Perché le diete a volte falliscono? Attenzione all’insalata

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Vi siete mai chiesti perché le diete a volte fanno ingrassare? Non ci crederete ma è colpa dell’insalata. Questa risposta probabilmente vi ha spiazzato ma, secondo una ricerca effettuata all’Università di Bristol, sarebbe proprio la presenza di alimenti ipocalorici, leggeri e sani, che farebbe abbondare nelle porzioni. Questo ovviamente fa male alla dieta stessa, facendo perdere i benefici del regime dietetico.

 

Nello studio sono stati coinvolti 76 volontari; stuzzicati da ben 18 cibi differenti i partecipanti tendevano a compensare alimenti sani e a basso contenuto calorico con un aumento delle porzioni. I ricercatori hanno anche analizzato la merenda del pomeriggio coinvolgendo dei bambini; i bambini abituati a fare uno snack nel pomeriggio erano molto più equilibrati nello scegliere gli alimenti e avevano più chiaro il loro apporto calorico; diversamente ai bimbi a cui le merendine erano vietate non erano consapevoli del peso nutrizionale andando a scompensare la loro alimentazione nel corso della cena, aumentando sensibilmente le porzioni.

 

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Pomodoro, il migliore amico della linea

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Ingrediente principe di tutte le insalate, il pomodoro ha una composizione nutritiva decisamente importante: 100 grammi danno solo 19 calorie! Tanto più che a così poche calorie fanno riscontro un buon contenuto di vitamina A e C: basta un pomodoro da 100 g. per assumere quasi la metà di tutta la vitamina che occorre nella giornata; anche il potassio è molto presente: basti pensare che ne contiene poco meno della banana: 297 mg contro 350 mg, che, sommato alla ricchezza d’acqua , ne fa un ortaggio perfetto per reidratare e remineralizzare l’organismo.

Quello che ha portato il pomodoro nell’altare degli alimenti salutisti è, però, il suo contenuto di licopene; si tratta di una particolare sostanze che, oltre a dare il tipico colore rosso, vanta forti proprietà antiossidanti e protettive nei confronti dei radicali liberi.

Studiando gli effetti del pomodoro sulla salute, si è scoperto che essi sono in grado di proteggere anche da forme di cancro, in particolare quelle dell’apparato digerente: bocca, esofago, stomaco, colon e retto. Sembra che l’azione protettiva sia legata alla presenza nei pomodori di due acidi in grado di prevenire la formazione nell’organismo delle nitrosamine, sostanze potenzialmente cancerogene.

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Avocado, buon amico del cuore

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L’avocado è il frutto della Persea Americana, arbusto appartenete alla famiglia delle Lauraceae originario dell’America Centrale (Messico, Guatemala, Antille). L’albero di avocado è attualmente coltivato in molti paesi tropicali e, in generale, nei paesi ove il clima lo consenta (Florida, California, Spagna e Israele).

La principale caratteristica nutruzionale dell’avocado (aguacate in spagnolo) è data dalla ricchezza di grassi linolenico e omega 3 la cui percentuale varia dal 10 al 30% a seconda della varietà considerata. Tra le varietà maggiormente diffuse troviamo la Ettinger e la Fuerte, di colore verde brillante, forma allungata e buccia sottile, la Nabal, dalla forma più tondeggiante, e la Hass dalla buccia ruvida e di colore verde scuro.

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Caffè, vizi e virtù di una delle bevande più apprezzate al mondo

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Il caffè rientra tra le bevande più consumate al mondo, si stima infatti che il 49% della popolazione mondiale ne consumi almeno una tazza al giorno. Come è noto, contiene notevoli quantità di caffeina, una sostanza psicoattiva ,contenuta anche nel tè, in grado di esercitare effetti negativi sull’organismo: leggero aumento della pressione arteriosa, eccitabilità, insonnia, tachicardia, aumento della secrezione gastrica. In media una tazzina di caffè all’italiana ne contiene 80 milligrammi.

Tuttavia, il caffè, analogamente a tè verde e vino rosso, vanta anche un’elevata concentrazione di polifenoli, sostanze antiossidanti che proteggono le arterie contrastando, fra l’altro, colesterolo cattivo e aggregazione piastrinica. In virtù di tale caratteristica il caffè ha quindi non pochi effetti benefici sul nostro organismo, dimostrati per altro da numerosi studi condotti in tutto il mondo.

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Acciughe, piccoli pesci azzurri dalle grandi qualità

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Lo sapevate che le minuscole acciughe, o alici, sono considerate i più nobili tra i piccoli pesci azzurri? Chi le ha sempre sottovalute dovrà ricredersi!

