Come aumentare il colesterolo buono

Come aumentare il colesterolo buono diminuendo i livelli di quello cattivo? In realtà il colesterolo è uno solo, a cambiare è la proteina che trasporta i grassi. La lipoproteina LDL a bassa densità favorisce la formazione di placche mentre la lipoproteina HDL ad alta densità evita il deposito dei grassi nelle arterie.

come aumentare il colesterolo buono

Avere dunque più alti valori di HDL scongiura rischi cardiovascolari e migliora la qualità della vita. Ma come fare per aumentare il colesterolo buono abbassando quello cattivo? Principalmente con un’alimentazione attenta ma anche modificando altre abitudini quotidiane e seguendo uno stile di vita salutare.

Grassi saturi, monoinsaturi, trans

A tavola favorite i cibi ricchi di grassi grassi monoinsaturi e grassi polinsaturi come il salmone, le noci, la soia, l’olio d’oliva extavergine a crudo, l’olio di semi di lino o di colza. Riducete invece quelli che contengono grassi saturi come formaggi e insaccati. Eliminate del tutto gli alimenti con grassi trans, o idrogenati, per esempio i dolci di produzione industriale come le merendine.

Attività fisica

Praticare un’attività fisica con costanza migliora l’efficienza del sistema cardiovascolare e inoltre previene l’aumento di peso, due effetti collaterali che influiscono anche sui livelli di colesterolo. Basta mezz’ora al giorno per 4-5 volte a settimana di uno sport di resistenza a bassa intensità.

Smettere di fumare

Il fumo è uno dei principali fattori di rischio per il sistema cardiovascolare, oltre a danneggiare il sistema respiratorio. Smettere di fumare migliora la salute delle arterie, abbassa i livelli di pressione del sangue e rende meno faticosa l’attività sportiva.

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Alici, il segreto per un cuore sano

Le alici sono un toccasana per il cuore, infatti, tra le diverse specie ittiche, hanno il contenuto più alto ed equilibrato di acidi grassi omega 3 e omega 6, alleati preziosi contro infarto e ictus. A rivelarlo, è stato una ricerca spagnola dell’Università dell’Almeria che ha messo a confronto 12 varietà di pesci comuni nella dieta dei Paesi mediterranei, tra cui anche il nasello e le sardine.

L’esito dello studio è stato pubblicato sulla rivista “Journal of Food Composition and Analysis” e ha decretato la tracina drago, un pesce molto diffuso nei nostri mari e dalla carne bianca e saporita, come il più ricco in assoluto di sostanze naturali, seguita dalle alici. Queste specie ittiche, infatti, sono particolarmente ricche di grassi polinsaturi a catena lunga.

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Olio extravergine di oliva: calorie e proprietà

Nel mercato sono presenti numerosissimi oli da utilizzare in cucina ma l’olio extravergine di oliva è da sempre considerato il re degli oli utilizzati in cucina. Unico olio di natura vegetale senza alcuna manipolazione e senza l’aggiunta di elementi chimici, ottenuto con la sola pressione delle olive il risultato, è un prodotto assolutamente sano per il corpo. L’olio di oliva è ottenuto con la sola spremitura meccanica e a basse temperature.

Esistono due tipologie di olio di oliva aventi caratteristiche diverse di acidità (ricordiamo che le denominazioni commerciali degli oli sono regolamentare dall’Unione Europea): Olio extravergine di oliva e Olio Vergine di Oliva. Il primo, a differenza del secondo, possiede un contenuto di acidità inferiore, solo lo 0.8% rispetto al 2% dell’olio vergine di oliva. Diversi fattori naturali determinano differenze notevoli tra i diversi tipi di oli extravergine di oliva, infatti, possiamo avere oli che variano in base alla dolcezza, alla delicatezza, ecc.

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Tumori: un aiuto dall’olio d’oliva

L’olio extra vergine d’oliva è un alleato prezioso contro i tumori, oltre che essere un condimento eccezionale, definito a buon diritto il re della dieta mediterranea. L’olio d’oliva, infatti, è riconosciuto come difesa naturale nella prevenzione delle malattie cardiovascolari, dell’arteriosclerosi, dell’apparato digerente e dell’invecchiamento osseo. Inoltre, l’olio d’oliva è povero di grassi saturi, mentre è ricco di antiossidanti, soprattutto di fenoli.

E proprio l’olio d’oliva, con le sue spiccate doti di coadiuvante nelle terapie oncologiche e efficace fattore di prevenzione, è stato protagonista della Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica, promossa dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT).

