La dieta delle combinazioni alimentari

La dieta delle combinazioni alimentari è un modello alimentare creato dal Dottor Herbert M. Sheldon che si basa sul principio che il nostro organismo sia in grado di digerire qualsiasi alimento a prescindere dal modo in cui viene fornito; da ciò deriverebbero i problemi digestivi di cui soffrono molte persone. Il Dottor Sheldon suddivise i cibi per classi, e studiò gli effetti che le varie combinazioni tra di esse potevano avere sulla digestione.

Numerosi esperti considerano errata la teoria del Dottor Sheldon perché prevede la nutrizione fondata sul momento della digestione e sulle associazioni correte o scorrette di alimenti in base al loro livello di digeribilità; in realtà, la digestione è soltanto uno degli aspetti della nutrizione e quindi un regime alimentare non si può basare solo su quello.

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Diete vegetariane, crudismo e fruttarianesimo

crudismo

Come vi abbiamo raccontato qualche post fa, esistono diverse tipologie di dieta vegetariana distinte in base al tipo di alimenti di origine animale che vengono esclusi dalla dieta; tutti naturalmente prevedono l’eliminazione di carne e pesce, ma mentre i latto-ovo-vegetariani consumano latte, formaggi e uova, i latto-vegetariani escludono anche le uova e i vegan entrambi i derivati, consumando esclusivamente cibi vegetali. Nel novero delle diete vegetariane rientrano però anche il crudismo,  e il fruttarianesimo.

Fruttarianesimo

I fruttariani, consumano solo frutta fresca (cruda o cotta), frutta secca, semi e tutti quegli ortaggi che in botanica rappresentano frutti: melanzane, zucchine, pomodori, peperoni.

Crudismo

Da non confondere con il raw food, ovvero il consumo, che potremmo definire “modaiolo, di carni e pesci crudi (sotto forma di sushi e sashimi), il crudismo si basa sulla convinzione che cibarsi di alimenti crudi è più salutare perchè la cottura distrugge le sostanze attive dei cibi. Solo i cibi non commestibili allo stato crudo possono essere sottoposti a cottura e quindi mangiati purchè in piccole quantità. In realtà il crudismo non coincide necessariamente con il vegetarianesimo; una piccola porzione di crudismi consuma infatti quantità limitate di pesce e carne, ovviamente crudi.

La dieta vegetariana, le diverse tipologie di vegetarianesimo

Sotto la locuzione dieta vegetariana vanno in realtà almeno tre tipologie differenti di vegetarismo (o vegetarianesimo): il latto-ovo-vegetarismo, il latto-vegetarismo e la dieta vegan (detta anche vegetaliana). Si tratta di modelli alimentari accomunati dall’eliminazione, per motivi etici, ambientali, sociali o di salute, di cibi di origine animale; ma mentre la dieta lacto-ovo-vegetariana contempla l’esclusione dalla dieta delle sole carni, all’estremo opposto il veganismo oppone il proprio rifiuto non solo ai cibi animali, ma anche ai loro derivati.

Vediamole una per una:

Latto-ovo-vegetarismo

Dalla dieta lacto-ovo-vegetariana sono esclusi la carne e suoi derivati, il pesce, i molluschi e i crostacei. Sono invece permessi il latte, le uova e i rispettivi derivati. Ha il vantaggio di comportare carenze nutrizionali minori rispetto alla dieta vegana e latto-vegetariana, grazie proprio al consumo di alimenti di origine animale.

