La dieta del digiuno per curare il diabete

Sarebbe una possibile soluzione per rigenerare le cellule del pancres, cominciare a produrre più insulina e quindi contrastare il diabete. Un recente studio afferma che la “dieta del digiuno” possa contribuire al corretto funzionamento delle unità preposte al rilascio di insulina grazie ad un regime alimentare a ridotto contenuto di calorie, con grande apporto di grassi insaturi.

Lo studio statunitene è stato pubblicato sulla rivista Cell dopo che i ricercatori hanno condotto una ricerca su topi la laboratorio, sottoposti a questo regime alimentare: cinque giorni a basso contenuto di calorie, proteine e carboidrati ma con elevato apporto di grassi insaturi (circa 800-1.000 calorie al giorno). A questa fase ne segue una di 25 giorni in cui invece si può mangiare liberamente.

> DIETA E DIABETE, IL PARERE DEL DIABETOLOGO

Questa speciale dieta del digiuno permette al pancres di essere stimolato in modo da rigenerarsi e far regredire i sintomi del diabete. I test hanno infatti evidenziato benefici sia nei confronti del diabete di tipo uno che in quello di tipo due. Il primo tipo di diabete è causato da un cattivo funzionamento del sistema immunitario che distrugge le cellule beta, il secondo invece è dovuto in gran parte allo stile di vita e alla mancata rispotta dell’organismo all’insulina.

> SALUMI E INSACCATI AUMENTANO IL RISCHIO DIABETE

E ancora una volta i ricercatori sottolineano quanto sia importante l’alimentazione per la cura del diabete. Questa scoperta indatti può essere un importante punto di partenza anche dal punto di vista clinico perchè mostra come l’alimentazione possa riprogrammare le cellule del nostro corpo senza alcuna alterazione genetica.

La dieta del 10: 800 grammi di frutta e verdura al giorno per stare bene

Si chiama Dieta del 10 ma attenzione, non serve per dimagrire. L’idea di fondo è tanto semplice quanto rivoluzionaria: le classiche 5 porzioni di frutta e verdura consigliate al giorno non sono più sufficienti. Gli scienziati dell’Imperial College di Londra hanno infatti reso noti i risultati della loro ricerca su BBC e Times, secondo i quali per avere una vita longeva e ricca di salute bisogna mangiare almeno 800 grammi di frutta e verdura al giorno.

Quindi: 10 porzioni da 80 grammi tra frutta e verdura, da distribuire lungo tutti i 5 pasti della giornata e così si riduce del 28% il rischio di malattie cardiovascolari e del 13% quello di cancro. Per esempio: una mela, un quarto di finocchio, tre cucchiai di piselli, uno spicchio di melograno, mezza banana, una zucchina, dieci foglie di spinaci, cinque cavolini di Bruxelles, due arance e una cipolla. Con un alimentazione di questo tipo, in totale si riuscirebbero a prevenire 7,8 milioni di decessi l’anno.

> FRUTTA E VERDURA CONTRO LO STRESS DA RIENTRO

I dati sono proprio straordinari. Ma come fare a consumare 800 gr di frutta e verdura se spesso non abbiamo neanche il tempo di mangiare un panino? Gli scienziati, che hanno pubblicato lo studio sull’International Journal of Epidemiology, ci rassicurano dicendo che non è necessario mangiare per forza 80 gr di 10 diversi tipi di verdure e frutta, ma l’importante è che le classiche 5 porzioni di frutta e verdura raggiungano un peso complessivo di 800 grammi. E già ci rassereniamo, perchè in questo caso basterebbero 2 mele, una grande insalata, un piattone di verdure e due frutti a cena.

> FRUTTA E VERDURA PER PREVENIRE LA CATARATTA

A pensarci bene non si tratta di un regime alimentare così impossibile da seguire, specialmente in Italia dove grazie alla dieta mediterranea siamo molto abituati a mangiare alimenti di origine vegetale e conosciamo anche tanti modi, tutti gustosi, per preparare le verdure. Ovviamente occorre porre molta attenzione ai condimenti: poco olio, quasi niente burro e quantità minime di sale.

