Cause e rimedi della peluria eccessiva nella donna

La presenza di peli e la loro numerosità è geneticamente determinata, dalla nascita fino alla pubertà non ci sono molte differenze tra maschio e femmina rispetto a distribuzione e consistenza dei peli. Con il trascorrere del tempo, i peli presenti nel corpo femminile diventano via via più spessi e duri. Nelle donne in menopausa, la peluria tende ad aumentare e i peli si presentano più scuri e più spessi. 

Tutte le donne fanno i conti con i peli delle sopracciglia, gambe, inguine, ecc., oramai andare dall’estetista è diventata per molte un’attività abituale. Per molte donne però la peluria non rientra nella normalità, nel senso che i peli si concentrano in zone che non dovrebbero presentare peli. In alcune situazioni l’intervento dell’estetista non basta ma è necessario l’intervento di un medico specialista in grado di identificare le cause e porre rimedio.

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Senza i chili di troppo il cervello lavora meglio

Secondo uno studio della Kent State University, negli Usa pubblicato sulla rivista “Surgery for Obesity and Related Diseases”, senza il peso dei chili di troppo il cervello lavora meglio.

I ricercatori, infatti, hanno studiato gli effetti sulla memoria e sulla concentrazione dei soggetti sottoposti a chirurgia bariatrica, un particolare intervento che permette di perdere peso in maniera graduale o riducendo l’assunzione di cibo tramite la diminuzione della capacità gastrica (interventi di restrizione) o riducendo l’assorbimento dei cibi da parte dell’intestino (interventi malassorbitivi).

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Allergie, un aiuto dai filtri nasali cattura polline

La stagione dei pollini è appena cominciata, lo sanno bene i 6 milioni di italiani che ogni anno devono fare i conti con le allergie primaverili. Tuttavia, per limitare il contatto con gli allergeni, arriva in nostro soccorso, un filtro nasale cattura pollini, e il merito è tutto italiano!

Si tratta di una coppia di mini-imbuti messi a punto per catturare le particelle contenute nell’aria che si respira. Gli studiosi italiani, hanno sperimentato con successo questa nuova tecnologia su una ventina di pazienti da tempo allergici alla parietaria.

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La frutta secca aiuta a prevenire tumori e diabete

La frutta secca, regina indiscussa delle festività natalizie oramai lontane, è un toccasana per il cuore e per le arterie, ma è anche un’alleata preziosa contro i tumori e il diabete. A sostenerlo, sono un gruppo di ricercatori del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, ma anche uno studio dell’American Association for Cancer Research.

Il team di studiosi americani, infatti, durante la conferenza Experimental Biology 2011 che si è tenuta a Washington D.C., ha dimostrato non solo che i pistacchi sono meno calorici di quanto generalmente si creda, ma sono anche in grado di ridurre il rischio di sviluppare patologie a carico del sistema cardiovascolare, e secondo i ricercatori basterebbe una porzione di pistacchi (43-85 grammi) al giorno.

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Come mantenere i risultati della dieta

Mettersi a dieta è una decisione importante perchè coinvolge e può influenzare fortemente la nostra vita. Mettersi a dieta, infatti, oltrepassa una semplice riduzione delle porzioni di cibo e include numerosi vissuti ed emozioni che la rendono a volte una battaglia vera e propria. Pensiamo a quante rinunce comporta una dieta: non possiamo concederci troppe cene o aperitivi con gli amici, bisogna tollerare il “mangiare da soli”,dobbiamo imparare a gestire la frustrazione del non avere la piena libertà di mangiare.  

Spesso queste rinunce sono un vero e proprio sacrificio che, se non tollerato o gestito adeguatamente, conduce verso l’interruzione della dieta o ad un recupero dei chili che tanto faticosamente siamo riusciti a perdere, infatti non è infrequente riprendere i chili e non a caso oramai tutte le diete prevedono dopo la “terapia d’urto” un periodo chiamato di “mantenimento”. 

