Alghe dimagranti, usi e controindicazioni

Alghe dimagranti usi controindicazioni

È risaputo che le alghe, soprattutto quelle ricche di iodio, sono un efficace coadiuvante nelle diete dimagranti. Inoltre, le mucillagini (fibre solubili) di cui sono ricche placano la fame, migliorano la digestione, regolano il tasso di zuccheri e di grassi nel sangue e combattono la stitichezza. Vediamo insieme quali sono le alghe utili per perdere peso, le dosi e le eventuali controindicazioni.

Fucus vescicolosus: è un’alga ricchissima di iodio che cresce nei mari dell’emisfero Nord, ma anche nel canale della Manica. Come tutte le alghe brune (e perciò ad alto contenuto di iodio) stimola la produzione degli ormoni tiroidei, che a loro volta influenzano il metabolismo. Questo minerale, infatti, ha un ruolo nel determinante nell’efficienza nell’uso dei nutrienti da parte dell’organismo e nel favorire la perdita o l’aumento di peso corporeo. Il fucus viene utilizzato per favorire il dimagrimento, inoltre è utile per ridurre i livelli di colesterolo e normalizzare i livelli di zuccheri nel sangue. Agisce anche a livello intestinale, facilitando la peristalsi e di conseguenza l’evacuazione. La dose giornaliera è compresa tra i 600 e i 1000 mg di estratto secco titolato, da suddividere in due somministrazioni: una al risveglio, la seconda nel primo pomeriggio. Ad alti dosaggi può causare ipertiroidismo transitorio, tremori, irritabilità, tachicardia, insonnia e ipertensione. Il fucus è controindicato per chi soffre o ha sofferto di disturbi tiroidei (es. il morbo di Basedow Graves). È sconsigliata anche nei soggetti cardiopatici, ipertesi, durante la gravidanza e l’allattamento e in chi presenta una familiarità per patologie della tiroide, soprattutto tra i parenti di primo grado.

Laminaria: è un’alga che cresce lungo le coste del Mare del Nord e dell’Atlantico settentrionale ed è apprezzata soprattutto per il suo elevato contenuto di sali minerali, e in particolar modo di iodio. Oltre a stimolare il metabolismo, riduce la ritenzione idrica e gli inestetismi della cellulite. Grazie al contenuto di fucoxantina, una sostanza che agevola l’e­liminazione del grasso corporeo in eccesso, agisce in particolar modo sul grasso addominale, con risultati visibili sin da subito. Quest’alga aumenta anche il senso di sazietà, contrasta la stipsi e la disbiosi intestinale ed è utile in caso di sovrappeso dovuto a ipotiroidismo. Si consigliano da 2 fino a 4 compresse di Laminaria al giorno, da assumere ai pasti con acqua, fino a 3 mesi consecutivi. È sconsigliata in gravidanza e in presenza di ipertiroidi­smo, malattie renali e di cuore.

Alga Kelp: un’alga bruna che cresce nell’oceano Pacifico. Stimola il metabolismo, ha un’azione ipolipemizzante, ipoglicemica, antiossidante e lassativa. Vanta anche proprietà sazianti, drenanti e anticellulite. Il merito è dell’elevato contenuto di iodio, che stimola la ghiandola tiroidea, influendo sul metabolismo basale. Inoltre, aiuta a contrastare il ristagno dei liquidi in eccesso, riduce l’appetito e rallenta l’assorbimento di carboidrati, grassi e proteine. Gli integratori a base di alga Kelp non devono essere assunti per più di 2 mesi consecutivi. La dose consigliata è di 2-4 compresse al giorno per almeno 20 giorni. Per il suo elevato contenuto di iodio è controindicata per chi soffre di ipertiroidismo, ipertensione, cardiopatie e non va usata in gravidanza e allattamento. Inoltre, può comportare disturbi di pressione e tachicardia.

Alga Klamath: quest’alga, che cresce nel lago omonimo in Oregon, a differenza delle alghe marine, è povera di iodio, ma presenta maggiori quantità di calcio e fosforo. Inoltre è tra le fonti più ricche di acidi grassi Omega 3 e Omega 6. Contiene tutti gli aminoacidi essenziali, ma anche vitamina C, E, B1, B2, B3, B5, Acido folico e B12. Detiene il più alto contenuto di betacarotene ed in grado di modulare il metabolismo degli zuccheri e dei grassi grazie all’elevato contenuto di vanadio organico, e di ridurre il colesterolo cattivo e i trigliceridi. Inoltre, aiuta a controllare la fame grazie alla presenza della feniletilammina, sostanza in grado di inibire l’appetito. La dose consigliata è di 2-4 compresse al giorno per almeno 20 giorni. Non presenta particolari controindicazioni, se si rispetta il dosaggio giornaliero. In caso di gravidanza e durante l’allattamento è preferibile consultare un medico prima dell’uso.

Photo Credit| Thinkstock

Condividi l'articolo:

Lascia un commento