Vibration training, l’ultima tendenza del fitness

vibration training system

Rassodare e tonificare la muscolatura di tutto il corpo divertendosi e senza fare troppa fatica. E’ questo il sogno di molte donne, almeno di quelle che si sottopongono regolarmente ad estenuanti allenamenti in palestra per vedere glutei e decollète tornare vigorosi. Un sogno che forse può diventare realtà grazie all’ultima moda in fatto di fitness, ovvero il vibration training system che unisce i benefici della pedana vibrante a quelli dell’allenamento funzionale.

E’ risaputo che se da un lato le vibrazioni provocano la contrazione di tutti i muscoli del corpo, anche di quelli normalmente non coinvolti nell’allenamento, e li rendono più sodi senza aumentarne la massa, dall’altro hanno anche un effetto benefico sulla circolazione del sangue contrastando così il ristagno dei liquidi nei tessuti che apre la strada a gonfiori e cellulite.

Come accennato però il vibration training non rappresenta solo un allenamento in pedana fatto in gruppo e a ritmo di musica, piuttosto aggiunge a questo il lavoro a corpo libero proprio del cosiddetto allenamento funzionale, che in questo caso avviene usando la pedana come appoggio ed è quindi doppiamente efficace.

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Contro la fame notturna c’è gray spider flower

gray spider flower

Sono molte le persone che, nei momenti di forte agitazione, avvertono il bisogno irresistibile di mangiare, quasi illudendosi di controllare l’emotività riem­piendosi di cibo. Anche chi soffre di solitu­dine, soprattutto la sera ricorre spesso al tentativo di “rassicurarsi” mangiando (so­prattutto dolci) prima di andare a letto o svaligiando il frigorifero se l’insonnia inter­rompe il riposo.

Un ottimo rimedio in caso di fame ansiosa e di desiderio notturno di cibo è rappresen­tato da Gray Spider Flower, un fiore au­straliano dalle proprietà calmanti e stabiliz­zanti e dall’azione intensa e veloce, utilissi­mo in tutte le situazioni in cui la fame ner­vosa sembra impossibile da arginare. Il ri­medio aiuta a ritrovare presto la calma e ad attivare la forza d’animo e la lucidità men­tale necessarie per riconoscere la falsa fame e astenersi dagli spuntini consolatori. In caso di eccessi alimentari o alcolici causati dall’ansia

  • Per chi ha il sonno disturbato da brutti sogni e incubi che scatenano la fame nervosa
  • Per chi soffre di solitudine e paure e cerca di “tamponare” il malessere mangiando, soprattutto cibi dolci

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Ricetta light: torta di mele senza burro

torta di mele senza burro

Il più grande limite dei dolci è rappresentato dagli ingredienti, che nella maggior parte dei casi sono pesanti e contengono molte più calorie di quelle necessarie a garantire la dolcezza del dessert. Per questo oggi vi presentiamo la ricetta di un dolce gustoso e leggero, perché realizzato senza un ingrediente ad alto tasso calorico e cioè il burro; infatti la torta di mele senza burro è così leggera, che contiene solo 130 calorie.

Torta di mele senza burro

Ingredienti

Un kg. di mele renette, 150 g. di farina di grano tenero tipo 00, 50 g. di miele, un uovo, un limone, una bustina di lievito per dolci, sale, olio e pangrattato per ungere la teglia.

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Metabolismo basale, come calcolarlo

calcolo del metabolismo

Come abbiamo già avuto occasione di dirvi, il metabolismo è quell’insieme di reazioni chimiche interne all’organismo attraverso le quali l’organismo stesso ricava e utilizza l’energia necessaria a svolgere tutte le proprie funzioni e soddisfare i bisogni vitali. Più precisamente, con il termine metabolismo basale si fa riferimento alle reazioni che avvengono quando il corpo è in condizioni di assoluto riposo. Questo rappresenta il 60% della spesa energetica giornaliera ed è costituito dalle calorie bruciate dall’organismo per svolgere funzioni fondamentali alla sopravvivenza quali respirazione, mantenimento della temperatura corporea, circolazione sanguigna e così via.