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Nutrizione enterale chetogena per il dimagrimento, l’intervista

La nutrizione enterale chetogena come metodo di dimagrimento gode, da un po’ di tempo a questa parte, di crescente popolarità. Non a caso riceviamo sempre più spesso sollecitazioni in proposito dai nostri lettori, i quali ci chiedono, tra l’altro, se la NEC è efficace, se è sicura, come si svolge e se vi sono controindicazioni. Per rispondere a queste, ed altre, domande sulla nutrizione enterale proteica, abbiamo intervistato per voi il dottor Gaetano Avola, responsabile U.O.C. Chirurgia presso l’Ospedale Buccheri La Ferla di Palermo.

Dottor Avola, ci spieghi cos’è la nutrizione enterale chetogena

La nutrizione enterale chetogena, o nutrizione enterale lipolitica domiciliare, è un sistema di alimentazione basato sulla somministrazione di proteine. E’ noto che con le diete ipocaloriche l’organismo, per soddisfare le proprie necessità energetiche, deve ricorrere ai depositi di grassi (localizzati su fianchi addome ecc.) e proteine (che si trovano nei muscoli); l’efficacia di questo metodo è data dal fatto che la soppressione dei carboidrati e la somministrazione delle proteine consente all’organismo di non aggredire i depositi di queste ultime, e quindi i muscoli, mentre la perdita di peso è esclusivamente a carico della massa grassa.

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La dieta dell’amore, con il ginseng e lo zafferano

Lo sapevate che il ginseng e lo zafferano sono dei cibi afrodisiaci? Ebbene si, sembra proprio che siano gli ingredienti giusti per una serata “piccante”. La notizia, arriva da una ricerca del Guelph’s Department of Food Science dell’University of Guelph, di Ontario, in Canada, che verrà presto pubblicata sulla rivista “Food Research International”.

Secondo gli studiosi, infatti, lo zafferano e il ginseng, sarebbero in grado di migliorare le funzionalità sessuali. Ma risultati simili, sono stati ottenuti anche da un’altra sostanza naturale, estratta da alcuni alberi dell’Africa occidentale (yohimbe).

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Pelle secca? Il tè idrata come l’acqua

Devo ammettere, che il rito del pomeridiano, è un’abitudine che ho sempre invidiato agli inglesi, sebbene i cinesi bevano questa bevanda da almeno 3000 anni. Come sappiano, il tè possiede innumerevoli virtù, a cui si aggiunge anche il merito di idratare la pelle secca.

Secondo una ricerca pubblicata sul British Journal of Nutrition, infatti, 4-6 tazze di , sono equivalenti ad 1 litro d’acqua.

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Addio alle rughe con lo zucchero verde

Siete pronte a dire addio alle rughe? Eh si, perché sebbene Anna Magnani dicesse spesso ai fotografi “Non toglietemi le rughe, mi ci è voluta una vita per farmele così”, non tutte sono così ben disposte ad accettarle…

Anche se, per onor del vero, il ricorso alla chirurgia estetica per “cancellare” i segni del tempo è sempre meno guardata, a favore di cure meno invasive, come lo sono le creme anti-età.

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La pillola anticoncezionale fa ingrassare?

Da anni molti studiosi effettuano ricerche per confermare o meno la correlazione tra utilizzo della pillola anticoncezionale e aumento di peso e la correlazione alta che si registrava nel passato, ha spinto molti ricercatori nella ricerca di soluzioni per creare pillole che potessero essere assunte dalle donne senza timore per un eventuale aumento di peso. Cosa differenzia le pillole anticoncezionali di ultima generazione dalle pillole passate?

