
Il ginseng è una radice che proviene dall’Oriente, ed è inconfondibile con la sua forma che ricorda quella del corpo umano, con diramazioni che suggeriscono l’idea di braccia e gambe: non per niente in cinese jen-shen significa “simile all’uomo”. Con il termine ginseng si indicano tre piante: il Panax Ginseng, nativo della Cina, il Panax Quinquefolius, di origine americana, e l’Eleutherococcus senticosus, la varietà siberiana.
Il ginseng deve le sue proprietà tonificanti a un gruppo di sostanze che prendono il nome di ginsenosidi, alle vitamine del gruppo B e C, agli aminoacidi, al manganese e agli oligoelementi.
Il ginseng è utilizzato come energizzante in molte bevande prodotte industrialmente, ma è ancora più efficace se viene usato come ingrediente di infusi e tisane casalinghe.
Questa pianta svolge un’importante azione adattogena e antistress: non solo innalza la resistenza alla fatica e la generale capacità di lavoro psico-fisico, ma stimola anche la risposta del sistema immunitario, rafforzando le capacità di adattamento al mutare delle stagioni. Diverse ricerche hanno anche dimostrato l’azione antidepressiva del ginseng, capace di inibire la sintesi di certi neuromediatori implicati nella depressione.