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Motivazione per dimagrire, le stategie più efficaci

Obiettivo: perdere peso. In vista della primavera la dieta e la perdita del peso sono pensieri ricorrenti che comincino a diventare un’esigenza quando si tratta di perdere qualche chilo accumulato durante l’inverno dopo qualche fuori programma in più del dovuto. Provare diete di vario tipo e poi arrendersi dopo pochissimo tempo è quanto di più negativo si posa fare per la salute, ma anche per la psiche. Per perdere peso infatti, è necessario seguire un regime alimentare adatto a noi ma anche curare la nostra mente per mantenere costanza e motivazione a dimagrire.

Per non perdere subito la motivazione nella dieta è fondamentale avere un approccio realistico con il dimagrimento. Non fidatevi di quegli articoli che parlano di diete veloci, di perdere 10 chili in un mese e mangiando di tutto. Una dieta normale prevede un dimagrimento medio di un chilo a settimana.

> COME PERDERE PESO: 8 CONSIGLI UTILI

Il successo di una dieta risiede nel non chiedere troppo a se stessi, essere meno stressati e cercare di gestire al meglio le emozioni negative in modo che lo stress, una delusione o un momento di tristezza non si trasformino in un’occasione per mangiare di più.

Non legate il vostro valore al peso sulla bilancia. Dimagrire aiuta a stare meglio con se stessi ma non determina il successo della nostra vita. Se vi concentrate sul cambiamento interiore, invece che su quello esteriore, otterrete migliori risultati.

> 10 MOTIVI PER COMINCIARE LA DIETA E SOPRATTUTTO PER PORTARLA A TERMINE

Infine non inseguite il mito di un peso che non è adeguato alla vostra costituzione o alla vostra età. Il peso corporeo è una cosa che deve rispettare determinati criteri e solo un medico può dirci quanto effettivamente dobbiamo dimagrire.

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5 buone abitudini alimentari da seguire nel 2017

Il 2017 è appena cominciato e vale la pena approfittarne per modificare alcune cattive abitudini e per cominciare a seguire queste 5 buone abitudini alimentari. Non si tratta di mettersi a dieta ma di cominciare a mangiare meglio, rinunciare al cibo spazzatura e dedicarsi di più alla cucina sana con ingredienti di buona qualità. Ecco quali sono i nostri consigli:

1. Più frutta e verdura

Avrete letto tantissime volte che mangiare frutta e verdura è parte integrante di uno stile di vita sano. L’OMS consiglia 5 porzioni di frutta e verdura al giorno, noi aggiungiamo che sarebbe preferibile mangiarle crude o cotte in modi delicati come la cottura al vapore. Frutta e verdura hanno poche calorie e un elevato potere saziante e dunque sono un valido aiuto se volete iniziare un percorso dimagrante.

2. Meno zuccheri

Gli zuccheri raffinati sono un nemico della nostra salute. Ci riferiamo agli zuccheri contenuti negli alimenti industriali e agli zuccheri nascosti mentre gli zuccheri della frutta sono assolutamente sani. Quindi,cominciate a ridurrei cucchiaini di zucchero nel caffè e se volete un dolce, preparatelo in casa magari con meno zucchero del solito.

3. Cucinate di più a casa

E’ vero che il tempo è poco, ma mangiare sempre cibi industriali, cibi processati, o cibi cucinati fuori di casa, fa malissimo alla nostra salute e alla nostra linea. Provate a stare un po’ di più in cucina scegliendo ingredienti variegati e colorati: un’alimentazione casaligna è sicuramente molto più salutare.

4. Solo due spuntini al giorno

I pasti fondamentali sono 5: tre principali e due spuntini. Tutto quello che mangiate in più è inutile. Ricordate: mangiare solo quando ne avete veramente bisogno è il primo, fondamentale, passo per ritrovare il benessere e cominciare a dimagrire.

5. Meno sale

Il sale dà gusto ai cibi ma se è troppo può fare molto male. In generale, tutti tendiamo ad esagerare con le dosi di sale, specialmente se siamo abituati a mangiare cibi industriali che in genere sono molto salati. Provate a diminuire gradatamente le quantità di sale che usate in cucina e sostituitelo con le spezie. Un consiglio: l’insalata è buonissima condita solo con olio evo e succo di limone.

