Frittata con i porri: una frittata più leggera ma più ricca di gusto/3

frittata con i porri

Ortaggi ed erbe aromatiche sono il segreto di questa portata, che ha anche virtù drenanti. Il porro è un vegetale che grazie alla sua perso­nalità spiccata può davvero dare molto sapore, senza appesantire. E poi c’è anche la presenza del pecorino, che conferisce un sapore gratifi­cante al piatto. Anche l’origano o le altre erbe aromatiche dalle virtù drenanti rendono stuzzi­cante questa frittata, ideale per i mesi estivi per­ché è buona anche fredda. Infine, la cottura al forno taglia le calorie e alleggerisce il piatto. Risolvi la stipsi e previeni anche il meteorismo: così sgonfi il girovita. Grazie alle erbe aromatiche, stimoli i reni ed eviti anche i calcoli. La cottura al forno migliora la digeribilità ed evità acidità e gastriti. Questi gli ingredienti per la frittata con i porri che, se viene cotta in forno, e ridutto l’olio le calorie si dimezzano: solo 190 kcal a persona, un vero trionfo!

Ingredienti:

  • 6 uova
  • 300 g di porri
  • 40 g di pecorino
  • 50 ml di latte intero
  • 3 cucchiaini di olio d’oliva
  • origano
  • sale e pepe

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Organismo intossicato? Prova con la solidago virga aurea

solidago virga aurea

Numerosi sono i tipi di scorie alimentari che in estate rischiano di aumentare il lavoro di fegato e reni, rallentando il metabolismo. Oltre all’alcol, ci sono tossine che spesso passano in secondo piano, come i coloranti e gli aromi artificiali. Gelati, sciroppi, granite e cocktail estivi sono gli alimenti più camuffati con additivi e di cui è difficile verificare il contenuto (spesso sono serviti nei bar e quindi l’etichetta non può essere verificata).
Sarà quindi meglio evitare il consumo di cibi e bevande dai colori appariscenti e, nel caso, usare un integratore vegetale per disintossicarsi: Solidago virga aurea

La solidago è una pianta erbacea dai fiori gialli, diffusa nei pascoli dell’Italia centro-settentrionale. Ha priorità diuretiche, disintossicanti, antinfiammatorie e decongestionanti. I flavonoidi e le saponine presenti nelle sommità fiorite della solidago hanno la capacità di stimolare la diuresi e quindi di favorire l’eliminazione delle tossine idrosolubili, ossia quelle che si possono sciogliere in acqua attraverso l’urina  e di ridurre i liquidi in eccesso nell’organismo.

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La dieta dell’ortica

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Fortemente depurativa, diuretica, ricchissima di sali minerali, in particolare di ferro, tanto da assicurare un piacevole senso di energia e vigore: pensare che l’ortica è conosciuta quasi esclusivamente per le sue proprietà irritanti. Utilizzata come ingredienti principale di decotti e infusi ma anche per preparare contorni, minestroni e primi piatti, aiuta ad eliminare tossine e liquidi ristagnanti: e diventa la protagonista di una dieta!

Il programma dimagrante dura due giorni e mezzo: si inizia nel pomeriggio del primo giorno (fino a mezzogiorno del primo giorno si può mangiare come sempre) e poi si prosegue come indicato nel programma per i due giorni successivi: bastano due giorni e mezzo per perdono un chilo di troppo e combattere la ritenzione.

L’apporto calorico  molto ridotto, ma la breve durata della dieta dell’ortica permette di non correre rischi per la salute. Per tenere il peso sotto controllo il programma può essere ripetuto una volta al mese, per 2-3 mesi, in base alle proprie necessità.

