La dieta detox da fare prima di Natale

Si avvicina un periodo dell’anno in cui mantenersi in forma sarà molto difficile. Infatti secondo i dietologi, con i pranzi e le cene di Natale e Capodanno si possono prendere addirittura fino a tre chili. E se pensate alle calorie di una fetta di pandoro o di panettone e della frutta secca in quantità industriale non è difficile credere che sia vero. Allora, per riuscire a sopravvivere a queste giornate, è il caso di iniziare con il piede giusto e avvicinarsi al Natale facendo qualche giorno di dieta detox.

I princìpi della dieta detox da fare prima di Natale sono semplicissimi. Si tratta di ridurre drasticamente i carboidrati, limitare il consumo di proteine e puntare tutto sulle verdure e la frutta, insieme a qualche alimento cosiddetto “bruciagrassi” come lo zenzero e la curcuma. Abbandonate il latte e biscotti a colazione per tre giorni e sostituite con un centrifugato di frutta e verdura zuccherato con un cucchiaino di miele. Aggiungete solo due fette di pane integrale. A merenda via con una spremuta di frutta e prima di pranzo un altro centrifugato.

A pranzo solo verdure, ad esempio un passato di verdure e un’insalata di verdure crude condite con limone. Niente olio! Anche a cena vale la stessa regola: zuppa di verdure e insalata condita con un goccio di olio e succo di limone. Durante la giornata potete bere un altro succo di arancia e due tazze di tè verde.

La regola base della dieta detox è consumare alimenti vegetali in abbondanza, ricchi di vitamine, sali minerali e fibre, ma soprattutto ricchi di acqua che, unita all’acqua che dovete bere ogni giorno (almeno due litri) avranno uno stupefacente effetto detossinante. Ai centrifugati aggiungete anche zenzero o curcuma per massimizzare i risultati della dieta detox.

Come fare la tisana alla menta fatta in casa

Depurarsi e aiutare la digestione. La tisana alla menta fatta in casa è un toccasana ed è squisita e molto aromatica. Le foglie di menta hanno infatti un forte aroma rinfrescante che lascia in bocca una piacevole sensazione. Ideale per stimolare la digestione, la tisana alla menta è utile anche in caso di raffreddore e tosse perchè aiuta a liberare le vie respiratorie ed ha un leggero effetto balsamico. Inoltre è utile anche a chi soffre di nausea. Il suo elevato contenuto di polifenoli, sali minerali e vitamine la rende la bevanda ideale per migliorare lo stato di salute.

MENTA, USI E PROPRIETA’

Come fare la tisana alla menta

La preparazione della tisana alla menta fatta in casa è molto semplice. Se avete a disposizione le foglie fresche da una piantina aromatica, è meglio. Altrimenti potete utilizzare delle foglie secche da acquistare in erboristeria. Se riuscite a procurarvi una garza di cotone, questa vi servirà per raccogliere le foglie di menta fresche o secche e metterle in infusione. Potete legare il sacchetto sulla sommità con lo spago alimentare e utilizzarlo come si fa con le bustine del tè.

L’OLIO ESSENZIALE DI MENTA PIPERITA E GLI USI COSMETICI

Portate a ebollizione un litro di acqua e preparate 30 grammi di foglie di menta. Mettete la menta in infusione e lasciatela almeno 5-7 minuti. Fate intiepidire la tisana e poi bevetela. Potete anche consumarla fredda ma calda sprigiona molto del suo potere balsamico. Evitate di zuccherare la tisana, al massimo potete usare la stevia.

Dieta disintossicante in 3 giorni, per tornare in forma velocemente

A volte c’è bisogno di ritrovare la forma e sgonfiare un po’ la pancia velocemente. Anche se non si tratta di un rimedio da adottare con costanza, ma solo di un rimedio di emergenza, la dieta disintossicante in 3 giorni potrà aiutarvi a rimetervi in sesto depurando l’organismo dalle tossine, regolarizzando lo stomaco e magari perdendo anche un chiletto o due.

Come regola generale ricordate di bere molto, almeno due litri di acqua al giorno, non scendete mai sotto le 1200 calorie al giorno e create il vostro menu conuna grande prevalenza di verdure, frutta, frutta secca e cereali integrali in dosi minime. Evitate anche bevande zuccherate e abolite i cibi raffinati e zuccherati e tutti i tipi di dolci. Tutti gli spuntini possono essere a base di centrifugati di frutta e verdura o di frutta secca, oppure con una fetta di ananas o una manciata di frutti di bosco.

DIETA DETOX DELL’ESTATE 2017 DI NICOLA SORRENTINO

Dieta disintossicante 3 giorni, menu settimanale

Giorno 1

Colazione: macedonia di frutta mista con un vasetto di yogurt bianco magro e una manciata di fiocchi d’avena integrali.

Pranzo: insalata di verdure miste a piacere, tonno e una patata piccola.

Cena: un piatto di riso integrale (50 gr circa) condito con verdure cotte.

