Aromi antifame contro l’obesità

aromi anti fame

Cambiare l’odore dei cibi per combattere l’obesità; è questa la ricetta proposta da un gruppo di ricercatori olandesi il cui singolare studio è stato pubblicato sulla rivista ACS Journal of Agricultural and Food Chemistry.

E’ infatti ben noto a tutti che mentre il gradevole profumino emanato da alcuni cibi può favorire l’appetito, i cattivi odori, più in generale, possono decisamente farlo passare; la scoperta di questo team di studiosi va però al di là di questa comune consapevolezza e si basa sulla capacità degli aromi emanati da alcuni cibi di indurre più di altri un senso di sazietà durante la masticazione.

Più precisamente, mentre prima del pasto l’odore del cibo stimola l’appetito e la salivazione, durante la masticazione gli aromi svolgono la funzione di inviare al cervello segnali di sazietà; a questo proposito i ricercatori olandesi hanno osservato come i cibi dotati di aromi più intensi inducano prima un maggior senso di sazietà permettendo di ridurre, di conseguenza, la quantità di cibo ingerita.

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Massaggio di venere: dimagrire rilassandosi

massaggio di venere

Il principale ingrediente del massaggio di venere è una finissima polvere di perle usata in miscela con una base di polvere di latte per l’esecuzione delle manovre in sostituzione dell’olio o della crema. La sua consistenza morbida e impalpabile rende infatti la pelle scivolosa, agevolando i movimenti manuali ese­guivi dalla massaggiatrice sul corpo. La scelta delle perle per un massaggio non è casuale: le preziose gemme del mare sono molto ricche di sostanze benefiche per la pelle. Contengono infatti un complesso proteico che stimola e riattiva il metabolismo cellulare, favorendo la produzione di elastina e di collagene. Inoltre sono ricche di calcio e di oligoelementi, ottimi per rigenerare la cute, renderla vellutata e nutrirla fin negli strati profondi. Vengono utilizzate sotto forma di polvere come base per il massaggio e rilasciano i loro principi attivi direttamente sulla pelle esercitando una delicata azione esfoliante, illuminante e antiage.

Alle manovre dirette fatte con le mani si uniscono durante il massaggio stimolazioni indi­rette eseguite con l’ausilio di conchiglie di diversa forma e dimensione. La scelta del tipo di conchi­glie, che possono essere più levigate o più ruvide, compat­te o appuntite, allungale o sferiche, dipende dalle zone di volta in volta trattate, che necessitano di sollecitazioni di intensità e di estensione differente.

Ad esempio sul viso si usano varietà piccole e lisce, per dre­nare e levigare dolcemente la cute. Sull’addome e sul décol­leté si preferiscono invece conchiglie piuttosto grosse e levigate, per una stimolazione delicata. Sulle gambe si rivela­no più adatte alcune forme tondeggianti, con la superficie curva e lucida, che sono mollo gradevoli al tatto. Infine per eseguire manovre riflessogene sulla pianta dei piedi e sui pal­mi delle mani, si impiegano forme coniche, appuntite o con la superficie ruvida.

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Noci, calorie e valori nutrizionali

noci

La noce è il frutto dell’albero del noce, una pianta originaria dell’Asia ma conosciuta in Europa fin dall’antichità; la noce è composta da un seme, chiamato gheriglio, coperto da una pellicina e contenuto tra due gusci di colore marrone. Esistono diverse varietà di noci, ma in Italia la più diffusa è quella di Sorrento, che possiede un gheriglio poco oleoso, e che quindi è in grado di conservarsi per diverso tempo, e che è tenero e croccante. In gastronomia le noci vengono utilizzate soprattutto per la preparazione di dolci e biscotti, ma sono usate anche nelle insalate, nei formaggi e nei condimenti.

Le noci sono alimenti molto energetici e contengono notevoli quantità di grassi polinsaturi, però sono ricche di antiossidanti che aiutano a contrastare l’invecchiamento della pelle e delle cellule. Ma non solo: le noci sono anche ricche di proteine e possiedono facoltà terapeutiche in quanto contengono un amminoacido, l’argina, che viene trasformato dalle cellule in nitrossido, una sostanza in grado di prevenire l’arteriosclerosi. Le noci sono anche ricche di sali minerali e di vitamine del gruppo B ed E.

