Le alternative alle uova nell’alimentazione

Le uova, croce e delizia di molti: pur essendo ricche di nutrienti, molte persone non le possono assumere perché intolleranti o per altri morivi di salute, come ad esempio chi soffre di colesterolo alto.

Per tutti questi motivi, a volte è necessario eliminare, o per lo meno ridurre le uova dall’alimentazione, sostituendole con altri alimenti altrettanto proteici e nutrienti. Prima di presentarvi questi alimenti per così dire “alternativi”, una precisazione è d’obbligo: attenzione alle cosiddette uova “nascoste”, ovvero quelle presente nella composizione di molti alimenti, quali i biscotti, i dolci, la pasta all’uovo, le salse e la maionese.

Un’ottima alternativa alle uova sono i legumi, alimenti ricchi di proteine e contenenti diversi aminoacidi perfetti da abbinare a pasta e riso; via libera, quindi, ai piatti della tradizione invernale, ossia le minestre di pasta e legumi, piatti unici in grado di fornire all’organismo tutti i nutrienti di cui ha bisogno: dalla proteine alle fibre, dai glucidi ai sali minerali passando per le vitamine.

Oltre ai legumi, una sana alternativa alle uova è rappresenta dalla soia, che è pur sempre un legume, ma si trova in commercio anche sotto altre spoglie; ecco alcuni modi di assumere la soia: a colazione, grazie al latte di soia, come primo piatto sotto forma di spaghetti, come contorno, con i germogli, e anche come secondo grazie alle polpettine di soia; e poi, ancora, trovate la soia nel formaggio tofu, nei condimenti, cioè la salsa di soia, e nei dessert.

Uno degli innegabili vantaggi della soia, è l’assenza di colesterolo, il che la rende perfetta per chi non mangia uova proprio perché soffre di colesterolo alto. Anche la carne e il pesce possono sostituire le uova, ma ovviamente andranno consumate con attenzione in quanto apportano un quantitativo diverso, in termini di colesterolo e di grassi, rispetto ai legumi e alla soia.

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2 commenti su “Le alternative alle uova nell’alimentazione”

  1. io sono un gran sostenitore delle uova, avvolte anche in caso di colesterolo al di sopra dei valori ematici massimi.
    ottime le alternative consigliate ma sarebbe il caso che la scienza alimentare cominci anche a valutare l’origine degli alimenti (per es. sulla soia ci sarebbe molto da dire sull’effettiva compatibilità con il nostro metabolismo) e soprattutto sulle modalità di condervazione e preparazione.
    un alimentazione buona non è la semplice somma di quantità date di proteine, lipidi, glucidi, sali minerali e vitamine contenute negli alimenti.
    Bisogna andare oltre, rompere questi schemi rigidi che la dietologia moderna sta costruendo iducendo in errore troppa gente. E le evidenze quotidiane purtroppo sostengono queste mie perlpessità

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