Il tè verde biologico brucia l’adipe

tè verde dimagrante

Tra i vari tipi di tè, quello verde è sicuramente il migliore alleato del peso forma. Il merito è della sua ricchezza in antios­sidanti (catechine e flavonoidi), sostanze che tonificano la circolazione e prevengono la formazione dei radicali liberi responsabili dei fenomeni infiammatori che rallentano le attività metaboliche, favorendo l’accumulo di adipe e ritenzione. Per fare del un alleato per la silhouette è ne­cessario sceglierlo di tipo biologico (evitando i tè aromatizzati con additivi di sintesi) e venire a patti con il suo sapore naturale, che per natura è leggermente amaro: non bisogna correggerlo con lo zucchero (è ammesso un cuc­chiaino di miele) ma si può usare un po’ di latte (con l’aggiunta di una goccia di latte par­zialmente scremato si arriva a circa 15 calorie) o di limone.

Cosi si rispetterà uno dei maggiori pregi di questa bevanda: essere del tutto priva di calorie.Il tè si ottiene lasciando a bagno le foglie in acqua calda o bollente dai 2 ai 7 minuti. Per evitare che diventi troppo  amaro e “carico”, non va lasciato infusione a lungo e non va fatto bollire. Una tazza di tè leggero contiene comunque una quantità inferiore di teina ri­spetto alla caffeina di una normale tazzina di caffè: la proporzione è circa di 30-35 mg di teina contro 160-120 mg di caffeina.

Sono tante le tipologie di tè (oltre al tè verde) e derivano dalle foglie della stessa pianta, la Camelia sinensis, coltivata in Cina, India, Sri Lanka, Giap­pone e Kenya.  Il tè nero è un efficace antifame, cresce in India, Africa e Cina (nello Yunnan e nel Fujian). La lavorazione si svolge in quattro fasi: appassimento, arrotolamento, fermentazione e essiccazione, che blocca i processi di decomposizione del tè e lo scurisce. Migliora i processi digestivi e aiuta a controllare l’appetito.

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Dessert light per Natale: gelatina di menta e lamponi

gelatina di lamponi e menta

Se state cercando un dessert light per il pranzo o il cenone di Natale, dovete assolutamente provare la gelatina di menta e lamponi: un dolce leggero e stuzzicante che può essere gustato da solo o come accompagnamento ad un dolce più sostanzioso; questa gelatina, infatti, contiene soltanto 70 calorie a porzione, cioè a bicchiere.

Vediamo come realizzarlo.

Gelatina di menta e lamponi

Ingredienti
300 grammi di lamponi, 20 grammi di gelatina in fogli, un ciuffo di menta, 100 grammi di zucchero, un albume

Preparazione

Mettete a bagno metà fogli di gelatina in acqua fredda, intanto preparate lo sciroppo di menta, ovvero fate bollire in un pentolino 90 grammi di zucchero con 300 grammi di acqua; appena lo sciroppo si sarà sciolto e lo sciroppo avrà preso bollore, togliete dal fuoco e unite le foglie di menta. Lasciate in infusione per 20 minuti, filtrate attraverso un colino e riscaldate di nuovo, senza però arrivare a bollore.

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Acai Berry, anti-ossidante prima che dimagrante.

Visto il grande interesse sulle famose Bacche di Acai, suscitato dall’argomento fra i nostri lettori, ci sembrava doveroso tornare a parlare di loro; sono in molti infatti a chiederci maggiori informazioni non solo circa la possibilità di acquistarle on line, cosa che, precisiamo subito, non rientra fra gli scopi del nostro blog che rimangono esclusivamente divulgativi, ma anche, e soprattutto, a proposito delle loro presunte proprietà dimagranti.

Da qualche tempo infatti un sapiente battage pubblicitario tenta di promuovere l’acai come valido ausilio per ottenere il tanto sospirato dimagrimento; in realtà però sono in pochi a sapere che se l’azione dimagrante dell’acai di certo non è pura invenzione, non è affatto il principale beneficio apportato da questo curioso frutto tropicale: in altre parole se è vero che la bacca di acai, assunta come integratore nell’ambito di una dieta corretta e bilanciata e di uno stile di vita attivo, aiuta a mantenersi in forma, quel che appare più importante agli esperti è la sua capacità di dare energia e concentrazione e contrastare l’invecchiamento precoce grazie al forte contenuto di sostanze anti-ossidanti, caratteristica nutrizionale che appare attualmente l’unica, insieme al contenuto di vitamine E-A-K-D e minerali, ad essere scientificamente provata.

