I dolci di Natale meno calorici

Il periodo delle feste natalizie è indubbiamente ad alto tasso calorico e per quanto possiamo provare ad essere ligi alla dieta non sempre è facile: scopriamo allora i dolci di Natale meno calorici per scegliere meglio e limitare i danni. Alla dieta penseremo dopo le feste, ma proviamo a non esagerare.

dolci di natale meno calorici

Non solo il pranzo di Natale o il cenone di Capodanno, infatti, offrono la ghiotta occasione di sgarrare clamorosamente gustandosi piatti tipici e deliziosi dolci. Durante il mese di dicembre capita ad ogni pie’ sospinto di imbattersi in biscotti, pandori e panettoni, torroni e altre squisite preparazioni tipiche del periodo natalizio. Ecco quelli che hanno meno calorie.

Conquistano il gradino più alto del podio le marrons glacés, cioè le castagne glassate che hanno circa 300 calorie per 100 grammi. Naturalmente sono molto zuccherate, ma rispetto ad altri dolci pieni di burro state sicuri che faranno meno danni alla vostra linea.

Il secondo posto lo conquista il panettone che contiene in media 360 calorie per 100 grammi. Il suo impasto è meno burroso rispetto al pandoro e contiene anche meno uova. Di conseguenza, anche se arricchito con uvetta e canditi, il panettone risulta nel complesso un po’ meno calorico del pandoro.

I biscotti allo zenzero si spartiscono il terzo posto insieme a pandoro e panforte. Tutti e tre i dolci natalizi hanno circa 400 calorie per 100 grammi. Questo vale solo se consideriamo la ricetta base senza l’aggiunta, in realtà molto frequente, di creme, farciture e coperture di cioccolato.

E il torrone? Sta in cima alla classifica dei dolci di Natale più calorici con oltre 450 calorie per 100 grammi. Il vantaggio però sta nel fatto che rispetto ad altri tipi di dolci ne consumiamo una quantità sicuramente minore quindi non è detto che sia la scelta peggiore.

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Perché lo zucchero crea dipendenza, video

Ci siamo spesso chiesti perché lo zucchero crea dipendenza, come mai non sappiamo proprio resistere alla tentazione suadente di un dolce succulento. Lo scopriamo in un video che spiega esattamente cosa succede nel nostro cervello quando mangiamo qualcosa di dolce e perché ne vogliamo ancora.

lo zucchero crea dipendenza

Come mai, è una delle domande che seguono alla prima, c’è chi ama follemente i dolci e non può proprio farne a meno e chi invece riesce a vivere benissimo anche senza? Anche a questo dilemma, che chi ama i dolci non sa proprio spiegarsi, risponde il video che vi proponiamo.

Il filmato è in inglese ma con utili sottotitoli in italiano che aiutano a capire nei dettagli quali sono i processi innescati nel cervello dall’assunzione di zuccheri, i livelli di dopamina e insulina e i motivi per cui dopo aver mangiato un dolce ne vogliamo subito dell’altro.

È tutta colpa di un sistema di ricompense che si attiva nel cervello e che ci fa desiderare ancora più zuccheri di quelli che abbiamo assunto, in una spirale senza fine ma a cui si può mettere un freno. Il video spiega anche com’è possibile interrompere questa catena infinita di soddisfazione e nuova voglia di zuccheri, spezzando la vera e propria dipendenza che si crea e che non è molto dissimile, nel funzionamento, dagli effetti di dipendenza che creano alcune droghe.

Dopo aver visto questo video avremo in mano gli strumenti scientifici per dire basta a livello consapevole e concedersi un dolce solo una volta ogni tanto. Più difficile sarà però resistere davanti ad una vetrina piena di delizie della pasticceria. Ce la faremo? È il momento di mettersi alla prova.