Sia le vecchie che le nuove pillole anticoncezionali contengono gli estrogeni, le sostanze ormonali presenti naturalmente nel corpo della donna che stanno alla base della comparsa di diversi effetti collaterali della pillola anticoncezionale (aumento della ritenzione idrica, alterazione del tono dell’umore, ecc.). Le pillole di ultima generazione pur contenendo gli estrogeni risultano meno invasive per il corpo della donna perchè contengono un’altra sostanza che andrebbe a contrastare gli effetti degli estrogeni.

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Cuore: al sicuro con una dieta ricca di fibre

Per un cuore sano domani, bisogna scegliere una dieta ricca di fibre oggi. Potrebbe sembrare lo slogan di una reclame pubblicitaria, e invece, si tratta dell’invito dell’invito dell’American Heart Association, che ogni anno fa il punto della situazione sulle ricerche medico-scientifiche a sostegno della prevenzione e della cura delle malattie cardiovascolari.

Uno degli ultimi studi in questo senso, condotto da un team di ricercatori della Northwestern Medicine nell’Illinois, ha dimostrato come un’alimentazione ricca di fibre sia essenziale per la salute delle persone, soprattutto, tra i 20 e i 59 anni.

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Gli effetti della disidratazione sul corpo

Molte persone, non avvertendo il senso di sete, hanno la tendenza a consumare poca o pochissima acqua rischiando spesso di andare incontro a lievi stati di disadratazione. Sappiamo che la disidratazione cronica può influenzare il decorso di molti disturbi e può naturalmente contribuire all’emergere di disturbi a carico di organi e funzioni. Gli organi maggiormente colpiti dalla disidratazione sono fegato, reni e pelle, i quali risentendo fortemente della carenza di liquidi nel nostro organismo, iniziano a lanciare segnali di allarme che spesso passano inosservati per lunghi periodi.

Il fegato è il più importante organo deputato all’eliminazione delle tossine accumulate dall’organismo. Il fegato, se sottoposto ad un eccessivo lavoro, ha grosse difficoltà ad elimare le tossine che si accumuleranno sempre di più con conseguente rischi per l’equilibrio generale del corpo: in questi casi si possono presentare mal di testa e nei casi più gravi itterizia. Come per il fegato, anche i reni se sottoposti ad un duro lavoro iniziano a funzionare male, elemento che può condurre per esempio a problemi alla vescica o a calcoli renali.

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Tumori: la carne pronta riduce il rischio

Secondo una ricerca condotta dalla Kansas University, coordinata dal professor Scott Smith e pubblicata sulla rivista “Meat Science”, la carne pronta al consumo, ovvero la carne destinata alla cottura alla griglia, limiterebbe il rischio di tumore, purché vengano rispettate certe regole.

Secondo i ricercatori, la carne pronta al consumo, grazie alla marinatura e all’uso delle spezie, sarebbe in grado di ridurre i livelli degli agenti cancerogeni.

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Disturbi alimentari: il cervello non sa resistere alle tentazioni

Il cervello non sa proprio dire di no ai cosiddetti “peccati di gola”, perché? Ha fame di ricompense. Questo, l’esito di una ricerca condotta da Eric Stice, uno studioso americano dei laboratori dell’Oregon Research Institute. I risultati dello studio sono stati pubblicato anche sulla rivista di settore Journal of Neuroscience.

Secondo l’esperto, i disturbi alimentari non sarebbero dettati da un deficit degli ormoni rilassanti stuzzicati dal cibo, al contrario, è il cervello a rendere il nostro appetito insaziabile, perché più sensibile rispetto alla norma a forme di ricompensa stimolate dal gusto di un buon piatto.

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Consigli per combattere la ritenzione idrica

La ritenzione idrica, problema che coinvolge un’alta percentuale di donne, in certi periodi dell’anno aumenta a causa di numerosi fattori ambientali. La ritenzione idrica è dovuta ad un malfunzionamento del sistema venoso e linfatico che non essendo in grado di eliminare nella maniera corretta i liquidi deterrminano un accumulo dei liquidi in alcune  zone del corpo. Il problema della ritenzione idrica non è legato all’eccessiva quantità di acqua nel corpo ma alla sua sbagliata distribuzione, l’acqua infatti tende ad accumularsi nello spazio interstiziale tra una cellula e l’altra.