I FALSI MITI DELLA DIETA DETOX

Giorno 2

Colazione: macedonia di frutta mista con un vasetto di yogurt bianco magro e una manciata di fiocchi d’avena integrali.

Pranzo: insalata mista di verdure fresche e una fetta di pane integrale piccola.

Cena: zuppa di fagioli (40 gr di fagioli secchi o 80 gr di fagioli in scatola) con carote e cipolle.

MINI DIETA DETOX: COME PERDERE UN CHILO IN DUE GIORNI

Giorno 3

Colazione: macedonia di frutta mista con un vasetto di yogurt bianco magro e una manciata di fiocchi d’avena integrali.

Pranzo: insalata di verdure crude con gallette integrali di avena.

Cena: un trancio di salmone o di altro pesce (100 gr) con una patata bollita piccola e verdure al vapore.

Dieta: per dimagrire contano anche gli orari dei pasti

Dimmi a che ora mangi e ti dirò se puoi dimagrire. Secondo recenti ricerche scientifiche gli orari in cui consumiamo i pasti principali della giornata, a parità di calorie, influenzano notevolmente le nostre possibilità di dimagrire. L’esperimento è stato condotto da un gruppo di scienziati del Southwestern Medical Center che hanno sottoposto alcuni topolini ad un esperimento dividendoli in due gruppi. Il primo gruppo mangiava ad orari stabiliti solo per 12 ore al giorno. Il secondo gruppo invece aveva il cibo disponibile a tutte le ore.

Solo i topolini del primo gruppo sono riusciti a perdere peso e ad avere i risultati migliori delle analisi al sangue. Dai topolini agli esseri umani, il passo è breve perchè è stato dimostrato che il dimagrimento degli umani è fortemente influenzato dai ritmi cicardiani. Il ritmo cicardiano è quello che regola i periodi di sonno-veglia e che ha forti influenze anche sul metabolismo.

CRONODIETA, DIMAGRIRE ASSECONDANDO I RITMI BIOLOGICI

I cibi, anche in base al loro contenuto, vanno assunti a determinati orari. Ad esempio, i carboidrati andrebbero assunti nella prima parte della giornata e al massimo a pranzo. Le proteine si possono assumere a cena. Inoltre, se si deve scegliere di fare un pasto più abbondante sarebbe preferibile farlo a colazione, quando il metabolismo è più attivo e il senso di sazietà dura più a lungo.

Molte le conferme a questa teoria che potremmo chiamare della “cronodieta“. Ad esempio, secondo uno studio del 2013 le persone che consumano il pranzo dopo le 15 hanno una maggiore tendenza ad ingrassare.

Dieta volumetrica: come funziona e menu settimanale

La dieta volumetrica, frutto dell’idea della dottoressa Barba Roll, è un modo diverso dal solito di intendere l’alimentazione. Generalmente, quando si inizia una dieta si comincia a pesare qualunque alimento ma per la dieta volumetrica non è così.

dieta volumetrica

Dieta volumetrica, come funziona

Il suo funzionamento è molto semplice: si utilizzano cinque ciotole ed un piatto per dosare qualunque tipo di cibo. Le ciotole sono di grandezze variabili a seconda del cibo che contengono. La più grande è quella che deve contenere verdure crude, segue poi la ciotola per le verdure cotte, quella per i carboidrati  (meglio se integrali) e i legumi e quella per la frutta. Per finire c’è anche la ciotolina più piccola, cioè quella che contiene frutta secca o condimenti come l’olio. Nel piatto si dosano invece le proteine animali di carne, pesce e formaggi.

DIETA VOLUMETRICA PER TAGLIARE LE CALORIE MANGIANDO

A ben guardare si tratta di una semplice dieta mediterranea, completa di tutti gli alimenti fondamentali, ma la differenza è che con la dieta volumetrica ci si libera facilmente della schiavitù della bilancia e inoltre, riempiendo per bene ciotole e piatti anche l’occhio ne beneficia, perchè vedendo un piatto colmo di cibo favorisce il senso di sazietà.

Dieta volumetrica menu settimanale

Per ogni giorno della settimana sono previsti 5 pasti al giorno, tre principali e due spuntini. A colazione si buò bere tè o latte scremato, da abbinare a 40 gr di pane integrale con un cucchiaino di marmellata o di formaggio fresco. Gli spuntini sono tutti a base di centrifugati di verdure e tè verde.

Ecco due esempi di menu giornaliero:

Pranzo: orata al forno con pomodori e zucchine; insalata verde mista con indivia, tarassaco, scarola, condita con un cucchiaino di olio extra­vergine d’oliva, erba cipollina, basilico e poco sale
Cena: tacchino al curry e coriandolo; carote con prezzemolo; radicchio condito con un cucchiaino di olio extravergine d’oliva, sale, prezzemolo tritato e succo di limone

Pranzo: pasta integrale con melanzane grigliate, pomodorini pachino, cubetti di mozzarella light; insalata di germogli, carote, finocchio, sedano, condita con un cucchiaino di olio extravergine d’oliva e poco sale
Cena: zucchine stufate con cipolla e aromi, un cucchiaino di olio extravergine di oliva e menta; salmone affumicato in carpaccio servito con un’insalata di valerianella, pomodorini, sedano; una fetta di pane integrale.

