Come combattere la fame di dolci

La fame di dolci è un problema che a lungo andare può creare qualche problema alla linea e alla dieta. Spesso la voglia di mangiare dolci ci assale di notte, la sera dopo cena o semplicemente alla fine di un pasto. Senza la giusta forza di volontà è difficile resistere ma vale la pena provare a rimediare, per fare del bene alla nostra salute.

Recenti ricerche dimostrano che più dolci si mangiano, più si ha voglia di mangiarne ancora perchè gli zuccheri agiscono sul cervello creando una vera e propria dipendenza per la quale il corpo continua a chiedere zuccheri anche quando non ne ha assolutamente bisogno.

> UNA PILLOLA PER COMBATTERE LA VOGLIA DI DOLCI

C’è anche da considerare che il nostro desiderio di dolci è più forte di quello di cibi grassi anche perchè gli zuccheri stimolano i cosiddetti ormoni del buonumore come endorfine e serotonina, sostanze che ci danno energia immediata e buonumore ma che una volta esaurite ci lasciano più stanchi di prima.

> ASPEN, QUANDO L’ANSIA CI FA MANGIARE

Combattere la fame di dolci è fondamentale per cominciare a perdere peso. Per farlo, iniziate a eliminare gli alimenti ad alto indice glicemico e programmate un’alimentazione più controllata e regolare che comprenda tre pasti principali e due spuntini. Prediligete le farine integrali e cercate di mangiare a intervalli di tempo regolare, senza arrivare troppo affamati ai pasti. Se avete fame mangiate frutta fresca e frutta secca ed evitate i dolci confezionati che sono troppo ricchi sia di zucchero che di sale.

> BANABA CONTRO FAME E VOGLIA DI DOLCI

 

 

10 alimenti che non fanno mai ingrassare

Mangiare quantità industriali di cibo senza ingrassare. E’ un sogno? Forse non del tutto se pensate che esistono alcuni alimenti che, anche se mangiati in grande quantità, non fanno ingrassare. Anzi, grazie alle loro qualità e al contenuto di fibre, aiutano a dimagrire. Ecco quali sono i 10 alimenti che non fanno mai ingrassare:

> 6 SEGRETI PER MANGIARE SENZA INGRASSARE

1. Sedano

E’ composto di acqua per più del 95%. Contiene potassio, folati, fibre e ben il 30% della razione giornaliera di vitamina K. Ha pochissime calorie e anche tanti antiossidanti per una pelle sempre giovane. Insomma, un vero cibo dimagrante.

2. Mirtilli

Come altri frutti rossi, i mirtilli contengono i famosi per gli antiossidanti, ma ne contengono molti di più rispetto agli altri. 250 grammi di mirtilli apportano circa s85 calorie e contengono il 14% della dose giornaliera raccomandata di fibre.

> LA DIETA INTELLIGENTE PER MANGIARE A VOLONTA’ SENZA INGRASSARE

3. Cetrioli

Anche loro contengono tantissima acqua e sole 16 calorie per porzione. Nei semi e nella buccia sono contenute le migliori proprietà nutrizionali ed è per questo che si consiglia di consumarli senza pelarli. E poi contengono beta-carotene indispensabile per il benessere degli occhi.

4. Pompelmo

Il pompelmo aggiunto alla dieta può aiutare a perdere peso perchè è molto ricco di fibre che bloccano la fame e stabilissano i livelli dello zucchero nel sangue. Così lo mangi, fai il pieno di vitamine e ti senti sazio più a lungo.

> LA DIETA PER NON INGRASSARE DURANTE LE FERIE ESTIVE

5. Pomodori

Rossi e succosi, sono un concentrato di licopene, una sostanza che aiuta a combattere le malattie croniche. Pochissime calore (25 per un pomodoro di taglia media) e tanta vitamina A, C e B2, così come folati, cromo, potassio e fibre.

6. Broccoli

Contengono sulforafano, un anti cancerogeno, e poi vitamine A,C,E e K e tantissime fibre, all’incirca il 20% della dose giornaliera consigliata. Solo 31 calorie a porzione ma meglio mangiarli crudi o cotti al vapore per non perdere le loro proprietà nutritive.

7. Fragole

Contengono più vitamina C di un’arancia e poi sono ricche in polifenoli, potassio, fibre e non hanno grassi, sale né colesterolo. Solo 50 calorie a porzione e una bontà pazzesca.

8. Arance

Non sono solo una fonta di vitamina C ma anche di sostanze importanti per la salute della pelle. 80 calorie per un’arancia media e tantissimo sapore. Ottime anche nelle spremute per merenda.

9. Cavolfiore

Contiene antiossidanti e sostanze fitochimiche ed è una fonte eccellente di folati, fibre, vitamine C e K. Una porzione abbondante apporta solo 25 calorie.

10. Melone

Il melone contiene più beta-carotene di frutti come pesche, mango e arance ma il vantaggio è che è un frutto molto meno calorico: solo 55 calorie per porzione. Il suo vantaggio è che è composto da più del 90% di acqua e garantisce oltre il 100% della dose di vitamine A e C giornaliere.