Quando comprate le noci fate attenzione alla buccia che deve essere priva di ammaccature, e cercate quelle che hanno ancora attaccato il picciolo con le foglie perché vuol dire che sono state appena raccolte; per quanto riguarda la conservazione, se avete acquistato le noci con ancora il guscio, potete mantenerle per circa 5 mesi all’interno di sacchetti di carta in luoghi asciutti e freschi e lontani dalla luce; se invece avete comprato quelle prive di guscio, dovete conservarle in frigo per al massimo due mesi, chiuse ermeticamente in contenitori di vetro.

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Mirra contro il colesterolo cattivo

mirra

Mentre un’equipe di scienziati britannici ha appena scoperto l’esistenza di un altro tipo di colesterolo cattivo (la lipoproteina a) che, pur meno aggressivo del già noto LDL, non può essere controllato con la dieta o i farmaci, un altro team di ricercatori, arabi stavolta, è riuscita a dimostrare che la resina di mirra ha il potere di ridurre i livelli di colesterolo LDL e aumentare quelli di colesterolo HDL (il cosiddetto colesterolo buono).

Il gruppo di ricercatori del King Abd Al-Aziz University in Arabia Saudita, coordinato dalla dr.ssa Nadia Saleh Al-Amoudi, ha sottoposto a dieta controllata un gruppo di topi da laboratorio ai quali è stata somministrata una miscela di erbe cui è stata aggiunta della resina di mirra. Mediante le analisi di controllo i ricercatori hanno riscontrato un abbassamento dei livelli di colesterolo LDL a fronte di un aumento dei livelli di colesterolo HDL.

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Zucchero bianco o scuro?

zucchero bianco e scuro

Il saccarosio è uno zucchero raffinato e “impoverito” e, se si eccede con le quantità, può creare dipendenza. Ecco perché va limitato nella dieta dei più piccoli, sostituendolo se possibile con dolcificanti più sani. La voglia di dolce è comune negli adulti e quasi irresistibile nei più piccoli, che nella stragrande maggioranza dei casi apprezzano di più questo tipo di gusto ri­spetto a quello salato. Una preferenza che può essere considerata quasi innata nell’organismo umano, e che si collega al sa­pore del primo alimento in assoluto, il latte materno; ma anche la risposta istin­tiva al bisogno dell’organismo di produr­re energia, attraverso il “carburante” for­nito per l’appunto dagli zuccheri.

 

Come per tutte le categorie alimentari, insom­ma, anche gli zuccheri sono indispensabi­li per un corretto funzionamento dell’or­ganismo, sia per quanto riguarda i cosid­detti “zuccheri complessi” forniti dai carboidrati (come pane, pasta, patate…) a più lungo assorbimento, sia per quanto riguarda gli “zuccheri semplici“, che forniscono energia immediatamente dispo­nibile: una famiglia di sostanze (fruttosio, glucosio, lattosio, galattosio) di cui il principale esponente è il saccarosio, cioè il normale bianco zucchero bianco da cucina.. Il problema riguarda soprattutto le quan­tità: lo zucchero, infatti, ha un apporto calorico molto elevato (un grammo for­nisce circa 4 calorie) e più se ne aumenta il consumo più il palato si abitua al suo sapore, innescando un fenomeno di di­pendenza che fa incrementare sempre di più le dosi di zucchero ingerito.

 Quanto zucchero possiamo dunque per­mettere a bambini e ragazzi? In linea di massima, da 30 a 60 grammi al giorno per i più piccoli, e fino a 70/80 grammi per gli adolescenti, cercando in ogni caso di privilegiare lo zucchero più “naturale”, ovvero quello grezzo integrale di canna: oltre alle calorie, questo zucchero contie­ne anche preziosi nutrienti e ha un sapo­re più naturale, che non crea dipendenza dal dolce. Bianco o scuro? La zucchero di canna è spesso ritenuto più salutare rispetto allo zucchero bianco; ma quali sono le effettive differenze?

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La dieta depurativa per prepararsi a Capodanno

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Abbiamo appena finito con le abbuffate di Natale che gia appaiono all’orizzonte  quelle di Capodanno, alle quali si aggiungono anche i folli festeggiamenti per il nuovo anno. Per arrivare preparate all’appuntamento con il veglione, è necessario concedersi una giornata che depuri l’organismo da scorie e tossine accumulate nei giorni precedenti.