Dieta: 5 cattive abitudini da abbandonare subito

Quando si tratta di mangiare sano, e peggio ancora di dimagrire, dopo l’iniziale entusiasmo è facile lasciarsi prendere dallo sconforto e farsi convincere a ricominciare a mangiare come e più di prima. Noi vi suggeriamo una lista di 5 cattive abitudini da abbandonare se volete ritornare a sentirvi in forma  e magari tornare ad indossare quei jeans che non vi entrano più.

Dieta contro ansia e depressione

1. Fare la spesa a stomaco vuoto

Andare al supermercato con un buco nello stomaco vi spingerà a comprare molto più di quello di cui avete realmente bisogno e vi farà venire voglia di mangiare cose poco sane, grasse o caloriche. Il risultato potrebbe essere quello di portarsi a casa tanta roba, buona sicuramente ma forse poco nutriente e soprattutto per niente adatta alla dieta.

LA DIETA PER ESSERE FELICE E SUPERARE LA DEPRESSIONE

2. Fissare obiettivi impossibili

Una dieta normale non affama e non prevede sofferenze atroci. Un buon ritmo di dimagrimento è quello che si aggira sui tre, massimo quattro chili a settimana per chi è in leggero sovrappeso. Se invece vi siete messi in testa di dimagrire sette chili in 4 settimane sappiate che è un obiettivo irreale e pericoloso. Il rischio è che nel tentativo di raggiugerlo facciate seriamente del male alla vostra salute.

LA DIETA EMOZIONALE PER TORNARE IN FORMA SEGUENDO LE PROPRIE EMOZIONI

3. Mangiare velocemente

Divorare il pranzo in 5 minuti è un grandissimo errore. Lo stomaco, masticando in fretta, non manda correttamente il segnale del senso di sazietà perchè il cervello non riesce a capire quanto e cosa si sta mangiando. Abituatevi invece a posare le forchette dopo ogni boccone e a rallentare la masticazione del cibo.

5 MITI DA SFATARE SULLA DIETA MEDITERRANEA

4. Avere orari irregolari

Una dieta che funzioni deve essere regolare. Questo significa che i pasti devono essere fatti più o meno agli stessi orari, con spuntini regolari tra un pasto principale e l’altro. Regolarizzate il vostro stile di stile e la dieta ne beneficierà. Inoltre non saltate mai i pasti, neanche se vi sembra di non avere fame.

5. Usare piatti troppo grandi

Se dovete mangiare due fette di pette di pollo e un’insalata scegliete un piatto più piccolo in modo che la porzione sembri più abbondante. Nella dieta anche l’occhio vuole la sua parte e un piatto semivuoto, anche se in realtà è ricco, vi darà sempre l’impressione che avete mangiato troppo poco.

3 cibi che aiutano a sgonfiare la pancia

Cattiva digestione, stitichezza, sensazione di gonfiore addominale. Può capitare di sentirsi così e spesso mangiare, anche se non si fanno eccessi, peggiora soltanto la situazione. A parte abbandonare le cattive abitudini che possono aumentare il gonfiore addominale – come masticare chewing-gum, bere bibite gassate e usare dolcificanti – ci sono alcuni cibi che i dietologi consigliano per un addome piatto e per sgonfiare la pancia.

1. I vegetali

PANCIA PIATTA CON LA DIETA DEGLI ASPARAGI

In tutte le diete i vegetali sono fondamentali per aiutare la digestione con le loro fibre e perchè sono alimenti molto nutrienti. Non ci sono ortaggi consigliati, o fortemente sconsigliati, ma sicuramente verdure come il finocchio possono aiutare a ridurre il senso di gonfiore. Riguardo alla frutta invece, meglio evitare di consumarla dopo i pasti e preferirla solo a merenda.

LA DIETA PER LA PANCIA PIATTA DI ROSANNA LAMBERTUCCI

2. Carboidrati integrali

La scelta dei giusti carboidrati può aiutare molto il nostro benessere addominale. Sì ai cereali integrali, pasta e riso integrale, ma anche orzo e kamut. Evitate gli zuccheri e le farine raffinate e alternate alimenti integrali con alimenti semi -integrali per ottenere i massimi benefici per l’intestino.

COME AVERE LA PANCIA PIATTA IN DUE GIORNI

3. Tisane per una pancia piatta

Bere molto, idratarsi correttamente, è fondamentale per avere una pancia piatta. Le tisane ci possono aiutare molto ad aumentare l’introito quotidiano di liquidi. Per sgonfiare la pancia l’ideale sono le tisane e gli infusi a base di semi di finocchio, liquirizia, tarassaco, anice, menta piperita e tè verde.

