La carenza di potassio, soprattutto di estate, può rivelarsi un problema. Vediamo come combatterlo a tavola ricordando che questa sostanza è fondamentale, insieme ad altri minerali, per il nostro organismo.
Conseguenze della carenza di potassio
Le alte temperature tipiche dell’estate, se non lo integriamo in modo corretto con l’alimentazione, possono portarci a subire una carenza di potassio. E la sua importanza come macroelemento per la nostra sopravvivenza ci costringe a cercare di trovare una soluzione che possa assicurarci la sua presenza.
Una carenza di potassio rischia di creare criticità all’organismo per quel che riguarda la regolazione dell’attività cardiaca e della pressione sanguigna. Causando allo stesso tempo stanchezza e malumore. Dobbiamo inoltre ricordare che la carenza di potassio potrebbe dipendere anche da una carenza di magnesio pre-esistente, essendo i due macronutrienti interdipendenti.
Perché questo problema è più sentito di estate? Semplice: tendiamo a sudare di più e a perdere una quantità maggiore di minerali. La carenza di potassio ci può portare a sperimentare crampi muscolari nella notte, ad esempio. E se a questa si accompagna anche una mancanza di magnesio la situazione rischia di complicarsi più del necessario.
È per tale motivo che dobbiamo cercare di integrarlo a tavola nel modo corretto. Come fare? Di solito consumare almeno 5 porzioni al giorno tra frutta e verdura dà modo di rispettare il fabbisogno giornaliero di questo minerale.
Ecco dove trovare il macronutriente
Soprattutto perché esso è presente virgola in concentrazioni differenti, praticamente in qualsiasi alimento. È presente anche nell’acqua minerale, fattore fondamentale soprattutto d’estate con il caldo. Se dobbiamo combattere una carenza di potassio però dobbiamo puntare in particolare su alcuni vegetali freschi che ne sono ricchi. Parliamo nello specifico di spinaci, finocchi, indivia, carciofi e cavoletti di Bruxelles. Ma anche piselli e fagioli nonché diversi alimenti appartenenti alla categoria della frutta secca.
Dobbiamo fare attenzione però a quest’ultimo gruppo alimentare: a prescindere dalla carenza di potassio non dobbiamo esagerare con il loro consumo per evitare di annullarne i benefici generali con le problematiche che possono apportare se mangiati in quantità eccessive.
È importante, lo ripetiamo, essere anche coscienti di come funziona l’assunzione del potassio. Sebbene alcuni alimenti ne siano ricchi, solo parzialmente vengono assimilati dall’organismo visto che, attraverso la cottura, se ne perde almeno il 30%. Percentuale alla quale bisogna aggiungere la quantità persa tenendo le verdure all’interno dell’acqua o eliminando la buccia dagli ortaggi.
Se vi sentite stanchi e spossati e dagli esami ematici viene rilevata una carenza di potassio, fatevi aiutare dal vostro medico o a un nutrizionista. Saranno in grado di potervi indicare come integrare al meglio questa sostanza.