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Bambini, aiutiamoli a mangiar bene sin da piccoli

alimentazione bambini

Il profondo cambiamento dei ritmi di vita quotidiani occorso soprattutto in questi ultimi anni ha comportato modificazioni delle abitudini alimentari tali da generare un pericoloso aumento dell’incidenza di obesità e sovrappeso e tutte le conseguenze sul nostro stato di salute ad essi legate (ipertensione, diabete, malattie cardiovascolari). Questo dato riguarda purtroppo anche i bambini: un’alimentazione scorretta caratterizzata da un apporto calorico giornaliero eccessivo rispetto alle reali necessità nutrizionali, una dieta monotona con un elevato introito di proteine di origine animale e grassi saturi a fronte di una carenza di carboidrati complessi, vitamine, fibre e sali minerali cui va ad aggiungersi uno stile di vita sempre più sedentario hanno infatti portato alla diffusione di obesità e sovrappeso presso la popolazione infantile.

Appare dunque evidente quanto sia necessario educare i bambini a mangiare sano sin dalla più tenera infanzia, sia per promuovere un corretto sviluppo, che per prevenire l’insorgenza di patologie, come quelle su indicate, in età adulta. Compito questo che spetta senza ombra di dubbio alla famiglia, prima che alle istituzioni scolastiche. Ma quali accorgimenti occorre mettere in atto per raggiungere lo scopo?

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La dieta contro il fegato grasso

dieta contro fegato grasso

Spiega Antonio Picciotto, del dipartimento di Medicina interna e Specialità mediche dell’Università di Genova

” Tra ciò che mettiamo in tavola e la salute del fegato c’è un legame molto stretto e questo riguarda la qualità di ciò che mangiamo, ma soprattutto la quantità”

Ci sono alimenti che possono essere dannosi se assunti in grandi quantità e con continuità, come i grassi di origine animale (burro, strutto, lardo). Si possono accumulare nell’organo e sviluppare, nel tempo, una patologia epatica: il cosiddetto fegato grasso. Sottolinea l’esperto:

“Il problema più importante è la quanti­tà di calorie che ingeriarno”

Una quantità difficile da calcolare a tavolino, perché va commisurata al tipo di vita che si segue:

 “Chi si muove molto, per lavoro o per hobby, brucia molte più calorie di un sedentario e quindi ne deve assumere di più”

Te­nere d’occhio il girovita è quindi il primo passo da compiere. È stato dimostrato che un eccesso di peso, oltre a ripercuotersi sulla salute delle arterie, incide anche sul fegato.Puntua­lizza Picciotto:

“È un organo di riser­va dei grassi e quelli in eccesso si accumulano anche qui”

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Eritema solare: come curarlo con le erbe

tintarella

L’eritema è un’infiammazione della pelle caratterizzata da un arrossamento a chiazze con zone in rilievo, ed è spesso accompagnato da una sensazione di bruciore mista a prurito, che prende il nome medico di “cociore”; di solito questa dermatite colpisce le persone più predisposte e si presenta dopo le prime esposizioni al sole.

A provocare l’eritema è il calore dei raggi solari, e quindi il primo consiglio è quello di non esporsi nelle ore più calde della giornata, cioè dalle 12 alle 16,30.

Contro il rossore giovano le proprietà della calendula, pianta preziosa per i suoi pigmenti flavonici e per l’azione sinergica dei suoi principi attivi dall’effetto antinfiammatorio; è un rimedio a cui si può ricorrere in pomata ma anche per uso interno: 20 gocce due volte al giorno. In alternativa, una pianta utile e dalle proprietà curative può essere la bardana: 20 gocce due volte al giorno, oppure le proprietà rinfrescanti e antirossore di malva e menta, efficaci per infusi da bere due volte al giorno.

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Frittata con le capesante: frittata più leggera ma più ricca di gusto/2

frittata con capesante

E’ diffusa l’abitudine di riempire la frittata con pancetta e prosciutto, autentiche bombe di grassi. Il segreto per sgrassarla? Usare tanti ortaggi ed evitare il mix di carne, uova e latte. Ecco una variante decisamente innovativa del­la frittata più classica, per via della presenza delle capesante, che in questo caso sosti­tuiscono la classica pancetta o le cozze, che spesso d’estate si aggiungono alle frittate. Dal punto di vista del gusto, le capesante sono più neutre rispetto alle cozze, e pur avendo le stesse caratteristiche nutrizionali, hanno però una consistenza maggiormente com­patta e quindi si prestano bene ad essere uti­lizzate come ingrediente per diversi piatti che richiedono una cottura.

