Living food e raw food, mangiare crudo per vivere meglio?

living food

Da dove poteva arrivare se non dagli Stati Uniti l’ennesima trovata in fatto di nutrizione? Stavolta si tratta del living food, una sorta di variante/evoluzione del raw food che prevede, oltre alla cottura dei cibi a bassissima temperatura, l’eliminazione completa di alcune categorie di alimenti dalla dieta; due sono infatti i principi sui quali si basa questa filosofia alimentare:

  • Cottura dei cibi a temperatura non superiore a 42.2°
  • Osservanza di una dieta rigorosa e naturale

La cottura, prerogativa del genere umano, viene di fatto considerata dai “consumatori di cibo vivo” la causa delle malattie e dei disturbi più svariati poichè rappresenta un processo di completa distruzione dei nutrienti (soprattutto proteine, vitamine e sali minerali) contenuti nei cibi che li rende oltretutto tossici; a provarlo, assicurano i crudisti, sarebbe l’aumento di globuli bianchi nel sangue che segue appunto l’assunzione di cibi cotti con il conseguente indebolimento delle difese immunitarie; ed è proprio per questo motivo che mangiare cibi crudi aiuterebbe a mantenersi non solo più sani, ma anche più attivi e concentrati.

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Come passare un Natale in forma

arrivare in forma al natale

Anche quest’ anno si rinnoverà l’appuntamento con le festività natalizie, momento per stare insieme e festeg­giare… mangiando. Molti in questi giorni si chiedono come fare a sfuggire ai chili di troppo, che come un regalo poco gradito si ritroveranno in casa dopo aver smontato l’albero di natale. I consigli molte volte deludono e le persone si limitano a dire “beh già lo sapevo. L’ ho sentito in tv o dal dietologoMa c’è da chiedersi: tutti questi consigli che sentiamo o conosciamo, triti e ritriti, li seguiamo mai? O aspettiamo sempre che qualcuno, magari proprio Babbo Natale, arrivi quest’anno con la bacchetta magica per farci rimanere in forma anche dopo ripetute abbuffate?

 Il primo consiglio  è limitare ai giorni “rossi”  del calendario gli strappi alla regola; ciò significa non cominciare già dal primo giorno di dicembre ad aprire pandori e panettoni per accompagnare colazioni o merende ipercaloriche. Sfruttiamo invece la vigilia, il Natale, San Silvestro soprattutto come momenti per stare insieme, parlando e non solo masticando, alternando a tavola alimenti più elaborati a verdure leggere. Cerchiamo di alimentarci in modo controllato il giorno prima del dì di festa, in  modo che questo possa essere un momento atteso sia dal nostro spirito sia dal  nostro stomaco.

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La dieta contro i malanni di stagione

dieta contro i malanni di stagione

In questa stagione è più facile prendersi qualche virus portatore dei malanni di stagione, come influenza, tosse o raffreddore; per fortuna l’alimentazione ci viene in soccorso grazie ai nutrienti contenuti in frutta e verdura di stagione, nei cereali, nei legumi e nel pesce. La dieta che aiuta a prevenire i disturbi di stagione non serve per dimagrire, e infatti è normocalorica, anche perché una giusta dose di calorie aiuta l’organismo, e quindi le difese immunitarie, a lavorare meglio.

Gli alimenti che non devono mancare in questa stagione per difendersi dall’influenza sono la frutta e la verdura di colore rosso, giallo e arancione, come gli agrumi, i peperoni, i frutti di bosco, la zucca e le carote, perché sono alimenti che contengono molta vitamina C e antiossidanti; anche il miele è importante, perché è una riserva di zuccheri naturali ed è molto energetico, e, quindi, aiuta il corpo a stare in forma.

La funzione di difesa dalle malattie del pesce è dovuta alla presenza degli acidi grassi omega 3 e omega 6, che favoriscono il funzionamento del sistema immunitario; i frutti di mare sono una buona fonte di vitamina B12 e di minerali che garantiscono l’idratazione delle cellule anche quelle del sistema immunitario. I cereali integrali e i legumi contengono vitamine del gruppo B, che sono stimolanti nei confronti del sistema immunitario, e proteine vegetali utili per la costituzione dei tessuti.

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Dossier Zona: come si struttura una dieta Zona (parte prima)

dossier-zona

Concludiamo il nostro approfondimento sulla dieta Zona con l’intervento del Dottor Mario Manunta, specialista in medicina interna, diabetologo e Zona counsultant, che ci spiega passo passo come entrare (e rimanere) in Zona seguendo il metodo dei blocchi.