Stitichezza e pancia gonfia, le piante che aiutano l’intestino

Ci sono alcune piante medicinali che aiutano l’organismo a risolvere episodici problemi di stitichezza, difficoltà a evacuare, gonfiore addominale, disturbi comuni che possono essere frutto di cattive abitudini e con qualche accorgimento diventano facilmente risolvibili.
dieta sgonfia pancia

Quando il transito intestinale è rallentato si ha difficoltà di evacuazione e dolori addominali. In questi casi piante come la Senna e l’Aloe sono piante medicinali ricche di sostanze chiamate antrachinoni, che aiutano il transito intestinale. Della Senna si usano le foglie mentre dell’Aloe si usa il succo e gli estratti o gli infusi si assumono la sera in modo che gli effetti sull’intestino si possano avvertire al mattino seguente. Utilizzate al bisogno queste piante possono davvero aiutare l’intestino a rimettersi in modo.

>ALOE, E’ DAVVERO LA PIANTA MIRACOLOSA?

Se il vostro problema invece è una sensazione di gonfiore addominale e avete feci piccole e dure, potrebbero aiutarvi molto le fibre di Psillio e Glucomannano, che con la loro capacità di assorbire l’acqua rendono le feci più morbide.
Anche il miele può essere molto utile per favorire la defecazione in maniera naturale. Applicato per via rettale, ha un effetto stimolante senza essere aggressivo, inoltre svolge una funzione lenitiva e protettiva della mucosa rettale, utile per contrastare le irritazioni che in genere sono legate alla stitichezza e alla difficoltà di evacuazione.

> INTESTINO PIGRO PANCIA GONFIA E RIMEDI: COME SBLOCCARLO SUBITO

Quando aumentano i gas intestinali, si può avvertire una fastidiosa sensazione di pancia gonfia. In questo casi piante come il finocchio, la menta piperita, il cumino, il coriandolo, possono aiutare sgonfiare ed assorbire il gas intestinale, facilitando la mobilità intestinale e il riassorbimento dei gas in eccesso.

> PANCIA GONFIA, VIA LA STIPSI IN TRE SETTIMANE

Dimagrire mangiando una porzione di legumi al giorno

Una porzione di legumi al giorno aiuta a dimagrire e l’aggiunta di una porzione di fagioli, lenticchie, ceci piselli aiuta a favorire la perdita di peso. E’ questo il risultato di uno studio che ha evidenziato come chi mangia legumi tende a perdere circa 750 gr di peso in più rispetto a chi non ne mangia. Gli autori sono i ricercatori dell’ospedale San Michele di Toronto che hanno osservato il dimagrimento di 940 soggetti obesi o in sovrappeso. Dopo una dieta di due settimane lo studio ha evidenziato che chi aveva mangiato legumi era dimagrito circa 300 grammi in più rispetto a chi non li aveva mangiati.

E’ vero che si tratta di una piccola quantità di peso ma se pensiamo a quanti benefici apportano i legumi alla salute quando sono inseriti correttamente nella nostra alimentazione, i risultati dello studio diventano ancora più interessanti. I legumi infatti sono un’ottima fonte di proteine e di fibre. Secondo alcuni studi avrebbero importanti effetti positivi sul controllo della pressione arteriosa, sul colesterolo, sul controllo del peso corporeo e sul controllo dell’appetito. Le fibre che contengono infatti aumentano il senso di sazietà e aiutano a sentire meno la fame. I fagioli poi sono ricchi di antiossidanti e di sostanze fitochimiche che aiutano a proteggere contro il cancro e le malattie cardiovascolari.

Se volete cominciare la dieta dei legumi alla vostra alimentazione quotidiana, cominciate aggiungendo alla dieta circa una mezza tazza al giorno e ricordate che i legumi possono essere utilizzati in sostituzione di altri amidi come quelli provenienti da patate o riso. Infine provate ad aggiungere le lenticchie cotte a insalate e hamburger vegetali fatti in casa, o a zuppe e stufati.

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Dieta: non demonizziamo la pizza

La pizza è uno dei piatti cui, chi è a dieta, riesce difficilmente a rinunciare. Del resto per una cena con gli amici la pizza è perfetta, ma purtroppo spesso ha un’eccessiva quantità di calorie, per cui molti dietologi tendono a sconsigliarne il consumo.

In realtà si tratta di un piatto molto completo, gustoso e anche non eccessivamente calorico, soprattutto se si seguono alcune regole di buon senso. La pizza può essere preparata anche in modo che sia ben digeribile da tutti, e con un basso apporto calorico.