Però, non è del tut­to ortodosso l’abbinamento con le uova e con il formaggio, perché il tutto rischia di diven­tare di difficile digestione, pur se con un ele­vato potere saziante. Sarebbe quindi buona norma gustare questa frittata solo 1-2 volte alla settimana, portandola in tavola come piatto unico, accompagnata da un’insalata. Ricca di proteine va accompagnata con una porzione di verdure, in questo modo sgonfia la pancia.

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La dieta dell’anguria e del cetriolo

dieta dell'anguria

Un fisico asciutto e una pelle morbida e soffice: sono gli obiettivi di una dieta fresca e allegra, che aiuta a combattere il caldo e la disidratazione, ma anche a dimagrire. Sì, perché gli alimenti più ricchi di acqua, come l’anguria e il cetriolo, hanno un ottimo effetto drenante e depurativo, ideale per contrastare i gonfiori e le infiammazioni che favoriscono la cellulite.
 
Composto per il 95,3% del suo peso da acqua l’anguria è il frutto idratante per eccellenza, ed è anche una buona fonte di vitamine del gruppo B, C e betacarotene, in grado di proteggere la pelle e i capillari e di favorire lo smaltimento del grasso. Grazie al contenuto di potassio e di magnesio, aiuta a combattere la spossatezza dovuta al caldo e a drenare liquidi e tossine, stimolando la diuresi e svolgendo una buona azione di ricambio dell’acqua.

Fresco e dissetante, il cetriolo è composto dal 96% di acqua e fornisce appena 14 calorie per etto. Grazie al suo buon contenuto di minerali è ottimo per reintegrare i liquidi e i sali dispersi con il sudore, ma anche per mantenere costante la temperatura corporea. Noto anche per i suoi benefici effetti sulla salute, questo ortaggio è un valido alleato della linea: le sue proprietà depurative, antinfiammatorie e diuretiche, contribuiscono a drenare contrastando le cellulite.

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La cassia: l’integratore naturale se ingrassi su fianchi e glutei!

cassia nomane

Una dieta ad alto contenuto di grassi può appesantire il metabolismo a causa dell’elevato apporto di calorie (basti pensare che un cucchiaio di olio vegetale o di burro sfiora le 100 kcal). Tuttavia, un’alimentazione ricca di grassi provoca anche uno squilibrio dell’orolo­gio biologico interno, mandando così in tilt i normali ritmi del metabolismo e provocando squilibri ormonali e sovrappeso. Occorre quin­di rivedere la dieta e assumere l’integratore giu­sto: la Cassia nomane.

La cassia è una pianta spontanea tropicale, non va confusa con la più nota cassia angustifolia, la quale ha proprietà prevalentemente lassative. La cassia nomane è ricca di flavonoidi e di altre sostanze che inibiscono l’azione della lipasi, gli enzimi del pancreas deputati alla digestione dei grassi. In questo modo riduce del 30% l’assorbimento dei grassi limitando così l’apporto calorico complessivo e diminuendo il livello di trigliceridi e colesterolo nel sangue. Potresti essere intasata di grassi se:

  • L’adipe si accumula prevalentemente nella parte inferiore della pancia, a livello di fianchi e glutei.
  • La tua dieta è molto ricca di cibi origine animale (burro, margarina  formaggi e salumi).
  • In genere, sei molto golosa di alimenti fritti e unti.
  •  Hai spesso la sensazione di avere la pancia gonfia a breve distanza dall’ultimo pasto.
  • Hai elevati livelli di trigliceridi e colesterolo nel sangue

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Fitsurf: il surf sulla terraferma

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Sperimentare le sensazioni inebrianti del surf ma in palestra: è l’ultima novità del mondo del fitness presentata in anteprima all’ultima edizione di Rimini Wellness.