Quando si pensa ad una “dieta” generalmente si è portati a pensare alle calorie e di conseguenza a considerare il cibo in base a queste. Per entrare nel vivo della “zona” dovremmo sforzarci di cambiare punto di vista e avere il coraggio di ammettere che le calorie non sempre sono il miglior modo per utilizzare il cibo e guardare quella che è la risposta ormonale agli alimenti ingeriti. Ormai è a tutti noto che gli ormoni interessati sono l’insulina, il glucagone e gli eicosanoidi.

  • L’insulina è l’ormone che consente l’utilizzazione degli zuccheri a livello cellulare ma è anche quello che in una condizione di eccesso di carboidrati, come in corso di un’alimentazione scorretta, determina lo stoccaggio di questi sotto forma di acidi grassi.
  • Il glucagone ha un’azione, possiamo dire opposta a quella dell’insulina; rilascia l’energia immagazzinata nelle cellule rendendola disponibile a livello muscolare. I cibi che stimolano la secrezione di quest’ormone sono invece le proteine.

Carboidrati e proteine apportano all’organismo lo stesso numero di calorie, ma provocano una risposta ormonale opposta. Una volta raggiunto un bilanciamento tra questi due sarà possibile accedere al controllo degli eicosanoidi.

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Per ridurre il giro vita rabarbaro, fiocchi d’avena e yogurt

La radice di rabarbaro altamente disintossicante, soprattutto se abbinata al consumo di yogurt, succo di melagrana e semi oleosi, previene le fermentazioni addominali. E, di riflesso, riduce anche il punto vita. L’intestino, soprattutto nel suo ultimo tratto (intestino grasso), è il lungo segmento del tubo digerente deputato al riassorbimento dell’acqua e dei sali minerali e all’espulsione delle scorie attraverso le feci. La funzione di riassorbimento è svolta soprattutto dal colon, che assorbe prevalentemente l’acqua. Il colon è caratterizzato anche da un elevato nu­mero di batteri “buoni” (flora batterica intesti­nale), indispensabile per produrre vitamine e per il metabolismo del colesterolo.

Se l’intesti­no non funziona a regime, le tossine ristagna­no nell’addome e favoriscono gonfiori e sovrappeso. Uno stato di intossicazione dell’intestino è  segnalato soprattutto dal fenomeno della disbiosi. Questo disturbo consiste in un’alterazione della normale flora microbica intestinale, con maggiore proliferazione di batteri putrefattivi. Si manifesta con gonfiore intestinale (meteorismo), eventualmente associato a flatulenza e pancia tesa, non necessariamente sovrappeso, talvolta possono accompagnarlo crampi lungo il decorso del colon (fianco destro, fianco sinistro, parte alta dell’addome), spesso associati a diarrea, stitichezza o alternanza tra stipsi e diarrea.

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In forma a Natale con la dieta del salmone

dieta del salmone

Volete perdere peso, ottenere una pelle splendida e mangiare un pesce buono, molto utilizzato a durante il periodo natalizio? Bene, potete farlo con la dieta del salmone. A differenza di quello che si pensa di solito, il salmone non solo non fa ingrassare, ma rende anche la pelle più bella grazie ai tanti acidi grassi omega 3 che contiene.

Oltre agli omega 3, il salmone possiede un alto contenuto di proteine, e per questo è un secondo piatto nutriente ed equilibrato, ottimo come alternativa alla carne rossa, infatti le calorie si equivalgono, ma il pesce vince per i nutrienti, ovvero per i grassi polinsaturi e per le vitamine. Gli omega 3 e i grassi polinsaturi aiutano ad abbassare il livello del colesterolo totale, mentre alzano quello del colesterolo chiamato “buono” perchè protegge il sistema cardiovascolare.

Gli omega 3 sono efficaci anche nella lotta alla depressione, infatti recenti studi hanno dimostrato che una dieta ricca di questi acidi grassi è in grado di ostacolare il calo delle capacità cognitive dovute all’invecchiamento; infine, oltre agli omega 3, il salmone contiene importanti quantità di vitamina D, utile per l’assorbimento del calcio e, quindi, per la mineralizzazione dello scheletro.

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Rafforzare le difese immunitarie con la dieta

malanni di stagione

Difendersi dai malanni di stagione giocando d’anticipo è possibile; basta seguire la dieta giusta cioè quella che assicura ogni giorno il quantitativo adeguato di vitamine, sali minerali, sostanze anti-ossidanti e acidi grassi, tutte sostanze presenti soprattutto in frutta e verdura di stagione, pesce, legumi e cereali.