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Cosa serve per dimagrire? Abbassare il colesterolo

Una linea perfetta non può prescindere da un’adeguata depurazione del sangue. Tra l’altro, febbraio è un mese particolar­mente pericoloso per l’aumento dei grassi ematici ed è dunque il periodo giusto per met­tere in atto una cura che abbassi colesterolo e trigliceridi, con benefici immediati su peso e metabolismo. Ancora parzialmente intasati dalle tossine in­vernali, entriamo infatti nel periodo del Car­nevale con i suoi dolci tipici: frittelle, chiac­chiere, crostoli, bugie, castagnole e chi più ne ha più ne metta. Chi sa resistere alla tentazio­ne di queste leccornie? Esse sono tutte acco­munate da almeno due caratteristiche: prima di tutto vengono fritte nell’olio caldo, una modalità di cottura che ne triplica il carico calorico e di grassi nocivi. In secondo luogo, esse danno un piacere immenso al palato, per cui “una tira l’altra”.

Questi dolciumi rappresen­tano un vero e proprio assalto alla linea e al metabolismo. Ce ne accorgiamo quasi subito: basta mangiarne due o tre che la digestione rallenta, la pancia si gonfia, ci si sente subito pesanti. Ma gli effetti si pagano anche più in là nel tempo: magari a giugno ci ritroveremo con 2 o 3 “inspiegabili” chili in più e con un tasso di colesterolo più alto nel sangue. Per evi­tare tutto ciò, anche se non sappiamo proprio rinunciare a queste vere e proprie bombe calori­che, possiamo correre ai ripari seguendo questi consi­gli e seguendo i nostri post!

  • Prima dì tutto devi ridurre i trigliceridi, i primi responsabili dell’ingrassamento
  • Poi fai aumentare il colesterolo buono, il “carburante” di un metabolismo attivo
  • Infine, sbarazzati del colesterolo cattivo e metti la tua linea al sicuro per i prossimi mesi

Combattere l’avanzare del tempo con magnesio e betacarotene

Restare giovani e in forma più a lungo è la legittima aspirazione di moltissimi di noi; e se qualcuno per raggiungere l’obiettivo si affanna a correr dietro alla chirurgia estetica, molti altri invece sono convinti, a ragione, che il medesimo scopo sia perseguibile attraverso l’adozione di uno stile di vita sano rappresentato anche, anzi soprattutto, da buone abitudini alimentari.

Noi stessi ne siamo fermamente convinti ed è per questo motivo che abbiamo sempre dato ampio spazio alle diete anti-invecchiamento, si veda, solo per fare un esempio, la dieta Perricone, e siamo stati ben felici di parlarvi delle straordinarie virtù degli anti-ossidanti, sostanze contenute in molti cibi, ottimi amici di salute e bellezza perchè in grado di contrastare la produzione di radicali liberi.

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Per dimagrire serve concretezza

dimagrire con i lavori manuali

Tutte le volte che ti guardi allo specchio o rinunci sconsolata a un abito di cui ti sei innamorata in vetrina, ti dici decisa che devi assolutamente dimagrire. Ma, passato il momento critico, quello del disappunto e della consapevolezza, la volontà si disperde, si annacqua in mille opzioni teoriche che frenano la tua sana spinta pratica ad agire: sarebbe meglio rivolgersi al dietologo, però potresti anche ripetere quella dieta che ha funzionato allora, oppure più semplicemente basterebbe solo eliminare i grassi o i dolci

Se il desiderio di dimagrire, come molti altri, non si concretizza è perché, anziché formulare un piano semplice e realistico, ci perdiamo in considerazioni astratte, teoriche, puntiamo alla meta senza occuparci ciel “viaggio”, e cioè su quello che materialmente do­vremmo fare, giorno dopo giorno, fin da… subito. Hai deciso di dimagrire? Lo vuoi davvero? Ebbene: allora cerca di tradurre il tuo desiderio in un progetto concreto e fattibile. Questo vale per la dieta ma anche per tutto il resto: acquisire una mentalità pratica vuol dire diventare più incisivi, essenziali, concreti, ma anche padroni della propria vita e ca­paci di determinarne il corso.