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Ricette light con gli avanzi del panettone

budino vaniglia e panettone

Con gli avanzi del panettone si preparano dessert golosi ma calorici. Per fortuna, puoi elaborare le ricette in chiave light, senza penalizzare il palato. E’il dolce tipico delle feste natalizie, che il più delle volte si consuma in compagnia, dopo pranzo o cena, oppure a colazione così com’è. Ma la tentazione di sfruttare il sapore, la consistenza e anche la versatilità del panettone per preparare altri dolci è davvero forte, soprattutto quando ne avanza   un po’. Niente di male, a patto di tener presente che un etto di panettone già da solo corrisponde a circa 350 calorie e che questo dolce con­tiene elevate quantità di grassi saturi, “pe­santi” per la linea e la circolazione.

Quindi, è necessario fare molta attenzione con quali altri ingredienti viene abbinato, per evitare di ottenere un dessert certamente squisito ma davvero troppo pericoloso per la silhouette. Tanto più che nel mese di dicembre le occasioni per “sgarrare” sono pratica­mente all’ordine del giorno. Il budino di vaniglia e panettone prevede tra gli ingredienti il panettone, e tutto sommato in quantità ab­bondante per ogni singola porzione. Però, rispetto ad esempio al tiramisù (abbinamento che si fa molto spesso), non contempla l’utilizzo di altri alimenti piuttosto “impegnativi” come le uova e soprattutto il mascar­pone, che già da solo apporta più di 400 calorie al­l’etto.

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A dieta prima delle feste: i consigli last minute

dieta natale last minute

Natale, tempo di pranzi, cene ed occasioni in cui rinunciare al cibo diventa difficile; ma se non è possibile mettersi a dieta in questo periodo si può cercare almeno di non ingrassare e di arrivare in forma al tanto sospirato cenone. Vediamo insieme quali sono le astuzie da adottare all’ultimo minuto per tenere a bada il peso.

Nel periodo natalizio i pasti saranno molto calorici, ricchi di grassi e zucchero, quindi, fin da adesso cercate di limitare i danni adottando un regime alimentare da 1200 calorie al giorno, con un ridotto apporto di grassi e carboidrati; tra quest’ultimi preferite quelli integrali, che sono ricchi di fibre e hanno il duplice vantaggio di dare un maggiore senso di sazietà e di aiutare le funzioni dell’intestino. Inoltre, da qui fino a Natale dovete eliminare i dolci e ridurre lo zucchero e il miele nel caffè e nel tè.

Tra i secondi piatti sono preferibili le carni bianche meno ricche di grasso e più digeribili, come il pollo, il tacchino e il vitello, e i pesci magri, ovvero sogliola, nasello e trota, da cucinare in modo semplice senza condimenti grassi. Per insaporire i piatti si può ricorrere alle erbe aromatiche e alle spezie, che non sono caloriche e aiutano la digestione, e limitate l’olio e, soprattutto, il sale.

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Torrone calorie e valori nutrizionali

torrone

Natale non è ancora arrivato e il pensiero di prendere qualche chilo di troppo in occasione di cenoni, pranzi e serate con gli amici già vi preoccupa? Non possiamo certamente dire che i vostri timori siano infondati, tuttavia non pensiamo sia il caso di rovinarsi le feste mettendosi a dieta proprio il giorno di natale. Piuttosto siamo convinti che sia opportuno evitare eccessi che possono avere ripercussioni negative anche sulla nostra salute e che per raggiungere l’obiettivo possa essere utile conoscere quali cibi tipicamente natalizi possono nuocere di più se consumati in “dosi eccessive”  limitandoci di conseguenza solo a qualche piccolo assaggio di questi.

Per questo motivo abbiamo scelto di darvi informazioni circa i valori nutrizionali di uno dei dolci di natale più amati in assoluto: il torrone.