Una dieta con poco sale non aiuta ad abbassare la pressione

Il recente studio condotto da Lynn L. Moore, della Boston University School of Medicine, presentato all’ Experimental Biology 2017 meeting, sembra essere destinato a far discutere molto. Partiamo dal risultato: secondo i ricercatori una dieta a basso contenuto di sodio, e quindi di sale, nel lungo periodo non aiuta a tenere bassi i livelli della pressione.

Lo studio mette sotto la lente di ingrandimento le linee guida sulla dieta americane, che raccomandano di limitare il sodio a 2,3 grammi al giorno e in particolare, dopo l’osservazione di 2632 persone tra 30 e 64 anni nell’arco di 16 anni ha fatto emergere che non è tanto il consumo del sale a influenzare l’innalzamento della pressione, quanto la presenza nella dieta di altri minerali come il potassio, il magnesio e il calcio.

> LA DIETA SENZA SALE PER SUPERARE LA PROVA COSTUME

Dall’analisi del Framingham Offspring Study è infatti emerso che alti livelli di potassio, calcio e magnesio portavano una pressione più bassa nel tempo e che le persone con più alti livelli di sodio (3717 milligrammi al giorno in media) e di potassio (3211 milligrammi al giorno) avevano la pressione sanguigna più bassa.

> DIETA IPOSODICA PER RIDURRE IL SALE IN CUCINA CON GUSTO

Attenzione: non si tratta di affermare che grandi quantità di sodio nella dieta non siano nocive o non abbiano influenza nei valori della pressione arteriosa ma Lynn L. Moore spiega che i risultati di questa ricerca dovrebbero aiutare a rifocalizzare l’attenzione sull’importanza di una dieta equilibrata in cui siano presenti anche alimenti ricchi di potassio, calcio e magnesio.

> I SOSTITUTI DEL SALE NELLA DIETA PER INSAPORIRE I PIATTI E PROTEGGERE LA SALUTE

Secondo la studiosa potrebbero anche esserci delle persone particolarmente sensibili al sale, la cui assunzione potrebbe causare disturbi pressori, ma lo studio rivela una cosa che prima ignoravamo: anche assumere potassio, calcio e magnesio aiuta a controllare la pressione.

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Troppi grassi saturi mettono a rischio le articolazioni

La salute delle articolazioni dipende anche dalla dieta. Sebbene i problemi alle articolazioni siano collegati all’obesità in quanto un eccessivo peso corporeo le può sollecitare e affaticare, un recente studio scientifico ha dimostrato che anche la qualità della nostra alimentazione ha a che fare con la salute delle articolazioni.

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Scientific Reports e dimostra il ruolo chiave dell’alimentazione nella correlazione con malattie delle articolazioni come l’osteoartrosi che colpisce le ginocchia, le anche, le mani e la colonna vertebrale.

GRASSI BUONI E GRASSI CATTIVI NELLA DIETA, QUALI SONO E DOVE SI TROVANO

I ricercatori della Queensland University of Technology, in collaborazione con un team della Southern Queensland University, hanno trovato per la prima volta una correlazione tra un’alimentazione ricca di grassi saturi e l’insorgenza dell’osteoartrosi. Lo scopo dello studio era verificare come le diete ricche di grassi saturi ( olio di palma, olio di cocco, burro e cibi industriali) avessero effetti negativi sulla salute delle cartilagini. La scoperta è che una dieta composta da carboidrati e dal 20% di grassi saturi può produrre modificazioni artrosiche nel ginocchio.

FONTI ALIMENTARI DI GRASSI BUONI, QUALI SCEGLIERE?

A lungo andare, l’assunzione di grassi animali, burro ed olio di palma derivat,i indebolisce la cartilagine, che perde il suo effetto di cuscinetto ammortizzante, causando dolore. Al contrario, l’assunzione dei grassi animali che contengono acido laurico, e di un grasso saturo contenuto nell’olio della noce di cocco, sembra abbiano l’effetto opposto, cioè diminuirebbero il deterioramento della cartilagine.

I CIBI GRASSI PORTANO ALL’INFERTILITA’ MASCHILE

Una cosa è certa: l’insorgenza di malattie come l’osteoartrosi ha più a che fare con quello che mangiamo piuttosto che con l’usura delle articolazioni.

 

Proposta di legge della Lega: frutta e olio scaricabili dalle tasse

Quello che mangiamo ha influenza sul nostro stato di salute. Se questo è vero, allora anche lo Stato dovrebbe stimolare i cittadini a prendersi cura della propria salute mangiando bene e poi scaricando questi acquisti dalle tasse. In estrema sintesi, è questo il senso della proposta di legge della Lega, presentata pochi giorni fa al Senato.

Funzionerebbe così: il ministero dell’Agricoltura dovrebbe preparare un elenco dei prodotti tradizionali «funzionali al mantenimento di un buono stato di salute» e chi li compra potrebbe poi scaricare il costo dalle imposte. Esattamente come si fa adesso per voci come gli interessi sul mutuo della prima casa o le visite mediche e i farmaci, si potrà fare per il cibo. Compri le mele e togli quello che hai speso dal tuo reddito, sul quale poi lo Stato calcola le tasse che devi pagare.