Il calcolo del metabolismo basale, ritenuto importante per la formulazione di una dieta personalizzata che permetta di perdere peso in maniera efficace e duratura, può essere calcolato attraverso apposite formule matematiche in base a parametri quali peso e altezza. Tra le formule più utilizzate abbiamo quella di Harris-Benedict:

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Perdere peso con un percorso psicoterapeutico: cambiare le proprie abitudini

dimagrire cambiando abitudini

E’ ottobre: che cosa ha da offrirci ottobre di diverso dagli altri mesi che sia possibile utilizzare per o migliorare il nostro rapporto col cibo?  La calma, la stasi energetica che precede la fase di ab­bandono dell’inutile. Come in natura, gli alberi iniziano a liberarsi delle foglie per arrivare al minimo consumo energetico che permetterà la sopravvivenza invernale, così noi possiamo prepararci ad entrare in una dimensione diversa di vita e di dieta. Ci lasciamo alle spalle un periodo probabilmente intenso per la ripresa lavorativa, per i nuovi impe­gni e progetti che tipicamente vengono presi a set­tembre, e siamo già stanchi.

Ecco che il cibo si af­faccia nel nostro immaginario come oasi di piacere, di ricarica e di trasgressione. La spiegazione  sintetica, ma intensa descrizione di ciò che il cibo può rappresentare è questa:

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Pop corn, calorie e valori nutrizionali

pop corn

Chi di voi non ha mai mangiato i pop corn al cinema o non li ha sgranocchiati davanti alla tv? Sicuramente tutte, e certamente saprete anche che non sono un alimento propriamente dietetico, anche se indubbiamente buono e invitante. Il nome pop corn deriva dall’inglese to pop cioè scoppiare, e corn, che vuol dire mais, una denominazione che richiama la loro preparazione ottenuta versando i chicchi di mais in olio già bollente: a cottura ultimata i chicchi salteranno e saranno già diventati pop corn.

I chicchi di mais scoppiano perché contengono umidità che riscaldata e portata a bollore, fa aumentare la pressione interna e quindi scoppiare. Ci sono anche altri modi per preparare i pop corn, e cioè tramite macchine speciali che utilizzano l’aria al posto dell’olio, o con il forno a microonde, utilizzando dei sacchetti preconfezionati; generalmente, i pop corn vengono cosparsi di zucchero per la versione dolce e di sale per quella salata.

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Effetto plateau, un inconveniente che si può superare

effetto plateau

Da mesi seguiamo una dieta rigorosa, abbiamo già perso molti chili e siamo più che soddisfatte, ma arrivate a un certo punto sentiamo che qualcosa si è inceppato e non riusciamo a buttare giù gli ultimi chili che ci separano dal nostro peso ideale; e questo nonostante il nostro impegno sia rimasto invariato. Se questo è il vostro caso niente paura, si tratta infatti di ciò che i dietologi chiamano effetto plateau, in virtù del quale il dimagrimento ottenuto con tanta fatica si arresta o rallenta.

Si tratta di un avvenimento del tutto normale dovuto al fatto che l’organismo si è abituato al minore introito calorico giornaliero (occorre circa un mese di tempo perchè ciò accada) ed ha quindi rallentato il proprio metabolismo; è quindi proprio sull’attività metabolica che si interviene perchè riparta conducendoci verso l’obiettivo prestabilito.

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La crusca contro i problemi intestinali e l’iperalimentazione

crusca

La crusca è un involucro costituito da fibre che avvolge i semi del frumento e di altri cereali, che si ottiene per raffinazione, cioè separandola dalla farina. La crusca è una fibra alimentare che apporta molti benefici: è infatti ottima per combattere la stitichezza e i problemi di colon irritabile.

Il valore delle fibre dipende dal tipo di crusca: quella di frumento ne contiene circa il 50%, quella d’avena il 20%, quella d’orzo il 5% e quella di riso il 30%, per cui la crusca di frumento è da preferire, non solo perché contiene più fibre, ma anche perché è capace di assorbire l’acqua in quantità maggiore rispetto agli altri tipi.

