Pesce: 8 miti da sfatare secondo Slow Fish

Il pesce fa bene alla salute, ma siamo sicuri di avere le corrette informazioni per consumarlo nel modo giusto? E’ vero che il pesce è un ingrediente basilare, e salutare, della dieta mediterranea, ma grazie ai consigli di Slow Fish, l’evento che si svolge a Genova dal 18 al 21 maggio, siamo in grado di dirvi quali sono gli 8 miti da sfatare sul pesce.

1. Il sushi è più buono con il pesce fresco

Bisogna vedere cosa si intende con “pesce fresco”. Quello che è certo è che il pesce che si utilizza per il sushi non deve essere fresco nel senso di “appena pescato”. Infatti il pesce crudo fresco e non trattato può causare una pericolosissima infezione da anisakis. Attenzione: il sushi perfetto deve essere fatto dopo aver abbattuto il pesce.

> IL PESCE CRUDO FA BENE ALLA SALUTE

2. Il salmone è il re della dieta

Vero, il salmone è gustoso e ricco di grassi Omega 3 ma attenzione a quelli di allevamento, che possono essere pieni di coloranti, allevati con altri pesci e con farine derivate dagli scarti di macellazione.

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3. Il pesce bistecca costa di più e vale di più

Da un punto di vista nutrizionale non esiste un pesce più di qualità di un altro. Il pesce bistecca come il tonno o il pesce spada non è più salutare o più nutriente, è soltanto più comodo da mangiare perchè non ha le spine.

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4. Il pesce fresco è sicuramente locale

Anche questo non è vero. Quando acquistate il pesce, anche se è fresco, dovete fare attenzione alle etichette e assicurarvi che sia davvero locale.

> PERCHE’ E’ UTILE MANGIARE PIU’ PESCE CHE CARNE

5. Non c’è stagione per i pesci

Falso. Anche quando acquistiamo i pesci dobbiamo stare molto attenti a rispettare il fermo biologico per tutelare i tempi di riproduzione, preferendo sempre specie che si possono trovare nei mari a noi vicini.

6. Le sogliole sono tutte uguali

Quando vi trovate davanti allo stesso pesce, a prezzi diversi, dovete sempre dare uno sguardo alle etichette. Ci può essere molta differenza nella provenienza e nel tipo di allevamento.

7. I frutti di mare sono troppo inquinati

Vero in parte. Se acquistate cozze e vongole di allevamento non correte nessun rischio.

8. Mangiare più pesce fa bene alla salute

Vero, ma con le dovute attenzioni. Per essere sicuri di badare alla salute è necessario fare un consumo più consapevole del pesce, sfruttando i pesci a ciclo breve, i pesci stagionali e i non pesci come i crostacei o le alghe. Attenzione anche a non mangiare troppi pesci di grande stazza: sono quelli che possono contenere concentrazioni più elevate di metalli pesanti.

Il pesce crudo fa bene alla salute

Il pesce crudo è diventato di moda sin da quando il sushi e le tradizioni culinarie giapponesi hanno preso piede in Occidente. Tuttavia è una tradizione che con le dovute modifiche appartiene da tempo anche alla cucina europea, dalle crudité ai carpacci marinati passando per la tartare.

pesce crudo

Sarà capitato a tutti, prima o poi, si trovarsi davanti un piatto con del pesce crudo ma finora non sapevamo quanto potesse essere salutare consumarlo. A patto che sia stato correttamente abbattuto per eliminare il rischio che comporta l’anisakis, un parassita del pesce molto pericoloso per l’uomo.

Essendo il pesce un alimento molto proteico e ricco di virtù, i suoi vantaggi sono evidenti a prescindere da come si decida di consumarlo. Contiene infatti anche acidi grassi polinsaturi, i preziosi omega 3, le vitamine A e D e numerosi minerali. Evitarne la cottura preserva intatti tutti questi preziosi elementi.

Mentre la vitamina A protegge le cellule prevedendone l’invecchiamento precoce, la vitamina D agisce sul sistema immunitario. Nel contempo consumiamo sodio, iodio, fosforo, ferro e fluoro che rimineralizzano l’organismo, rafforzano le difese e agiscono a più livelli per mantenerci in ottima salute.

Tra gli elementi più importanti tuttavia si fanno notare gli omega 3, acidi grassi polinsaturi che il corpo non è in grado di produrre e deve introdurre attraverso la dieta. Il pesce, soprattutto se crudo, ne è molto ricco. Da essi si traggono molti vantaggi, dal controllo del colesterolo alla prevenzione di patologie cardiache oltre al prezioso nutrimento per le cellule.

Consumare il pesce dunque è sempre una scelta di salute ma consumarlo crudo ne massimizza gli effetti favorendo la prevenzione di diverse malattie e nutrendo l’organismo con preziosi elementi che restano intatti grazie all’assenza di cottura.