Le calorie della pizza
La pizza tradizionale è preparata con un impasto a lenta lievitazione, molto facile da digerire e ricco di nutrienti importanti per la nostra salute. La base della pizza fornisce una buona quantità di carboidrati, che sono fondamentali per la nostra alimentazione.

La maggior parte delle calorie vengono però dalla farcitura, soprattutto dai formaggi e dai condimenti a base di salumi di vario genere. In alcune pizzerie le farciture sono particolarmente ricche, e comprendono diversi alimenti, che portano le calorie totali della pizza a superare a volte quelle di due interi pasti. Alcune pizze hanno la classica mozzarella, più altri formaggi particolarmente grassi, come il gorgonzola o il provolone; in altri casi sull’impasto si pone anche del cibo fritto, come nella classica pizza ai calamari.

Una pizza resa più sottile, chiamata spesso stirata o schiacciata,  ha le stesse calorie di una pizza normale, per quanto riguarda la base di carboidrati, ma molto più condimento, cosa che fa lievitare il contenuto calorico fino al 30-40% in più. Anche la qualità degli alimenti è molto importante, ad esempio, la mozzarella dovrebbe essere di prima scelta, in quanto quelle “a basso costo” contengono solitamente alte percentuali di materia grassa del latte, e questo aumenta considerevolmente l’apporto di calorie e lipidi.

 

Il lievito madre come nostro alleato

Appurato che nella pizza non bisogna esagerare con i condimenti e la farcitura, e che bisogna cercare di usare cibi di qualità, che non contengono eccessivamente sostanze grasse (che solitamente hanno un costo minore, per questo le si trovano nei cibi più economici) possiamo ora esaminare un altro utile alleato per rendere davvero leggera e digeribile la pizza. Come tutti sappiamo il suo impasto contiene quattro ingredienti: farina, acqua, sale e lievito; che già di per se sono quanto di più naturale e dietetico ci sia nella cucina mediterranea.

E’ possibile però ottenere una base ancora più delicata e assimilabile utilizzando il lievito madre (comunemente noto anche come lievito naturale) che possiamo realizzare usando solamente farina e acqua. La sua particolarità è che oltre ad essere molto semplice e leggero, contiene tanti fermenti vivi, come il ben noto Lactobacillus, che aiutano e popolano la naturale flora batterica presente nel nostro intestino.

Prepararlo è davvero molto semplice, serve solo un po’ di pazienza (perchè è un processo un po’ lungo) e di manualità. Se volete provare a realizzarlo trovate una interessante ricetta nel sito ricettapizzanapoletana.it; il quale ci spiega anche come effettuare il “rinfresco” dell’impasto, in quanto un altro vantaggio del lievito madre è la sua durata, che è praticamente infinita, in quanto è un preparato “vivo” che se viene periodicamente “nutrito” non si deteriora mai, potendo cosi’ durare settimane o anche dei mesi senza alcun problema.

 

La pizza per la dieta

Quanto detto ci aiuta a capire che se si segue un regime alimentare ipocalorico è sconsigliato mangiare un’intera pizza ultra farcita, con formaggi diversi, salumi, prodotti conservati sott’olio. Se invece si sceglie per un piatto meno elaborato, utilizzando le accortezze ed i consigli contenuti in questo articolo, anche la pizza può rientrare tranquillamente tra gli alimenti concessi.

Di certo conviene però evitare quelle troppo grandi, così come quelle con doppia mozzarella, con aggiunta di formaggi e salumi vari. Piuttosto conviene preferire una farcitura leggera, come ad esempio le classiche verdure grigliate, da aggiungere in abbondanza. Se si vuole porre maggiore attenzione è consigliabile preparare la pizza in casa; in questo modo si possono meglio controllare le calorie per ogni singolo pezzo, evitando di eccedere con il formaggio o con l’aggiunta di insaccati.

La cosa migliore è affidarsi alla tradizione partenopea, preferendo una pizza verace, dove vengono usati pochi ingredienti e tutti genuini, ma non per questo meno golosi e gustosi.