La crusca ha la capacità di ammorbidire le feci, e quindi di ridurre la pressione sulle pareti intestinali, e anche di prevenire il tumore al colon, perché la grande presenza di fibra facilita l’espulsione di particelle tossiche introdotte con il cibo. Un’altra proprietà della crusca è quella di combattere l’iperalimentazione, in quando la sua qualità di gonfiarsi a livello gastrico, permette di provocare il senso di sazietà, e quindi di mangiare di meno; se a questo si aggiunge il fatto che apporta poche calorie, si capisce facilmente il perché questa fibra sia molto consigliata nei regimi dietetici.

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Il krankcicle: un nuovo modo per fare sport

krankcycle

Il concetto  è semplice: pedalare allenando le braccia al posto delle gambe. Il Kranking arriva dalla California e si può definire un’estensione dello spinning. L’inventore, infatti, è lo stesso: Johnny G. La nuova invenzione utilizza un attrezzo che permette di allenare i muscoli con un intenso lavoro cardiovascolare. Particolarità è che, appunto, si pedala con le braccia. Spiega Roberto Coda Zabetta, responsabile Kranking wolrdwide Italia

«La bicicletta per il Kranking si chiama Krankcycle e nella forma è simile a quella da spinning»

Una lezione tipo:ci si concentra sul lavoro cardiovascolare della parte alta del corpo, spalle e braccia in primis, per poi passare al busto. <Spiega Rocco Di Simone, istruttore

«La lezione dura circa un’ora e si divide in tre fasi. Cinque minuti di riscaldamento per poi passare alla parte centrale dell’allenamento, riservato al lavoro specifico con continui cambi di ritmo. Il lavoro sulla bike viene svolto con entrambe le braccia simultaneamente o in maniera alternata così, oltre alla capacità muscolare, migliorano anche equilibrio e coordinazione. Alla fine si passa alla fase di stretching».

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Dieta e spuntini possono andare d’accordo?

dieta e spuntini

A chi non è mai successo tra un pasto e l’altro di avere un forte vuoto allo stomaco? Cosa si fa in questi casi? Semplice, si cede alla tentazione di uno spuntino, non sempre dietetico. Gli attacchi di fame che colpiscono all’improvviso, soprattutto se passa molto tempo fra un pasto e l’altro, possono essere molto pericolosi per la linea, perché il rischio di incamerare più calorie di quelle necessarie è molto alto.

Considerando che avere fame tra un pasto e l’altro è perfettamente normale, vediamo quali sono le caratteristiche ideali di uno snack per così dire innocuo. Per prima cosa lo spuntino deve essere “giustificato”, nel senso che ce ne deve essere davvero bisogno: non deve essere, cioè, solo un attacco di golosità improvvisa; poi deve contenere una quantità limitata di calorie e, se possibile, decidere prima dell’attacco di fame, cosa consumare come spuntino.

Una buona regola per il consumo degli spuntini è quella di far passare due ore di tempo tra il pasto e lo stuzzichino; ovviamente questo tempo varia a seconda della consistenza del pasto consumato in precedenza. Anche il tipo di attività svolta pesa nella scelta dello snack: ad esempio, se si svolge un lavoro sedentario va bene un frutto, se invece si è spesso in movimento, si può scegliere anche qualcosa di più energetico.

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E’ vero che sposarsi fa ingrassare?

rimanere in forma dopo matrimonio

“Hai visto quanto è ingrassata dopo il matrimonio?” Quante volte  abbiamo sentito questa frase detta da altri o l’abbiamo pronunciata noi stessi? E già, perchè spesso dopo esseri sposati si ingrassa, e non è difficile capire il perchè. Al rientro dal viaggio di nozze infatti i pasti assumono per i novelli sposi una valenza leggermente diversa dal solito e, il più delle volte, è soprattutto la cena a caricarsi per la coppia di significati emotivi e aspettative che la rendono il momento più atteso della giornata.

Proprio verso sera, bramosi di rendersi felici l’un l’altro dopo una giornata di lavoro, è facile che entrambi gli sposini passino un bel po’ di tempo davanti ai fornelli intenti a preparare deliziosi manicaretti e non è insolito che si concedano quel bicchiere di vino in più tanto per scaldare l’atmosfera. Se poi a tutto questo si aggiungono i numerosi pranzi della domenica e le cene con amici e parenti che spesso l’euforia della nuova vita a due porta a organizzare con una frequenza piuttosto ravvicinata, si comprende come sia facile per i neo-sposi ritrovarsi con qualche chilo di troppo.