Saporite, ma discretamente digeribili, sotto il profilo nutritivo sono un’ottima fonte di proteine pregiate, ricche di tutti gli aminoacidi che servono al nostro organismo per crescere e ricambiare i tessuti, e si rivelano anche un concentrato di importanti sali minerali. Il ferro è presente in alta quantità e in forma facilmente assimilabile, così come lo sono il calcio, il fosforo e il magnesio, tutti importanti elementi strutturali del tessuto osseo.

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Zucchine, gli ortaggi light per eccellenza

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Ingrediente principe di tante ricette dietetiche, le zucchine contengono pochissime calorie e zero grassi; è, infatti difficile trovare un ortaggio meno calorico di questo: 100 grammi danno solo 11 calorie! Inoltre, è uno dei prodotti dell’orto più versatili e gradevoli in cucina, ottimo per rendere più piacevole qualsiasi regime dimagrante.

Il segreto della loro straordinaria leggerezza è nella completa assenza di grassi  nell’alto contenuto di acqua, che si abbina però ad una buona presenza vitaminica, in particolare quella di tipo C, e ad un ottimo contenuto di minerali.

Il contenuto di calcio è significativo, ma la zucchina è ricca soprattutto di potassio e povera di sodio, il che la rende ideale come ortaggio “antifatica” e per chi ha problemi di ipertensione.

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Frutto della passione, energetico e antiossidante

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Il frutto della passione (detto anche maracujà) deve il suo nome ai missionari spagnoli nell’America del Sud, che credettero di riconoscere nel frutto alcuni simboli della passione di Gesù. Contrariamente a quanto si crede quindi, non ha nulla a che vedere con presunte proprietà afrodisiache del frutto stesso.

Si tratta di un frutto originario dell’America Latina, del Brasile precisamente, oggi ampiamente diffuso in tutto il mondo. Ha le dimensioni di una piccola pesca e si presenta ovoidale, di colore giallo o rosso. La polpa è di consistenza gelatinosa ed ha un sapore molto aspro.

Dal punto di vista nutrizionale il frutto della passione è caratterizzato da un elevato contenuto di fibre (10.4 g), vitamine (soprattutto A, C e B3) e dalla ricchezza di minerali come calcio, fosforo, magnesio e potassio.

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Un’estate in “verde”: tutte le proprietà delle insalate

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Ricche di acqua, vitamine e sali minerali, le insalate sono un portento di benessere e freschezza: danno pochissime calorie, sono ricche di fibra e non contengono grassi. Grazie alla loro composizione, aiutano a depurare l’organismo, a contrastare l’azione dei radicali liberi e a mantenere il giusto equilibrio idrico e salino.

Le insalate sono imbattibili anche sul piano della praticità: combinando ingredienti con caratteristiche nutritive diverse, si possono realizzare dei perfetti piatti unici. Le insalate sono tantissime e ciascuna ha una sua specifica virtù, e per sfruttarle al meglio la prima cosa da fare e conoscerle; non è difficile, perché le maggiori insalate in commercio si possono raccogliere in tre gruppi: le cicorie, le lattughe e le indivie.

Le cicorie, grazie al loro sapore amaro agiscono da tonici: favoriscono la digestione, stimolano l’attività del fegato e le secrezioni biliari; sono anche ottimi diuretici e depurativi, e regalano alla pelle un aspetto sano.

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Albicocche a gogò per mantenere l’abbronzatura

albicocche

Aromatica e leggermente dolce, l’albicocca è un frutto ideale per l’estate: dà pochissime calorie: solo 28 kcal per 100 grammi è ricca d’acqua, ma soprattutto è una vera miniera di betacarotene, il precursore della vitamina A, efficacissimo nel proteggere la pelle dai danni del sole e nel favorire una rapida abbronzatura: 100 grammi di albicocche ne contengono ben 360 mcg, come un chilo e mezzo di pesche o quasi tre chili di ciliegie! Due albicocche fresche durante la colazione garantiscono già la metà della vitamina A che serve in tutta la giornata.

Un altro punto di forza dell’albicocca è la sua ricchezza di potassio, un minerale che eliminiamo in abbondanza con il sudore e che va prontamente reintegrato; il potassio, infatti, oltre a permettere il funzionamento del sistema nervoso, è utile anche per tenere sotto controllo la pressione. Le albicocche fresche ne contengono parecchio, circa 320 mg, ma se si soffre di ipertensione conviene mangiare quelle disidratate: 100 grammi contengono quasi un grammo e mezzo di potassio.