Alcuni elementi ne favoriscono o ne accelerano l’insorgenza, tra questi abiamo per esempio l’uso dei concezionali orali, che usati abitualmente determinano un lieve aumento del ristagno dei liquidi o l’eccessivo consumo di cibi richi di sodio. Qual è il miglior modo per combattere la ritenzione idrica? Vi proponiamo alcuni utili consigli da seguire quotidianamente. Mattina: Tenete una bottiglia d’acqua sul comodino e appena sveglie bevete due bicchieri di acqua.

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Chi soffre di insonnia è a rischio sovrappeso

Il 18 Marzo 2011 si è svolta la “Giornata Internazionale del Dormiresano”, evento che ha coinvolto i più grandi specialisti per condividere e discutere i temi legati all’insonnia e il suo collegamento con i fattori di rischio per la salute. L’insonnia è tra i disturbi maggiormente frequenti nella popolazione, sono tantissime le persone che denunciano uno o più episodi di insonnia durante un anno solare.

Le cause dell’insonnia sono molteplici (ritmi frenetici, ansia, depressione, condotte alimentari sbagliate, ecc.) e spesso sono sottovalutate dalla maggior parte delle persone che ne sono colpite. Gli esperti del sonno hanno evidenziato una correlazione alta tra disturbi del sonno e ipertensione e rischio di malattie cardiovascolari. La spiegazione è da ricercare nella quantità di cortisolo presente nel corpo durante lo stato di veglia e durante lo stato di sonno. 

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Carbossiterapia: un trattamento per sconfiggere la cellulite

La cellulite è tra le problematiche maggiormente diffuse tra le donne, essa dipende da diversi fattori: fattori genetici, stile di vita quali abitudini alimentari scorrette, vita sedentaria, consumo di alcool, fumo. Oggi, i modi per trattare la cellulite sono numerosi e variano molto in termini di durata, costi e livello di invasività. Tra i trattamenti che vorremmo segnalarvi abbiamo la Carbossiterapia, trattamento che oltre ad essere utilizzato in medicina estetica trova ampia diffusione anche in altri settori della medicina.

Essa infatti è una metodologia principalmente utilizzata in angiologia per il trattamento di problematiche legate a media insufficienza venosa e in ortopedia, particolarmente indicata per i casi di artroreumatiche e periartriti.  Questo trattamento, nel campo della medicina estetica è molto diffuso per combattere la cellulite grazie all’utilizzo di una sostanza, l’anidride carbonica, in grado di ossigenare i tessuti.

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Un gelato per combattere gli effetti collaterali della chemioterapia

La chemioterapia è un trattamento utilizzato nella cura dei tumori, ogni anno, milioni di persone in tutto il mondo si sottopongono a cicli di chemioterapia nella speranza di ottenere una guarigione. La chemioterapia, somministrata secondo varie modalità, agisce bombardando farmaceuticamente le cellule malate, rallentando o arrestando la riproduzione cellulare. I dati sulla sua efficacia sono ormai numerosissimi, infatti,  attraverso la chemioterapia le ricadute sono notevolemente ridotte nell’ultimo decennio.

Tuttavia, nonostante gli indubbi vantaggi, chi si sottopone alla chemioterapia deve spesso fare i conti con gli effetti collaterali che possono essere molto potenti per il corpo umano. Tra gli effetti collaterali più frequenti dei cicli ripetuti di chemioterapia abbiamo: senso di affaticamento, nausea o vomito, dolori diffusi, caduta dei capelli, ecc. Gli effetti collaterali non hanno nulla a che fare con l’efficacia della cura, infatti, si presentano in modo variabile e con intensità variabile nei diversi pazienti indipendentemente dall’efficacia dei cicli.

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