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Le calorie dei dolci di Carnevale

Il Carnevale ha preso ufficialmente il via e con esso la voglia matta di dolci. Diciamolo, quelli per questa festa tradizionale sono i più golosi. Inoltre, la maggior parte è fritta. Difficile resistere a tanta abbondanza ma bisogna fare molta attenzione, perché le calorie sono tantissime. Rischiate di mandare in frantumi gli sforzi fatti durante la dieta per una merenda in più.

struffoli

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Cibi che devi assolutamente evitare se soffri di colon irritabile

 

Il colon irritabile, ovvero la colite, è una patologia molto diffusa e molto spesso è accompagnata da uno stato di forte stress. Esattamente come per la gastrite, questo disturbo si combatte seguendo una vita sana (e quindi rallentando un po’ i ritmi frenetici), impegnandosi a fare un po’ di movimento, non fumando e facendo attenzione alla dieta. Ci sono dei cibi che vanno evitati.

cibi fritti

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I biscotti fanno male alla linea? Ecco perché evitare questi dolci

Biscotti dietaUn biscotto tira l’altro, soprattutto quando sono piccoli, dolci e croccanti. Peccato che possono essere davvero molto dannosi per la linea, perché ricchi di grassi, di zuccheri e anche di sale. Avete mai guardato sulla confezione il numero di calorie per unità? Potreste restare basiti, perché anche i più piccoli hanno dalle 30 alle 50 calorie l’uno. Ciò vuol dire consumandone 5/6 si può arrivare a 300 calorie senza accorgersene.

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Calorie uova di Pasqua

uova Pasqua caloriePasqua, come il Natale, è un appuntamento molto atteso, soprattutto dai golosi che non vedono l’ora di scartare le uova di cioccolato! Certamente, per chi sta seguendo una dieta dimagrante non è semplice rinunciare ad un simile piacere, ma chi ha mai detto di farlo? Il senso della misura è un alleato prezioso, e mi permetto di dire, non solo a tavola o quando si tratta di dolci.

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Dolci dietetici: semifreddo di yogurt e pere

Il semifreddo di yogurt e pere è un dessert tanto buono quanto leggero, ha, infatti, un apporto calorico davvero modesto, ogni porzione conta solo 110 kcal. E’ ideale per chi sta seguendo una dieta ipocalorica, ma soddisfa anche i palati più golosi. Può essere consumato dopo pranzo, ma anche come spuntino di metà mattina o pomeriggio.

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Quali sono i cibi associati all’aumento di peso?

 

Purtroppo ci sono cibi che rappresentano una vera tentazione per la linea. A volte mettersi a dieta non significa passare un periodo di privazioni e stenti, ma solo ridurre i potenziali nemici e selezionare quei prodotti che possono essere più salutari. Per farlo bisogna conoscere gli alimenti legati all’accumulo di chili.

Ogni anno gli adulti tendono a prendere circa mezzo chilo. È poca cosa, ma nel corso della vita si può davvero trasformare in un bagaglio di ciccia e grasso abbastanza pericoloso e sicuramente antiestetico. I cibi associati a questo trend negativo sono le patatine fritte che fanno prendere circa 800 grammi in 4 anni,  le bevande zuccherate sono responsabili di 500 grammi, le carni lavorate (insaccati e salumi vari) 400 grammi.

Già riducendo questi prodotti potremmo difendere la nostra linea. Ci sono poi cibi che possono aiutare la perdita di peso, che andrebbero combinati nell’alimentazione quotidiana. Sono in generale gli alimenti poco trattati come frutta, verdura, cereali integrali, noci, yogurt. Anche in questo caso bisogna fare una riflessione: sì ai carboidrati, ma solo se sono di qualità. È bene quindi ridurre i dolci, gli amidi e i cereali raffinati (come il pane bianco e il riso bianco).

Queste sono le regole d’oro per prevenire l’aumento di peso con il passare degli anni. Questa teoria è stata elaborata dagli esperti dell’Harvard School of Public Health di Boston (Usa), con un esperimento su un campione enorme: 98320 donne (dal Nurses Health Study I e II) e 22.557 uomini (dall’Health Professionals Follow-up Study). Queste persone sono state esaminate per 20 anni, ogni quattro anni.

Per prevenire, ovviamente, l’aumento di peso non è sufficiente mangiare bene, bisogna anche fare del sano movimento. L’età aumenta e così anche la pigrizia. Siamo tutti abituati a fare una vita molto comoda e molto lenta (almeno a livello fisico). È importante fare sport e dormire in modo regolare.

