Come togliere 2 taglie in 4 settimane

massaggio alle gambe e caviglie

Come si fa  togliere 2 taglie in 4 settimane? Semplice, basta seguire un programma che prevede quattro semplici operazioni da fare giorno per giorno almeno per quattro settimane: tisana, fango, bagno e massaggio che assorbono i ristagni e rimodellano la silhouette.

  1. Prima applica il fango: procurati in farmacia o erboristeria del fango d’alghe e, dopo la doccia, applicalo su cosce e glutei; avvolgi accuratamente le parti trattate con una pellicola trasparente e infila i pantaloni della tuta. Il fango deve restare in posa 45 minuti per svolgere nel modo migliore la sua azione contro le adiposità localizzate.
  2. Mentre il fango agisce, occupati della tisana. Fai preparare dall’erborista una miscela composta da 40g di spirea ulmaria, 40 g di equiseto, 20 g di tarassaco e 20 g di verga d’oro; metti un cucchiaino di questa miscela in infusione  per 15 minuti in una tazza di acqua filtra e dolcifica con il miele. Lasciala intiepidire e bevila prima di coricarti: spazza via le scorie che ristagano a livello intracellulare che  favoriscono la cellulite.
  3. Immergiti nel bagno: prima che scada il tempo di posa del fango, sciogli nella vasca un chilo di sale iodato, che asciuga le zone anticellulite. Con una doccia elimina i residui di fango e immergiti nella vasca per 10 minuti.
  4. Infine fai il massaggio: dopo il bagno, applica su addome, glutei e cosce un unguento così preparato: in 2 cucchiai di olio di jojoba diluisci 2 gocce di macerato glicemico di cipresso e 4 gocce di olio essenziale di ginepro. Massaggia partendo dalle caviglie e risalendo verso l’alto fino ad assorbimento

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Colesterolo, quali sono i valori nella norma

colesterolo

Il colesterolo è un tipo di grasso prodotto in parte dall’organismo e in parte dalla dieta; è essenziale per il corretto funzionamento dell’organismo perché forma le membrane delle cellule, è utilizzato per sintetizzare alcuni omoni necessari per la crescita e la riproduzione, e perché forma gli acidi biliari che servono all’assorbimento dei grassi nell’intestino.

Una parte del colesterolo si trova anche nel sangue, ed è collegato con delle proteine chiamate lipoproteine; le lipoproteine ad alta densità trasportano il colesterolo in eccesso dai tessuti al fegato, mentre quelle a bassa densità lo trasportano in periferia, favorendo, così il suo deposito nei tessuti. Il colesterolo alto, cioè la ipercolesterolemia, è la prima causa di malattie delle arterie e del cuore, basti pensare che, secondo alcune statistiche, il 45% degli italiani ha i valori del colesterolo fuori della norma.

I valori del colesterolo sono indicati in mg/100 ml di plasma, ovvero il peso del colesterolo in milligrammi ogni 100 ml di sangue; se si è in buona salute, fino ai 40 anni di età il controllo del colesterolo può essere effettuato ogni due anni, mentre con il passare degli anni deve essere verificato più spesso. Il valore massimo ottimale del colesterolo totale, cioè la colesterolemia, deve essere inferiore a 200 mg/100 ml.

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Dossier Zona: come preparare un pasto pro Zona

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Come accennato nel primo articolo del nostro approfondimento dedicato alla Dieta Zona del dottor Sears, per entrare nella Zona e mantenersi in salute perdendo peso basta consumare ad ogni pasto, inclusi spuntini e merende, proteine, carboidrati e grassi nelle giuste proporzioni; è a questo tipo di pasto bilanciato che Sears si riferisce con il termine pro-Zona. Come promesso, oggi vedremo come si prepara un pasto pro Zona seguendo alcune semplici indicazioni che è lo stesso Sears a fornire nei suoi numerosi manuali:

  • Si comincia dalle proteine

Nella dieta Zona ciascun pasto comincia con una porzione di proteine; infatti senza il giusto apporto di proteine i muscoli si indeboliscono e il sistema immunitario perde la propria efficacia, questi nutrienti stimolano inoltre la produzione di glucagone, l’ormone che ordina all’organismo di liberare i carboidrati immagazzinati nel fegato, al fine di mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue e fornire il necessario nutrimento al cervello, e frena la produzione di insulina. Un pasto che non apporta la quantità adeguata di proteine non sazia a sufficienza con il risultato che già dopo due-tre ore si torna a sentirsi affamati. Tali proteine devono però essere magre e non necessariamente provenire da alimenti di origine animale; tra le fonti di proteine magre troviamo pollo senza pelle, tacchino, pesce, tofu, chiara d’uovo, latticini magri e carne di soia.