Bedetox, la dieta vegana a domicilio

Bedetox è la prima dieta vegana a domicilio che rivoluziona il nostro modo di mangiare e ci rende facile, anche quando non abbiamo tempo, mangiare sano e vegano seguendo un regime alimentare privo di carne e alimenti di derivazione animale.

bedetox

L’obiettivo degli imprenditori che hanno lanciato il progetto, che dopo il successo ottenuto a Milano, Lecce e Bari è arrivato anche a Roma, era quello di proporre una pratica alimentare responsabile per aderire a stili di vita più sani, debellare le cattive abitudini e mangiare bene, con gusto e senza rinunciare alle proprie convinzioni etiche.

Il progetto ha vinto un contest dedicato alle start-up all’ultima edizione dello Speed MI Up, un incubatore di nuove imprese promosso dall’Università Bocconi, dalla CCIAA di Milano dal Comune di Milano.

Il principio alla base di Bedetox è la rinuncia ad ogni organismo geneticamente modificato e a tutti i cibi di derivazione industriale. Si prediligono alimenti biologici, naturali e privi di sostanze tossiche, chimiche e additive.

Il menu di alimenti è stato messo a punto da cuochi e nutrizionisti esperti. Il protocollo di base prevede un periodo di 5-10 giorni che, a seconda delle proprie necessità, consente di disintossicarsi, fornire al proprio corpo il giusto equilibrio con il corretto apporto di nutrienti e calorie, tenere conto della stagionalità dei prodotti.

La parte più interessante, specialmente per chi non ha mai tempo e nessuna voglia di mettersi ai fornelli, è che non bisogna fare niente. Bedetox fa la spesa, prepara il menu del giorno, cucina e consegna tutto a domicilio, a casa o in ufficio.

Il menu è detox e vegano, a basso contenuto di grassi, arricchito con spezie e senza glutine con una preferenza verso cereali come quinoa, grano saraceno, miglio e riso. Ogni giorno il menu è vario e stuzzicante e ogni giorno sono previsti 6 pasti: colazione, pranzo, cena e 3 spuntini.

Omega 3 contro la pressione alta

Arriva inaspettato un aiuto dagli omega 3 contro la pressione alta: lo afferma una recente indagine scientifica che il ricercatore Mark Filipovic, dell’Università di Zurigo, ha presentato nel corso delle ultime American Heart Association’s Scientific Sessions 2016.

omega 3 contro la pressione alta

La ricerca ha dimostrato che una dieta ricca di omega 3, elementi contenuti soprattutto in alimenti quali noci, avocado o salmone, può fornire un aiuto notevole nella battaglia contro la pressione alta, e ciò è particolarmente vero nelle fasce di età più giovani.

Lo studio ha esaminato un totale di 2.036 giovani adulti e sani rilevando la presenza e la quantità di omega 3 nel sangue e correlandole con una serie di misurazioni della pressione arteriosa. I partecipanti allo studio sono poi stati suddivisi in quattro gruppi sulla base di questi valori, separandoli sulla base dei diversi livelli di omega 3 nel sangue.

Il risultato ha dimostrato che chi ha livelli più alti di omega 3 può vantare anche livelli di pressione arteriosa più bassi, sia per quanto riguarda la massima che relativamente alla minima. La ricerca non dimostra ancora l’esistenza di un rapporto causa effetto diretto tra i due dati ma lascia supporre che un maggiore consumo di omega 3 può avere una correlazione importante con il mantenimento della pressione bassa, sicuramente sotto livelli di guardia e tra la popolazione più giovane.

Questo piccolo traguardo rappresenta una tappa importante per gli scienziati e per far proseguire le indagini in merito, ma anche per tutti noi consumatori che siamo incentivati da un motivo in più ad arricchire le nostre diete di questo acido grasso essenziale così importante per la salute.

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Vegetali e ortaggi ricchi di proteine

Le proteine vegetali sono molto importanti nella dieta. Prima di tutto perché sono una valida alternativa alle proteine di origine animale e poi perché, conoscerle, ci permette di seguire una dieta equilibrata con poca o anche senza carne. Inoltre, è importante per evitare alcuni problemi di salute, come l’innalzamento del colesterolo. Via libera quindi a legumi, frutta secca, semi oleaginosi e ortaggi. Ma quali?

spinaci ferro

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Le donne alte invecchiano peggio, ma la dieta aiuta

Secondo una recente ricerca americana le donne alte invecchiano peggio ma attraverso la dieta è possibile controbilanciare questo aspetto. È quello che sostengono i ricercatori che hanno presentato il loro studio nel corso dell’ultimo congresso della American Heart Association a New Orleans.

donne alte invecchiano peggio

Le donne alte clinicamente tendono a soffrire di maggiori disturbi fisici al superamento della soglia di età dei 70 anni. Il dato generale però può essere bilanciato da uno stile di vita sano al cui centro si trovi una corretta alimentazione.

