Le diete delle stars di Hollywood

Vi siete mai chieste come fanno le dive di Hollywood a rimanere sempre in forma oppure ad avere un fisico perfetto subito dopo una gravidanza? Semplice, adottano dei trucchi salva linea, e oggi vi sveliamo quali sono quelli di alcune famose stars.

Per avere un fisico da ventenne nonostante i cinquant’anni suonati, Madonna ha fatto dell’attività fisica la sua parola d’ordine: si allena tutti i giorni, sia da sola che con le amiche, eseguendo sia esercizi di resistenza che aerobici, ma senza strafare: ogni seduta di allenamento, infatti dura circa tre quarti d’ora; inoltre segue la dieta vegetariana.

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Suggerimenti psicologici per aiutare a dimagrire!

immagini e dimagrimento

Hai in casa un album di fotografe? Trova nella giornata un momento in cui puoi chiuderti in una stanza da sola e sfoglialo. Scegli una foto dove ti trovi bella, dove senti che eri a tuo agio quando l’hanno scattata, e toglila dall’album. Mettila ìn un portaritratti e tienila nel luogo dove soggiorni di più (studio, camera da letto, sala da pranzo) e, ogni tanto, nella giornata, guardala. Vedrai che, senza accorgertene, finisci per dimagrire. Una ricerca americana ha messo recentemente in luce il nostro rapporto con le immagini e il loro potere terapeutico. Ancora più forte l’effetto dimagrante. In genere chi si mette a dieta fallisce perché si obbliga ad un regime alimentare severo, come se si mettesse in gabbia.

Il nostro inconscio detesta le privazioni, gli obblighi e le frustrazioni e, per questo, fa fallire ogni regime dietetico. Per dimagrire ci deve essere dentro di noi un valido motivo e la motivazione più forte è quella di ritrovare la nostra immagine migliore, quella che ci fa sentire a casa, sì pro­prio a casa nostra dentro noi stessi. Sfogliare l’album vuol dire ritrovare il nostro volto, quando ci piaceva. Fateci caso, care lettri­ci, e scoprirete che nel periodo in cui vi hanno scattato quella foto eravate contente, vedevate intorno a voi le persone con cui stavate bene, oppure avevate con loro un rapporto che allora funzionava.

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Chiacchiere di carnevale, si ma quante calorie?

Chi di noi non è già caduto nella tentazione di sgranocchiare qualche chiacchiera di carnevale? Questo dolce tipico, che prende in realtà svariate denominazioni nelle diverse regioni italiane (sfrappole, cenci, frappe, galani, bugie), è infatti talmente diffuso in questo periodo dell’anno che non c’è pranzo domenicale o festa tra amici che non ne veda la presenza. E, complice il loro aspetto leggiadro, è proprio in queste occasioni conviviali che, quasi senza accorgersene, si finisce sempre per mangiarne qualcuna in più, completamente dimentichi del fatto che la loro irresistibile leggerezza è solo apparente.

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La dieta emozionale che calma la fame nervosa

dieta contro fame nervosa

Gli spuntini fuori pasto, più che appagare un senso di fame, servono per calmare il desiderio di qualcosa di buono, infatti a volte il cibo diventa un rifugio, riempie la sensazione di vuoto e regala una “coccola”; quella che danno certe leccornie è sicuramente una sensazione piacevole, ma effimera, che lascia chili superflui da smaltire e ulteriore stress da affrontare. Resistere agli spuntini fuori pasto non  impossibile, e proprio per questo è stata una creata una dieta emozionale in grado di calmare la fame nervosa.

Spesso, chi soffre di fame emotiva mangia per rilassarsi, e il cibo diventa uno strumento di consolazione; secondo gli esperti, in questo caso è utile tenere un diario delle emozioni, ovvero annotare su un quaderno l’orario e la lista degli alimenti che vengono consumati durante la giornata, aggiungendo anche gli eventi e le emozioni che scatenano l’impulso a mangiare. Questo strumento è utile per cercare di capire se stessi e per correggere gli errori nutrizionali più comuni.