La giornata depurativa prevede un menù da circa 700 calorie e si basa su alimenti leggeri come ricotta, bresaola e formaggi light in fiocchi, eliminando i carboidrati e prediligendo piccole dosi di verdure ricche di zuccheri come la zucca proposta sottoforma di vellutata e di passato di verdure. Grazie alle sue proprietà la zucca è l’ideale per i regimi alimentari dietetici perché riesce a saziare a fronte di sole 17 calorie ogni 100 grammi. Nella giornata di dieta hanno un posto privilegiato le verdure cucinate la vapore e le insalate crude, e i centrifugati di frutta e le tisane depurative e ricche di sostanze antiossidanti, perfette per smaltire scorie e tossine.

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Dimagrire dopo le feste, la dieta della luna

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Disintossicarsi dopo le feste

Passato il natale vi sentite stanchi e gonfi? Forse qualche giorno di sano regime dietetico depurativo potrà giovarvi permettendovi di mettere a riposo fegato, reni e intestino, duramente provati dallo stress cui li abbiamo sottoposti con cenoni e pranzi e anche tenuto conto della nuova ondata di abbuffate che ci attende in occasione dei festeggiamenti per il nuovo anno.

Per questo motivo oggi vi parliamo di una particolare pratica che va sotto il nome di “dieta della luna” e consiste, più che in una dieta nel senso comune del termine, nell’osservare un’astensione dai cibi solidi per un periodo variabile da uno a tre giorni, “nutrendosi” nel frattempo esclusivamente di liquidi.

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Dieta progressiva, 3 chili in 3 settimane: terza settimana

La terza settimana il primo viene sostitui­to da una minestra meno calorica e più saziante. Per colazione al posto delle fette biscottate è previsto un frutto e il primo spuntino è a base di verdura cruda, che apporta meno calorie della frutta. Il pro­gramma è di 1.200 calorie. Ogni giorno sono previsti 2 cucchiai di olio per condire.

Lunedì:

Colazione: una tazza di latte scremato (200ml) un frutto (200g)
Spuntino: una carota
Pranzo: minestra di ri­so e piselli (5ogr di riso bollito condito con 150g di piselli lessati); 250g di germogli di soia; 200g di kiwi
Spuntino: uno yogurt magro (125g)
Cena: 100g di hambur­ger; 200g di cicoria fes­sa; 200g di mandarini: 50g di pane integrale

Martedì:

Colazione: una tazza di latte scrernato (200g) un frutto (200g)
Spuntino: un finoc­chio
Pranzo: 50g di pastina in brodo vegetale; insa­lata di radicchio; 200g di pere
Spuntino: uno yogurt magro (125g)
Cena: 130g di spigola arrosto; cavoletti di bru­xelles al vapore, 200g di arancia; 50g di pane in­tegrale

Mercoledì:

Colazione: una tazza di latte scremato (200ml);  un frutto (200g)
Spuntino: un gambo di sedano
Pranzo: minestrone d’orzo preparato con 50g di orzo bollito e verdura mista; melanzane grigliate; 50g di scamor­za; una banana
Spuntino: uno yogurt magro (125g)
Cena: 50g di prosciut­to crudo; 200g di verza lessata; 200g di manda­ranci; 50g di pane inte­grale

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Dimagrire dopo le feste: la ricetta light delle zucchine ripiene

zucchine di ricotta

I giorni dopo le feste di Natale sono caratterizzate da una parola d’ordine: dimagrire! Dopo le abbuffate di pranzi e cene festivi, e in previsione di quelle di Capodanno è importante cercare di tenersi leggeri e di non mangiare cibi troppo elaborati. Evitate il digiuno post-festa: vi servirà soltanto a prepararvi a future e pericolosissime scorpacciate.

Meglio quindi mangiare cibi sani e leggeri, che, come vi abbiamo più volte sottolineato, non devono essere necessariamente “tristi” o inappetibili. Se non ne siete convinti provate la ricetta light di oggi, ovvero quella delle zucchine ripiene, che pur contenendo solo 110 calorie a porzione, è estremamente gustosa. Vediamo come realizzarla.

Zucchine ripiene

Ingredienti
4 zucchine medie, 10 grammi di prezzemolo, 200 grammi di ricotta, 30 grammi di pangrattato, aglio sale e pepe.

