La dieta Stork per dimagrire la pancia

La nuova dieta che è diventata famosissima in america si chiama dieta Stork, l’autore è il medico Travis Stork, autore di molti libri sulle diete e dell’ultimo intitolato “To Lose Your Belly Diet“, che in italiano suona come “la dieta per perdere la tua pancetta”.

Il dottor Stork è sostenitore accanito dei probiotici e della dieta del microbiota ed è convinto che anche i batteri intestinali siano coinvolti nel modo in cui noi riusciamo a perdere peso oppure ad ingrassare. Ed è proprio su questo principio che si basa la sua dieta, ormai divenuta bestseller in America e da settimane ai primi posti della classifica dei “diet book”. Il libro è uscito a dicembre ma continua ad essere tra i più venduti e apprezzati.

LA DIETA PER LA PANCIA PIATTA DI ROSANNA LAMBERTUCCI

Le ragioni d questo successo sarebbero da ricercare nel nuov approccio che propone la dieta Stork. A partire dal fondamentale ruolo svolto dai batteri intestinali, Stork assicura che questi ultimi hanno un ruolo importante nella perdita e nell’aumento del peso. Non conosciamo ancora l’impatto preciso, ma secondo quanto detto dallo stesso Stok in recenti interviste, la dieta potrebbe aiutare a combattere il problema dell’obesità negli Stati Uniti d’America.

LA DIETA PER DIMAGRIRE PANCIA E FIANCHI

I principi della dieta Stork sono in molti aspetti simili a quelli di altre diete. Innanzitutto si devono assumere tre porzioni di verdure a foglia e verdure ricche di fibra al giorno, insieme a due porzioni di frutta a basso contenuto di zucchero, come mirtilli, more, lamponi e pere.

COME AVERE LA PANCIA PIATTA IN DUE GIORNI

Poi si possono mangiare due porzioni di cereali integrali al giorno, insieme a sei o sette porzioni di proteine e di queste fanno parte non solo carne e pesce, ma anche i legumi e e la frutta a guscio. E poi il principio comune a tutte le diete: evitare qualsiasi alimento ricco di zuccheri, le bevande gassate e i succhi di frutta industriali e ovviamente bere almeno otto bicchieri di acqua al giorno.

Le 10 regole per curarsi a tavola con l’immunonutrizione

Mangiare bene vuol dire prendersi cura del proprio corpo e soprattutto della propria salute. I cibi che assumiamo possono produrre una reazione da parte del sistema immunitario. Se l’alimento è altamente calorico, ricco di grassi e zuccheri, potrebbe determinare un’infiammazione capace di durare fino a 6-8 ore dopo il pasto.

 

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La dieta dei microrganismi per dimagrire velocemente

Quali sono i cibi che ci assicurano non solo un certo benessere ma anche salute? Non cercate nella Dieta Mediterranea o in qualche enciclopedia, secondo le ultime ricerche provenienti dagli Stati Uniti sono i batteri, i protagonisti della dieta capaci di combattere l’obesità e aiutare il senso di sazietà. Questi microrganismi, sperimentati in laboratorio, favoriscono il dimagrimento nonostante una dieta ricca di grassi.

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Probiotici, quali sono le fonti alimentari più ricche?

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I probiotici sono importantissimi per ristabilire l’equilibrio della flora intestinale. Sono dei microrganismi in grado di raggiungere l’intestino e condizionarlo in modo benefico: aiutano, infatti, a regolarizzare il transito intestinale, migliorano la digestione e non solo. Sono una manna anche per le difese immunitarie e poi aiutano a combattere sia la colite sia la gastrite.

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Yogurt per sgonfiare la pancia e dimagrire

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Come sgonfiare la pancia? Semplice: mangiando lo yogurt! Proprio così, secondo un recente studio americano, mangiare lo yogurt tutti i giorni aiuta a dimagrire, a sgonfiarsi e a depurarsi. Grazie alla presenza dei fermenti lattici, lo yogurt è ideale per equilibrare la flora intestinale e per sgonfiare la pancia.

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Probiotici per combattere la colite?

Probiotici combattere colite

La colite o sindrome del colon irritabile è un disturbo molto diffuso (colpisce circa il 15% della popolazione), soprattutto tra le donne. I sintomi più comuni sono: dolore addominale, nausea, episodi di stitichezza alternati a quelli di diarrea. È spesso motivo di disagio e stress per chi ne soffre, in quanto va ad interferire con la vita sociale e lavorativa, tuttavia con una dieta ad hoc e imparando a gestire meglio le tensioni si può convivere “in pace” con la colite. In questo senso, i probiotici potrebbero essere dei validi alleati, vediamo insieme perché.