Il surf, infatti, è uno sport affascinante, ma non tutti se la sentono di mettersi in gioco sull’acqua e di provare l’emozione dell’equilibrio sulle onde; ecco perché è stato pensato il fitsurf, una lezione di gruppo allegra e dinamica, che riproduce in palestra i movimenti, le posizioni e le tecniche del surf  tradizionale sfruttando un strumento chiamato indoboard.

L’indoboard è un attrezzo costituito da una tavola di legno colorata di forma ovale e di poco più di mezzo metro di lunghezza; questa tavola può essere resa più o meno stabile grazie a due supporti: un rullo di forma cilindrica e un cuscino rotondo morbido; l’uso di questi sostegni rende la tavola oscillante nelle diverse direzioni e riproduce, quindi, la situazione che si incontra nel surf tra le onde.

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Frittata con pancetta e broccoli: una frittata più leggera ma più ricca di sapore/1

frittata pancetta e broccoli

La frittata è un piatto decisamente pratico perché lo si può anche improvvisare in pochi minuti, mettendo insieme quello che offre il frigorifero. Ma può nascondere parecchie insidie: infatti, spesso nel prepararlo non si tiene in giusta considerazione che gli ingredienti principali della frittata (ovvero le uova), già di per sé contribuiscono a dare molta sostanza e anche una discreta quantità di calorie.

 Se poi per rendere il piatto più appetitoso si abbonda con altri alimenti sfiziosi… il conto calorico tota­le può salire in modo pericoloso, oltre a rendere il tutto pesante per lo stomaco. Anche il metodo di cottura può influire sulla digeribilità, oltre che sulle calorie. Vediamo allora come correggere il tiro. La frittata con pancetta è broccoli ha un aspetto davvero molto goloso e invi­tante, a cominciare dal profumo che spri­giona la pancetta intanto che sfrigola in pa­della.

 Ed è una vera tentazione perla gola e per i succhi gastrici. Intrigante anche la pre­senza dei broccoli, che garantiscono un bel tocco cromatico al piatto finale e un eleva­to il contenuto totale di fibre della frittata. Ma attenzione: perché basta dare un’oc­chiata un po’ approfondita alla lista degli in­gredienti per verificare come in questo piat­to si combinino di fatto un eccesso di ali­menti ricchi di grassi, e quindi di calorie. In altre parole, pancetta, formaggi e uova pos­sono essere una combinazione deliziosa per il palato ma “esplosiva” per la silhouette. Inoltre, non bisogna scordare che c’è anche il condimento, ovvero l’olio d’oliva, elemen­to indispensabile per questo tipo di cottura. Ma prepariamola così:

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Ricette light: salse per accompagnare piatti leggeri

tzatziki

I piatti leggeri non sono necessariamente noiosi e privi di sapore, basta arricchirli con salse fresche, aromatiche e light, come lo tzatziki greco, che è a base di cetriolo, yogurt e foglie di menta, che si abbina bene con insalate miste, primi di riso, carne e pesce alla griglia. Con l’aiuto della fantasia si possono preparare piatti gustosi, allegri e anti caldo come il gazpacho; ecco, allora, le ricette!

Tzatziki

Ingredienti
un cetriolo, 5 foglie di menta, un vasetto di yogurt greco, un cucchiaio di olio extravergine d’oliva, due spicchi d’aglio, due cucchiaini di aceto bianco, sale

Procedimento
Tritate il cetriolo con una grattugia larga, aggiungete il sale e riponetelo in un colino per almeno un’ora, in modo che perda tutta l’acqua. Quindi mettetelo in un piatto fondo e aggiungete l’aglio schiacciato, le foglie di menta, l’olio, l’aceto e lo yogurt e mescolate. Lasciate riposare in frigorifero per due ore e, prima di servire, decorate con cubetti di cetriolo e foglie di menta.