In particolare, durante i mesi più freddi non devono mai mancare sulla nostra tavola:

Frutta e verdura di colore rosso e giallo-arancione

Frutti di bosco, zucca, radicchio, agrumi e carote sono tutti alimenti ricchi di vitamina C e sostanze anti-ossidanti come bioflavonoidi e antociani, e sono fondamentali per rafforzare il sistema immunitario; anche se il loro consumo regolare non può certo impedire che ci ammaliamo, di certo è in grado di alleggerire il malanno e aiutarci a tornare in forma più velocemente.

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Una tazza di caffè al collagene per rimanere giovani e belli!

 

caffè al collagene

C’è un rapporto causa- effetto tra quello che mangiamo e il panorama estetico dei nostro corpo?  I produttori di una nota marca di caffè in bustina dicono di sì. E a Singapore hanno pensato di lanciare in via sperimentale il primo “caffè al collagene“. Una bevanda liofilizzata che, per l’appunto, contiene tra gli ingredienti anche una discreta percentuale della nota proteina, che costituisce non solo il 70% del derma, ma anche di capelli, cartilagine, dischi intervertebrali, ossa, tendini e di altre strutture fondamentali dell’organismo. Commenta Damiano Galimberti, nutrizionista e presidente dell’Associazione Medici Italiani Antiaging

 «L’aging erode progressivamente le naturali capacità dell’organismo di sintetizzare collagene. Quindi il compito di fornire nutrienti ed extranutrienti che ne supportino l’ottimale produzione spetta all’alimentazione quotidiana, al di là di questi super-cibi o bevande “addizionate” che a più riprese vengono lanciate sul mercato».

Tra le sostanze amiche del collagene, in prima linea c’è la vitamina C; agrumi, kiwi, frutti di bosco, peperoni e tutti i vegetali a foglia verde consumati crudi, insieme alla rosa canina e al frutto di camu-camu (una pianta amazzonica) in estratto secco, sono tra le migliori fonti della preziosa vitamina, che però, per essere utilizzata ha bisogno del rame, oligoelemento che, tra l’altro, contribuisce a tenere unito il collagene all’elastina.

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Lifewave, i cerotti del benessere

cerotti dimagranti

Una scoperta rivoluzionaria per dimagrire. Ciò che sembrava fantascienza è diventata una realtà apprezzata anche dalla comunità scientifica mondiale. Ci spiega tutto Mario Muriglio, distributore nazionale per l’azienda americana. Signor Muriglio, che cosa sono i cerotti del benessere Lifewave?

Sono cerotti non transdermici basati su una nuova tecnologia. Non penetrano nell’organismo e stimolano delicatamente i punti dell’agopuntura sia per migliorare il flusso d’energia nell’organismo sia per facilitare il controllo dell’appetito. Si tratta di un procedimento simile a quello con cui il sole aumenta i livelli di vitamina d nell’organismo, senza supplementi, stimolanti o aghi.

Quanto è sicuro l’utilizzo dei cerotti? Sono stati testati clinicamente?

L’agopuntura viene utilizzata da migliaia di anni come metodo per alleviare il dolore e migliorare la qualità della vita. I nostri prodotti sono sicuri e le ricerche hanno dimostrato che i cerotti facilitano il controllo dell’appetito già il primo giorno in cui vengono utilizzati.

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Ricette natalizie light: filetto di vitello in agrodolce con mandaranci

ricette natale vitello in agrodolce

Con l’approssimarsi delle feste è normale iniziare a pensare a cosa cucinare in occasione pranzo di Natale; non credete che tutte le ricette legate alle festività siano per forza piene di grassi e calorie: ce ne sono alcune, che, pur essendo gustose e ricche di sapore, non costituiscono un attentato per la linea.

Ne è un esempio la ricetta che vi illustreremo oggi, ovvero quella del filetto di vitello in agrodolce con mandaranci, che contiene 125 calorie a porzione. Vediamo come prepararla.

Filetto di vitello in agrodolce con mandaranci

Ingredienti
800 grammi di filetto di vitello, 300 grammi di ananas fresco, due cipollotti novelli, due mandaranci, due cucchiai di sherry, 20 grammi di Maizena, 20 grammi di miele liquido, 4 cucchiai di salsa di soia, 3 cucchiai di aceto di vino bianco, peperoncino fresco, sale e pepe.