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Contro il freddo minestre e spezie per drenare e dimagrire

minestra light

Allo scopo di contrastare il freddo e la stan­chezza psichica, è utile un più frequente ri­corso a cibi caldi ed eventualmente piccan­ti: il caldo e il piccante ci danno infatti la percezione di aumentare la nostra energia fisica a costo calorico zero. A questo pro­posito si possono utilizzare varie opzioni «liquide»: (soprattutto il tè verde), tisane, brodi, passati, minestre, minestroni e zuppe. Se si rimane fuori casa tutto il gior­no, ci si può organizzare utilizzando il ther­mos.

Il caldo e il piccante consentono di evitare cibi ad alta densità calorica (ciocco­lato, merendine, cracker, formaggi, salumi, pizze, patatine) e di risparmiare almeno 400-500 calorie al giorno che, unite ad un aumento di attività fisica quotidiana di 200-300 calorie, garantiscono un dimagri­mento di 100 grammi al giorno in salute e un recupero del giusto peso in meno di 2 mesi. Gli ortaggi da mangiare in inverno: oltre ai cibi caldi e liquidi, d’inverno sono fondamentali i cibi colorati; l’ideale sarebbe consumare ogni giorno un chilo di ortaggi e 300 grammi di frutta di stagione scelti nei cinque colori principali per garantirsi un costante effetto saziante (con poche calorie), disintossicante e antiossidante.

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Salmone, calorie e valori nutrizionali

salmone

Abbiamo già parlato delle proprietà salutari del salmone, che sono così importanti da far diventare questo pesce l’ingrediente principale di una dieta, la dieta del salmone, appunto. Il salmone è un pesce ampiamente utilizzato per la preparazione dei piatti per le festività natalizie, e quindi, oggi, e ne descriveremo le varietà, vi consiglieremo la scelta e la giusta conservazione e naturalmente, vi indicheremo le calorie e i valori nutrizionali. Ricordiamo brevemente che il salmone è ricco di acidi grassi omega 3 utili per contrastare le malattie cardiovascolari, l’arteriosclerosi e per abbassare il colesterolo nel sangue.

Innanzi tutto un po’ di storia: il salmone nasce e vive nelle acque dolci dei fiumi nordici fino ai due anni, dove ritorna in inverno, con la classica risalita della corrente, per la riproduzione; negli altri periodi dell’anno vive lungo le coste settentrionali dell’Europa e lungo le rive atlantiche dell’America. Fisicamente si presenta con il corpo affusolato, la pelle grigio-verde sul dorso con macchioline argentate o blu sui fianchi.

Le varietà più conosciute di salmone sono quello dell’atlantico, che possiede la carne rosa e saporita e che è considerato il più pregiato, la varietà King, che è anche la più grossa, dalla carne che varia dal rosa all’arancio, il salmone rosso, che possiede una carne soda e saporita di colore rosso che cambia in cottura, il salmone argentato dalla carne rosso-arancio e dalla punteggiatura blu-argento, e il salmone rosa, la varietà più piccola e meno pregiata perché la carne tende a sbriciolarsi.

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Dossier Zona: come si struttura una dieta Zona (parte seconda)

dossier-zona

Si conclude oggi il nostro approfondimento sulla dieta Zona del dottor Barry Sears. Come vi abbiamo anticipato, sarà il dottor Mario Manunta, specialista in medicina interna, diabetologo e Zona counsultant e spiegarci come “si fa” la dieta Zona adottando il famoso metodo dei blocchetti.

Esistono due metodi per strutturare una dieta Zona: quello della mano e quello dei blocchi. Noi parleremo del metodo dei blocchi. Il blocco serve a comporre pasti e spuntini e a quantificare il fabbisogno giornaliero di cibo senza tenere conto né del peso, né delle calorie. Chiaramente servono delle misurazioni per sapere quanto si deve mangiare e quindi quanti “blocchi” giornalieri consumare e questo quantitativo dipende da due fattori: massa magra e attività fisica. La metodica di calcolo della massa magra varia per la donna e per l’uomo. Seguiamo tappa per tappa il procedimento per il calcolo della massa magra nella donna:

  • Si determina il peso corporeo
  • Si misura la circonferenza dai fianchi nel punto più largo
  • Si consultano le Tabelle della ZONA e si riportano le costanti corrispondenti (A, B e C).
  • Si calcola la percentuale di Massa Grassa
  • Si moltiplica il peso corporeo per la percentuale di Massa Grassa e si divide per 100 per conoscere i chili di Massa Grassa
  • Si sottraggono dal peso corporeo i chili di Massa Grassa
  • Si determina l’altezza
  • Si misura la circonferenza all’altezza dell’ombelico

nuova tabella donne

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Per un cenone light usa curcuma, peperoncino e frutta secca

cenone light

Per trasformare il cenone in un pasto appagante ma anche dimagrante, prova a cambiare l’approccio, e invece di pensare con rammarico a tutto ciò cui si deve rinunciare, convoglia le tue energie ancora di più verso quei cibi go­losi (come pesce, crostacei, frutta secca e cioccolata) che ti fanno sentire meglio, con conse­guenti risultati positivi davanti allo spec­chio e sulla bilancia. Pensandoci bene, come mai risulta così difficile dire “no grazie” all’offerta di una fetta di panettone extra proprio in questo mese rispetto al resto dell’anno? Perché questo dolce è così strettamente legato alle feste da esserne diventato una sorta di icona, e un rifugio per sfuggire allo stress che accompagna sempre il periodo di fine anno.

Basta scardinare questo meccani­smo mentale per accorgersi che si può fare a meno di questa morbida “coperta di Linus” alimentare regalandosi all’interno di aperitivi, pranzi e cenoni altri piaceri. Tra i vari trucchi alimentari, ce ne sono alcuni che consentono di sostituirei cibi killer dei cenoni (come gli arrosti, gli stracotti, i salumi degli antipasti, gli alco­lici, i cibi salati e il sale stesso) con degli equivalenti a volte ancora più gustosi e senz’altro più salutari: scopri quali sono e impara a sfruttarne non soltanto le pro­prietà dimagranti e anzi fame ma anche le virtù cosmetiche.

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Come perdere una taglia prima di Natale

taglia in meno a natale

Ormai mancano meno di due settimane a Natale e la mente è concentrata sull’organizzazione del periodo di vacanza, del pranzo con i parenti e sulla scelta degli ultimi regali, con il rischio di far calare l’attenzione sulla propria alimentazione; se a questo si aggiunge che è più facile spizzicare qua e là tra aperitivi e visite ai familiari, si rischia di vedere vanificati in pochi giorni, i sacrifici di un intero anno.

Per non farsi prendere dai rimorsi a gennaio, la cosa migliore da fare è arrivare in forma alle feste, magari con un paio di chili in meno, e quindi senza una taglia, in modo da godere di cenoni e feste senza troppe rinunce. Per dimagrire in poco tempo la cosa migliore da fare è ridurre drasticamente i carboidrati, eliminando completamente la pasta e concedendosi il pane solo al mattino; anche gli zuccheri andranno sensibilmente ridotti, mentre dovrete puntare sulle proteine delle carni bianche e del pesce, come il petto di pollo, la fesa di tacchino, il salmone, lo sgombro e il merluzzo.

Via libera anche a vellutate e minestre che, oltre ad essere amiche della linea, sono nutrienti e sazianti, che aiutano l’organismo a depurarsi in previsione dei peccati di gola natalizi; quelle più indicate per questo periodo sono le zuppe a base di verdure con proprietà depurative come asparagi e zucca, e poi quelle con piccole dosi di legumi e patate.

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Living food e raw food, mangiare crudo per vivere meglio?

living food

Da dove poteva arrivare se non dagli Stati Uniti l’ennesima trovata in fatto di nutrizione? Stavolta si tratta del living food, una sorta di variante/evoluzione del raw food che prevede, oltre alla cottura dei cibi a bassissima temperatura, l’eliminazione completa di alcune categorie di alimenti dalla dieta; due sono infatti i principi sui quali si basa questa filosofia alimentare:

  • Cottura dei cibi a temperatura non superiore a 42.2°
  • Osservanza di una dieta rigorosa e naturale

La cottura, prerogativa del genere umano, viene di fatto considerata dai “consumatori di cibo vivo” la causa delle malattie e dei disturbi più svariati poichè rappresenta un processo di completa distruzione dei nutrienti (soprattutto proteine, vitamine e sali minerali) contenuti nei cibi che li rende oltretutto tossici; a provarlo, assicurano i crudisti, sarebbe l’aumento di globuli bianchi nel sangue che segue appunto l’assunzione di cibi cotti con il conseguente indebolimento delle difese immunitarie; ed è proprio per questo motivo che mangiare cibi crudi aiuterebbe a mantenersi non solo più sani, ma anche più attivi e concentrati.