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Riso, le virtù di uno dei cereali più diffusi al mondo

riso

Il riso è il cereale più diffuso al mondo dopo il grano, soprattutto nei paesi asiatici dove si concentra l’80% della produzione mondiale; si tratta di un alimento altamente nutritivo poichè, oltre ad essere ricco di carboidrati, ha un discreto contenuto di proteine, sali minerali, soprattutto fosforo e potassio, e fibre a fronte di un ridotto contenuto di sodio. Inoltre, grazie all’assenza di glutine, può essere consumato in tutta tranquillità dalle persone affette da celiachia. In media 100 grammi apportano 360 calorie.

Nonostante le varietà di riso attualmente conosciute siano circa un centinaio solo una dozzina di esse vengono impiegate a scopi alimentari in Italia e in Europa; tutte provengono da due sole sottospecie della varietà Oryza sativa: Oryza japonica (dalla quale derivano le varietà coltivate in Italia) e Indica (coltivata nei paesi tropicali).

Nel nostro paese il riso viene suddiviso in quattro gruppi: riso comune, riso fino, riso semifino e riso superfino; tale classificazione però non ha nulla a che vedere con le caratteristiche nutrizionali delle diverse varietà di riso quanto piuttosto con la forma del chicco. Vediamola brevemente:

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Jogging indoor per bruciare calorie e grassi in eccesso

jogging indoor

Ormai è ampiamente dimostrato che correre regolarmente fa bene alla salute, aiuta la circolazione e fa perdere peso e bruciare le calorie. Adesso che è arrivata la stagione fredda e delle piogge, non sempre è possibile andare a correre nel parco, e allora l’alternativa è allenarsi in palestra o in casa e correre sul tapis roulant: praticare cioè il jogging indoor.

Correre è un ottimo modo per combattere le malattie cardiovascolari, bastano 30 minuti per 2 o 3 giorni alla settimana per raggiungere un ottimo livello di forma; correre fa bene anche per la salute dell’apparato digerente, in quanto ne regolarizza le funzioni, e aiuta a mantenere il peso forma, a bruciare i grassi e rendere più asciutto il fisico.

La corsa è un’attività fisica adatta a tutte le età, con la sola attenzione di praticarla con moderazione e in base alle proprie capacità fisiche: vanno tenuti sempre presenti l’età e il livello di allenamento in modo da non procurarsi infortuni. Con il passare delle settimane si può aumentare il tempo della corsa in modo da radicare l’abitudine al movimento ed evitare sforzi eccessivi.

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Digestione difficile, che fare?

cattiva digestione

Le difficoltà digestive rappresentano uno dei disturbi frequenti dell’apparato digerente; si manifestano subito dopo il pasto con sonnolenza, pesantezza, bruciore di stomaco, nausea, eruttazioni e sensazione di malessere generale cui può accompagnarsi anche mal di testa e tachicardia. Nella gran parte dei casi la dispepsia è dovuta ad uno stile di vita alimentare, e non, poco equilibrato: pasti troppo abbondanti e/o ricchi di grassi, masticazione affrettata, sedentarietà, stress, l’abitudine di stendersi subito dopo i pasti.

Si parla in questi casi di dispepsia funzionale ed è possibile alleviare o eliminare il disturbo anche modificando leggermente le proprie abitudini di vita. Vediamo in che modo:

Per prima cosa è opportuno mangiare leggero, non eccedere con spezie, grassi, formaggi fermentati ed eliminare l’alcol e le bibite gassate; ricordatevi anche di masticare lentamente e a lungo.

Dopo pranzo non andate subito a stendervi se ne avete l’opportunità fate piuttosto una breve passeggiata oppure muovetevi un pò per casa (anche sparecchiare e lavare i piatti potrà esservi d’aiuto).