La fame nervosa o emotiva ha una spiegazione biochimica: sotto stress l’organismo produce noradrenalina, una sostanza che stimola l’appetito; proprio per tenere a bada quest’ultimo, la dieta emotiva cerca di stabilizzare l’umore, mantenendo in equilibrio i livelli di alcune sostanze nel sangue. Ma non solo; per ritrovare il proprio equilibrio emotivo è necessario ripristinare uno stile di vita che si basi su una normale sequenza di sonno e veglia, e praticare attività fisica, in modo da produrre endorfine, delle sostanze naturali in grado di migliorare l’umore e contrastare lo stress.

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Frappe al forno: così riduci i grassi del 50%

Preparare le frittelle di Carnevale al forno può sembrare un controsenso. Di fatto, però, evitare la frittura  garantisce un risparmio calorico che non va a incidere sulla bontà. Anche in questo caso, come per la ricetta precedente, la pasta va tirata molto sottile e possibilmente con uno spessore omogeneo, sempre per facilitare una migliore cottura. Inoltre, spennellando la superficie con un velo di latte, risulteranno più dorate. Infine, per evitare che assorbano tutto lo zucchero a velo di copertura, basta aspettare che siano fredde prima di cospargerle.

Ingredienti per 4 persone:

  • 250gr di farina bianca ( o integrale)
  • 50gr di burro
  • 40gr di zucchero
  • 1 uovo
  • 2 cucchiai di rum
  • 1 limone
  • 1 punta di lievito
  • latte
  • sale
  • zucchero a velo

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Arance rosse di Sicilia, ottime per bruciare i grassi

Secondo uno studio realizzato dall’Istituto Europeo di Oncologia di Milano e dal Centro di Agrumicoltura di Acireale, in provincia di Catania, il succo di arance rosse inibisce l’aumento di peso corporeo e l’accumulo di depositi di grasso. Più precisamente, a possedere una prodigiosa azione brucia grassi sarebbero le arance rosse di Sicilia varietà Moro, in virtù del loro contenuto di antocianine, pigmenti blu e rosso scuro con un elevato potere antiossidante.

La ricerca, i cui risultati sono stati pubblicati dall’International Journal of Obesity e presentati in occasione di un convegno sulla promozione delle arance rosse di sicilia Igp patrocinato dal Ministero delle Politiche agricole e dal Comune di Roma, prevedeva la somministrazione di succo d’arancia rossa a topi da laboratorio sottoposti ad una dieta molto ricca di grassi.

Come ha spiegato la coordinatrice dello studio Lucilla Titta, dell’Istituto Oncologico Europeo:

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Mais, calorie e valori nutrizionali

In Europa il mais è arrivato in seguito alle prime spedizioni di Colombo, le quali portarono dall’America alcuni chicchi di una graminacea di cui si nutrivano gli indigeni; inizialmente fu usato soprattutto per l’alimentazione del bestiame, ma ben presto fu utilizzato anche per quella umana. Oggi è uno dei cereali più diffusi, ed è una delle coltivazioni più importanti del continente europeo, anche se il record spetta ancora all’America dove è alla base dell’alimentazione, soprattutto dei paesi meridionali.

Il mais è chiamato anche grano turco per l’abitudine cinquecentesca di definire “turco” tutto quello che era di provenienza straniera; ne esistono due varietà: il mais bianco e il mais giallo. Il mais può essere considerato un calmante naturale, ed è indicato per chi possiede un metabolismo molto accelerato; inoltre svolge un’attività disintossicante e depurativa e contiene carboidrati, proteine, anche se in quantità minore rispetto agli altri cereali, grassi insaturi, vitamina A e sali minerali.