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Banaba contro fame e voglia di dolci

banaba contro adipe all'addome

Le brusche fluttuazioni dei livelli di zucchero nel sangue (glicemia) e quindi dell’insulina sono tra le principali imputate nell’aumento del peso corpo­reo. Inoltre sono proprio loro a stimolare la fame (comunemente detta “nervosa”) e il desiderio di cibo, specie di dolci, pane, focacce ecc. Per ri­durre queste fluttuazioni e mantenere regolari i livelli glicemici, si deve migliorare la qualità dell’alimentazione e la distribuzione dei car­boidrati nella giornata. Inoltre ci può essere d’aiuto l’insulina naturale: quella contenuta nella Banaba.

Verifica col test qui sotto se il rallentamento metabolico è dovuto a un eccessivo consumo di zuccheri, e poi scopri come “aggiustare” la dieta e quali cibi privilegiare mentre as­sumi la Banaba, l’integratore che sblocca il metabolismo:

  1. Il grasso accumulato si concentra su pancia e tronco (torace, dorso e cervico-nucale)?
  2. La tua dieta comprende porzioni di carboidrati eccessive (rispetto all’attività fisica svolta nel giorno), consumate soprattutto nelle ore serali (a cena o in generale dopo le 18)?
  3. Sensazione di fame intensa a breve distanza dall’ultimo pasto?
  4. Fame eccessiva e “nervosa” di dolci e farinacei (pizza, focacce, crackers ecc.)?

Ti riconosci in questo quadro clinico? Il  tuo blocco metabolico è dovuto all’eccesso di zuccheri. Per prima cosa, visto che ami i carboidrati, li dovresti consumare prevalentemente nella prima parte della giornata, ossia a colazione e pranzo.  In ogni pasto cerca di introdurre le fibre alimentari (contenute soprat­tutto in insalate e verdure a foglia verde, cereali integrali, crusca): riducono il tasso di assorbimento degli zuccheri, contenuti negli alimenti. A merenda sgranocchia 3 mandorle e 3 nocciole, che lubrificano il metabo­lismo senza provocare picchi di insulina.

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La dieta dei centrifugati

centrifugato

Un giorno solo di dieta, a base di centrifugati di verdura e di frutta, per depurare l’organismo ed eliminare i gonfiori: la dieta dei centrifugati permette di perdere circa un chilo e garantisce un rifornimento prezioso di vitamine e sali minerali.

È consigliato dedicare a questo programma un giorno non troppo impegnativo per non sottoporre l’organismo ad uno stress eccessivo; la giornata di dieta può essere seguita anche due volte al mese per mantenere leggerezza e benessere.

Per fare questa dieta è indispensabile avere la centrifuga, un elettrodomestico diverso dal frullatore; la frutta va privata degli eventuali noccioli, mentre non è necessario, se non esplicitamente indicato, eliminare la buccia.

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Il caldo può far accumulare più chili: vediamo come!

chili in più d'estate

Durante i mesi caldi, c’è una ghiandola che può rallentare il metabolismo: è l’ipotalamo. Situato nell’area più profonda del cervello, è la centralina che regola le funzioni primarie dell’orga­nismo (temperatura corporea, fame, sete ecc.) e, at­traverso l’ipofisi, governa le ghiandole endocrine del corpo (tiroide, pancreas endocrino, surreni ecc.). In condizioni di elevata temperatura ambientale, l’i­potalamo segnala alla tiroide di diminuire il metabolismo basale, allo scopo di ridurre la produzione di calore da parte dell’organismo.

Di conseguenza il metabolismo inizia a rallentare e quello che mangi viene più rapidamente trasformato in grasso. Le attività dell’ipotalamo sono regolate secondo un ritmo giornaliero (o “circadiano“) ben determinato. Ba­stano variazioni modeste nell’orario dei pasti o nelle ore di sonno, per provocare ricadute fisiologiche rilevanti, come stitichezza, digestione lenta, stasi metabolica. In generale il livello di tutte queste attività è massimo al mattino, tende a diminuire nel tardo pomeriggio-sera e rallenta la notte.