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Colesterolo più basso per le donne che mangiano mele

Le mele sono forse il frutto più tradizionale, quello presente in ogni cucina e adatto a tutta la famiglia. Sono anche uno dei simboli dell’agricoltura italiana, soprattutto trentina. In questi anni si è scoperto che sono un importante prodotto antiossidante, tant’è che sono stati utilizzati non solo nella preparazione di piatti o come merenda, ma anche come base di numerosi cosmetici antiage.

Le signore, da poco, hanno un altro buon motivo di mangiarle. Secondo uno studio dell’Università della Florida, presentato in occasione di una conferenza dal titolo «Experimental Biology» a Washington, le donne che seguono la dieta di una mela al giorno hanno il colesterolo «cattivo» basso di quasi un quarto già in sei mesi.

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Colesterolo, quello buono combatte l’Alzheimer

Quella contro il colesterolo è davvero una dura battaglia, soprattutto per coloro che sono molto golosi. Purtroppo il principale responsabile di problemi cardiovascolari, come ictus e infarti, è proprio lui e sport e dieta sono gli unici veri strumenti per mantenerci in salute. Bisogna sempre fare una distinzione tra colesterolo cattivo, il killer invisibile, e buono. Proprio quest’ultimo secondo uno studio, realizzato da un gruppo di ricercatori della Columbia University di New York, preserva il cervello da eventuali forme di demenza come l’Alzheimer.

Per giungere a questa tesi sono stati analizzati più di mille persone, con più di 65 anni senza segni di demenza: esami del sangue, esami cognitivi. Al termine i ricercatori hanno trovato un legame tra il colesterolo HDL e il manifestarsi del morbo di Alzheimer: chi aveva alti livelli di “colesterolo buono“, superiori alla soglia di 55mg/dl, presentava un rischio di demenza più basso del 60 per cento rispetto a chi ne aveva una concentrazione inferiore.

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L’alimentazione anti colesterolo

Secondo dei dati recenti, sei italiani su dieci hanno il livello del colesterolo superiore alla norma, fattore che espone al rischio di ictus e infarti; erroneamente, il colesterolo alto viene spesso sottovalutato, eppure per tenerlo sotto controllo, basterebbe adottare una dieta sana ed equilibrata che, oltre a mantenere stabili i livelli di colesterolo, aiuterebbe anche a dimagrire e a scolpire la silhouette.

Le principali fonti di colesterolo sono gli alimenti e la produzione interna dell’organismo: in percentuale, il colesterolo introdotto con la dieta è pari a circa il 20% del totale, e il restante 80% viene prodotto dal fegato; in linea di massima, il colesterolo introdotto con la dieta non dovrebbe superare i 300 mg. al giorno.

Un’alimentazione equilibrata permette di aumentare il livello di colesterolo “buono”, in grado, cioè di eliminare quello “cattivo”, e di ridurre, quindi, il rischio di problemi cardiovascolari. Ovviamente, anche lo sport ha la sua importanza nel contribuire ad abbassare il livello del colesterolo nel sangue; come abbiamo più volte ripetuto nel corso dei nostri post qui su Dietaland, per attività sportiva non si intendono sfiancanti ore di esercizi in palestra: vanno bene anche 40 minuti di camminata veloce per due o tre volte la settimana.

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Il burro aiuta ad avere un cuore sano

Molte persone usano la margarina o l’olio di semi per cucinare, pensando che siano più leggeri e salutari del burro, ma si sbagliano. I grassi vegetali contenuti in quei condimenti, infatti, contribuiscono ad aumentare il rischio di malattie cardiovascolari, restringendo i vasi sanguigni e abbassando i livelli di colesterolo buono, contrariamente a quello che si pensa, molto più dei grassi saturi contenuti nel burro e nella carne.

Il contrordine arriva da una ricerca olandese condotta dall’Università di Wageningen ed in seguito pubblicata sulla rivista scientifica Atherosclerosis, thrombosis and vascular biology. L’obiettivo del gruppo di ricercatori che si è occupato di questo studio era quello di determinare il ruolo giocato dalle scelte alimentari nella capacità di espansione dei vasi sanguigni, il cui spessore è molto ridotto nei pazienti affetti da malattie cardiovascolari.

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Cosa serve per dimagrire? Abbassare il colesterolo

Una linea perfetta non può prescindere da un’adeguata depurazione del sangue. Tra l’altro, febbraio è un mese particolar­mente pericoloso per l’aumento dei grassi ematici ed è dunque il periodo giusto per met­tere in atto una cura che abbassi colesterolo e trigliceridi, con benefici immediati su peso e metabolismo. Ancora parzialmente intasati dalle tossine in­vernali, entriamo infatti nel periodo del Car­nevale con i suoi dolci tipici: frittelle, chiac­chiere, crostoli, bugie, castagnole e chi più ne ha più ne metta. Chi sa resistere alla tentazio­ne di queste leccornie? Esse sono tutte acco­munate da almeno due caratteristiche: prima di tutto vengono fritte nell’olio caldo, una modalità di cottura che ne triplica il carico calorico e di grassi nocivi. In secondo luogo, esse danno un piacere immenso al palato, per cui “una tira l’altra”.