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Come passare un Natale in forma

arrivare in forma al natale

Anche quest’ anno si rinnoverà l’appuntamento con le festività natalizie, momento per stare insieme e festeg­giare… mangiando. Molti in questi giorni si chiedono come fare a sfuggire ai chili di troppo, che come un regalo poco gradito si ritroveranno in casa dopo aver smontato l’albero di natale. I consigli molte volte deludono e le persone si limitano a dire “beh già lo sapevo. L’ ho sentito in tv o dal dietologoMa c’è da chiedersi: tutti questi consigli che sentiamo o conosciamo, triti e ritriti, li seguiamo mai? O aspettiamo sempre che qualcuno, magari proprio Babbo Natale, arrivi quest’anno con la bacchetta magica per farci rimanere in forma anche dopo ripetute abbuffate?

 Il primo consiglio  è limitare ai giorni “rossi”  del calendario gli strappi alla regola; ciò significa non cominciare già dal primo giorno di dicembre ad aprire pandori e panettoni per accompagnare colazioni o merende ipercaloriche. Sfruttiamo invece la vigilia, il Natale, San Silvestro soprattutto come momenti per stare insieme, parlando e non solo masticando, alternando a tavola alimenti più elaborati a verdure leggere. Cerchiamo di alimentarci in modo controllato il giorno prima del dì di festa, in  modo che questo possa essere un momento atteso sia dal nostro spirito sia dal  nostro stomaco.

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La dieta contro i malanni di stagione

dieta contro i malanni di stagione

In questa stagione è più facile prendersi qualche virus portatore dei malanni di stagione, come influenza, tosse o raffreddore; per fortuna l’alimentazione ci viene in soccorso grazie ai nutrienti contenuti in frutta e verdura di stagione, nei cereali, nei legumi e nel pesce. La dieta che aiuta a prevenire i disturbi di stagione non serve per dimagrire, e infatti è normocalorica, anche perché una giusta dose di calorie aiuta l’organismo, e quindi le difese immunitarie, a lavorare meglio.

Gli alimenti che non devono mancare in questa stagione per difendersi dall’influenza sono la frutta e la verdura di colore rosso, giallo e arancione, come gli agrumi, i peperoni, i frutti di bosco, la zucca e le carote, perché sono alimenti che contengono molta vitamina C e antiossidanti; anche il miele è importante, perché è una riserva di zuccheri naturali ed è molto energetico, e, quindi, aiuta il corpo a stare in forma.

La funzione di difesa dalle malattie del pesce è dovuta alla presenza degli acidi grassi omega 3 e omega 6, che favoriscono il funzionamento del sistema immunitario; i frutti di mare sono una buona fonte di vitamina B12 e di minerali che garantiscono l’idratazione delle cellule anche quelle del sistema immunitario. I cereali integrali e i legumi contengono vitamine del gruppo B, che sono stimolanti nei confronti del sistema immunitario, e proteine vegetali utili per la costituzione dei tessuti.

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Dossier Zona: come si struttura una dieta Zona (parte prima)

dossier-zona

Concludiamo il nostro approfondimento sulla dieta Zona con l’intervento del Dottor Mario Manunta, specialista in medicina interna, diabetologo e Zona counsultant, che ci spiega passo passo come entrare (e rimanere) in Zona seguendo il metodo dei blocchi.

Quando si pensa ad una “dieta” generalmente si è portati a pensare alle calorie e di conseguenza a considerare il cibo in base a queste. Per entrare nel vivo della “zona” dovremmo sforzarci di cambiare punto di vista e avere il coraggio di ammettere che le calorie non sempre sono il miglior modo per utilizzare il cibo e guardare quella che è la risposta ormonale agli alimenti ingeriti. Ormai è a tutti noto che gli ormoni interessati sono l’insulina, il glucagone e gli eicosanoidi.

  • L’insulina è l’ormone che consente l’utilizzazione degli zuccheri a livello cellulare ma è anche quello che in una condizione di eccesso di carboidrati, come in corso di un’alimentazione scorretta, determina lo stoccaggio di questi sotto forma di acidi grassi.
  • Il glucagone ha un’azione, possiamo dire opposta a quella dell’insulina; rilascia l’energia immagazzinata nelle cellule rendendola disponibile a livello muscolare. I cibi che stimolano la secrezione di quest’ormone sono invece le proteine.