 

Gli snack alleati della dieta

Quando si inizia una dieta dimagrante, la prima mossa è mettere al bando i dolci e gli snack, ma, udite, udite… non tutti sono nemici del peso forma. A fare la differenza sarebbe la grelina, l’ormone della sazietà, eletto come nuova arma contro l’obesità.

Secondo uno studio italiano, infatti, pubblicato sulla rivista “Hormone and Metabolic Research” e diretto da Livio Luzi dell’Università degli Studi di Milano, ci sono alcune merende in grado di spegnere l’interruttore dell’appetito grazie ad una scarica di grelina.

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Perdere peso con caramelle e dolciumi

Credo che sia il sogno di tutti immergersi in qualcosa di goloso e perdere peso. La dura realtà però è molto diversa e il più delle volte basta dare una piccola occhiata a un dolce prelibato o un piatto calorico per prendere qualche chilo. Gli esperti della Louisiana State University Agricultural Center hanno fatto sapere che, invece, le caramelle, se assunte con moderazione, possono aiutarci a mantenere la linea e a diminuire i fattori di rischio di malattie cardiache.

Avete capito bene: le caramelle. Secondo la ricerca, è stato verificato che coloro che hanno un Indice di Massa Corporea e minori livelli dei fattori di rischio per le malattie cardiovascolari e sindrome metabolica, sono quelli che ogni tanto si concedono qualche peccato di gola come un pezzetto di cioccolato o una caramella.

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Ecco come si dimagrisce: via i cibi dolci e salati

cibi dolci e salati

Chi crede che un problema di relazione sia  irrisolvibile, come un  matrimonio sbagliato, un lavoro che non piace, la mancanza di affetto da parte dei genitori, non ce la può fare a perdere peso. E sapete, care lettrici, che cibo si sceglie per superare le sconfitte della vita?  Secondo le ultime ricerche sono due i cibi che compensano le frustrazioni affettive: il dolce prima di tutto e poi il salato. Se ci sembra che i nostri rapporti non funzionino ci buttiamo nel 70% dei casi sui dolci e nel 30% su alimenti salati, come patatine, crackers, stuzzichini.

Ma più del 20% di queste persone confessa, secondo i ricercatori, di abusare sia dell’uno che dell’altro, cioè cominciano la giornata coi dolci per finire la sera con l’eccesso di cibi salati. Naturalmente sono loro che ingrassano di più. Il primo grande se­greto è eliminare dalla mente i pensieri e i rim­pianti: la nostra vita non va bene, non ci piace? Ebbene non rimuginiamoci su; più ci pensiamo e più ci deprimiamo e così c buttiamo sui dolci per trovare la sensazione di tenerezza e dolcezza che ci manca.

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Voglia di dolce o di salato? Ecco perchè!

dolce o salato

Vi capita mai di avvertire un improvviso e quasi irresistibile desiderio per un certo alimento o piatto? Non c’è nulla da nascondere o da preoccuparsi, perché non succede solo alle donne in gravidanza, come vuole la tradizione popolare, ma anzi, capita più o meno a tutti: può trattarsi semplicemente di un segnale che il vostro organismo vuole darvi.

La voglia di carboidrati, in modo particolare di dolci, può segnalare il bisogno di serotonina: provate a mangiare una banana matura; il desiderio smodato di carboidrati può segnalare anche una carenza di lipidi giusti, di cui il nostro organismo ha bisogno. Ciò si verifica generalmente nelle persone che scelgono i cibi light, poveri di grassi, perché l’organismo tenta di produrre del grasso trasformandolo dai carboidrati. Un’integrazione con acidi grassi di tipo omega 3 risolve in breve tempo questa “voglia” difficile da controllare.

La voglia di lipidi, cioè di grassi, in particolare di creme, panna, gelati, salse, sembra essere legata alla maggiore produzione della galanina, un neurotrasmettitore collegato ad una sostanza che può essere liberata con una camminata molto intensa.

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