Contrastare la preipertensione con l’anguria

È il simbolo dell’estate, eppure è un frutto che andrebbe mangiato tutto l’anno. Non solo, perché ha basso contenuto calorico e tanta acqua, ma perché è in grado di contrastare la preipertensione, una delle patologie che precedono l’insorgenza delle malattie cardiovascolari. Sto parlando dell’anguria e questo è quanto hanno scoperto con uno studio pilota i ricercatori della Florida State University Usa,  guidati da Bahram Arjmandi.

Per raggiungere questa tesi, gli esperti hanno somministrato a un piccolo gruppo di 4 uomini e 5 donne in post menopausa (tra 51 e 57 anni) 6 grammi di estratto di L-citrullina per sei settimane, rilevando un miglioramento della funzione delle arterie e, di conseguenza, l’abbassamento della pressione aortica in tutti e 9 i soggetti.

La ricerca sarà pubblicata sull’importante rivista American Journal of Hypertension ed  è la prima di questo tipo condotto sugli esseri umani.  Arturo Figueroa, un componente del team, ha dichiarato.

L’anguria è la più ricca fonte alimentare naturale di L-citrullina ed è molto simile alla L-arginina, l’aminoacido necessario per la formazione di ossido nitrico a sua volta essenziale per la regolazione dell’elasticità delle pareti delle arterie e, di conseguenza, della pressione arteriosa. Dati i risultati generati da questo studio preliminare speriamo di continuare la ricerca su un gruppo molto più ampio di partecipanti.

Una volta nel corpo, la L-citrullina è convertita in L-arginina: la scoperta potrebbe rappresentare una soluzione per quelle persone che hanno bisogno di supplementi dietetici di L-arginina per la loro preipertensione, ma che può provocare nausea, disturbi del tratto gastrointestinale e diarrea mentre l’anguria, stando ai risultati dello studio pilota, sembrerebbe essere ben tollerata.  L’anguria ha comunque tante qualità perché è composta da acqua (94% circa), una piccolissima percentuale di proteine e fibra alimentare, glucidi, minerali (sodio, potassio, ferro fosforo e calcio), vitamine A e C, niacina (vitamina PP), riboflavina (vitamina B2) e tiamina (vitamina B1).

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