Questo riduce sensi­bilmente l’ansia (che di solito si trasforma in fame) e aumenta l’autostima. E allora, vediamo insieme come diventare più pratici e risoluti. Pesarsi ogni giorno, tenere d’occhio ciò che mettiamo nel piatto, stare attenti alla spesa: sono tutte modalità che ci aiutano a mantenere il contatto con la realtà. Datti il tempo che ci vuole per raggiungere gli obiettivi e “tara” la tua dieta sulla tua reale disponibilità. Sei lenta in tutto? Verosimilmente lo sarai anche nel calare di peso… Sei golosa di pane e pasta? Riduci le dosi e non eliminarli del tutto…

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Le diete delle stars di Hollywood

Vi siete mai chieste come fanno le dive di Hollywood a rimanere sempre in forma oppure ad avere un fisico perfetto subito dopo una gravidanza? Semplice, adottano dei trucchi salva linea, e oggi vi sveliamo quali sono quelli di alcune famose stars.

Per avere un fisico da ventenne nonostante i cinquant’anni suonati, Madonna ha fatto dell’attività fisica la sua parola d’ordine: si allena tutti i giorni, sia da sola che con le amiche, eseguendo sia esercizi di resistenza che aerobici, ma senza strafare: ogni seduta di allenamento, infatti dura circa tre quarti d’ora; inoltre segue la dieta vegetariana.

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Suggerimenti psicologici per aiutare a dimagrire!

immagini e dimagrimento

Hai in casa un album di fotografe? Trova nella giornata un momento in cui puoi chiuderti in una stanza da sola e sfoglialo. Scegli una foto dove ti trovi bella, dove senti che eri a tuo agio quando l’hanno scattata, e toglila dall’album. Mettila ìn un portaritratti e tienila nel luogo dove soggiorni di più (studio, camera da letto, sala da pranzo) e, ogni tanto, nella giornata, guardala. Vedrai che, senza accorgertene, finisci per dimagrire. Una ricerca americana ha messo recentemente in luce il nostro rapporto con le immagini e il loro potere terapeutico. Ancora più forte l’effetto dimagrante. In genere chi si mette a dieta fallisce perché si obbliga ad un regime alimentare severo, come se si mettesse in gabbia.

Il nostro inconscio detesta le privazioni, gli obblighi e le frustrazioni e, per questo, fa fallire ogni regime dietetico. Per dimagrire ci deve essere dentro di noi un valido motivo e la motivazione più forte è quella di ritrovare la nostra immagine migliore, quella che ci fa sentire a casa, sì pro­prio a casa nostra dentro noi stessi. Sfogliare l’album vuol dire ritrovare il nostro volto, quando ci piaceva. Fateci caso, care lettri­ci, e scoprirete che nel periodo in cui vi hanno scattato quella foto eravate contente, vedevate intorno a voi le persone con cui stavate bene, oppure avevate con loro un rapporto che allora funzionava.

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Arance rosse di Sicilia, ottime per bruciare i grassi

Secondo uno studio realizzato dall’Istituto Europeo di Oncologia di Milano e dal Centro di Agrumicoltura di Acireale, in provincia di Catania, il succo di arance rosse inibisce l’aumento di peso corporeo e l’accumulo di depositi di grasso. Più precisamente, a possedere una prodigiosa azione brucia grassi sarebbero le arance rosse di Sicilia varietà Moro, in virtù del loro contenuto di antocianine, pigmenti blu e rosso scuro con un elevato potere antiossidante.

La ricerca, i cui risultati sono stati pubblicati dall’International Journal of Obesity e presentati in occasione di un convegno sulla promozione delle arance rosse di sicilia Igp patrocinato dal Ministero delle Politiche agricole e dal Comune di Roma, prevedeva la somministrazione di succo d’arancia rossa a topi da laboratorio sottoposti ad una dieta molto ricca di grassi.