> ALLARME NEUROMED: CON LA CRISI LA DIETA MEDITERRANEA E’ DIVENTATA UN LUSSO

Olio d’oliva, frutta, verdura, pesce, cereali dovrebbero ovviamente fare parte dell’elenco insieme ad altri alimenti – ma una lista ufficiale non è stata redatta ufficialmente – che sono indispensabili per mantenere buono lo stato di salute perchè sono alimenti tipici della dieta mediterranea, i cui effetti positivi sulla durata e sulla qualità delle vita sono ormai talmente certi che persino l’Unesco ha ritenuto la dieta mediterranea un patrimonio dell’umanità.

> DIETA MEDITERRANEA: 7 BENEFICI PER LA SALUTE

Dunque secondo la Lega mangiare meglio dovrebbe essere uno stimolo per la salute ma anche per pagare meno tasse. E ovviamente non si può che essere d’accordo. Resta però da capire dove si recupereranno le risorse economiche per sostenere questa proposta di legge, che si ferma al principio generale ma non indica i numeri.

> ABBASSARE IL COLESTEROLO CON LA DIETA MEDITERRANEA

Miele di girasole per controllare il colesterolo

E’ profumato e rinfrescante ma soprattutto è un alimento alleato per chi soffre di colesterolo alto, oltre ad essere benefico anche per la pelle. Il miele di girasole infatti è ricco di acidi attivi sul sangue, ha un’efficace azione depurativa e disintossicante ed è considerato un vero e proprio rimedio anticolesterolo, che favoriscel’abbassamento di quello cattivo e la conservazione di quello buono.

E’ fortemente consigliato a chi soffre di ipertensione e si può usare come dolcificante durante il giorno, non solo per chi soffre episodicamente di colesterolo alto ma anche per chi soffre di una vera e propria patologia, perchè si può associare alle cure mediche.

> COME SI PUO’ DIMAGRIRE CON LA DIETA DEL MIELE

Il miele di girasole inoltre fa benissimo alla pelle perchè è ricco di tannini e di vitamine del gruppo B, favorisce anche la microcircolazione esterna della pelle e quindi ha un’azione molto lenitiva sui rossori, è in grado di rinforzare i capillari e ha un’azione schiarente sulle macchie della pelle. Essendo un miele particolarmente ricco di acqua e fruttosio è quello più adatto per le pelli ipersensibili e con couperose.

> I PRODOTTI DELLE API CHE FANNO BENE A LINEA E SALUTE

Per una maschera di bellezza per pelli sensibili fatta in casa basta mescolare un cucchiaino di miele di girasole con un cucchiaio di acqua di rose. Il composto si stende sul viso perfettamente pulito e si tiene in posa per dieci minuti e poi si risciacqua con acqua tiepida. La pelle risulterà subito meno arrossata e le piccole venuzze del viso schiariranno fino a regredire. Il trattamento si può fare 2 volte a settimana anche per lunghi periodi.

Diete e prova costume: attenzione ai rimedi super veloci

Addome piatto, vita stretta e qualche chilo in meno. La primavera è arrivata e stiamo già pensando a come farci trovare in forma per l’appuntamento con la prova costume. Mettersi a dieta può essere una buona idea ma bisogna fare molta attenzione a scegliere la giusta dieta dimagrante, quella che fa per noi, che è adatta alle nostre esigenze e studiata per i nostri bisogni nutrizionali. Ma c’è di più: gli esperti infatti ci mettono in guardia dal seguire tutte quelle diete che promettono un dimagrimento super veloce e con pochi sacrifici.

dieta mediterranea

Un esempio? La dieta Lemme che prevede i carboidrati a colazione e grandi quantità di proteine durante tutti gli altri pasti. E poi la dieta Scarsdale, La dieta Dukan, la dieta Atkins, la dieta del supermetabolismo e tantissime altre. Se qualcuno vi dice che è possibile perdere 10 chili in un mese, meglio diffidare. Un risultato così veloce può essere possibile solo seguendo un regime alimentare molto squilibrato, che alla lunga potrebbe avere brutte ripercussioni sulla nostra salute.

> C’E’ DIFFERENZA TRA DIMAGRIMENTO E PERDITA DI PESO?

Idem per i farmaci dimagranti. Fate molta attenzione ai bruciagrassi che possono avere effetti collaterali sulla tiroide e sulla salute del cuore.

> DIETA: PER DIMAGRIRE NON BISOGNA AVERE FRETTA

Gli esperti quindi consigliano di rivolgersi sempre alla tradizionale e sicura dieta mediterranea. Senza demonizzare i carboidrati, senza mangiare troppe proteine e mangiando un po’ di tutto, in misure minori e limitando fortemente grassi e zuccheri. Una dieta del genere fa bene al corpo ma anche alla mente perchè non ci costringe a privazioni esagerate e ci insegna un regime alimentare che poi possiamo seguire per tutta la vita, senza riprendere i chili persi.

