Cosa mangiare per superare la sindrome da jet-lag?

Pronti a imbarcarvi verso posti meravigliosi. C’è chi andrà negli Stati Uniti, magari per visitare i suggestivi parchi della costa ovest, e chi invece volerà verso Oriente, per scoprire i templi indiani. Attenzione alla dieta. È ovvio che quando si è in giro si mangia quello che si può, ma ci sono delle regole, facilmente applicabili, per evitare la sindrome da jet-lag o farla durare il meno possibile.

La differenza di fuso orario crea stanchezza, nervosismo e irritabilità. Purtroppo non si riesce a dormire durante la notte, per poi pisolare durante il giorno. E avere sempre questa sensazione di spompatezza terribile. Sicuramente l’alimentazione può svolgere un ruolo molto importante per regolarizzare il ritmo sonno-veglia e il conseguente malessere. Ne abbiamo già parlato in passato, ma oggi vediamo nello specifico come affrontare il viaggio, già da un punto di vista dietetico.

Ciò che conta è prima di tutto capire se vi muovete verso Occidente (Usa, Cuba, Argentina) o Oriente (India, Cina, Giappone), ovvero le vostre lancette tornano indietro o vanno avanti?? La dietista Monica Germani dà alcuni consigli sul cibo:

Nel primo caso, in cui l’organismo impegna un tempo superiore per ristabilire l’equilibrio è preferibile effettuare un pasto a base di proteine (formaggi, uova, latte e prosciutto) accompagnato da pane tostato e bevande rinvigorenti, quali tè o caffè. Questo tipo di dieta stimola il rilascio di catecolamine, che hanno il compito di accelerare le funzioni metaboliche.

Consiglio totalmente opposto nel caso voi siate affascinati dalle Americhe. In questo caso potete consumare proteine se viaggiate di mattina, altrimenti scegliete carboidrati complessi, contenuti soprattutto in pane e pasta, in quanto promuovendo il rilascio di serotonina e di melatonina, favoriscono il sonno. Infine, un’ultima osservazione. In volo, tra la pressione e l’aria condizionata, aumenta la disidratazione. È quindi importante bere molto. Vedrete che arriverete a destinazione non freschi come una rosa, ma sicuramente in ottima forma.

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