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La dieta per prepararsi al Natale

dieta per prepararsi alle feste

Il periodo dell’anno con più feste sta per arrivare: con il Natale a distanza di un mese, è opportuno preparare la linea alle inevitabili abbuffate che ci saranno. È vero, un mese non è molto, ma se vi impegnate e seguirete dei facili accorgimenti, vedrete che riuscirete a perdere un paio di chili, in modo da potervi concedere qualche stravizio in più durante le feste.

Tranquille, niente dieta ferrea: basteranno davvero delle piccoli attenzioni, come evitare di assaggiare i cibi primi dei pasti, o resistere alla tentazione di mangiare i cioccolatini che ha portato in ufficio la collega. Bevete almeno due litri d’acqua al giorno in modo da liberare l’organismo dalle tossine, e appena possibile approfittate dei benefici delle tisane, mentre cercate di evitare gli alcolici.

Per dolcificare le bevande dite addio allo zucchero e scegliete il miele di corbezzolo, che è ricco di vitamine C e fa bruciare i grassi; per insaporire i piatti usate la curcuma, una spezia ricavata da una pianta indiana (per intendersi è quella che si usa per preparare il curry) che possiede proprietà antinfiammatorie e antiossidanti. Inoltre, cercate di fare più movimento: appena possibile lasciate a casa la macchina e fate due passi a piedi.

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Fagioli, la carne dei poveri

fagioli borlotti

I fagioli sono talmente ricchi di proteine che una volta venivano definiti, anche per il loro basso costo, la carne dei poveri; il loro contenuto proteico è infatti pari al 10% nei fagioli freschi e sale al 20% in quelli secchi. Seppure carenti di alcuni amminoacidi essenziali rispetto alle proteine nobili di carni, pesce e uova, i fagioli possono offrire comunque un pasto completo ed equilibrato se abbinati a cereali quali pasta, pane, riso e orzo. D’altra parte non per niente la pasta e fagioli rimane uno dei pilastri della cucina italiana.

All’elevato contenuto proteico si accompagna una discreta quantità di amidi, fondamentale riserva di energia per l’organismo, fibre solubili (che aiutano a mantenere sotto controllo il colesterolo) e insolubili (utili a regolare la funzionalità intestinale) e sali minerali quali ferro (ne contengono più degli spinaci), fosforo e calcio.

Fagioli, le varietà principali

Borlotto

I fagioli borlotti hanno un sapore molto intenso e sono ideali per le cotture prolungate. Il colore del seme va dal bianco al beige intenso con caratteristiche sfumature marroni o rosse. Fresco lo si trova solo in estate, mentre secco e surgelato è disponibile tutto l’anno.

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Riso integrale: per sgonfiarti prima delle abbuffate natalizie

riso integrale biologico

E’ ormai assodato che, più i cibi sono naturali, integrali e non trattati, più contribuiscono a conservare il metabolismo attivo perché liberano il corpo dalle scorie che rischiano di trasformarsi in adipe. Il riso bio­logico integrale  fa parte di questi cibi con una marcia in più: a differenza dei cereali bianchi o brillati, questo tipo di riso non subisce i processi di sbiancatura e di raffina­zione che distruggono gran parte dei principi depurati­vi e snellenti.

Il procedimento di raffinazione viene utilizzato perché, così facendo, il riso può avere una scadenza più lunga e cuocersi più in fretta. Vantaggi davvero minimi rispetto ai benefici del riso grezzo.  Il riso integrale bio contiene amido più di qualsiasi altro cereale, una bassa percentuale di proteine (7-9%), una buona quantità di sali minerali ed è altamente digeribile.

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Mandorle, calorie e valori nutrizionali

mandorle

La mandorla è il seme dell’albero mandorlo; i semi sono contenuti all’interno di un nocciolo oblungo, chiamato anch’esso mandorla, e possono avere un sapore sia dolce che amarognolo. Le mandorle vengono usate soprattutto in pasticceria come ingrediente o ornamento per molti dolci; frullando le mandorle e allungando il composto ottenuto con l’acqua, è possibile ottenere il latte di mandorla, una bevanda molto salutare che però va consumata subito o conservata in frigo in quando inacidisce molto velocemente.