> LA DIETA DELL’OLFATTO PER PERDERE PESO VELOCEMENTE

No alla dieta vegana per gli under 16: pene severe per i genitori

La dieta vegana è pericolosa per la salute e lo è ancora di più per i ragazzi under 16. PArtendo da questo presupposto, una recente proposta di legge presentata dalla deputata di Forza Italia Elvira Savino propone una sanzione dura per chiunque adotta la dieta vegana nei confronti di un minore di 16 anni con una pena che va da 2 anni e mezzo a 4 se questo è causa di malattie o di lesione personale permanente, e poi da 4 a 6 anni se invece la dieta vegana è causa di morte. Pene aumentate di 12 mesi quando il bambino ha meno di 3 anni.

Pro e contro della dieta vegana

> PRO E CONTRO DELLA DIETA VEGANA

Secondo la deputata Savino, la dieta vegana sarebbe prima di elementi essenziali per la crescita sana ed equilibrata dei minori e quindi se una scelta alimentare di qualunque tipo può essere accettata per gli adulti consapevoli, non è invece tollerabile che i minori siano costretti a seguire un’alimentazione rigida che elimina del tutto i prodotti di origine animale.

> DIETA VEGANA BAMBINI, PEDIATRI IN ALLARME

La posizione di Elvira Savino è stata riportata da Adn Kronos:

Ormai da anni, e in modo particolare nell’ultimo decennio, si è andata diffondendo in Italia la credenza che una dieta vegetariana, anche nella sua espressione più rigida della dieta vegana, apporti cospicui benefìci alla salute dell’individuo. Molti decidono di seguire questo tipo di alimentazione, priva di carne, di pesce e di alimenti di origine animale e loro derivati, anche per motivazioni religiose o etiche e per rispetto della vita degli animali. Molti altri lo fanno soltanto per adeguarsi a una moda”. Posizioni rese più forti anche per interventi e dichiarazioni, spesso privi di fondamento scientifico, che condannano senza appello il consumo di carne e propagandano regimi alimentari che lo escludono.

Un comportamento questo che è in forte contrasto con le indicazioni dei medici nutrizionisti, che “unanimemente sconsigliano da sempre di far seguire queste diete ai bambini, agli adolescenti, alle donne in stato di gravidanza e durante l’allattamento”.

> DIETA VEGANA, COME EVITARE CARENZE NUTRIZIONALI

Savino continua parlando della corretta alimentazione per i bambini:

I bambini per crescere sani e ben nutriti devono cibarsi anche di carne e pesce e, pur potendosi compensare l’assunzione di amminoacidi con altri alimenti, rimane aperto il problema della carenza di vitamina B12 e di ferro eme, che può comportare considerevoli problemi neurologici e anemia.

La deputata sottolinea anche che numerosi fatti di cronaca dimostrano che il regime alimentare vegano è pericoloso per i bambini di tenera età, per molti dei quali è stato necessario il ricovero in ospedale per gravi carenze alimentari a causa della denutrizione. E si tratterà di prevedere una nuova fattispecie criminosa e non di applicare il generico reato di maltrattamenti in famiglia, perchè anche se i genitori agiscono perseguendo quello che credono essere un bene per i loro figli, in realtà costringendoli a seguire una dieta vegana violano i doveri di mantenimento e cura dei figli a cui i genitori sono obbligati.

Dieta di primavera per perdere qualche chilo e stare bene

La primavera è il periodo migliore per decidere di perdere qualche chilo in vista dell’estate però è anche un periodo in cui si ha voglia di mangiare di più e di concedersi qualche gelato. Per riuscire nell’intento di stare bene e perdere qualche chilo di troppo si può cominciare a seguire un’alimentazione che metta al primo posto gli ingredienti di stagione, senza troppe rinunce e privazioni.

dieta primavera mela donna

Il primo consiglio degli esperti è bere molto, almeno 2 litri di acqua al giorno. Per bere di più e senza sforzarvi potete preparare i vitality drink. Si tratta di mettere in infusione nell’acqua fredda lo zenzero, foglie di menta, pezzetti di fragole o di frutt fresca. Si lascia l’acqua in frigo per qualche ora a riposare con questi ingredienti e poi si filtra con un colino e si beve. Non aggiungete zucchero!

> LA FRUTTA DI PRIMAVERA CHE FA BENE ALLA PELLE

I primi piatti ideali sono quelli che mettono insieme i carboidrati e le fibre. Sì alla pasta e legumi e alla pasta con le verdure, come ad esempio le orecchiette con le cime di rapa. Se poi volete concedervi un piatto di pasta privo di verdure, fate in modo di mangiare nello stesso pasto 250 gr di verdura cotta o 70 gr di verdura cruda.

> LE TISANE DI PRIMAVERA PER DEPURARSI

Non è necessario mangiare troppe proteine. Basta una porzione di proteine al giorno, magari a cena, privilegiando il pesce che è ricco di grassi che fanno bene alla salute. I condimenti come l’olio evo devono essere misurati e il burro va assolutamente evitato.