Carenza di sali minerali: come migliorare l’assorbimento

I sali minerali sono sostanze indispensabili per la salute dell’organismo, per le funzioni nervose, per l’accrescimento di ossa e muscoli e per la produzione di energia. I macroelementi sono quelli presenti nel nostro corpo in misura maggiore e si tratta di calcio, fosforo, magnesio, sodio, potassio, cloro e zolfo. Microelementi sono quelli presenti in tracce o piccole quantità e si tratta di ferro, zinco, rame, iodio, selenio, cobalto, manganese, nichel ed altri.

Dall’alimentazione troviamo un ottimo supporto per l’introduzione dei sali minerali necessari ai processi del nostro organismo ma cosa fare in caso di carenza di sali minerali?

Carenza di sali minerali, sintomi

Alcuni tra i sintomi più comuni della carenza di sali minerali sono anoressia, nausea, vomito, aritmie e debolezza. Casi molto gravi di carenze di minerali possono portare anche a rachitismo, osteoporosi, demineralizzazione delle ossa e coma. Anche la mancanza dei microelementi essenziali (ferro, rame, zinco, fluoro, iodio) può avere gravi conseguenze come anemia, sclerosi multipla, nanismo e fragilità delle arterie. In caso di carenze, ad esempio perchè si pratica intensamente attività sportive che aumentano la sudorazione, stress o di difetti di assimilazione possono essere assunti gli integratori di sali minerali.

I 10 ALIMENTI PIU’ RICCHI DI SALI MINERALI

Assorbimento dei sali minerali

Uno dei problemi quando si assumono gli integratori è capire qual è il reale assorbimento dei sali minerali nel nostro organismo. Moltissimi di loro infatti possono essere esplulsi facilmente, senza essere assimilati, anche solo urinando.

ALIMENTI CHE CONTENGONO VITAMINE E SALI MINERALI

Ecco allora alcune utili indicazioni:

  • il calcio è assorbito più facilmente in presenza di vitamina D.
  • l ferro più disponibile all’assorbimento si trova nel pesce, nella carne e in alcuni vegetali, mentre quello presente nelle uova e nei derivati del latte è più difficilmente assimilabile.
  • alcune sostanze, come gli antiacidi, possono ostacolare l’assorbimento del fosforo, mentre frutta, verdura e cereali limitano l’assimilazione dello zinco.
  • non tutti i tipi di magnesio sono facilmente assimilabili. In linea generale, i sali di magnesio meglio assorbiti sono quelli in cui il minerale si trova legato a composti organici (gluconato, aspartato, piruvato, malato, citrato, pidolato, lattato, orotato).

Le 5 diete per dimagrire più seguite del 2017

Non è soltanto per affrontare la prova costume che si decide di fare la dieta, piuttosto la dieta sta pian piano diventando un modo per cambiare stile di vita, migliorarlo o cambiare abitudini sbagliate nell’alimentazione che a lungo andare possono portare ad accumulare chili di troppo. Eccovi un elenco delle 5 diete più seguite del 2017, tra cui troverete qualche vecchia conoscenza e anche qualche metodo di cui non fidarsi troppo:

1. Dieta Sirt

Seguita da Adele e da Pippa Middleton, questa dieta punta ad aumentare l’assunzione dei cosiddetti cibi sirt, cioè quelli in grado di stimolare la sirtuina, ormone implicato nel digiuno che aiuta a massimizzare il dimagrimento. I primi giorni di questo regime alimentare sono abbastanza duri ma dal quarto giorno in poi diventa quasi una normale dieta ipocalorica, ad alto contenuto di cibi sirt. Promesse: 3 chili solo nella prima settimana.

DIETA SIRT, PERDERE PESO ATTIVANDO IL GENE MAGRO

2. Dieta Dukan dei sette giorni

La criticassima dieta Dukan, molto restrittiva e iperproteica, è ritornata nella sua versione più soft. Si tratta di seguire un regime in 7 giorni che ricomincia ogni lunedì. Primo giorno solo proteine, il secondo giorno si possono aggiungere le verdure e così via fino ad arrivare a sabato e domenica nei quali si può mangiare tutto, anche i carboidrati.

3. Dieta Lemme

Sarà vero, oppure è un grande bluff? Pare che nonostante le pagliacciate televisive la dieta Lemme riscuota ancora un grande successo. Si mangia pasta a colazione, carne a pranzo e cena, niente sale  e niente zucchero. E Lemme sostiene di avere ideato una versione vegetariana nella quale si possono mangiare tantissimi tipi di verdure.

DIETA LEMME, E’ PERICOLOSA?

4. Dieta vegana

Aumentare il consumo di frutta e verdura, in questo caso in dosi massicce. Il principio della dieta vegana è quello di eliminare tutti gli alimenti di origine animale, compresi latticini e uova. Le proteine animali sono sostutuite da quelle vegetali provenienti da legumi. Attenzione alle carenze proteiche.