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Vegetali probiotici per gli intolleranti al lattosio

vegetali probioticiBuone notizie per tutti coloro che soffrono di allergia o di intolleranza al latte e ai suoi derivati: potranno finalmente godere di tutti i benedici dei fermenti lattici vivi sull’intestino, grazie ai vegetali arricchiti con dei batteri lattici probiotici, dei vegetali “probiotici”, insomma.

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Kefir, bevanda ricca di probiotici

kefirSe c’è un prodotto che non manca mai sulle tavole russe e, in generale, di tutto l’est Europa e dei Paesi dell’ex Unione Sovietica, è il Kefir, una bevanda a base di latte, ricca di fermenti lattici e di probiotici, buona e assolutamente salutare e naturale. La parola Kefir deriva dall’armeno “keif” che significa “benessere”, e se non avete mai provato questa bevanda, vi suggeriamo di farlo, dato che si trova anche nei migliori supermercati italiani.

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Fermenti lattici, quando prenderli e a cosa servono?

Sentiamo spesso parlare di fermenti lattici, soprattutto per regolarizzare la flora intestinale (che risiede nell’ultimo tratto dell’intestino, il Colon). Ma che cosa sono realmente? Sono batteri lattici, ovvero un gruppo di microrganismi vivi capaci di convertire il lattosio in acido lattico, grazie all’enzima beta-galattosidasi. I fermenti sono in grado di compiere una serie di processi che interessano i resti della digestione, migliorandola.

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Aprile è il mese dell’intestino sano

Per il quinto anno consecutivo torna ad aprile la campagna educazionale sulla salute dell’intestino promossa da Yakult, nota azienda di probiotici, con il patrocinio della Fondazione ADI, l’Associazione di Dietetica e Nutrizione clinica Onlus. La salute dell’intestino è un tema importantissimo: un intestino che funziona bene aiuta a vivere meglio e a scongiurare disturbi quali colite, stipsi e gonfiori.

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I probiotici riducono le infezioni nei bambini

Sinusiti, otiti e diarrea sono manifestazioni di malattie infettive come quelle che ogni primavera affliggono i bambini, ma non risparmiano neanche gli adulti. I ricercatori della Scuola di Medicina dell’University of Georgetown, nello Stato di Washington, negli Usa, hanno scoperto che l’assunzione di probiotici per mezzo anche di yogurt riduce il tasso delle più comuni malattie infettive nei bambini delle scuole materne che sono notoriamente vittime di queste patologie.

Il dott. Daniel Merenstein e colleghi hanno condotto uno studio per valutare gli effetti derivanti dall’assunzione di yogurt con probiotici i cui risultati sono stati pubblicati sulla versione online della rivista European Journal of Clinical Nutrition. Lo studio randomizzato, in doppio cieco e controllato con placebo è stato denominato DRINK, in italiano Ridurre i Tassi di Malattie Infettive nei Bambini. È stato condotto su 638 bambini sani di età compresa tra i 3 e i 6 anni. Tutti i bambini hanno frequentato la scuola materna per 5 giorni a settimana.

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Yogurt ai batteri per dimagrire

yogurt ai batteri

Con la prova costume ormai imminente c’è chi le tenta proprio di tutte per dimagrire; se siete poco convinte delle ultime tendenze in fatto di diete perché troppo restrittive, potete affidarvi alle nuove e periodiche scoperte della scienza come, ad esempio, quella fatta da un team di ricercatori giapponesi che ha individuato quanto lo yogurt ai batteri sia utile per dimagrire.

Questo yogurt ai batteri non è altro che uno yogurt al quale è stato aggiunto il lactobacillus gasseri, un batterio probiotico originario dell’intestino umano e in grado di favorire il dimagrimento.

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Gli alimenti funzionali, cosa sono, a cosa servono

Si definiscono funzionali tutti quegli alimenti dei quali, a prescindere dalle proprie caratteristiche nutrizionali, è stata scientificamente dimostrata la capacità di influire positivamente su una o più funzioni fisiologiche dell’organismo e, quindi, di contribuire al mantenimento del benessere riducendo al contempo il rischio di insorgenza di quelle patologie legate allo stile di vita alimentare.

Le componenti cui gli alimenti funzionali devono la propria efficacia non sono però nutrienti ma sostanze che interagiscono in maniera più o meno selettiva con una o più funzioni fisiologiche dell’organismo quali antiossidanti, probiotici, fibre alimentari e prebiotici con il risultato di mantenere il buono stato di salute di soggetti sani ma non di portare alla risoluzione di specifiche patologie.

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