Come ha spiegato la coordinatrice dello studio Lucilla Titta, dell’Istituto Oncologico Europeo:

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Mangiare in 30 minuti evita di ingrassare

Mangiare in fretta o trangugiando velocemente il pasto senza concedersi il tempo di assapo­rare i cibi e di masticare a sufficienza, danneggia la linea, facendo lievitare il peso: in gioco non ci sono solo fattori psicologici ma anche fisici. Lo ha dimostrato uno studio condotto presso il Laiko General Hospital di Atene e pubblicato sul journal of clinical Endocrinology & Metabolism. Lo studio ha analizzato i livelli di glucosio, insulina, grassi e di due or­moni (implicati nella percezione del senso di sazietà) nel sangue dei sog­getti coinvolti nella ricerca, dopo che questi avevano mandato una ricca porzione di gelato.

E’ emerso che chi aveva mangiato il gelato in breve tempo (anche in pochi minu­ti) aveva livelli dei due ormoni molto più bassi rispetto a chi ci aveva impiegato più tempo (fino a mezz’ora, tempo limite concesso dal ricercatori). Gli ormoni esaminati infatti, vengono prodotti dopo un certo tempo a partire dall’inizio del pasto: perciò se non si dà il tempo all’organismo di produrli (mangian­do troppo in fretta) si rallenta la per­cezione del senso di sazietà, finendo per mangiare troppo. È utile iniziare il pasto con un’insalata o un piatto di verdure, per placare i morsi della fame con un alimento ipocalorico e salutare. Inoltre, prova a consumare durante i tuoi pasti verdure di stagione (broccoli, cavoli, carote ecc.) cotti al vapore per breve tempo: le verdure al “dente”, infatti, sono più ricche di sostanze benefiche come vitamine e minerali e richiedono una maggiore masticazione aumentando la durata complessiva del pasto.

Chirurgia bariatrica, inaugurato nuovo Centro in Campania

E’ stato inaugurato presso il Presidio Ospedaliero Pineta Grande di Castel Volturno, in Campania, il nuovo Centro di Chirurgia Bariatrica, candidato a diventare ben presto uno dei punti di riferimento per tutto il Centro-Sud, dove è maggiore la concentrazione di persone obese a fronte di una quasi totale assenza di strutture d’eccellenza per il trattamento chirurgico dell’obesità. Si stima infatti che dei cinque milioni di italiani interessanti dal problema la gran parte siano donne residenti al sud e che proprio alla Campania spetti un triste primato con il 49 per cento dei bambini tra gli 8 ed i 10 anni in sovrappeso ed obesi.

La chirurgia bariatrica è ormai considerata una vera e propria tecnica salvavita nei casi di obesità grave, cui si accompagnano diabete, ipertensione e problemi cardiaci con una drastica riduzione della qualità e delle aspettative di vita. Infatti, come dichiara Luigi Angrisani, Presidente S.I.C.OB. (Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità e delle malattie metaboliche) e Direttore U.O.C. Chirurgia Laparoscopica e Mininvasiva, Ospedale SanGiovanni Bosco di Napoli:

L’impatto dell’obesità grave sulla spettanza di vita è rilevante: l’obesità severa è associata ad un rischio di mortalità a breve termine (5-10 anni) che è almeno doppio rispetto alla popolazione normopeso, in entrambi i sessi. Inoltre, l’aspettativa di vita nella popolazione severamente obesa è ridotta di 9 anni nelle donne e di 12 anni negli uomini

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Evitare le diete yo-yo per non bloccare il metabolismo

Un nuovo studio, condotto presso la Boston University, negli USA e pubblicato sulla rivista dell’Accademia Americana delle Scienze PNAS, ha cercato di spiegare come mai le diete “yo-yo”, che alternano periodi di rinunce alimentari ad abbuffate incontrollate, favoriscano l’ingrassamento. È emerso che, quando si escludono dalla dieta gli alimenti più ingrassanti, ma anche più invitanti, come dolci, cioccolato, formaggi stagionati ecc. nel cervello si registra un’ “at­tivazione” del livello del gene Crf, implicato nella comparsa di uno stato emotivo nega­tivo simile a quello provato da chi ha crisi di astinenza da alcol e droghe.