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Come evitare i chili delle feste

evitare i chili delle feste natalizie

Come fare ad evitare di ingrassare durante il periodo natalizio? Ce la fai se arricchisci il tuo menu con salmone, crostacei, noci, mandorle, spezie, cioccolata e gli altri cibi che contrastano adipe e radicali liberi. Basta rispettare le dosi e il metabolismo vola! Il mese di dicembre è forse il più rischioso dell’anno dal punto di vista del corretto rapporto con la propria alimentazione: sono così numerose le occasioni che hanno come protagonista il cibo ma anche i dolci, il vino, lo spumante ecc., che diventa davvero difficile tenere testa alla tentazione di lasciarsi andare, accantonando così tutti i buoni propositi, o anche solo trasgredendo a quelle corrette abitudini che per il resto dell’anno aiutano invece a sentirsi meglio con se stessi e con il proprio corpo.

Forse non sono tanto il panettone, il pandoro, il torrone e le altre prelibatezze delle festività la vera causa di questa “zona d’ombra” ali­mentare: ciò che può metterci veramente in crisi è la sensazione di essere gli unici a dover rinunciare ai piaceri del cibo, mentre il resto del mondo si può concedere varie leccornie senza problemi o sensi di colpa. E tutte le rinunce, come è noto, amplificano la fame

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Come controllare le calorie prima di Natale

tagliare calorie natale

Ormai manca poco a Natale e sicuramente vi saranno iniziati ad arrivare inviti per cenoni e pranzi; se sapete già che mangerete un po’ più del solito, questo è il momento di intervenire per non trovarsi dopo le festività con troppi chili in eccesso. Come fare? Semplice: basta tagliare le calorie in questi giorni che precedono il Natale. Aumentare di peso nel mese di dicembre è normale, e non solo per la presenza delle feste, ma anche perché si consumano più alcool e dolci e si diminuisce l’attività fisica pensando che “tanto poi c’è tempo per recuperare”.

Per tagliare le calorie non si intende una dieta troppo drastica: basta assestarsi sulle 1.400-1.500 calorie fin da adesso, e scendere a 1.200 o 1.300 la settimana prima di Natale, in modo da bilanciare gli eccessi che ci saranno dopo. In queste settimane cercate di fare un po’ di attività fisica, anche solo passeggiando per almeno un’ora a passo sostenuto, oppure eseguendo qualche facile esercizio a casa.

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Dossier Zona: la Zona anti-età

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Secondo il dottor Barry Sears la dieta Zona, oltre a permettere di vivere più in forma e più a lungo e proteggere dall’insorgenza di patologie quali diabete, cardiopatie, osteoporosi e cancro, è in grado, insieme all’adozione di precise abitudini di vita, di arrestare e invertire il processo di invecchiamento.

Per illustrare questo suo punto di vista Sears ha elaborato la piramide dello stile di vita anti-invecchiamento pro Zona che propone tre strategie mirate a neutralizzare i quattro fattori che accelerano i processi di invecchiamento:

  • Eccesso di insulina;
  • Eccesso di radicali liberi;
  • Eccesso di cortisolo;
  • Eccesso di zucchero nel sangue (iperglicemia).

Come sempre le strategie proposte hanno l’effetto di indurre opportune modificazioni ormonali e consistono, in ordine di efficacia, nella restrizione calorica secondo la dieta Zona, nel praticare attività fisica moderata e nella riduzione dello stress attraverso la meditazione.

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Acqua di cocco: per snellire e depurare

acqua di cocco

L’ acqua di cocco viene ricavata dalla noce verde della palma da cocco. Questo frutto contiene fino a mezzo litro di liquido trasparente dolce, l’acqua di cocco appunto, utile per rivitalizza­re l’organismo e favorire il dimagrimento. In Brasile, il paese d’origine, viene assunta regolarmente per fare scorta di vitamine, minerali e sostanze fortemente depurative che rigenerano la flora intestinale, regolarizza­no la peristalsi e stimolano il metabolismo.

Basta un bicchiere al giorno per stimolare la diuresi, ridurre la cellulite e bruciare i grassi depositati su girovita, fianchi e cosce . Contiene magnesio,potente anti fame nervosa, potassio anticellulite e acido laurico che stimola il metabolismo e favorisce la disintossicazione dell’organismo. In presenza di sovrappeso dovuto a metabolismo lento, cellulite e stipsi. Utile anche per trattamenti depurativi. Bevila a digiuno: un bicchiere al dì può bastare. Il suo potere calorico è basso, così come il suo contenuto di grassi (a differenza del latte di cocco ottenuto spremendo la polpa, che è ipercalorico!).

Il burro ghee nella cucina ayurvedica

ghee ayurveda

Il ghee è un burro, usato nella cucina ayurvedica sia come alimento, sia nella preparazione di medicinali. Secondo la mitologia Indù, il signore di tutele creature, cioè Prajapati, ha creato il ghee strofinando le mani l’una contro l’altra e poi ha originato la sua discendenza buttandolo nel fuoco.