> FRUTTA ROSSA DI PRIMAVERA, TUTTI I BENEFICI

Evitate anche di esagerare con il sale e aromatizzate i vostri piatti con curcuma, curry, paprika e pepe nero. In particolare abbinare curcuma e pepe nero fa benissimo alla salute e aiuta il dimagrimento: un quarto di grammo di curcuma al giorno (abbinata al pepe nero) è in grado di bloccare la formazione degli adipociti.

Perchè la dieta non funziona?

Vi sarà capitato di decidere di ridurre drasticamente le calorie e di non vedere nessuna diminuzione nel peso. Può succedere che nonostante gli sforzi l’ago della bilancia non scenda e i sacrifici non servono per ottenere risultati. Da cosa può dipendere? I fattori in gioco sono molti e in particolare ci sono alcune abitudini che dovete abbandonare se volete dimagrire velocemente. Noi vi spieghiamo perchè a volte la dieta non funziona.

> QUANDO LA DIETA NON FUNZIONA, COSA FARE?

Cosa fare quando la dieta smette di funzionare?

  1. Non digiunate. Non crediate che smettere di mangiare vi aiuterà a dimagrire. Il digiuno non fa altro che rallentare il metabolismo e in questo modo perdere peso diventa impossibile. Dunque non serve digiunare ma è invece salutare fare 3 pasti al giorno e due spuntini light.
  2. Bevete di più. Bisogna bere due litri di acqua al giorno, anche attraverso tisane e infusi drenati. In questo modo si eliminano i liquidi in eccesso e si elimina il gonfiore che può essere una delle cause della mancanza del dimagrimento.
  3. Non mangiare fuori casa. Evitate il più possibile di fare pasti fuori di casa e se proprio siete costretti, fate attenzione a quello che mangiate. Ad esempio, le insalatone con formaggio, tonno e uovo che si trovano nai bar sono super caloriche e abbinano alimenti che non andrebbero mangiati insieme.
  4. Mangiare carboidrati. Eliminare i carboidrati può inizialmente dare risultati ma non è un buon modo per dimagrire. Dunque diminuiteli drasticamente ma non eliminateli, e preferite i carboidrati integrali che sono più ricchi di fibre e fanno bene alla salute dell’intestino.
  5. Non mangiare troppa frutta. La frutta non è un alimento dietetico perchè è molto ricca di zuccheri. Dunque va mangiata ma solo in quantità pesate (massimo 150 gr a pasto) e soprattutto la scelta va effettuata tra i frutti meno zuccherini come mele, pere, arance. Evitate kaki, fichi, uva e banane.
  6. Fare più attività fisica. Cercare di dimagrire senza fare attività fisica è un controsenso. Il movimento accelera il metabolismo e aiuta a bruciare più calorie.

> UNA DIETA SANA RIDUCE LO STRESS

Baccelli di fagiolo contro la fame nervosa

Affrontare una dieta non è mai semplice, e spesso può succedere di essere messi a dura prova dalla fame nervosa. In casi come questo un alleato fondamentale potrebbe essere il baccello di fagiolo, che aiuterebbe ad affrontare la dieta senza stress e senza farsi colpire da quegli improvvisi attacchi di fame che ci fanno sgarrare vanificando i risultati ottenuti.

Il cibo ha per tutti una funzione consolatoria. Mangiamo di più quando siamo nervosi, desideriamo più dolci quando ci sentiamo depressi o ansiosi ma usare il cibo come strumento consolatorio innesca un circolo vizioso che oltre a creare seri problemi psicologici, mette anche a rischio i processi di assimilazione degli alimenti e di smaltimento delle tossine.

> INTEGRATORI BRUCIA GRASSI, FANNO MALE O SERVONO REALMENTE?

Quando si alternano abbuffate e digiuni il metabolismo si abbassa e si favorisce l’accumulo di grasso. Quindi la strategia vincente per riuscire nell’obiettivo di perdere qualche chilo sarebbe calmare la fame, rilassare i nervi e mantenere stabile il livello degli zuccheri nel sangue.

> GLI INTEGRATORI CHE ACCELERANO IL METABOLISMO

Secondo i fitoterapisti il baccello di fagiolo aiuta a contrastare la fame nervosa e a regolare l’appetito e la sensazione della fame. Avrebbe anche un effetto saziante che coinvolge il pancreas, in quanto favorisce il rilassamento ed evita i cosiddetti “cali di zucchero! che spesso colpiscono chi è abituato a consolarsi con il cibo.

> RIMEDI NATURALI CONTRO LA FAME NERVOSA

Il baccello di fagiolo si può assumere sotto forma di compresse o tavolette che potete trovare in erboristeria o nelle parafarmacie dei supermercati. Si assume dopo la colazione, il pranzo e la cena e la dose consigliata è di 2 compresse da assumere con un bicchiere d’acqua per 4 mesi di seguito, con un mese di stop.

Dieta prima degli esami: come prepararsi ad un periodo di stress

Gli esami non finiscono mai e in certi periodi dell’anno gli appuntamenti importanti si avvicinano e con loro lo stress degli esami di maturità e degli esami universitari. L’alimentazione ci può venire in aiuto per contrastare lo stress, per stare in forma e mantenere alta la concentrazione ed elevate le energie mentali.