 Alla lunga chi prova queste sensazioni di malessere, per cercare di scacciarle, è portato a tornare a mangiare gli alimenti “vietati”, azzerando in breve i risultati della dieta. Qunidi se hai un debole per qualche cibo ipercalorico, non negartelo, ma mangia nello stesso pasto verdure sazianti, come carciofi, porri o zucca: ne neutralizzano gli effetti ingrassanti. E se a tavola hai proprio esagerato, nei 3 giorni successivi al “peccato” alimentare gusta 1-2  zuppe calde di ortaggi e cereali al giorno saziano ed evitano stipsi e ristagni.

La dieta Lemme

dieta lemme

La dieta Lemme prende il nome dal suo ideatore, l’italiano Alberico Lemme, farmacista di Desio in Brianza, autore del volume L’uomo che sussurrava ai ciccioni, i segreti di filosofia alimentare. Il metodo di dimagrimento Lemme, al quale l’autore in realtà preferisce riferirsi con il termine filosofia alimentare, è balzato agli onori delle cronache, oltre che per la personalità carismatica del suo “papà”, perchè promette un dimagrimento davvero notevole (addirittura da 7 a 10 kg al mese) senza troppe restrizioni e sacrifici.

La dieta Lemme infatti non si fonda sul calcolo giornaliero delle calorie (che il dottor Lemme ritiene fuorviante e superato) quanto piuttosto su parametri quali l’indice glicemico degli alimenti, la loro composizione chimica, l’ora alla quale vengono assunti, il modo in cui vengono associati e il pool enzimatico individuale. Ne consegue, afferma lo stesso Lemme, che in questo programma alimentare il cibo viene usato come un farmaco, del quale però possono essere consumate ad ogni pasto quantità illimitate.

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Esercizi per gli uomini, i face exercise di joey Capone

esercizi viso maschili

Tra le ultime manie americane, i face sculptor exercises far men stanno destando l’attenzione degli uomini attratti da questi esercizi isometrici per tonificare le guance, eliminare il doppio mento e rialzare gli zigomi. I giornali di gossip sono già alla ricerca degli adepti – tra i quali pare incluso anche Brad Pitt – e i fotografi a caccia dello scatto che immortali i soliti volti noti mentre digrignano i denti o fanno sorrisi plastici in serie.

L’esercizio quotidiano per diventare belli è stato messo a punto da joey Capone, dottore in medicina dello sport ed esperto di fitness con studio a Miami, che li illustra sul suo popolare e frequentatissimo blog. Così da consigli agli uomini su come migliorare il proprio aspetto e li aggiorna sulle più attuali e innovative tecniche per dare il meglio di se a 360 gradi. Al momento la sezione più cliccata resta quella relativa al face sculptor. D’altronde, secondo uno studio condotto dal centro di ricerche americana Diagonal Market, la nuova ossessione estetica maschile è quella di apparire si rilassati e giovani, ma soprattutto dinamici e attivi.

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Le abitudini alimentari dei lavoratori europei

Con la proposta di abolizione della pausa pranzo da parte del ministro Gianfanco Rotondi, si è accesa la curiosità dell’opinione pubblica sulle abitudini alimentari dei lavoratori; su questa linea è stata svolta, una ricerca promossa da Acor Services in collaborazione con l’Unione Europea, atta soprattutto a combattere l’obesità, i cui risultati si sono rivelati interessanti. La ricerca si è svolta analizzando i comportamenti alimentari di circa 4.500 lavoratori di sei paesi Europei, Italia, Svezia, Repubblica Ceca, Francia, Belgio e Spagna.

