Dieta e jet-leg: come andare lontano senza i sintomi da fuso orario

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Ormai ci siamo, le vacanze sono alle porte e anche quel magnifico viaggio che abbiamo organizzato con tanta meticolosità durante l’inverno! Peccato che le ore di volo per raggiungere la tanto sospirata località siano talmente tante da farci stare imbambolati per i primi due/tre giorni dal nostro arrivo. Ma come fare a minimizzare i sintomi del jet-lag? Con la dieta che sto per suggerirvi.

Ma innanzi tutto chiariamo cos’è il jet-leg: con questa dizione intendiamo il malessere, abbastanza diffuso, dei tanti viaggiatori che si sottopongono a lunghi viaggi in aereo, che inevitabilmente comporta il fuso orario! I sintomi caratteristici sono: insonnia, disturbi allo stomaco, irritabilità, senso di stanchezza e affaticamento. Questi i sintomi che accompagnano il turista che ha attraversato un emisfero. Il perché ci capita questo è presto spiegato: nel nostro cervello vi sono due centri cerebrali, uno deputato alla percezione del tempo (collegato ad un ciclo temporale di 24 ore) e l’altro collegato alla luce; è proprio la mancanza di coordinamento di questi due centri che darebbero vita ai comuni sintomi del jet-leg.

Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Military Medicine ad opera dei ricercatori della University of Chicago, Argonne National Laboratory (Usa), seguendo una dieta particolare si potrebbero risolvere questi fastidiosi sintomi  del viaggiatore. Nei 3 giorni antecedenti il viaggio è bene seguire la seguente alimentazione:

  • il primo giorno e il terzo giorno mangiare prevalentemente carne (proteine)
  • il secondo giorno e quello del viaggio rimanere decisamente leggeri mangiando ad esempio 2 o 3 gelati in tutto
  • il giorno dell’arrivo di nuovo carne.

Il tutto condito con dell’attività fisica. Questa dieta iperproteica è spiegata dai ricercatori della Argonne National Laboratori in base alla forte influenza che le proteine derivanti dalla carne avrebbero sui centri cerebrali, deputati alla regolazione della dimensione tempo/luce. Inoltre i risultati secondo la rivista che ha pubblicato lo studio sarebbero promettenti! Fateci sapere come sono andate le vostre vacanze!

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