Nello scompiglio che l’accompagna, la primavera tende anche a modificare i ritmi della fame e della sazietà. A fianco di chi vive con voracità il risveglio della natura, c’è anche chi si lascia prendere dalla pigrizia anche nei confronti del cibo. Che si abbia una fame da lupi o non si senta il minimo appetito, il rischio è sempre lo stesso: sbilanciare la dieta.
Chi mangia troppo rischia di assumere troppi zuccheri e grassi con i fuoripasto, mentre chi mangia poco rischia di non assumere i principali elementi introduttivi. A venirci in aiuto in entrambi i casi è il piatto unico. L’abbinamento di cereali e legumi, o l’unione delle patate con il pesce, o il mix di ingredienti per torte salate e pizze, sono un’ottima soluzione, per superare al meglio la “crisi” di primavera.
Del resto i nutrizionisti non hanno dubbi: un piatto unico ben preparato è generalmente più sano e più leggero di un classico pasto pluriportate. Il piatto unico, infatti, garantisce un migliore equilibrio nutritivo perchè contiene contemporaneamente tutti i nutrimenti necessari e permette all’organismo di rifornirsene regolarmente.