Il cibo può diventare un alleato fondamentale per mettere in moto i neuroni e sconfiggere la stanchezza, seguendo la giusta dieta. Gli esperti ci spiegano che prima degli esami è fondamentale dedicare la giusta importanza alla colazione. Saltarla per dormire 10 minuti in più fa molto male ed è una cattiva abitudine da abbandonare subito. Eliminare la prima colazione riduce di molto la capacità di concentrazione.

> MATURITA’ : LA DIETA CHE RILASSA

In più consumare alimenti dolci aiuta a produrre serotonina e quindi a sentirsi più energici e positivi, e poi i cereali abbinati gli zuccheri sono il mix perfetto per dare energia al cervello dopo il riposo notturno. La colazione giusta comprende quindi pane, latte, fette biscottate, prodotti da forno e cereali, e poi la frutta ma se non avete tempo anche un cappuccino e dei biscotti integrali possono bastare.

> LA DIETA PER GLI ESAMI DI MATURITA’ CONTRO LO STRESS

Il classico cappuccino infatti è un toccasana per chi deve studiare. Il latte è nutriente e contiene sali minerali di cui i giovani hanno bisogno mentre il caffè aiuta a ritrovare l’energia. Attenzione però agli eccessi e alle esagerazioni. Mai superare le 3 tazzine al giorno.

E quando arriva il momento, cosa mangiare la mattina dell’esame? E’ indispensabile consumare alimenti facili da digerire, evitare prdotti farciti e puntare sulla leggerezza, preferendo la frutta alel merendine industriali.

5 regole per evitare l’effetto yo yo nella dieta

Riuscire a dimagrire, specialmente in vista dell’estate è sicuramente uno dei buoni propositi della primavera. Il problema però è sempre quello: dimagrire significa spesso stare a dieta e fare rinunce per lunghi mesi per poi ritrovarsi a mangiare di nuovo come prima e riprendere tutti i chili persi, se non di più. Quindi, come evitare l’effetto yo yo della dieta?

Potreste stare a dieta 12 mesi l’anno ma la soluzione è forse più semplice, basta seguire alcune regole.

Prima regola: la dieta di mantenimento non è un regime alimentare da seguire per tre mesi ma deve diventare uno stile di vita, una regola alimentare che ci aiuta a distinguere quali sono gli alimenti ok e quelli da evitare e ci aiuta anche a gestire la grandezza delle porzioni proprio per evitare l’effetto yo yo.

Seconda regola: no alle diete lampo. Non fatevi convincere dall’idea di poter perdere sei chili in due settimane perchè quel tipo di dieta aiuta forse a sgonfiarsi, a perdere liquidi, ma non aiuta per niente ad eliminare la massa grassa e il risultato è che dopo l’ago della bilancia torna ai livelli di prima.

> 5 BUONI MOTIVI PER NON FARE LA DIETA LAMPO

Terza regola: evitate di mangiare i carboidrati da soli e abbinateli invece alle proteine magre perchè questo aiuta a tenere sotto controllo l’indice glicemico e il corpo può utilizzare gli zuccheri necessari senza trasformare quelli in eccesso in grassi di deposito.

> DIETE CHETOGENICHE RIDUCONO L’EFFTTO YO YO

Quarta regola: non saltate mai la colazione. Mangiare qualcosa entro 40 minuti dal risveglio aiuta a tenere  abada al fame per le ore successive.

> COME DIMAGRIRE E NON RIPRENDERE I CHILI PERSI

Quinta regola: compensare. Se non riuscite proprio a rinunciare a cenette e aperitivi con gli amici, almeno compensate il giorno dopo con pasti più leggeri e base di sole proteine e verdure. Il controllo delle calorie vi aiuterà a compensare i bisogni energetici.

La dieta mediterranea riduce i rischi di cancro al seno in menopausa

La dieta mediterranea e i suoi benefici sono al centro di numerosi studi e ricerche. Oggi l’ennesimo studio, questa volta olandese, evidenzia come una dieta ricca di verdure, pesci, legumi, noci e olio di oliva sia in grado di ridurre il rischio di ammalarsi di tumore al seno, specie nell’età della menopausa.

I risultati ottenuti sono stati rilevati dopo l’osservazione di 62.573 donne di età compresa fra i 55 e i 69 anni in un arco di tempo di vent’anni, alla fine dei quali i ricercatori della Maastricht University hanno notato che una dieta dove il consumo di cereali raffinati, carne rossa e zuccheri fosse ridotto al minimo e l’alcol completamente escluso, riduceva del 40% la probabilità d’insorgenza di carcinomi estrogeno-negativi, cioè una delle più gravi tipologie di tumore al seno, contro i quali la terapia ad ormoni può non essere efficace. Riguardo all’alcol, nonostante la dieta mediterranea ne consenta l’assunzione in piccole quantità, la sua comprovata incidenza nel cancro al seno lo rende un alimento da bandire dall’alimentazione.