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I rischi del cibo crudo

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Tutti pazzi per sushi, sashimi e carpaccio; la moda del raw food, della quale vi abbiamo parlato più volte, dilaga anche in Italia. Tuttavia, se è vero che il cibo crudo conserva intatto il proprio contenuto di vitamine, sali minerali, sostanze antiossidanti, enzimi e oligoelementi, tutte sostanze che normalmente vanno incontro a un processo di degradazione con la cottura, è altrettanto vero che esistono dei rischi legati al suo consumo ed è fondamentale tenerli sempre ben presenti.

Gli svantaggi del crudismo sono infatti legati al rischio di contrarre le infezioni dovute a batteri patogeni come listeria, escherichia coli e salmonella; tutti inconvenienti che neppure la marinatura è in grado di scongiurare. Piuttosto per salvaguardare la nostra salute a tavola occorre prediligere la freschezza degli alimenti che acquistiamo e rispettarne le norme igieniche di conservazione.

Verdure

Le verdure devono essere fresche ed integre all’acquisto; è buona norma consumarle entro pochi giorni perchè, come è facile immaginare, si deteriorano piuttosto facilmente. Naturalmente vanno lavate con estrema cura, meglio se con l’aggiunta di bicarbonato.

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Dieta progressiva, 3 chili in 3 settimane: seconda settimana

La seconda settimana l’apporto calorico previsto giornalmente dalla dieta comincia gradualmente a diminuire. Per raggiungere questo obiettivo diventa più piccola la porzione di primo a pran­zo, che passa, infatti, a 60g. Il programma e, in questa seconda fase di circa 1.300 calorie al giorno. Ogni giorno sono previsti 2 cucchiai di olio d’oliva extra-vergine per condire. Si può aggiungere un cucchiaino di sale al giorno per insaporire i cibi.

Lunedì:

Colazione: una tazza di latte Scremato (150g) 30g di fette bi­scottate
Spuntino: un frutto (200g)
Pranzo: 60g di riso nero tipo Ve­nere bollito e condito con verdure miste saltate in un cucchiaio di olio; insalata di soia preparata con 50g di soia lessata, finocchi e carote; 200g di arancia
Spuntino: uno yogurt magro (125g)
Cena: 100g di hamburger; 200g di bietole bollile; 200g di mandarini; 50g di pane integrale

Martedì:

Colazione: una tazza di latte scremato (150ml), 30g di fette bi­scottate
Spuntino: un frutto (200g)
Pranzo: 60g di spaghetti alla carbonara preparati senza pancetta e solo con un uovo; insalata mista; 200g di kiwi
Spuntino: uno yogurt magro (125g)
Cena: 130g di trota ai ferri; 200g di spinaci bolliti; 200g di pompelmo; 50g di pane integrale

Mercoledì:

Colazione: una tazza di latte scremato (150g), 30g di fette biscottate
Spuntino: un frutto (200g)
Pranzo: 60g di orzo bollito condito con olio e aromi; 50g di crescenza; 150g di uva
Spuntino: uno yogurt magro (125g)
Cena: 50g di bresaola; 200g di cicoria lessata; 200g di mandaran­ci o arance; 50g di pane integrale

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La giornata disintossicante dopo le abbuffate di Natale

menù disintossicante dopo abbuffate

Eccoci arrivati al lunedì successivo alla prima tornata di abbuffate natalizie; se da giovedì scorso, ovvero dalla sera della Vigilia fino a ieri avete esagerato un po’ con il cibo, oggi è il momento di concedervi una giornata disintossicante che vi  aiuti a smaltire un po’ dei grassi e delle tossine che avete accumulato in questo giorni.

In genere, il miglior regime alimentare da adottare dopo una, o più abbuffate, deve essere disintossicante, perché l’eccesso di grassi, alcool e zuccheri provoca uno stato di intossicazione dal quale il nostro organismo fatica a riprendersi; per questo il menù della giornata disintossicante che vi proponiamo è soprattutto basato sui liquidi, e in particolare sulle tisane, che sono distribuite durante tutto l’arco della giornata. Anche le tisane devono essere disintossicanti, e per questo potete scegliere di prepararle a base di bardana, carciofo, tarassaco, aloe e cardo mariano.