FILOSOFIA ALIMENTARE, L’INTERVISTA AL DOTTOR LEMME

5. Dieta Plank

Molto simile alla dieta Dukan, anche in questo caso si tratta di una dieta iperproteica nella quale i carboidrati sono concessi solo al mattino. Lo schema da seguire prevede colazione solo con caffè non zuccherato e un panino piccolo e poi pranzi e cene a base di proteine e verdure.

 

Alimenti che contengono vitamine e sali minerali

In estate si suda molto, si perdono molti liquidi e per stare bene e non sentirsi affaticati e spossati potrebbe essere necessario aumentare le quantità di vitamine e sali minerali che assumiamo normalmente con l’alimentazione. Anche chi fa molto sport, ha bisogno di reidratarsi dopo l’allenamento e di riequilibrare la quota dei liquidi e dei sali minerali. A questo scopo si possono assumere gli integratori specifici ma un ottimo aiuto ci viene anche da alcuni alimenti che, introdotti nella nostra alimentazione quotidiana ci aiutano ad assumere più vitamine e più sali minerali.

alimenti ricchi sali minerali

Alimenti che contengono vitamine

Si tratta soprattutto di frutta e verdura e per sapere quali vitamine contengono in più elevate quantità si può fare riferimento ai colori: le verdure a foglia verde come broccoli e spinaci contengono Vitamine A, B6, B9, C, Ferro, Calcio e Magnesio; la frutta e le verdure di colore rosso come fragole, ciliegie, pomodori e mele contengono Vitamine A e C, Potassio e Magnesio; verdure giallo e arancio come carote, pesche, albicocche, arance ed agrumi in genere, sono ricche di Vitamine C, B1, B6 e Ferro; infine frutta e verdura di colore blu e viola – frutti di bosco, uva, melanzane, prugne – contengono Vitamine A, C e K e minerali come Calcio, Magnesio, Ferro, Potassio e Manganese.

VITAMINE, COSA SONO E PERCHE’ SONO IMPORTANTI

Alimenti che contengono sali minerali

Nonostante i sali minerali costituiscano circa il 6,2% del peso corporeo hanno funzioni fondamentali per sostenere i processi biologici e l’accrescimento ma anche le funzioni nervose. Lo zinco è presente nella carne, nel latte, formaggio, uova, crostacei, cereali integrali, noci e legumi.

LE PIU’ IMPORTANTI FONTI DI SALI MINERALI

Cereali, legumi, mandorle, noci contengono anche molto magnesio. Il potassio è presente in cibi come ortaggi, frutta (in particolare le banane) e carne. Il calcio lo troviamo nel latte e derivati, ortaggi verdi, legumi, cereali. Infine lo iodio, che regola la funzionalità della ghiandola tiroidea, lo troviamo nel sale marino (iodato è meglio), nel pesce, nei molluschi marini, nelle verdure e nelle uova.

Gelato allo yogurt light, ricetta senza gelatiera

E’ estate, avete voglia di un gelato ma temete di dover fare poi i conti con le calorie. Il problema si può aggirare con la nostra ricetta del gelato allo yogurt light, una preparazione semplicissima che vi consentirà di mangiare un ottimo gelato fatto in casa, un gelato ipocalorico senza gelatiera che potrete aromatizzare utilizzando la frutta che preferite. Noi abbiamo scelto le fragole perchè sono un frutto profumatissimo e poco calorico, volendo si potrebbero utilizzare anche le pesche o la più calorica banana ma il procedimento è sempre lo stesso.

GELATO NELLA DIETA: FA INGRASSARE?

Ingredienti:

  • 300 gr di yogurt greco 0% di grassi
  • 300 gr di fragole intere congelate (o di altra frutta a pezzetti sempre congelata)
  • un cucchiaio di miele
  • 200 gr di fragole fresche

Preparazione:

  1. Tagliate le fragole in due e mettetele in freezer a congelare per almeno 12 ore. Se decidete di cambiare la frutta, dovrete comunque congelarla.
  2. Tagliate a cubetti le fragole fresche.
  3. In un mixer abbastanza potente mettete le fragole congelate, lo yogurt greco e il miele. Azionate il mixer e fate andare, mescolando di tanto in tanto a lame ferme, fino a quando otterrete una crema corposa.
  4. Adesso distribuite il composto in un contenitore rettangolare e formate uno strato di massimo 4 cm. Aggiungete le fragole fresche e amalgamate. Livellate il gelato e riponetelo in freezer per circa 3 ore. Ogni 40 minuti prelevatelo dal freezer e mescolatelo con un cucchiaio per rompere i cristalli di ghiaccio.
  5. Dopo circa 3 ore il gelato è pronto per essere servito.