Possiede proprietà energetiche, ed è adatto in caso di nervosismo o irritabilità.  Può essere inserito nella dieta dei diabetici ed è privo di glutine, quindi adatto a chi è intollerante a questa sostanza. Il mais possiede anche proprietà diuretiche: il decotto dei suoi stimmi, ovvero delle barbe, si usa per risolvere problemi della vescica, cistiti, coliche renali, e per mantenere in salute i reni.

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Chirurgia bariatrica, inaugurato nuovo Centro in Campania

E’ stato inaugurato presso il Presidio Ospedaliero Pineta Grande di Castel Volturno, in Campania, il nuovo Centro di Chirurgia Bariatrica, candidato a diventare ben presto uno dei punti di riferimento per tutto il Centro-Sud, dove è maggiore la concentrazione di persone obese a fronte di una quasi totale assenza di strutture d’eccellenza per il trattamento chirurgico dell’obesità. Si stima infatti che dei cinque milioni di italiani interessanti dal problema la gran parte siano donne residenti al sud e che proprio alla Campania spetti un triste primato con il 49 per cento dei bambini tra gli 8 ed i 10 anni in sovrappeso ed obesi.

La chirurgia bariatrica è ormai considerata una vera e propria tecnica salvavita nei casi di obesità grave, cui si accompagnano diabete, ipertensione e problemi cardiaci con una drastica riduzione della qualità e delle aspettative di vita. Infatti, come dichiara Luigi Angrisani, Presidente S.I.C.OB. (Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità e delle malattie metaboliche) e Direttore U.O.C. Chirurgia Laparoscopica e Mininvasiva, Ospedale SanGiovanni Bosco di Napoli:

L’impatto dell’obesità grave sulla spettanza di vita è rilevante: l’obesità severa è associata ad un rischio di mortalità a breve termine (5-10 anni) che è almeno doppio rispetto alla popolazione normopeso, in entrambi i sessi. Inoltre, l’aspettativa di vita nella popolazione severamente obesa è ridotta di 9 anni nelle donne e di 12 anni negli uomini

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Dessert light per San Valentino: il budino di mango alla frutta esotica

Come vi abbiamo già detto altre volte, pochi grassi non è sempre sinonimo di poco sapore: non a caso vi abbiamo proposto spesso delle ricette light, dalle calorie limitate ma dall’indiscusso gusto. Oggi è il turno di un dessert leggero e stuzzicante, perfetto per la serata di San Valentino: non a caso, il frutto della passione è uno degli ingredienti! Non vi preoccupate delle calorie: il budino di mango alla frutta esotica contiene solo 100 calorie a porzione.

Budino di mango alla frutta esotica

Ingredienti

Un chilo di manghi, 8 grammi di dolcificante light, 25 grammi di gelatina in fogli, 50 grammi di panna vegetale, una papaia, un frutto della passione, due carambole. Un kiwi, due arance, 8 litchi.

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Sali di Schlusser, i 12 sali fondamentali

sali_schusslerCome abbiamo già avuto occasione di dirvi, sotto il nome di sali di Schlusser vanno alcuni preparati omeopatici messi a punto nell’800 dal medico tedesco Wilhelm Heinrich Schlusser allo scopo di ripristinare la corretta concentrazione di sali minerali nelle cellule e, di conseguenza, il corretto funzionamento dell’organismo e ottenere così il superamento di taluni stati di malessere fisici e/o psichici e il miglioramento dello stato di salute generale, il quale, secondo Schlusser, è determinato proprio dalla presenza e corretta distribuzione di sali minerali nell’organismo stesso.

Come accennato, i sali sono 24 in tutto: 12 fondamentali individuati dallo stesso Schlusser e 12 complementari individuati dopo la sua scomparsa dai suoi collaboratori. Oggi vi forniremo l’elenco completo dei 12 sali fondamentali con le relative indicazioni:

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Contro la fame nervosa usa willow

 

Diffuso nelle zone umide, lungo i corsi d’acqua e vicino alle paludi, il salice giallo e un albero alto ed elegante dalla crescita rapidissima. Con le sue piccole foglie strette e lanceolate, che ondeggiano sui rami lunghi e flessibili dal tipico colore giallo-uovo, questa pianta trasmette un’impressione di continuo movimento ed energia. Un’a­naloga carica di energia è attivata da Willow, il fiore di Bach preparato con i fiori del salice.