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Nutrirsi poco e male: ecco perché si ingrassa

mangiare poco

Capita spesso di fare i conti con le false credenze, proprio come quella che spinge spesso a mangiare poco durante il giorno per poi “fare il pieno” alla sera. Ma questo è un errore. Il rischio, infatti, è non accorgersi che così facendo si assume quasi in un unico pasto tutto il fabbisogno energetico. Se la prima sensazione è che mangiare poco dia leggererza, in realtà questo non garantisce la forma fisica, che dipende da un metabolismo ben “alimentato”.

La mente e il corpo hanno bisogno di carburante in modo corretto e regolare. Ecco perché quello che conta è assecondare le esigenze del corpo e non i falsi pensieri che ci appesantiscono. Una delle espressioni ricorrenti di chi “lotta” con la bilancia è:

“Non capisco perché pur mangiando poco… non dimagrisco!”

Forse è perché l’idea che ognuno ha di ciò che mangia, il più delle volte non corrisponde a quello che mangia realmente. Fotografate la vostra tavola e tutto ciò che mangerete. Il segreto è che vedere con gli occhi (e non semplicemente affidar­si alla memoria) permette di acquisire una maggiore consapevolezza di sé e del pro­prio corpo, ma anche degli er­rori alimentari che spesso inconsciamente si commettono, sce­gliendo cibi appa­rentemente leggeri ma di fatto troppo calorici.

La dieta del cioccolato

dieta del cioccolato

Lo sappiamo, sembra impossibile, eppure esiste anche la dieta del cioccolato, perché questo alimento, da sempre accusato di essere un nemico della linea, possiede in realtà, e soprattutto nella sua variante fondente, delle importante proprietà cardioprotettive. Il cioccolato fondente deve queste sue caratteristiche all’alto contenuto di polifenoli, delle sostanze antiossidanti, capaci di rallentare i processi di invecchiamento, e, addirittura di abbassare il livello del colesterolo e della pressione arteriosa.

Tutti i tipi di cioccolato, inoltre, possiedono un effetto psicoattivo, grazie agli alcaloidi e alla serotonina, delle sostanze che migliorano l’umore, ma che per contro, danno una leggera dipendenza, definita cioccolismo, cioè l’incapacità di rinunciare al cioccolato. Dal punto di vista nutritivo, il cioccolato contiene fibre, magnesio e vitamine, ed è indubbio che possiedo un grande potere calorico.

Per la gioia degli amanti del cioccolato, riportiamo alcuni esempi di menù di un regime alimentare a base di questo alimento, che apporta circa 1.500 calorie giornaliere.

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iSayBlog! presenta SerieTivu

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La serialità americana è sempre più presente nei palinsesti televisivi del nostro Paese, specie sul satellite e sul digitale terrestre: gli intrecci amorosi dei medici di Grey?s Anatomy, il destino dei sopravvissuti di Lost, i casi clinici di Dr. House, la moda di Gossip Girl e, ultimamente, i misteri di Fringe e Flash Forward, solo per fare alcuni esempi, stanno diventando argomento quotidiano anche tra i telespettatori italiani.

Per saziare la voglia di tutti coloro che sono disposti a seguire le avventure dei propri beniamini anche in lingua originale con i sottotitoli, per soddisfare la curiosità di tutti gli appassionati, che aspettano con trepidazione la messa in onda della propria serie preferita è nato SerieTivu, il nuovo blog del network iSayBlog! creato da appassionati di fiction americana, per appassionati di fiction americana.

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Vitalybra, la dieta personalizzata in base al tuo dna

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Avreste mai creduto di poter personalizzare la dieta in base al vostro dna? Bè da oggi, anzi da ieri per essere più precisi, è possibile. Proprio ieri infatti, ha debuttato nelle farmacie italiane Vitalybra, un servizio innovativo che vi permetterà di mantenervi in linea e in salute attraverso un “semplice” test del dna sicuro e indolore: sarà infatti lo stesso farmacista a prelevare un campione di saliva mediante l’apposito tamponcino e a spedirlo ai laboratori Vitalybra dove sarà esaminato allo scopo di elaborare la vostra dieta personalizzata.

