
La dieta macrobiotica rappresenta un modello alimentare ideato agli inizi del ‘900 dal giapponese Nyoiti Sakurazawa (meglio noto con lo pseudonimo di George Oshawa) in base al concetto, proprio della filosofia orientale, di yin e yang che individua le due energie opposte e complementari che governano l’universo, incluso l’uomo e ciò di cui si nutre.
Secondo questo modello infatti ciascun alimento reca in sè un’energia che lo riconduce a uno dei suddetti principi: la giusta combinazione fra l’energia yin e l’energia yang degli alimenti introdotti nell’organismo garantisce al corpo il medesimo equilibrio che regna nell’universo ed evita squilibri energetici causa di malessere e patologia. In base a questo assunto dunque chi osserva una dieta di tipo macrobiotico avrebbe garantita (il condizionale è d’obbligo) una vita lunga e sana.
Ciò detto è facile intuire come più che di dieta nel caso dell’alimentazione macrobiotica è opportuno parlare di stile di vita, alimentare e non solo. Il suo ideatore la definì infatti “l’applicazione alla vita giornaliera dei principi della filosofia orientale”. Ma come si traduce tutto questo in pratica?