte o yogurt.

Primo giorno

Colazione: caffè o tè-frutta a scelta (escluse uva e banane)

Spuntino: succo di frutta senza zucchero

Pranzo: minestrone-mele

Merenda: succo di frutta senza zucchero

Cena: minestrone-pere.

Scopri di più

I prodotti dimagranti

prodotti-dimagranti

E’ possibile secondo voi riuscire a dimagrire senza fatica? A quanto pare sì. Sono infatti tantissimi i prodotti dimagranti venduti in farmacia ma anche nei supermercati che vengono acquistati da moltissime persone (a volte con troppa facilità) e che promettono risultati miracolosi, il più delle volte senza faticare.
Anche in questo caso, così come accade per gli integratori alimentari non occorre prescrizione medica. Tuttavia vogliamo consigliarvi vivamente di sentire il parere di un medico prima dell’acquisto e di non fidarvi solo del passaparola.

I vari prodotti venduti in commercio svolgono azioni diverse. Ci sono quelli che riducono il senso di fame, quelli che eliminerebbero i grassi e gli zuccheri ed altri ancora che dicono di accelerare il metabolismo. Per rendere efficaci questi prodotti sarebbe bene utilizzarli associandoli ad una dieta ipocalorica. Il nostro consiglio è inoltre quello di leggere sempre con molta attenzione le etichette dei vari prodotti per capire quali sono le sostanze di cui è composto il prodotto dimagrante.

Scopri di più

La dieta flexitariana

flexitarianoIl numero dei vegetariani in tutto il mondo è in costante aumento ed è difficile riuscire a quantificarne il numero esatto.
All’interno di chi si definisce vegetariano dobbiamo annoverare anche i cosiddetti flexitariani; si tratta di un termine coniato negli anni ’90 e può essere considerato come uno stile di vita alimentare piuttosto che una dieta.

In sostanza chi decide di seguire una “dieta flexitariana”  al consumo preminente di frutta e verdura, abbina sporadicamente (circa una volta alla settimana) carne o pesce . Quindi mangiare flexitariano significa essere flessibili. Questo termine, stando a quanto riportato nel web, fu coniato per la prima volta nel “lontano” 1992 da Helga Morath e fu usato per descrivere un menu particolare ed eclettico, servito in un ristorante del Texas.

Scopri di più

Dieta dell’Astronauta

dieta-dellastronauta

Come la dieta scarsdale e la dieta Atkins, anche la dieta dell’astronauta è una dieta low carb, ossia a basso contenuto di carboidrati. Più precisamente, la cosiddetta dieta dell’astronauta, che però non ha nulla a che vedere con l’alimentazione tipica degli esploratori dello spazio, può essere considerata una variante della dieta Atkins, con la quale condivide il principio secondo il quale la drastica riduzione di carboidrati costringe il corpo a bruciare i grassi evitandone l’accumulo.

Per questo motivo, alla eliminazione quasi esclusiva di cibi ricchi di carboidrati, corrisponde un aumento dell’assunzione di quelli contenenti grassi e proteine. Quindi in questo regime dietetico sono assolutamente vietati pasta, pane, riso e cereali, fortemente limitati frutta e patate, mentre è possibile consumare liberamente burro e formaggi grassi.

Tuttavia, rispetto alla dieta Atkins, la dieta dell’astronauta si caratterizza per una diversa ripartizione giornaliera di grassi, proteine e carboidrati:

Scopri di più

Regole d’oro per chi mangia al lavoro

lavoro-dufficio

Dopo avervi parlato delle sane abitudini da usare in cucina vogliamo illustrarvi alcune semplici “regole” che chi svolge un lavoro d’ufficio dovrebbe seguire, sia per il benessere dell’organismo sia per la linea.  Sappiate che non dovreste mai mangiare alla scrivania mentre rispondete al telefono o lavorate al computer. Questo perché finireste con l’ingerire i cibi troppo velocemente, rallentando di conseguenza la digestione e comunque non vi sentireste mai sazi (finireste quindi per mangiucchiare di continuo e questo è estremamente pericoloso).

Inoltre, se non si sgranchiscono le gambe c’è il rischio di appesantire lo stomaco.

Scopri di più

Dieta Atkins

dieta-atkins

La dieta Atkins

La dieta Atkins prende il nome dal suo ideatore, il cardiologo statunitense  Robert C. Atkins che la elaborò negli anni ’70 e, in seguito, ne illustrò dettagliatamente i principi nel manuale dal titolo: “Dr Atkins New Diet Revolution”.

Analogamente alla dieta scarsdale, la dieta Atkins è caratterizzata da un regime alimentare povero di carboidrati e ricco di proteine cui vanno però ad aggiungersi i grassi. Questa dieta si fonda infatti sull’assunto che la riduzione drastica dell’apporto giornaliero di carboidrati costringa il corpo a bruciare grassi e proteine per produrre energia, con il conseguente dimagrimento.

Anche in questo tipo di dieta quindi non è importante la quantità di calorie assunta giornalmente, quanto piuttosto il tipo di alimenti consumati.

Vanno dunque eliminati dai pasti cibi quali pasta, pane, riso, biscotti, legumi secchi, alcol e dolci, mentre è possibile mangiare uova, carne, pesce, formaggi, olio e burro.

La dieta Atkins si articola in 4 fasi:

Induzione

La fase di “Induzione” dovrebbe essere seguita per almeno due settimane durante le quali la quantità giornaliera di carboidrati non deve superare i 20 grammi. Tale quantità deve essere assunta principalmente attraverso il consumo di insalate e verdure.

Scopri di più

Dieta dissociata

dieta-dissociata1

La dieta dissociata è stata messa a punto nel 1911 dal Dottor William Howard Hay ed è nota anche come dieta Hay, dal nome del suo “inventore”, o Food combining.

Questo tipo di regime dietetico si basa sull’assunto, in realtà abbastanza controverso in ambito scientifico, che tipologie di nutrienti differenti vengono digeriti dal nostro organismo secondo meccanismi diversi e contrastanti.

Per questo motivo la loro associazione nel corso dello stesso pasto può determinare l’accumularsi nell’organismo di prodotti della digestione che il corpo non è in grado di smaltire con conseguenze nefaste sulla salute.

Per intenderci, secondo questo principio non è opportuno consumare insieme cibi ricchi di carboidrati e cibi ad alto contenuto di proteine perchè questi ultimi ostacolerebbero la digestione e lo smaltimento dei primi.

Da ciò derivano le cinque regole fondamentali della dieta dissociata:

Scopri di più