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Dieta del finocchio: perdi 4 chili in cinque giorni

La dieta del finocchio è l’ultima novità nel campo delle diete dimagranti fast che promettono di perdere molti chili in pochissimi giorni. Anche se siamo sempre restii a proporre regimi alimentari restrittivi o sbilanciati dobbiamo comunque affermare che una dieta che mette al centro un ortaggio come il finocchio tanto male non può fare.

Il finocchio infatti è un alimento depurativo, disintossicante e drenante che combatte il gonfiore ed è stato inserito all’interno di un regime ipocalorico, 1330 calorie al giorno, che dovrebbe far perdere 4 chili in 5 giorni. Effettivamente il finocchio è privo di grassi e molto ricco di acqua. Ricchissimo anche di fibre, è un ottimo spuntino spezzafame alleato per chi non vuole fare spuntini grassi o ricchi di zucchero.

LA DIETA DEL FINOCCHIO PER SGONFIARE LA PANCIA

La dieta del finocchio prevede pranzi e cene per 5 giorni a base di finocchio, sicuramente una noia mortale e un sacrificio enorme,ma a ben pensarci non è neanche tanto male se pensate che i finocchi poco calorici ma anche ricchi di fibre insolubili che stimolano l’azione dell’intestino, e fibre solubili che danno un senso di sazietà e riducono l’assorbimento di zuccheri e grassi. Se avete problemi di digestione o problemi di accumulo di aria nel colon, l’alimento ideale per contrastare il senso di pesantezza e il gonfiore.

DIETA DEL FINOCCHIO PER DRENARE E DEPURARE IL CORPO

Attenzione agli eccessi. Nonostante i molti pregi di questo ortaggio, pensare di alimentarsi per settimane con solo finocchio è una follia che vi consigliamo vivamente di non fare. In più considerate che il finocchio ha potenzialità allergologiche e in soggetti sensibili potrebbe causare allergie, arrossamenti, orticaria.

Se la dieta non funziona può essere colpa di un batterio

Mangiate di meno, controllate bene la vostra alimentazione, eppure non riuscite a perdere peso? La colpa potrebbe essere del vostro intestino. Secondo quanto spiegato nel libro del gastroenterologo francese Gabriel Perlemuter, una flora batterica scarsa, con pochi tipi di batteri, è associata a un peso maggiore ed è uno dei principali motivi per cui alcune persone sperimentano un fallimento della dieta. Il microbiota, cioè l’insieme di tutti i batteri che popolano il nostro intestino, è caratteristico di ogni persona e secondo il dottor Perlemuter potrebbe influenzare il modo in cui perdiamo, o non perdiamo, peso.

PERCHE’ LA DIETA NON FUNZIONA?

Perlemuter ha spiegato che anche seguendo una dieta con lo stesso apporto calorico non si dimagrisce tutti allo stesso modo perchè ognuno di noi ha il suo metabolismo. Quindi, oltre alle calorie ci sono anche altri fattori che favoriscono l’aumento di peso e uno di questi, importantissimo, è la presenza o assenza di determinati batteri intestinali.

QUANDO LA DIETA NON FUNZIONA: COSA FARE?

In particolare, i ricercatori hanno individuato che lo squilibrio tra due grandi famiglie di microrganismi, i bacteroidetes, minoritari, e i firmicutes, eccessivi, potrebbe spiegare perchè le diete non funzionano negli obesi. La ricerca è importante perchè puntando sui batteri buoni e privilegiando cibi probiotici a tavola si può contrastare l’aumento del peso.

SE LA DIETA NON FUNZIONA E’ COLPA DELLO STRESS

Infatti un’alimentazione ricca di grassi animali, tende ad impoverire il microbiota mentre alimenti utili sono le verdure ricche di fibra (cicoria, carciofi, asparagi, radicchio, broccoli, bietole, fagiolini e spinaci).

Come deve essere la dieta dimagrante adatta ai celiaci

L’1% della popolazione mondiale soffre di celiachia e anche in Italia questa patologia è ancora fortemente sottodiagnosticata, sta crescendo sempre di più la conoscenza di questa malattia e con essa anche il numero delle diagnosi. Chi soffre di celiachia deve assolutamente abolire del tutto il glutine dalla sua dieta, eliminando quindi pane, pasta, pizza, dolci e tutti quegli alimenti che contengono il glutine, sia fatti in casa che industriali. Quindi, come deve essere una dieta dimagrante adatta ai celiaci? Cosa si può mangiare per fare una dieta bilanciata senza rischiare carenze nutrizionali?

LA DIETA MEDITERRANEA PER I CELIACI

Innanzitutto, in commercio esistono alimenti alternativi (pasta, pane, crostini) prodotti completamente senza glutine che possono essere un valido sostituto dei classici pane e pasta. Attenzione però: spesso i prodotti gluten free sono ricchi di oli, zuccheri e additivi utilizzati per dare ai prodotti morbidezza e fragranza e quindi possono risultare molto calorici. L’ideale sarebbe provare a fare almeno il pane in casa utilizzando il mix di farine permesse che si trova in farmacia.

