Botulino, distende le rughe e cura il mal di testa

Il Botulino, ormai da anni, si usa per stendere le imperfezioni del viso, le classiche rughe, che anno, dopo anno, affollano la zona degli occhi, delle labbra e della fronte. Questa tossina, però, ha tante controindicazioni, la prima è quella di togliere espressività: ne abbiamo parlato anche noi in passato. Come tutte le cose, non va demonizzata a priori e bisogna considerare che esistono degli usi alternativi molto interessanti.

Il Botox funziona contro il mal di testa e la Food and Drugs Administration, l’ente americano che sovrintende alla sicurezza dei farmaci e dei cibi, ne ha dato il via libero all’uso negli Stati Uniti per trattare certi tipi di emicranie croniche negli adulti. Forse si sta rinunciando a qualche trattamento estetico per rendere ancora più utile la sua applicazione.

Tutto questo nasce dal fatto che alcune donne, dopo essersi sottoposte a trattamento Botox, sostenevano di trovare sollievo anche nel mal di testa. Paolo Martelletti, direttore del Centro di Riferimento Regionale Cefalee dell’Ospedale Sant’Andrea in Roma, racconta:

Un’evenienza positiva anche perché le donne sono la maggior parte di quel 13% della popolazione che soffre di mal di testa sporadici. Coloro che invece soffrono di emicranie croniche sono il 4%.

Siamo quindi in attesa che anche l’Emea, l’ente europeo che sovrintende alla sicurezza dei farmaci, dia le autorizzazioni per gli altri Paesi, Italia compresa. Per quanto riguarda l’uso estetico, che poi è quello più conosciuto dalla gente, il Botox è molto sicuro e soprattutto privo di effetti sistemici che possano minacciare la salute dei pazienti correttamente sottoposti al trattamento. A sostenerlo sono i risultati di un recente sondaggio scientifico, presentato al Congresso Nazionale della Sicpre (Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica), che ne ha valutato le reazioni sulla pelle e sul corpo in generale. Il dottor Pierfrancesco Cirillo, chirurgo plastico, ha commentato i risultati:

Non si è mai verificato alcun evento avverso grave e/o permanente. In particolare non si è verificato alcun caso d’invalidità permanente o di morte. Gli eventi avversi più comuni riferiti nello studio consistono in fenomeni locali di non grave entità, transitori e reversibili, del tipo di reazioni irritative cutanee, dolore in sede d’iniezione, ecchimosi, asimmetria, modesti sintomi oculari.

[Fonte: LaStampa]

Condividi l'articolo:

Lascia un commento