Il rimedio preparato con le infiorescenze del salice giallo scioglie la collera che spesso cerchiamo di compensare con le abbuffate. Riattivando anche stomaco e intestino. Non  c’è niente di più dannoso per la linea che sedersi a tavola arrabbiati o nervosi. Quando si è di malumore, infatti, il cibo rischia di diventare una “valvola di sfogo” del risentimento, che spinge a mangiare in modo esagerato quasi a voler scaricare tutta la frustrazione accumulata.

A questa forma di “fame rabbiosa” vanno soggette, in particolare, certe persone permalose, che si offendono e “se la legano al dito” per qualunque osservazione o giudizio nei loro confronti. E quando qualcosa va storto nella loro vita quotidiana se la prendono eccessivamente, rimuginando in silenzio e sentendosi vittime della sfortuna. Il rischio, in questa casi, non è solo quello di cercare un ingannevole “risarcimento” alimentare ma anche e  somatizzare l’amarezza e il rancore sullo stomaco e sul fegato.

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La cottura dei cereali

cottura dei cereali

Per la cottura dei cereali è necessario innanzitutto avere le pentole adatte, ossia evitare recipienti di alluminio, che si graffiano facilmente e che tendono ad ossidarsi, e sono sconsigliate anche quelle in materiale antiaderente. Le pentole ideali per la cottura dei cereali sono quelle in ghisa, che richiedono temperature più basse, meno acqua per la cottura, sono più resistenti e facili da pulire; anche le pentole in acciaio inossidabile e quelle in terra da fuoco. Gli utensili più adatti, come i mestoli, sono quelli di legno.

Prima dell’uso i cereali in chicchi devono essere lavati e sciacquati per privarli della polvere; in caso del miglio e del grano saraceno è bene anche tostarli in modo da essere più digeribili. I tempi di cottura variano a seconda del cereale, in ogni caso la cottura deve sempre avvenire in acqua, anche quella conservata dalla bollitura delle verdure, perché è ricca di sali minerali.

Nella cottura dei cereali in chicchi, dopo aver portato ad ebollizione l’acqua, bisogna aggiungere il sale, e continuare la cottura con il contenitore coperto a fiamma bassa, per il tempo necessario. In alcuni casi bisogna tenere ammollo il cereale prima di cuocerlo, in modo da ottenere una cottura più omogenea dei chicchi e meno prolungata; anche la quantità di acqua da usare per la cottura varia a seconda del cereale e del tipo di pentola usata.

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La dieta Lemme

dieta lemme

La dieta Lemme prende il nome dal suo ideatore, l’italiano Alberico Lemme, farmacista di Desio in Brianza, autore del volume L’uomo che sussurrava ai ciccioni, i segreti di filosofia alimentare. Il metodo di dimagrimento Lemme, al quale l’autore in realtà preferisce riferirsi con il termine filosofia alimentare, è balzato agli onori delle cronache, oltre che per la personalità carismatica del suo “papà”, perchè promette un dimagrimento davvero notevole (addirittura da 7 a 10 kg al mese) senza troppe restrizioni e sacrifici.

La dieta Lemme infatti non si fonda sul calcolo giornaliero delle calorie (che il dottor Lemme ritiene fuorviante e superato) quanto piuttosto su parametri quali l’indice glicemico degli alimenti, la loro composizione chimica, l’ora alla quale vengono assunti, il modo in cui vengono associati e il pool enzimatico individuale. Ne consegue, afferma lo stesso Lemme, che in questo programma alimentare il cibo viene usato come un farmaco, del quale però possono essere consumate ad ogni pasto quantità illimitate.