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Mangiare sano sotto l’ombrellone

ombrellone

Mangiare sano sotto l’ombrellone è più facile di quanto si creda: innanzitutto è necessario armarsi di borsa frigo e contenitori di plastica richiudibili, poi bisogna procurarsi gli ingredienti giusti. Indispensabili sono i vegetali di colore verde, rosso e arancione, perché forniscono vitamine e antiossidanti; queste formidabili sostanze proteggono l’organismo dal caldo e dall’azione nociva dei raggi solari e vengono maggiormente assorbite se condite con oli vegetali ricchi di vitamina E, un potente antiossidante.

Con pomodori, cetrioli, lattuga, carote, sedano, valeriana e peperoni, per esempio, si possono realizzare insalatone amiche della linea, semplicemente aggiungendo una porzione di proteine. Si può scegliere tra uno di questi cibi: 80 g. di tonno al naturale, 100 g. di fesa di pollo o di tacchino ai ferri tagliata a pezzetti, 100 g. di polpo lessato, oppure un uovo sodo.

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La dieta per quando siamo in vacanza

dieta in vacanza

Quando le giornate si allungano, specialmente  se siamo in vacanza, tutti, nessuno escluso, veniamo assaliti dalla voglia di fare sport. Dai più pigri, quelli che in città vanno in macchina anche da casa all’edicola (200 metri?) che improvvisamente decidono di camminare, fino ai più preparati, che durante l’anno corrono un paio di volte alla settimana e che invece, attratti dal lungomare o dal percorso che si infila tra i bo­schi delle Dolomiti, decidono di alzarsi all’alba e corrono tutti i giorni.

In entrambi i casi bisogna fare i conti col caldo, con la su­dorazione a volte copiosa e stu­diare un’alimentazione equilibrata e varia che aiuti il corpo a … so­pravvivere a questo improvviso impulso sportivo. Nella dieta giornaliera non devono mai mancare le proteine (fornite da cibi magri, come carni bianche e pesce), la verdura e la frutta. I vegetali crudi sono indispensa­bili in estate per la loro ricchezza di acqua, sali minerali e vitamine. Usate sempre grassi di origine vegetale come l’olio extravergine d’oliva per condire le pietanze e integrate con gli acidi grassi es­senziali Omega 3.

Una cosa da evitare è l’assun­zione di bevande alcoliche, che influiscono negativamente sulla regolazione della temperatura corporea. Facendo sport (anche la partita di pallavolo sulla spiaggia, per capirci) in presenza di temperature elevate, occorre rei­dratarsi senza cercare di fare i superuomini o le superwoman. Il processo fisiologico chiamato sudorazione se dà benessere perché ci consente di eliminare tossine e disperdere il calore in eccesso attraverso la cute va te­nuto sotto controllo. Una perdita di liquidi corporei eccessiva o prolungata può portare anche alla disidratazione.

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Voglia di dolce o di salato? Ecco perchè!

dolce o salato

Vi capita mai di avvertire un improvviso e quasi irresistibile desiderio per un certo alimento o piatto? Non c’è nulla da nascondere o da preoccuparsi, perché non succede solo alle donne in gravidanza, come vuole la tradizione popolare, ma anzi, capita più o meno a tutti: può trattarsi semplicemente di un segnale che il vostro organismo vuole darvi.

La voglia di carboidrati, in modo particolare di dolci, può segnalare il bisogno di serotonina: provate a mangiare una banana matura; il desiderio smodato di carboidrati può segnalare anche una carenza di lipidi giusti, di cui il nostro organismo ha bisogno. Ciò si verifica generalmente nelle persone che scelgono i cibi light, poveri di grassi, perché l’organismo tenta di produrre del grasso trasformandolo dai carboidrati. Un’integrazione con acidi grassi di tipo omega 3 risolve in breve tempo questa “voglia” difficile da controllare.

La voglia di lipidi, cioè di grassi, in particolare di creme, panna, gelati, salse, sembra essere legata alla maggiore produzione della galanina, un neurotrasmettitore collegato ad una sostanza che può essere liberata con una camminata molto intensa.

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