> ASSAPORA LA VITA, IL TUMORE AL SENO SI COMBATTE ANCHE CON LA DIETA

Come ha spiegato il professor Piet van del Brandt sull’International Journal of Cancer, che ha pubblicato i risultati dello studio, la ricerca mette in luce come i modelli alimentari possano influenzare il rischio di contrarre il cancro al seno, la dieta mediterrana è collegata a un rischio ridotto di carcinoma estrogeno-negativo, però la prevenzione resta la migliore – e fondamentale – arma a nostra disposizione per non ammalarci di tumore. Dieta ed esercizio fisico sono parte di uno stile di vita sano ma bisogna sempre essere informati sulle patologie, sui possibili sintomi e fare i controlli previsti per le donne a seconda dell’età.

> NANOPARTICELLE NATURALI E DIETA MEDITERRANEA CONTRO IL CANCRO AL SENO

La dieta F2 che fa bene alla salute e all’ambiente

La dieta F2 era un regime alimentare in voga negli anni 80 e secondo i giornalisti del Guardian è tornata di moda  in questi anni. Si chiamava F-Plan ed era una dieta inventata da Audrey Eyton, la fondatrice di Slimming Magazine, che adesso l’ha modificata e ribattezzata dieta F2.

La F sta per fibre e infatti in questo tipo di alimentazione si dà il via libera a frutta, verdura, cereali, probiotici e proteine vegetali. No agli zuccheri, ai grassi e all’alcool, per un regime alimentare che fa bene alla salute di certo, ma anche all’ambiente. Il perchè ce lo spiega il dottor Franco Contaldo, professore ordinario di Medicina interna presso l’Università Federico II di Napoli, che sottolinea che dal 1967 al 2007 la produzione agricola è aumentata del 115% mentre le terre disponibili solo dell’8%; più del 30% del cibo che produciamo viene buttato via, infine il 40% dei territori è utilizzato per produrre cibo per gli animali da allevamento.

> DIETA VEGANA, PRO E CONTRO DEL REGIME ALIMENTARE SENZA CARNE

Quindi seguire un’alimentazione che riduca al minimo gli alimenti di origine animale, prediligendo quelli di origine vegetale, che hanno effetti meno dannosi sull’ambiente, avrebbe ricadute positive sia sulla salute del pianeta, che sulla salute dei suoi abitanti.

> 5 MITI DA SFATARE SULLA DIETA VEGETARIANA

Sempre secondo il professor Contaldo, la dieta a prevalenza di verdure e frutta -senza però esagerare con estremismi e squilibri alimentari – sarebbe la strada giusta per ritrovare la forma e la salute. Sì, quindi, a una dieta vegetariana, evitando però scelte selettive estreme o squilibrate.

> LA DIETA VEGETARIANA, CONSIGLI PER COMINCIARE

Non bisogna eliminare uno o più gruppi o classi intere di alimenti, ma seguire un’alimentazione come la dieta mediterranea, ad alto contenuto di fibre e vegetali e con pochi alimenti di origine animale. Un’alimentazione sana – anche in considerazione dello stile di vita edentario di tantissimi italiani – secondo Franco Contaldo deve quindi prevedere una colazione abbondante, un pranzo equilibrato e una cene leggera e mai dopo le 21, e deve limitare se non eliminare le calorie inutili che provengono ad esempio dai cibi conservati o troppo ricchi di sale, l’alcol e le bibite zuccherate. Sono invece permessi cereali, verdure, legumi, frutta, pesce, poca carne e derivati del latte e olio extravergine di oliva, da associare a un’attività fisica regolare.

Allarme Neuromed: con la crisi la dieta mediterranea è diventata un lusso

Il carrello dei meno abbienti è sempre più povero. L’allarme arriva dai ricercatori del Dipartimento di epidemiologia e la prevenzione dell’Irccs Neuromed di Pozzilli guidati da Giovanni de Gaetano.
Secondo i ricercatori non ci sono dubbi: la crisi costringe i meno abbienti a scegliere cibi di scarsa qualità con ricadute negative sulla salute. E riguardo alla dieta mediterranea, Giovanni de Gaetano afferma che da più di dieci anni gli italiani stanno progressivamente abbandonando la dieta mediterranea, soprattutto nel Sud Italia dove questo tipo di alimentazione è nato.

dieta mediterranea olio

La dieta mediterranea prevede il consumo di 5 porzioni di frutta e verdura quotidiane, un consumo bisettimanale del pesce e la riduzione dei grassi animali e della carne, ma mangiare frutta e verdura per una famiglia di quattro persone è un impegno economico importante, e lo stesso vale per il pesce. Eppure a partire dal 2007 – secondo Licia Iacoviello responsabile del progetto Moli-sani di Neuromed – le famiglie hanno drasticamente ridotto gli alimenti base della dieta mediterranea, in particolare quelli più efficaci nella prevenzione delle patologie croniche. Nel 2007 solo il 19% della popolazione seguiva la dieta mediterranea, contro il 34% del 2005.