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6 alimenti tipici della dieta mediterranea

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pomodoro

 

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Pesci magri per chi è a dieta in vacanza

Pesci magri dieta vacanza

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Come consumare pesce di qualità

Prende il via oggi la Giornata mondiale degli Oceani. Perché mai parlare nelle nostre pagine di Dietaland di Oceani? Ovviamente perché l’argomento è strettamente connesso alla pesca e al consumo di pesce. Questa, infatti, è anche la settimana europea della Pesca (in chiusura il 12). Purtroppo recarsi in pescheria e fare acquisti non è sempre una cosa semplice, soprattutto quando non si vive a pochi metri dal mare e si ha la sicurezza di quello che si sta mangiando. Come scegliere quindi il prodotto migliore?

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Lo stoccafisso fa bene alla linea e all’amore

Lo stoccafisso è buono in molti modi diversi: in umido alla genovese, soffritto, bianco con le olive e pure fritto.  A differenza del baccalà, è povero di sale e può essere mangiato anche da chi soffre di ipertensione o sta seguendo una dieta iposodica, magari per aiutare la circolazione o per sconfiggere la cellulite. Altro non è che merluzzo che viene conservato a basse temperature per circa tre mesi e al chiuso: questa tecnica permette di mantenere inalterate le proprietà del pesce, ricco di numerosi minerali necessari all’organismo come ferro, potassio, fosforo e iodio.

Questa caratteristica lo rende perfetto per chi è attento alla linea, perché contiene pochissimi calorie e grassi: 1 grammo ogni 100 di stoccafisso messo in ammollo in acqua. Tenete conto che lo potete tranquillamente paragonare a una fettina di pollo alla griglia. Ma c’è molto di più. È perfetto per i bambini. Lo so che l’odore forte e l’aspetto lo rendono poco invitante, ma una volta cucinato se ne dimenticheranno completamente.  Se poi è abbinato a delle verdure (per esempio le patate o i pomodori) avrà un sapore più dolce e morbido.

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Il mercurio negli alimenti

Il mercurio è un metallo pesante che a temperatura ambiente si presenta allo stato liquido ed è contraddistinto da un basso grado di tossicità; lo stesso però non può dirsi dei suoi vapori (se inalati), dei suoi sali inorganici solubili e, soprattutto, dei suoi derivati organici, quali il metilmercurio, i quali risultano invece altamente tossici e possono mettere seriamente in pericolo la salute dell’uomo.

Infatti, a causa della sua massiccia immissione ambientale da parte dell’uomo, il mercurio può contaminare alcuni cibi come i prodotti ittici, la selvaggina e i cereali coltivati su terreni inquinati. Mentre nella gran parte degli alimenti il mercurio è presente al di sotto dei limiti di rilevabilità strumentale, la maggior fonte di assunzione alimentare del metallo è rappresentata dal pesce pescato in mari contaminati, la cui assunzione prolungata può provocare disturbi a livello del sistema nervoso.

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Il pesce? E’ meglio cucinarlo al forno oppure bollirlo

Che il pesce faccia bene sia alla dieta che all’organismo è risaputo, ma forse non tutti sanno che il modo più salutare per cucinarlo è al forno o bollito. Il metodo di cottura del pesce è stato oggetto di studio da parte di team di ricercatori dell’Università delle Hawaii, presentato al Congresso dell’American Heart Association di Orlando, in Florida.

Lo studio è stato condotto per 12 anni con l’ausilio di 186.126 persone delle quali la maggior parte erano donne, di età compresa tra i 45 e i 75 anni e senza malattie cardiache in corso. Dallo studio è emerso che più omega 3 vengono assunti nell’alimentazione e minori sono le probabilità di contrarre malattie cardiache.

Inoltre, i ricercatori hanno analizzato i vari tipi di pesce e i modi di prepararlo, e hanno scoperto che, per quanto riguarda i condimenti, è bene non esagerare con il sale e preferire le spezie o le salse.

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Perché è utile mangiare più pesce che carne

mangiare pesce

Nutrizionisti e dietologi consigliano di diminuire il consumo di carne in favore di quello di pesce anche d’inverno; purtroppo, però, la maggior parte della gente è abituata a vedere il pesce come un alimento più adatto alla stagione estiva che a quella invernale: in realtà non è affatto così: il pesce è adatto a tutte le stagioni.

Sfatiamo un po’ di luoghi comuni; innanzi tutto non è vero che è meno nutriente della carne, infatti apporta proteine nobili esattamente come la carne,ed in più è ricco di molti minerali come il fosforo e lo iodio. Non ci sono problemi neanche sul piano della digeribilità, in quanto è povero di tessuti connettivi, ovvero quei tessuti duri che tengono insieme i fasci muscolari, e si mastica più facilmente; a questo va anche aggiunto che il pesce contiene meno grassi della carne, e quelli che ci sono di qualità migliore.

L’unica attenzione che dovete avere nei confronti del pesce è quella di sceglierlo fresco e di ottima qualità perché, proprio per la loro delicatezza, le carni si deteriorano facilmente. Per verificare la freschezza del pesce che state acquistando, dovete controllare la consistenza soda della carne, la pelle, che deve essere lucida e tesa; inoltre, le branchie devono essere intatte e il ventre integro, l’occhio vivo e brillante, la coda e le pinne non devono essere rovinate, e l’odore non deve essere sgradevole.

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