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Dieta progressiva 3 chili in 3 settimane: prima settimana

dieta progressiva

Una dieta in cui l’apporto calorico si riduce via via pur rimanendo sempre perfet­tamente equilibrato e che aiuta ad affrontare in linea, e con me­no timore di ingrassare, il perio­do delle feste. E’ la dieta progressiva: un pro­gramma ipocalorico dolce, che non prevede drasti­che rinunce ma tre schemi ali­mentari in successione, dal pri­mo, più generoso, all’ultimo più “light”. Un modo per perdere due, tre chili senza grandi sacrifici e senza avvertire la fame, ma soprattutto smaltire qualche chilettio accumulato in questi giorni di festa.

La dieta progressiva inizia con uno schema da 1.400 calorie per poi passare a 1.300 calorie nella seconda settimana e infine a 1.200 calorie nell’ultima. L’obiet­tivo è quello di abituare man mano l’organismo alla restrizio­ne calorica e, nello stesso tempo, imparare a mangiare meno e in maniera equilibrata.

Prima settimana: Lo schema della prima settimana prevede una ricca prima colazione, due spuntini a base di frutta e yogurt e a pranzo una porzione abbon­dante (80gr) dí un primo piatto saporito.  Il programma è di circa 1.400 calorie giornaliere. Ogni giorno sono pre­visti 3 cucchiai di olio d’oliva extravergine per condire. Si può usare un cucchiaino di sale per insaporire.

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Dolci delle feste: il Panforte

panforte

Anche se oggi non è un giorno strettamente natalizio, siamo ancora in pieno periodo festivo, e quindi nel pranzo domenicale troveranno sicuramente spazio i dolci tipici del Natale; dopo avervi parlato del torrone, del panettone e del pandoro, oggi è il turno del panforte, conosciuto anche come panpepato.

Le origini di questo dolce tipico del Natale sono molto antiche, infatti risalgono all’anno Mille, quando veniva chiamato Pane Natalizio o Pane Aromatico. La sua preparazione era ad esclusivo incarico dei farmacisti dell’epoca e degli speziali ed era destinato solo ai ricchi, ai nobili e al clero, in quanto alcuni dei suoi ingredienti, come le spezie, erano molto costosi per quel tempo.

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Il menù light per il giorno di S. Stefano

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Come il giorno di Natale, anche in quello di Santo Stefano vengono di solito proposti menù molto ricchi, in cui la linea è a rischio, soprattutto perché ancora dobbiamo smaltire tutto quello mangiato il giorno prima. Anche a Santo Stefano valgono i consigli salva-linea dei giorni precedenti e quindi, moderazione nel consumo di cibi elaborati, dei dolci e degli alcolici. In particolare è importante “alleggerire” la prima colazione prediligendo frutta fresca, tisane e spremute, soprattutto se si prevede di mangiare molti dolci durante il corso della giornata.

Per contenere le calorie di ogni menù è meglio non esagerare nelle quantità, soprattutto se si hanno davanti piatti ricchi, quindi è meglio limitarsi ad una sola porzione o ad un assaggio, soprattutto se il piatto è particolarmente elaborato. L’esempio di menù light per Santo Stefano che vi proponiamo prevede un apporto calorico di circa 1.900 calorie.

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Dieta con pochi zuccheri contro il tumore

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Secondo quanto emerso da uno studio condotto da un gruppo di ricercatori della University of Alabama di Birmingham e pubblicato sulla rivista scientifica Faseb Journal, consumare meno glucosio, il più comune fra gli zuccheri, allunga la vita delle cellule polmonari sane accelerando allo stesso tempo il processo di eliminazione di quelle polmonari pre-cancerose, contrastando, di conseguenza, la crescita e la diffusione del tumore.

I risultati della ricerca confermano quindi, come spiega Trygve Tollefsbol, coordinatore del gruppo di studiosi,  i benefici ottenibili dalla restrizione calorica sul nostro stato di salute. Controllare l’introito calorico, in altre parole, rende longeve le cellule sane e aiuta l’organismo a mettere fuori combattimento quelle malate.

Nel corso dello studio i ricercatori hanno analizzato cellule umane polmonari sane e pre-cancerose in provetta testando su queste gli effetti del glucosio; in questo modo hanno potuto osservare come bassi livelli di glucosio inducano le cellule sane a crescere più di quanto non facciano in presenza di livelli di glucosio più elevati, ma provochino più rapidamente la morte delle cellule pre-cancerose.

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Cellule e lipo lifting

Non più una cosa per pochi. Con l’inizio del nuovo Millennio, la medicina e la chirurgia estetica si sono trasformate da “sogno” per pochi eletti …

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