Il test, affidabile al 99,7%, oltre a consentire l’individuazione delle caratteristiche genetiche che influenzano il metabolismo degli alimenti, permette di valutare la predisposizione individuale a obesità e sovrappeso, diabete, dislipidemie e malattie cardiovascolari allo scopo di adottare un’alimentazione idonea alle esigenze nutrizionali di ognuno e mirata a prevenire le suddette patologie.

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Al posto dello zucchero la polvere di stevia

polvere di stevia

La polvere di stevia è un dolcificante derivato dalla pianta spontanea di stevia, cresce in Paraguay. Usato dalle popolazioni del Centro America da secoli, è considerato un vero e proprio alimento per le sue proprietà organolettiche. La polvere che si estrae dalle foglie della pianta dolcifica dalle 70 alle 400 volte più dello zucchero, non contiene calorie, non alza il tasso glicemico ed è ideale per i diabetici e  per le persone in sovrappeso.

Oggi la stevia è usata come edulcorante in America Latina, Cina e Giappone, dove il 50% dei prodotti viene dolcificato con ste­via. Negli Usa fino al 2008 la stevia poteva essere venduta, solo come supplemento dietetico, mentre in Europa era bandita. Dato che la polverina Bianca estratta dalle foglie dolcifica più dello zucchero a 0 calorie, la sua commercializzazione è stata ostacolata per anni dalle industrie di dolcificanti sintetici che avanzavano dubbi circa la sua tossicità. Tutti dubbi che ora sono stati dissipati: si è dimostrato che lasciando ai raggi solari per una settimana alimenti e bevande dolcificati con la stevia, le caratteristiche dei suoi componenti non venivano alterate.

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La dieta delle arance

dieta delle arance

La dieta delle arance pur avendo questo nome, prevede il consumo di questi agrumi solo durante gli spuntini, il resto dei pasti sono a base di pesce, peperoni, legumi e cereali. Le principali caratteristiche di questo regime alimentare sono la capacità di rafforzare il sistema immunitario e di contrastare l’invecchiamento precoce, grazie all’azione antiossidante dei minerali e delle vitamine contenute in questi alimenti.

L’invecchiamento cellulare è dato dall’azione dannosa dei radicali liberi, delle molecole composte da un elettrone con carica negativa che, una volta prodotte, vanno in cerca di molecole con carica positiva; la reazione chimica che avviene dall’incontro di queste due cariche si chiama ossidazione, ed è la principale causa dell’invecchiamento precoce. Per contrastare l’azione dei radicali liberi si devono assumere dei componenti in grado di combatterli come le vitamine e i minerali.

Un buon modo per difendersi dall’invecchiamento precoce è assumere una buona dose di vitamina C, perché assicura la salute dei vasi sanguigni, l’assorbimento di ferro, rigenera il tessuto osseo e combatte il processo di ossidazione dei radicali liberi. Oltre che nelle arance, una quantità considerevole di vitamina C si trova nel ribes, nei kiwi, nei peperoni e nelle fragole.

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Alga nori, buona non solo per il sushi

alga nori

L’alga nori, nota anche con il nome di lattuga di mare, deve la propria fama al fatto di essere uno degli ingredienti fondamentali del sushi. Oltre ad avere un sapore gradevole è ricca di proteine, vitamine e oligoelementi quali zinco, selenio, rame e manganese e, in virtù del suo elevato contenuto di taurina, previene l’insorgenza dei calcoli ed aiuta a mantenere sotto controllo il colesterolo. Rappresenta quindi sia una delizia per il palato, che un toccasana per l’organismo.

Come tutte la alghe del genere Porphyra, anche l’alga nori è utile in autunno per prevenire i cosiddetti malanni di stagione: il loro contenuto di vitamina C è infatti superiore a quello delle arance ed anche il contenuto di vitamine A e B è notevole. Contengono inoltre amminoacidi essenziali, soprattutto arginina.

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