Dalla spremitura dei semi di mandorle dolci si ottiene l’olio di mandorla, usato soprattutto in cosmetica, in quanto ammorbidisce la pelle, la rassoda e previene le smagliature; per uso alimentare, l’olio viene assunto come lassativo. Le mandorle sono piuttosto ricche di trigliceridi, ma all’interno dei semi ci sono anche vitamine e sali minerali; sono un alimento molto digeribile e proteico, ma anche ricco di calorie: quasi 600 per 100 grammi. Per questo vanno consumate con moderazione, diciamo in dosi di 10 o 15 grammi al giorno.

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Dossier Zona: i principi generali

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La Dieta Zona del Dott.Barry Sears

La Dieta Zona rappresenta uno dei programmi dietetici più seguiti al mondo. A differenza di altre diete dimagranti altrettanto note, non si basa sul computo delle calorie giornaliere quanto piuttosto sulla modulazione degli ormoni attraverso l’alimentazione; il suo ideatore, il biochimico statunitense Barry Sears, individua infatti nel controllo dei livelli di insulina nel sangue il segreto per mantenersi in forma e vivere a lungo. In particolare, secondo Sears è l’eccesso di secrezione di insulina il motivo per cui si prende peso mentre, al contrario di quanto si crede, sovrappeso e obesità non hanno nulla a che vedere con l’eccessivo introito di grassi.

L’idea è che se si mantengono i livelli di insulina entro un certo limite, la cosiddetta Zona, è possibile non solo dimagrire in maniera efficace e duratura, ma anche prevenire un gran numero di patologie quali diabete, accidenti cardiovascolari e cancro, e migliorare la qualità della propria vita; infatti il controllo dell’insulina attraverso la dieta stabilizza automaticamente il livello degli zuccheri nel sangue e provoca di conseguenza una notevole diminuzione dell’appetito a fronte di un considerevole aumento di energia e concentrazione.

  • Come portare l’insulina nella Zona

Per mantenere i livelli di insulina entro la Zona basta mangiare ad ogni pasto la giusta combinazione di cibi; le calorie infatti si differenziano in base all’impatto ormonale dei diversi nutrienti da cui provengono; proteine, grassi e carboidrati hanno ciascuno un effetto differente sugli ormoni dal quale dipende il nostro stato di salute: i carboidrati stimolano la secrezione di insulina, le proteine quella di glucagone, i grassi modulano la produzione di una classe di ormoni denominati ecosanoidi. Ma in che modo questi ormoni influenzano il funzionamento del nostro organismo?

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Proteine vegetali, quali alimenti ne sono ricchi?

proteine vegetali

A seconda dell’età dal 14 al 18% circa del nostro peso è costituito da proteine; queste rappresentano componenti fondamentali dei nostri tessuti corporei e sono coinvolte in moltissime funzioni del nostro organismo. Ne consegue che è fondamentale per il mantenimento del nostro stato di salute che queste siano presenti in giuste quantità nella nostra alimentazione quotidiana, più precisamente ciascuno di noi dovrebbe consumare ogni giorno all’incirca un grammo di proteine per ogni chilo di peso corporeo (Livelli di assunzione Raccomandati di energia e Nutrienti).

Le proteine però non sono tutte uguali dal punto di vista nutritivo ma differiscono in base al proprio valore biologico, ovvero al contenuto di amminoacidi essenziali: gli amminoacidi sono i componenti che costituiscono le proteine, tra di essi solo una ventina è di fondamentale importanza nella nostra dieta poichè proprio a partire da questi l’organismo sintetizza tutte le proteine necessarie per svolgere le proprie funzioni vitali; di questo gruppo di venti amminoacidi di base nove vengono definiti essenziali perchè il nostro organismo non è in grado di autoprodurli da altre sostanze e deve necessariamente introdurli attraverso l’alimentazione.