> DIETA MEDITERRANEA: 7 BENEFICI PER LA SALUTE

L’allarme di Neuromed non riguarda tanto la spesa degli italiani, quanto le ricadute che un’alimentazione di scarsa qualità può avere sulla salute. Infatti come spiega De Gaetano la dieta mediterranea ha innumerevoli vantaggi per uomini e donne di tutte le età:

Non ci sono differenze importanti tra uomini e donne. Se parliamo delle malattie cardiovascolari gli anziani che ne soffrono ne hanno più vantaggi. Tuttavia è bene che anche i ragazzi seguano la dieta mediterranea che fra i tanti benefici combatte l’obesità, una vera epidemia tra la nostra gioventù.

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Benefici, secondo i risultati della ricerca, sarebbero anche gli effetti sui malati di patologie croniche come il diabete. Dallo studio infatti è emerso che i diabetici che seguono ladieta mediterranea muoiono meno.

La dieta macromediterranea per nutrire corpo e anima

L’ultima novità nel campo dell’alimentazione salutare si chiama dieta macromediterranea. La dieta macromediterranea è un particolare tipo di nutrizione che mette insieme alcuni principi della dieta mediterranea con quelli della dieta macrobiotica. Lo scopo di questo tipo di alimentazione è ridurre il rischio glicemia, colesterolo e trigliceridi.

Cereali integrali, legumi, verdure non amidacee e frutta sono gli alimenti indispensabili di questo stile alimentare che promette di far perdere qualche chilo e insieme al peso superfluo liberarsi anche della glicemia, del colesterolo e dei trigliceridi riscoprendo alimenti naturali, non raffinati, di stagione e soprattutto, tornando in cucina a preparare i piatti senza ricorrere ai cibi industiali.

> DIETA MEDITERRANEA: 7 BENEFICI PER LA SALUTE

La prima caratteristica di questa dieta è privilegiare l’assunzione di farine semintegrali e integrali, biologiche e macinate a pietra. Bisogna riscoprire nell’alimentazione i semi oleaginosi ricchi di proteine, grassi e calcio e usare zucchero di canna, malto di cereali, succo di mela e frutta secca o cotta anzichè il tradizionale zucchero bianco. La dieta consiglia anche di riscoprire le cosiddette ” verdure del mare”, cioè le alghe che sono una preziosa fonte di iodio, alleato contro i disturbi della tiroide e per favorire il naturale metabolismo dell’organismo.

> DIETA MEDITERRANEA, LA PASTA NON NE FACEVA PARTE

E poi bisogna fare attenzione alla cottura, perché quando cuciniamo possiamo modificare le proprietà energetiche del cibo. Ad esempio, le verdure cotte al vapore hanno un effetto rilassante, saltate velocemente in padella invece riattivano l’organismo.

> ABBASSARE IL COLESTEROLO CON LA DIETA MEDITERRANEA

Se siete interessati a seguire la dieta macromediterranea, potete trovare tutte le informazioni, le istruzioni e le riccette dela salute nel libro scritto dagli chef Simonetta Barcella, Titti Gemellaro, Elvira Lotti Matteotti, Silvia Petruzzelli e Rita Possemato e dai medici Franco Berrino, Luigi Fontana ed Enrica Bartolozzi, che si intitola
“La dieta Macromediterranea. Il cibo della gratitudine“, edito da Terra Nuova Edizioni

La dieta del digiuno per curare il diabete

Sarebbe una possibile soluzione per rigenerare le cellule del pancres, cominciare a produrre più insulina e quindi contrastare il diabete. Un recente studio afferma che la “dieta del digiuno” possa contribuire al corretto funzionamento delle unità preposte al rilascio di insulina grazie ad un regime alimentare a ridotto contenuto di calorie, con grande apporto di grassi insaturi.

Lo studio statunitene è stato pubblicato sulla rivista Cell dopo che i ricercatori hanno condotto una ricerca su topi la laboratorio, sottoposti a questo regime alimentare: cinque giorni a basso contenuto di calorie, proteine e carboidrati ma con elevato apporto di grassi insaturi (circa 800-1.000 calorie al giorno). A questa fase ne segue una di 25 giorni in cui invece si può mangiare liberamente.

> DIETA E DIABETE, IL PARERE DEL DIABETOLOGO

Questa speciale dieta del digiuno permette al pancres di essere stimolato in modo da rigenerarsi e far regredire i sintomi del diabete. I test hanno infatti evidenziato benefici sia nei confronti del diabete di tipo uno che in quello di tipo due. Il primo tipo di diabete è causato da un cattivo funzionamento del sistema immunitario che distrugge le cellule beta, il secondo invece è dovuto in gran parte allo stile di vita e alla mancata rispotta dell’organismo all’insulina.

> SALUMI E INSACCATI AUMENTANO IL RISCHIO DIABETE

E ancora una volta i ricercatori sottolineano quanto sia importante l’alimentazione per la cura del diabete. Questa scoperta indatti può essere un importante punto di partenza anche dal punto di vista clinico perchè mostra come l’alimentazione possa riprogrammare le cellule del nostro corpo senza alcuna alterazione genetica.