Il ghee è più versatile del burro tradizionale perché resiste a temperature più alte ed è più digeribile. Il ghee è un alimento dolce e fresco indicato soprattutto per le costituzioni dosha vata; possiede proprietà toniche e emollienti ed è molto nutriente; in più il ghee facilita la digestione e l’assimilazione del cibo. Questo tipo di burro è considerato una sostanza che allunga la vita perché è in grado di agire sul sistema nervoso, migliorando la memoria e la vista; inoltre è in grado di rafforzare il fegato e i reni.

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Capodanno 2010, zampone o cotechino?

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L’arrivo delle festività natalizie porta con sè più di un tormentone: già alla fine di Novembre stiamo tutti lì a chiederci se fare il presepe o l’albero, se comprare regali per tutti o solo per i più intimi, cosa cucinare per pranzi e cene e, passato il fatidico giorno di Natale, persino, che ci crediate o no, se cucinare zampone o cotechino per la notte di capodanno. Non che qualcuno ci perda il sonno per carità, ma ogni anno ne vedo più di uno indugiare smarrito e pensieroso davanti al banco del salumiere dove questi nobili insaccati fanno in genere bella mostra di sè appesi accanto a gustosi prosciutti.

Forse però non tutti sanno che questo dilemma è superfluo, e adesso vi svelo il perchè: la differenza tra zampone e cotechino è infatti rappresentata unicamente dall’involucro che li racchiude; lo zampetto del maiale per il primo, il budello per il secondo. Fatta questa distinzione non c’è praticamente altra differenza significativa fra i due prodotti: entrambi sono insaccati di puro suino preparati con un impasto di carne magra e grasso cui vengono aggiunte delle spezie.

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Per avere fianchi magri devi depurarti

fianchi magri

La linea che avrai nella primavera e nell’estate 2010 dipende da quello che fai adesso, a dicembre. Siamo in un periodo critico, perché d’in­verno il metabolismo tende nor­malmente a rallentare: si tratta di un rallentamento fisiologico e naturale, dettato dai cicli della natura e dal clima più rigido. L’inverno è però anche un periodo di grande rinnovamento: si chiude la sta­gione autunnale, termina l’anno in corso, ini­zia l’inverno e incomincia un nuovo anno.

Per evitare di ritrovarti con qualche chilo in più a giugno, devi rinnovare adesso il meta­bolismo con un giusto ciclo di depurazione. In questo modo puoi sostenere i principali organi emuntori del tuo corpo: il fegato, i reni e l’intestino. Sono le tue stazioni di depurazione che normalmente ti aiutano a smaltire le tossine in eccesso e i prodotti di scarto del metabolismo. Ma ora rischiano di andare in tilt, complice sì il freddo e il grigiore dell’inverno, ma anche e soprattutto le abitudini di alimentari, i ritmi di vita frenetici, il carico di lavoro e di stress. Poi, come se non bastasse, tra poco arriveranno pandori, panettoni e torroni, che non sono proprio un toccasana per la silhouette.

Inizia a depurarti adesso, nei primi giorni di dicembre, utilizzando le erbe e i cibi anti scorie: avrai risultati immediati e duratu­ri. Uno stato di intossicazione si instaura tutte le volte che si verifica uno squilibrio tra il carico di nutrienti che introduciamo con l’alimen­tazione e la capacità del nostro metabolismo di elaborarli e di smaltire i prodotti di scarto. Quindi, l’intossicazione compare o perché il me­tabolismo rallenta (come può avvenire “fisiologicamente d’inverno oppure quando introducia­mo alimenti poveri di vitamine, fibre e sali mine­rali) o perché il carico di lavoro cui esso è sottopo­sto aumenta (come succede quando si stramangia durante le feste).

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Lenticchie, calorie e valori nutrizionali

lenticchie

Le lenticchie, da sole o come contorno, sono un classico delle feste natalizie e di Capodanno, perché da sempre sono considerate il simbolo della fortuna e della ricchezza, a causa del loro aspetto: questi legumi ricordano piccole monete che dovrebbero garantire prosperità e soldi per l’anno a venire.

Secondo la tradizione, ne va mangiato un cucchiaio prima di brindare e all’ultimo rintocco della mezzanotte, quando sta per scoccare l’anno nuovo, ma con una piccola accortezza: vanno mangiate senza olio, altrimenti i soldi scivolano via. Questo è un rituale che affonda le radici nell’antichità e in particolare nei riti pagani durante i quali si regalavano dei portamonete pieni di lenticchie l’ultimo giorno dell’anno.

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