Secondo la ricerca ognuno preferisce a mangiare i cibi tradizionali: ad esempio gli svedesi e i cechi amano pranzare con la zuppa, i francesi preferiscono i formaggi, gli spagnoli i salumi, e, naturalmente gli italiani non rinunciano al piatto di pasta. Una tendenza diffusa è quella del miglioramento della qualità della pausa pranzo, che un po’ dappertutto diventa meno fast: solo il 3% mangia al in piedi al bar o in un fast food, in quanto la maggior parte preferisce la trattoria o la mensa del luogo di lavoro. In diminuzione anche i lavoratori che scelgono di portarsi il pranzo da casa, in quando non c’è più tempo di prepararlo.

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Se mangi bene anche il sesso è migliore

cibo e sesso

Secondo quanto emerso da un’indagine promossa da Vie del gusto il 65% dei sessuologi e nutrizionisti italiani ritiene che esista un legame fra sesso e cibo; più precisamente, per il 44% degli intervistati (110 in tutto) chi si nutre in maniera sana e regolare ha una vita di coppia migliore, mentre per il 27% di questi basterebbe seguire alla lettera la dieta mediterranea per meritare la palma del perfetto amante.

Certo, a onor del vero, non manca tra gli esperti coinvolti nell’indagine chi ritiene il legame fra sesso e dieta ascrivibile esclusivamente a fattori psichici (un buon 47%), nè chi dichiara di non avere gli elementi per poterne affermare l’esistenza (il 7%), ma questa esigua minoranza di scettici non ha impedito di trarre alcune conclusioni circa le regole d’oro da seguire a tavola per migliorare l’intesa di coppia:

Eliminare pane, carne e fare troppa attività fisica può essere deleterio

deleterio eliminare pane e carne rossa

Se diamo ascolto ai mille allar­mi che ci arrivano da riviste mediche e società scientifi­che ci sarà un futuro fatto di mini-porzioni e spuntini low cal, cibi a basso contenuto di grassi, ma addi­zionati di antiossidanti, steroli e omega 3. Eliminando l’alcol – se si esclude una mini­ma quantità di vino rosso, perché ricco di antiossidanti – e dedicando il tempo libero a jogging, spinning, Gag, e altre attività de­stinate a rimodellare il corpo e allontanare il rischio infarto. Ne vale la pena? Qualcu­no comincia a ribellarsi.

Come il New York Times che ha messo in prima pagina l’ultimo diktat del “journal of the Ame­rican Medical Association”, che propone come ricetta di lunga vita una drastica restrizione calorica, «arrivando a suggerire», si scandalizza il Nyt

«un consumo di 890 calorie al giorno, meno della metà di quan­to consumi a cena un americano medio»

se queste sono le condizioni per arrivare a 90 anni, non sarà meglio accontentarsi di 85? Succede così che gli umani sentano il biso­gno di un libretto di istruzioni per alimen­tarsi in modo corretto.

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Giornata dell’AIRC, la dieta è fondamentale contro il tumore

giornata airc

Se ci seguite con regolarità sapete molto bene che la redazione di Dietaland, piuttosto che incoraggiarvi a dimagrire drasticamente e a lanciarvi all’inseguimento di ideali di bellezza irrangiungibili e talvolta deleteri, è impegnata nel promuovere l’adozione di un corretto stile di vita alimentare come veicolo principale per il mantenimento di un buono stato di salute. Per questo motivo è con grande piacere che diamo spazio a un’iniziativa tesa proprio a celebrare lo stretto legame che intercorre fra una dieta sana e la prevenzione di patologie quali il cancro.

Si celebrerà infatti il prossimo Sabato 30 Gennaio la giornata dell’Airc “Le arance della salute” e non è assolutamente un caso se un’associazione attiva nella ricerca sul cancro di tale importanza scelga proprio l’arancia come “testimonial” delle proprie iniziative. Infatti, secondo quanto dichiarato dal chimico dell’IRCCS Adriana Albini al quotidiano la Stampa, fra le molecole oggetto di studio nei laboratori milanesi per la propria azione di prevenzione del cancro troviamo proprio i terpeni, contenuti nell’olio essenziale delle arance.

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