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Cavoli e broccoli per proteggere il cuore e le arterie

cavolfiore

Secondo una ricerca condotta dal dottor Paul Evans dell’Imperial College London, gli ortaggi della famiglia delle crocifere, come broccoli, cavoli e cavolfiori sono degli ottimi alleati per tenere sotto controllo la pressione alta e per proteggere le arterie e il cuore, in particolare dall’arteriosclerosi.

Questi ortaggi erano considerati delle speciali medicine già al tempo degli antichi romani, e oggi, le recenti scoperte scientifiche sembrano confermarlo; queste verdure contengono sulforafano, una sostanza grazie alla quale riescono ad attivare l’Nrf2, una proteina capace di mantenere i vasi sanguigni liberi dagli accumuli di grasso, che sono le principali cause delle principali malattie cardiocircolatorie, come arteriosclerosi, infarto e ictus.

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Dolci di carnevale in versione light: nastri integrali

frappe di carnevale light

Chiacchiere, struffoli, bugie, cenci, crostoli… Le frittelle più golose di febbraio, tipiche dei periodo di Carnevale, hanno molti nomi diversi e spesso cambiano anche alcuni ingredienti nella composizione, in base alla regione di provenienti. Ad ogni modo, e in ogni variante, costituiscono comunque sempre una tentazione pressoché irresistibile ma altrettanto pericolosa perché una porzione di questi dolci, pari a circa 4-5 pezzi, valgono da soli la metà della razione calorica quotidiana. Rinunciarvi del tutto? Non è necessa­rio e, soprattutto, può scatenare un senso di fru­strazione che prima o poi ci spingerà a mangiarne in eccesso.

Piuttosto, è meglio provare a farle in casa, ricorrendo a qualche trucchctto per non ren­derle eccessivamente grasse e “pesanti“. Un prímo accorgimento per ridurre le calorie delle frittelle è quello, di tirare la sfoglia molto sottile (basta infarinare molto bene il piano di lavoro e il mattarello, in modo che la pasta non si attacchi);  la frittura risulterà più leggera, più rapida (così le frittelle assorbono meno olio) e molto fragrante.

In più usando la farina integrale aumenta la quantità di fibre benefiche per l’intestino. Chi volesse può aggiungere un pizzico di vanillina all’impasto, così da dare al tutto ancora più sapore, senza dover esagerare con lo zucchero a velo.

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Orzo, calorie e valori nutrizionali

orzo

L’uso nell’alimentazione umana dell’orzo va sempre più diminuendo: se si esclude il suo utilizzo per produrre birra e whisky, nei paesi ad alta industrializzazione viene usato più per gli animali che per l’uomo; eppure l’orzo è una delle più antiche graminacee utilizzate dall’uomo per la sua alimentazione, in quanto, crescendo anche in terreni poco fertili e adattandosi a qualsiasi clima, può essere coltivato in quasi tutti i paesi del mondo.

Per l’alimentazione umana si usa in genere l’orzo duro, che è più ricco di proteine, mentre per la preparazione del malto per whisky e birra, l’orzo tenero, che contiene più amido; poi c’è l’orzo perlato, ovvero sottoposto a processi di sbiancatura e di lucidatura e privato della crusca, l’orzo integrale, che mantiene i fattori bionutrizionali in quantità maggiore di quello perlato. In commercio si trova anche l’orzo decorticato che è un ottimo compromesso tra quello integrale e quello perlato; questo tipo di orzo viene sottoposto a un processo di decorticazione nel quale vengono eliminate alcune parti esterne della buccia, ma che gli fa conservare le sue caratteristiche nutrizionali.

L’orzo è un alimento molto nutritivo: contiene amido, proteine, zuccheri, sali minerali e vitamine del gruppo A e B; è molto digeribile ed è un valido aiuto nella prevenzione delle malattie polmonari e cardiovascolari, svolge un’azione disintossicante ed emolliente, in quanto cura i disturbi e le infiammazioni dell’apparato digerente e delle vie urinarie.

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