Carboidrati e proteine apportano all’organismo lo stesso numero di calorie, ma provocano una risposta ormonale opposta. Una volta raggiunto un bilanciamento tra questi due sarà possibile accedere al controllo degli eicosanoidi.

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Per ridurre il giro vita rabarbaro, fiocchi d’avena e yogurt

La radice di rabarbaro altamente disintossicante, soprattutto se abbinata al consumo di yogurt, succo di melagrana e semi oleosi, previene le fermentazioni addominali. E, di riflesso, riduce anche il punto vita. L’intestino, soprattutto nel suo ultimo tratto (intestino grasso), è il lungo segmento del tubo digerente deputato al riassorbimento dell’acqua e dei sali minerali e all’espulsione delle scorie attraverso le feci. La funzione di riassorbimento è svolta soprattutto dal colon, che assorbe prevalentemente l’acqua. Il colon è caratterizzato anche da un elevato nu­mero di batteri “buoni” (flora batterica intesti­nale), indispensabile per produrre vitamine e per il metabolismo del colesterolo.

Se l’intesti­no non funziona a regime, le tossine ristagna­no nell’addome e favoriscono gonfiori e sovrappeso. Uno stato di intossicazione dell’intestino è  segnalato soprattutto dal fenomeno della disbiosi. Questo disturbo consiste in un’alterazione della normale flora microbica intestinale, con maggiore proliferazione di batteri putrefattivi. Si manifesta con gonfiore intestinale (meteorismo), eventualmente associato a flatulenza e pancia tesa, non necessariamente sovrappeso, talvolta possono accompagnarlo crampi lungo il decorso del colon (fianco destro, fianco sinistro, parte alta dell’addome), spesso associati a diarrea, stitichezza o alternanza tra stipsi e diarrea.

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In forma a Natale con la dieta del salmone

dieta del salmone

Volete perdere peso, ottenere una pelle splendida e mangiare un pesce buono, molto utilizzato a durante il periodo natalizio? Bene, potete farlo con la dieta del salmone. A differenza di quello che si pensa di solito, il salmone non solo non fa ingrassare, ma rende anche la pelle più bella grazie ai tanti acidi grassi omega 3 che contiene.

Oltre agli omega 3, il salmone possiede un alto contenuto di proteine, e per questo è un secondo piatto nutriente ed equilibrato, ottimo come alternativa alla carne rossa, infatti le calorie si equivalgono, ma il pesce vince per i nutrienti, ovvero per i grassi polinsaturi e per le vitamine. Gli omega 3 e i grassi polinsaturi aiutano ad abbassare il livello del colesterolo totale, mentre alzano quello del colesterolo chiamato “buono” perchè protegge il sistema cardiovascolare.

Gli omega 3 sono efficaci anche nella lotta alla depressione, infatti recenti studi hanno dimostrato che una dieta ricca di questi acidi grassi è in grado di ostacolare il calo delle capacità cognitive dovute all’invecchiamento; infine, oltre agli omega 3, il salmone contiene importanti quantità di vitamina D, utile per l’assorbimento del calcio e, quindi, per la mineralizzazione dello scheletro.

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Rafforzare le difese immunitarie con la dieta

malanni di stagione

Difendersi dai malanni di stagione giocando d’anticipo è possibile; basta seguire la dieta giusta cioè quella che assicura ogni giorno il quantitativo adeguato di vitamine, sali minerali, sostanze anti-ossidanti e acidi grassi, tutte sostanze presenti soprattutto in frutta e verdura di stagione, pesce, legumi e cereali.

In particolare, durante i mesi più freddi non devono mai mancare sulla nostra tavola:

Frutta e verdura di colore rosso e giallo-arancione

Frutti di bosco, zucca, radicchio, agrumi e carote sono tutti alimenti ricchi di vitamina C e sostanze anti-ossidanti come bioflavonoidi e antociani, e sono fondamentali per rafforzare il sistema immunitario; anche se il loro consumo regolare non può certo impedire che ci ammaliamo, di certo è in grado di alleggerire il malanno e aiutarci a tornare in forma più velocemente.

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