Gli scienziati dell’università di Harvard hanno condotto la ricerca su un nutrito campione di donne, quasi 70.000, esaminate tra il 1980 e il 2012. Dopo aver raccolto tutti i dati su peso, altezza e abitudini alimentari a inizio studio, i ricercatori sono tornati a verificare il grado di invecchiamento della salute e in particolare l’insorgenza di problemi di memoria o di malattie croniche.

Le donne sono state suddivise in gruppi a seconda dell’altezza ed è emerso chiaramente che le donne più basse, con un’altezza media di 157.5 centimetri, hanno una probabilità maggiore di invecchiare in salute rispetto alle donne con altezza media di 172.2 centimetri.

Nel gruppo delle donne alte, inoltre, si è verificato che coloro che seguono una dieta più sana, particolarmente ricca di verdure, frutta e cereali integrali, invecchiano meglio rispetto a chi cura meno la propria alimentazione. La dieta, dunque, è un elemento fondamentale per invecchiare in buona salute.

“In altre parole – dice uno degli autori dello studio Wenjie Ma al sito Livescience – una dieta salutare sembra indebolire il legame tra altezza e peggiore invecchiamento. Quella che abbiamo trovato è solo una associazione, serviranno ulteriori studi per capire se c’è un rapporto di causa-effetto.”

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Le più importanti fonti di sali minerali

I sali minerali sono fondamentali per la nostra vita e soprattutto per la nostra salute. Rappresentano massimo il 5% del nostro peso e se ci pensate non è poco. Sono sostanze inorganiche non energetiche, che permettono ai vari meccanismi del corpo umano di non incepparsi. Danno, per esempio, forza al tessuto osseo, svolgono un compito delicato nella regolazione dell’acidità dei tessuti e fungono da catalizzatori di numerose reazioni chimiche.

nano-bombe d'acqua

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La dieta anticancro del professor Umberto Veronesi

Sono passati pochi giorni da quando Umberto Veronesi, il famoso oncologo milanese, si è spento. Per anni è stato il simbolo della ricerca sul cancro, della cura della malattia e soprattutto del malato, e di uno stile di vita sana, basato soprattutto su un’alimentazione antiossidante e leggera. Il suo regime alimentare è stato chiamato la dieta anticancro.

cibi anti cancro

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10 cibi per contrastare la carenza di iodio

La carenza di iodio può provocare problemi di salute legati soprattutto alla tiroide, è dunque importante conoscere quali cibi possono aiutarci a prevenirla. Secondo i dati ufficiali, in Italia sono 6 milioni le persone con patologie legate alla tiroide e alla carenza di iodio.

carenza di iodio

Secondi diversi studi scientifici è stato dimostrato che una scarsa assunzione di iodio con la dieta può provocare disturbi a lungo termine sin dal feto. Resta inteso che chi soffe già di carenza di iodio o problemi alla tiroide dovrebbe consultare il medico per un consiglio su misura. Scopriamo intanto quali cibi possono offrire ottime fonti di iodio per la nostra alimentazione quotidiana.

Tra gli alimenti più importanti troviamo le alghe, i fagioli, lo yogurt bio e i mirtilli rossi. Le alghe sono ricchissime di iodio proprio in virtù della loro provenienza marina. Una porzione da 50 grammi ne contiene più del 100% del fabbisogno giornaliero. Una porzione di fagioli bianchi cotti offre invece il 42% del fabbisogno giornaliero.

Lo yogurt ne contiene fino a 90 microgrammi che corrispondono al 60% del fabbisogno giornaliero. Chi segue un’alimentazione vegana o è intollerante ai latticini può ovviare consumando alghe, fagioli e mirtilli rossi, tra i cibi più ricchi di iodio segnalati, in luogo dello yogurt.

