Tipici dell’autunno, questi vegetali privi di clorofilla si usano soprattutto a ottobre per preparare contorni golosi e primi di riso o di pasta. Il problema è però rappresentato dai condimenti con cui li cuciniamo: fiumi di olio, burro o margarina, sughi di carne, dadi che vengono aggiunti ai funghi con la motivazione che, da soli, sarebbero poco saporiti. Niente di più sbagliato e di più dannoso perla linea. Vediamo insieme perché.
I funghi, per alcune loro caratteristiche, possono essere considerati degli alimenti dimagranti:
- Offrono un basso apporto calorico: si va dalle 20 calorie l’etto dei funghi prataioli coltivati alle 26 calorie per 100 grammi dei porcini.
- Hanno un buon potere saziante: ciò è dovuto all’apprezzabile apporto proteico (circa 4 g su 100 g di prodotto) e all’elevato contenuto di fibra (2,3 g — 2,5 g su 100 g di prodotto).
- Sono diuretici: Aiutano a drenare i ristagni per l’elevato contenuto di acqua e potassio.
- Hanno virtù lassative: Grazie al consistente contenuto di fibra e acqua riattivano la peristalsi.
- Sono gustosi: il loro buon sapore appaga il palato, accende l’entusiasmo e conseguentemente il metabolismo.
- Hann0 un ridotto indice glicemico: l’indice glicemico è la capacità di un alimento di innalzare il livello di glucosio nel sangue, e se ciò avviene lentamente, l’organismo metabolizza lo zucchero in modo corretto.