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La polenta: saziante e ottimo anticellulite

polenta dietetica

Dagli anni Sessanta in poi l’uso della polenta, un tempo particolarmente diffusa nelle zone rurali del Nord Italia, purtrop­po si è notevolmente ridotto. Dico purtroppo poiché, visto che uno dei principi cardine del­l’ alimentazione equilibrata è la varietà, questo alimento andrebbe riscoperto e reintrodotto nelle proprie “abitudini alimentari“. Chi ha la neces­sità di dimagrire, può di certo utilizzare setti­manalmente la polenta, tenendo conto di al­cuni suggerimenti qui proposti.

 Mangiare polenta anche solo una volta la settimana ci dà la possibilità di gustare un piatto unico e altamente saziante che introduce varietà nella dieta e fa bene al metabolismo. In particolare, l’uso della farina di mais (priva di glutine) consente di ridurre l’eccessivo uso di fari­na di frumento che, oltre a non essere tollerata dai celiaci (per  il suo contenuto di glutine) può, in al­cuni casi, favorire gonfiore e ritenzione idrica.

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I rimedi antigonfiore secondo l’ayurveda

rimedi antigonfiore ayurveda

Un paio di giorni fa vi abbiamo illustrato la dieta ayurvedica, secondo la quale il soprappeso sarebbe legato ad un accumulo di tossine dovute alla cattiva digestione. La medicina ayurvedica propone, a tal proposito, cinque consigli per eliminare il gonfiore e migliorare il benessere generale.

1. Secondo l’ayurveda è molto importate consumare il tè kharpa, un infuso dal sapore astringente che favorisce la digestione e il metabolismo; questo tè è a base di zenzero, chiodi di garofano, pepe nero e cardamomo, ed è l’ideale anche per chi soffre di dolori addominali e aerofagia.
2. Una soluzione per chi non vuole rinunciare all’aperitivo è ordinare un cocktail allo zenzero, che oltre ad essere addolcito dal miele e dallo zucchero di canna, è ottimo per migliorare la digestione e favorire la produzione dei succhi gastrici.

3. Per disintossicare l’organismo e attivare il metabolismo, bevete, appena svegli e dopo cena, un tè allo zenzero e vi sentirete meglio; questo rimedio proviene dall’antica medicina indiana e per preparare il tè è sufficiente far bollire due tazze d’acqua per dieci minuti e aggiungere un pizzico di radice di zenzero grattugiata al momento.

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Massaggio gourmand, snellire e mantenersi giovani

massaggi gourmand

Quante volte al termine di una giornata molto faticosa o dopo un periodo di grande stress psicofisico abbiamo sognato di concederci un bel massaggio? Rilassarsi, ritrovare le energie perdute, riattivare la circolazione, idratare la pelle; questi ed altri sono i benefici di questa pratica tanto antica quanto piacevole.

E sempre più numerose sono le tipologie di massaggio offerte da centri benessere ed estetici; soprattutto di quelle che sfruttano le proprietà benefiche di alcuni alimenti per trattamenti corpo dalle proprietà snellenti, idratanti e antiage. Sono questi i cosiddetti massaggi gourmand, dei quali certamente avrete sentito parlare. I più richiesti pare che siano i massaggi al vino, al miele e al cioccolato. Scopriamo insieme come ciascuno di essi può aiutarci a ritrovare la forma fisica e mentale:

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Il riso integrale biologico: proprietà dietetiche, terapeutiche e mediche!

riso integrale biologico

Il riso integrale biologico è  un ottimo alimento per chi soffre di allergie e di intolleranze alimentari perché rinforza la mucosa intestinale e il sistema immunitario, prevenendo le infiammazioni digestive. Tra l’altro, il riso integrale combatte anche il colesterolo ed è utilissimo per chi soffre di colite e fermentazione intestinale. Non ultimo, le fibre contenute nel riso aiutano anche a contrastare la formazione di polipi intestinali.

Per avere un’idea del patrimonio nutritivo che si perde nel consumare il riso bianco raffinato, basta ricordare che la percentuale di sali minerali si abbassa fino al 70% e anche l’amido, le vitamine e le proteine si riducono visibilmente. E la fibra? Sparisce del tutto! Questa è una grave perdita perché la fibra contribuisce a mantenere l’organismo in salute e l’amido pare abbia un ruolo determinante nel prevenire i tumori al colon perché genera, una volta raggiunto il tratto intestinale, delle sostanze antiossidanti capaci di prevenire le neoplasie in questa sede.

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