CELIACHIA: DIETA NO PROBLEM

Anche un celiaco per dimagrire deve ridurre le calorie. Per una donna, con un dispendio medio di energie giornaliero, va bene una dieta che si aggira attorno alle 1200 calorie al giorno e dalla quale sono esclusi i prodotti contenenti glutine, ma anche gli zuccheri.

DIETA SENZA GLUTINE PER NON CELIACI: CI SONO RISCHI?

In alternativa alla pasta si può mangiare il riso (50 gr al massimo per ogni pasto), per accompagnare le insalate di possono mangiare 2 gallette di riso. Via libera a patate (80 gr al massimo) in sostituzione di pane e pasta, verdure di tutti i tipi, carne, pesce, frutta in dosi controllate (al massimo 130 gr a pasto). Come in ogni dieta, è consigliabile eliminare gli zuccheri raffinati e i dolci senza glutine e bisognerebbe bere almeno 2 litri di acqua al giorno.

Saltare la colazione per dimagrire con la dieta due pasti al giorno

La nuova dieta che viene dalla Gran Bretagna si chiama “dieta due pasti al giorno” ed è un regime alimentare che prende ispirazione dalle più famose diete mima digiuno e propone di saltare la colazione in modo da creare un intervallo di digiuno, completamente senza cibo, nell’organismo per un periodo di circa 16 ore.

La dieta dei due pasti al giorno è stata ideata dal personal trainer britannico Max Lowery che sostiene di aver perso il 10% del suo grasso corporeo semplicemente saltando la colazione e facendo pasti completi ma sani a pranzo e a cena. La sua dieta è un’alternativa alla dieta del digiuno intermittente, quella che prevede di digiunare 2 giorni a settimana e di mangiare normalmente negli altri cinque.

DIETA DEL DIGIUNO ALTERNATO

Il problema di questa dieta infatti è che nei giorni di digiuno si soffre molto e poi, per risposta, si è spinti a mangiare troppo nei giorni di libertà. Saltando un pasto invece si può approfittare dei benefici del digiuno sull’organismo e si riesce ad essere più costanti.

DIETA GIAPPONESE DEL DIGIUNO: IL SEGRETO DELLA LONGEVITA’

Sebbene i nutrizionisti siano d’accordo con i benefici del digiuno sull’organismo, l’idea di saltare la colazione non convince del tutto. Numerosissimi studi hanno confermato che una colazione completa è indispensabile per iniziare bene la giornata, con la giusta dose di energie.

LA DIETA FAST PER DIMAGRIRE CON DUE GIORNI DI DIGIUNO A SETTIMANA

Inoltre il metabolismo basale al mattino è più veloce e si bruciano più calorie. Secondo i nutrizionisti quindi, nel caso in cui si voglia seguire una tale dieta dei due pasti al giorno, sarebbe preferibile saltare la cena e non la colazione, oppure sostituire la cena con un pasto leggerissimo, ad esempio a base di due mele cotte e poi andare a letto presto.

Dieta: annusare il cibo fa ingrassare

Adesso penserete che sia un’assurdità eppure una recente ricerca, coordinata dall’Università di Berkeley e pubblicato su Cell Metabolism, ha ottenuto il risultato strabiliante di stabilire che anche annusare i cibi fa ingrassare. Quindi, la nostra capacità di percepire gli odori potrebbe avere conseguenze anche sul mtabolismo e potebbe essere una delle cause per cui non riusciamo a dimagrire nonostante un’alimentazione a base di cibi sani poco grassi.

L’esperimento è stato condotto in laboratorio su tre gruppi di topi: i supersmellers (quelli con un olfatto molto pronunciato) i regular (normali annusatori) e un ultimo gruppo composto da topi ai quali era stata somministrata una sostanza che aveva inibito l’olfatto.

DIMAGRISCI CON L’AROMATERAPIA

Alla fine dello studio gli scienziati hanno scoperto che i topi privi dell’olfatto avevano assimiliato il 10% di grasso in meno rispetto agli altri topolini, e una parte di loro era riuscita perfino a dimagrire. Cosa ne potremmo dedurre? E’ possibile che un tale meccanismo funzioni bene anche sugli umani: inibire per un periodo di tempo l’olfatto in modo da riuscire a perdere qualche chilo però non è stato ancora possibile determinare se gli umani rispondano allo stesso modo dei topi all’annullamento del senso dell’olfatto.

SNIFFARE LA FRUTTA AIUTA A DIMAGRIRE

Una cosa però è già evidente: numerose osservazioni condotte su pazienti anziani, con un olfatto ridotto, o pazienti che hanno perso l’olfatto a causa di traumi o di malattie come il morbo di Parkinson, hanno messo in relazione queste persone con l’anoressia. Fino ad ora non era chiaro cosa legasse i diversi fenomeni ma oggi la causa dell’anoressia di questi pazienti potrebbe essere messa in relazione con la mancanza dell’olfatto.