Questi dolciumi rappresen­tano un vero e proprio assalto alla linea e al metabolismo. Ce ne accorgiamo quasi subito: basta mangiarne due o tre che la digestione rallenta, la pancia si gonfia, ci si sente subito pesanti. Ma gli effetti si pagano anche più in là nel tempo: magari a giugno ci ritroveremo con 2 o 3 “inspiegabili” chili in più e con un tasso di colesterolo più alto nel sangue. Per evi­tare tutto ciò, anche se non sappiamo proprio rinunciare a queste vere e proprie bombe calori­che, possiamo correre ai ripari seguendo questi consi­gli e seguendo i nostri post!

  • Prima dì tutto devi ridurre i trigliceridi, i primi responsabili dell’ingrassamento
  • Poi fai aumentare il colesterolo buono, il “carburante” di un metabolismo attivo
  • Infine, sbarazzati del colesterolo cattivo e metti la tua linea al sicuro per i prossimi mesi

Mirra contro il colesterolo cattivo

mirra

Mentre un’equipe di scienziati britannici ha appena scoperto l’esistenza di un altro tipo di colesterolo cattivo (la lipoproteina a) che, pur meno aggressivo del già noto LDL, non può essere controllato con la dieta o i farmaci, un altro team di ricercatori, arabi stavolta, è riuscita a dimostrare che la resina di mirra ha il potere di ridurre i livelli di colesterolo LDL e aumentare quelli di colesterolo HDL (il cosiddetto colesterolo buono).

Il gruppo di ricercatori del King Abd Al-Aziz University in Arabia Saudita, coordinato dalla dr.ssa Nadia Saleh Al-Amoudi, ha sottoposto a dieta controllata un gruppo di topi da laboratorio ai quali è stata somministrata una miscela di erbe cui è stata aggiunta della resina di mirra. Mediante le analisi di controllo i ricercatori hanno riscontrato un abbassamento dei livelli di colesterolo LDL a fronte di un aumento dei livelli di colesterolo HDL.

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Ricetta dell’insalata russa light

insalata russa light

Ecco un’altra versione salva linea dell’insalata russa, trasformata in in­voltini di salmone: questo pesce contiene i famosi Omega 3, aci­di grassi essenziali che favoriscono la formazione del colesterolo co­siddetto “buono” (HDL) e ha una quantità di proteine che si aggira intorno al 20-25%. Il  salmone in fette è l’ideale per realizzare salu­tari involtini con un ripieno di insa­lata russa senza uova, meno calori­ca rispetto a quella tradizionale. In questo modo, basta davvero poco per ottenere un piatto che, oltretut­to, si presta bene ad  essere servito sia come antipasto che come secondo

Ingredienti per 4 persone:

  • 8 fettine di salmone affumicato (160 g)
  • 100 g di patate
  • 50 g di maionese light
  • 100 g di giardiniera
  • 100 g di piselli
  • 100 g di fagiolini
  • 100 g di carote
  • 25 g di capperi sotto sale
  • aceto
  • limone
  • sale

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Colesterolo, come tenerlo a bada

colesterolo

Il colesterolo è una molecola lipidica che rappresenta uno dei costituenti fondamentali della membrana cellulare di tutti gli organismi animali, soprattutto dei vertebrati. Per raggiungere i diversi tessuti il colesterolo viaggia nel sangue legato a specifiche proteine che si differenziano per densità: le proteine HDL (ad alta densità) e LDL (a bassa densità). Da qui i termini colesterolo HDL (detto anche colesterolo buono) e colesterolo LDL (noto come colesterolo cattivo).

Il colesterolo LDL è definito “cattivo” a causa del suo elevato potere aterogeno: se presente in quantità eccessive tende cioè a depositarsi nelle pareti interne delle arterie causando la formazione di placche che ostacolano il fluire del sangue. Al contrario, il colesterolo buono ripulisce le arterie impedendo la formazione di placche.

Delle corrette abitudini alimentari, unite a uno stile di vita sano, permettono di mantenere un equilibrio ottimale fra colesterolo HDL e colesterolo LDL.

Vediamo quali comportamenti è consigliabile adottare perchè il colesterolo non si trasformi in un nemico della nostra salute:

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