Un’alternativa per arricchire la dieta di iodio è scegliere il sale iodato al posto del sale tradizionale. Le dosi ideali per coprire il proprio fabbisogno sono di circa 5 grammi al giorno per gli adulti e di 2-3 grammi al giorno per i bambini.

Bisogna invece fare attenzione ad altri alimenti che possono intervenire sulla capacità della tiroide di assimilare le iodio: si segnalano la soia, cavoli e spinaci, frutta secca come nocciole, arachidi e mandorle.

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Le ricette Smartfood, con i cibi che mimano il digiuno

La dieta Smartfood è un regime alimentare salutare per prevenire alcune patologie, come i tumori. L’omonimo libro è un caso editoriale e in circa sette mese (dalla sua uscita in libreria) ha vento 100 mila copie in Italia ed è stato tradotto in otto lingue diverse. L’autrice è la giornalista Eliana Liotta, che si è avvalsa della collaborazione di Pier Giuseppe Pellicci, Direttore della ricerca all’Istituto Europeo di Oncologia di Milano, e della nutrizionista Lucilla Titta.

riso venere

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Rimedi naturali contro la fame nervosa

La fame nervosa è la nemica di tutte le diete, anche se abbiamo la motivazione più salda, la dieta meno costrittiva e tutta la buona volontà necessaria, non è detto che non finiamo per cedervi. Ecco alcuni rimedi naturali per contrastare la fame nervosa.

fame nervosa

Le sue origini sono psicosomatiche, il corpo non ci sta chiedendo cibo perché ne ha bisogno fisiologicamente. Sorge infatti anche quando siamo perfettamente sazi, addirittura poco dopo esserci alzati da tavola dopo un pasto completo.

Uno dei rimedi più utili per contrastare la fame nervosa è l’iperico, anzi più precisamente l’estratto di iperico. Si tratta di un’erba capace di contrastare gli stati d’ansia e la depressione, dunque efficace per mettere un freno alla compulsione verso il cibo vissuto, più o meno inconsciamente, come compensazione per la nostra tristezza. Si trova in erboristeria ma è bene consultare il medico prima di assumerlo.

Un altro rimedio utile per mangiare meno è quello di condire i cibi con le spezie, favorendo quelle dal sapore leggermente piccante. Le spezie piccanti agiscono sulla produzione di endorfine e sono in grado di placare il senso di fame nervosa. Preferite peperoncino, zenzero e cannella.

Anche gli agrumi aiutano a circoscrivere la fame nervosa tenendola a bada. Sfruttate i vantaggi degli oli essenziali agli agrumi. Preparate una miscela di olio di oliva con qualche goccia di olio essenziale di arancio e di mandarino. Mettetene di tanto in tanto una goccia sui polsi.

È utile anche spezzare la dipendenza che il cibo spazzatura spesso provoca creando un cortocircuito nel nostro cervello, che ce ne chiede ancora. Disintossicatevi evitando il cibo spazzatura e sostituendolo con centrifugati di frutta e verdure, energetici e sani.

Utili, infine, possono rivelarsi anche i Fiori di Bach, specialmente se avete già sperimentato con successo la loro efficacia su di voi. In particolare sono adatti ai nostri scopri Agrimony, Chicory e Elm.

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4 sostituti del burro gustosi e light

Ci possono essere diversi motivi per sostituite il burro. Prima di tutto, come dovremmo sapere, seppur buonissimo è estremamente grasso e tende ad alzare il colesterolo. Il burro dovremmo completamente eliminarlo dalla dieta o concedercelo davvero di rado. Inoltre, se avete intenzione di convertirvi a un regime dietetico vegano, ricordiamo che trattarsi di un prodotto di origine animale. Pensiamo quindi a qualche soluzione vegetale, più salutare sotto tanti punti di vista.

burro

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Spirulina, l’alga della salute

Uno dei prodotti naturali nutrizionalmente più validi sono le alghe, nello specifico la spirulina che contiene moltissime proteine, tutti gli amminoacidi essenziali (Fenilalanina, Isoleucina, Leucina, Lisina, Metionina, Treonina, Triptofano, Valina), Omega 3 e omega 6, che contrastano i livelli di colesterolo e trigliceridi, vitamine A, D, K e vitamine del gruppo B e molti sali minerali (ferro, sodio, magnesio, manganese, calcio, iodio e potassio).

alga spirulina

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