Se successive ricerche dovessero dimostrare che la sospensione temporanea dell’olfatto funziona anche sugli umani, questo potrebbe essere un nuovo strumento per la lotta contro l’obesità.

Per dimagrire: più alimenti salutari e meno ossessione per la dieta

L’articolo scientifico pubblicato nell’edizione di giugno 2017 dalla rivista American Journal of Clinical Nutrition dal dr Lukas Schwingshackl e i suoi collaboratori, ci dà lo spunto per riflettere su come dovrebbero cambiare le nostre abitudini alimentari: diminuire il consumo di alimenti insani piuttosto che aumentare quelli salutisti.

Il consumo di alimenti salutari come frutta, verdura, pesce e cereali integrali è legato dalle evidenze sciantifiche ad una diminuzione sensibile della mortalità. Si stima infatti che il 70% della mortalita’ attribuibile a malattie non trasmittibili, sia da mettere in relazione con lo stile di vita, e questo include ovviamente anche l’alimentazione.

I ricercatori hanno calcolato che le persone che non fumano, sono fisicamente attive e seguono una regime alimentare salutare vivono abitualmente 10-15 anni di piu’, in media, rispetto agli altri e vivono anche con una maggiore qualita’ della vita.

DIMAGRIRE SENZA DIETA: ECCO COME FARE

I dodici gruppi di alimenti che i ricercatori hanno relazionato con il rischio di mortalità sono stati i cereali integrali, quelli raffinati, le verdure, la frutta, la frutta secca, i legumi, le uova, i prodotti caseari, il pesce, la carne rossa, la carne lavorata e le bevande zuccherate. Dallo studio emerge che mettere al primo posto nella dieta il consumo di “alimenti che diminuiscono il rischio”, tra cui i cerali integrali, le verdure, la frutta, la frutta secca o i legumi, diminuisce il rischio di mortalita’ del 56%.

DIMAGRIRE MANGIANDO E SENZA RIPRENDERE PESO IN 10 SEMPLICI MOSSE

Ma il punto è un altro. I ricercatori, per non creare equivoci, hanno fatto l’esempio del pesce. Nel caso del pesce, e’ possibile che un elevato consumo sia benefico perchè sostituisce quello delle carni rosse o elaborate. Ma mangiare molto pesce potrebbe, per eccesso, sostituire il consumo di alimenti importanti come quelli di origine vegetale poco elaborati. Inoltre, la presenza inevitabile di contaminanti ambientali nel pesce è un fattore da prendere seriamente in considerazione quando se ne mangiano abbondanti quantità. Probabilmente, almeno in questo caso, di più non è meglio.

A DIETA UN SOLO GIORNO A SETTIMANA PER DIMAGRIRE SENZA SACRIFICI

Dunque, qual è la conclusione? I ricercatori sono giunti a stabilire che è preferibile diminuire o addirittura eliminare il consumo di alimenti insalubri, ma questo non deve voler dire essere ossessionati da una dieta nella quale si mettono insieme alimenti salubri come verdure, frutta o cereali integrali. E’ piu’ importante non consumare di continuo alimenti insalubri, piuttosto che ossessionarsi con una dieta sana. L’equilibrio, anche in questo caso, è la giusta misura.

Diet to go, la nuova tendenza della dieta a domicilio

Sei a dieta e non sai cosa mangiare, oppure non hai il tempo per preparare dei piatti cucinati ad hoc. La soluzione di chiama Diet to go, ed è una nuova piattaforma che sta spopolando perchè permette a tutti di ordinare comodamente a domicilio piatti dietetici già cucinati. La startup è stata fondata solo un anno fa da Anna Zocco e Alessandro Costa e in questo momento è attiva solo a Milano e Monza ma l’idea è geniale.

La società produce pasti completi e bilanciati, studiati anche nell’apporto calorico che va da 1200 a 1500 calorie al giorno. Ogni cliente può disporre di un menu personalizzato e di un piano dietologico al quale corrispoonde un piano di pasti giornalieri e il bello è che non c’è nessun bisogno di fare la spesa perchè i piatti arrivano a casa pronti da mangiare.

BEDETOX, LA DIETA VEGANA A DOMICILIO

Si può prenotare per un singolo giorno oppure per una interna settimana, al costo di 39 euro giornalieri e 180 euro settimanali. Insomma non proprio un servizio economico, ma si possono ottenere ulteriori sconti se si prenota per più settimane.

DIETA A DOMICILIO PER TORNARE IN FORMA

Diet to go propone tre diversi tipi di menu per rispondere alle esigenze e ai gusti di tutti. C’è il menu vegetariano, il menu mediterraneo oppure il menu detox senza glutine e senza lattosio, perfetto anche per chi soffre di intolleranze o altri disturbi. Ma si può anche richiedere la consulenza di uno specialista e farsi prescrivere un menu personalizzato da seguire in base alle proprie esigenze.