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Tutte le qualità idratanti del melone

donna con melone

In estate, si sa, l’idratazione è molto importante, e per mantenerla ci sono tanti modi: a parte bere molta acqua, si possono introdurre liquidi nell’organismo attraverso la frutta di stagione, come il melone.

Mangiare tre fette di melone (circa 300 grammi) è come bere due bicchieroni d’acqua freschissima, e con questo frutto si fa anche il pieno di potassio: tre fette ne danno 1000 mg, in pratica un terzo di tutto quello che occorre durante la giornata. Quanto alle calorie non sono molte: 100 grammi di melone ne danno solo 33 e tutte in forma di zuccheri facilmente assimilabili, proprio quello che ci vuole per trovare un po’ di sprint. Attenzione, però: tutto questo vale per il melone giallo, mentre quello a polpa bianco-verde ha un contenuto di sali e vitamine decisamente più basso.

Oltre al potassio, sono proprio le vitamine l’asso nella manica del melone; tra tutti i frutti freschi è ai primissimi posti quanto a contenuto di vitamina A, ma il melone contiene anche parecchia vitamina C, al punto che due fette ne danno più di un’arancia. La vitamina A è ottima per proteggere l’epidermide dai raggi del sole, mentre la vitamina C, grazie al fatto che partecipa alla produzione del collagene, aiuta a mantenere la pelle elastica e fresca.

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Papaya: aiuta a rimanere giovane e cura l’ipertensione

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Il “miracolo” della papaya fermentata continua inarrestabile soprattutto per le tasche di chi la vende, spinta com’è da un capillare bat­tage pubblicitario che non risparmia nessun palcoscenico. Premesso che la nostra non è una posizione “di principio”, avversa agli integratori, e che la capacità antiossi­dante della papaya è ben nota, rilanciamo l’ennesi­ma riflessione su questo frutto tropicale.

 

 Avocado e banana (a elevatissima capacità di scavare i radicali perossilici), mango, ananas, frutti della passione (oltre al­la nostra beneamata pa­paya) posseggono un’elevatissima capacità antios­sidante. Altrettanto vale per cocomero (in valori elevati), arance, limoni, pesche, uva, susine, pru­gne ma anche a fragole e lamponi si attribuiscono altissime capacità protet­tive dai danni dei radicali liberi. Se pensiamo alla pa­paya e alle qualità che le vengono attribuite, qualche straccio di prova di sperimentazione clinica che ne sostenga l’im­piego nella malattia di Parkinson, nella Sars, nella depressione sarebbe il caso di esibirla.

 

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Frutto di camu camu, i benefici non provati

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Il Camu Camu è un arbusto che cresce nelle zone paludose della foresta pluviale peruviana e brasiliana. I suoi frutti commestibili, grandi come limoni, si presentano tondi e di color porpora una volta maturi. La caratteristica nutritiva  principale del frutto di camu camu è data dal suo eccezionale contenuto di vitamina C, pari a 30 volte quello delle arance, rispetto alle quali è anche più ricco di ferro, fosforo, niacina e riboflavina. Esso contiene inoltre una notevole quantità di potassio e di amminoacidi in grado di favorire l’assorbimento della vitamina C da parte dell’organismo.

I preparati a base di frutto di camu camu sono molto diffusi negli Stati Uniti, dove è possibile trovarli in commercio sotto forma di bevande, estratti secchi in polvere e pillole per la cura di raffreddori, infezioni virali come l’herpes, influenze e come coadiuvanti nella cura di malattie autoimmuni e del fegato. Inoltre, sempre oltreoceano, diversi esperti di medicina alternativa ritengono che il camu camu sia efficace nella cura dei disturbi depressivi, nella prevenzione della cataratta e persino in caso di infertilità di coppia.

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Acai berry, proprietà accertate e presunte

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Se siete alla ricerca del modo migliore per smaltire i chili superflui vi sarà certamente capitato di sentir parlare della cosiddetta dieta Acai o Acai Berry. Magari avete deciso di provarla e vi state prodigando per trovarne il menù giornaliero, nella speranza che si riveli più efficace delle altre diete dimagranti nelle quali vi siete già imbattute.

Peccato però che non esista nessuna dieta Acai. Proprio così. Avete letto bene. Questo nome infatti viene impropriamente attribuito a diete ipocaloriche che, molto più semplicemente, prevedono l’assunzione di integratori a base di Acai, allo scopo di accelerare il dimagrimento. Ma l’Acai aiuta davvero a dimagrire?

L’Acai, detto anche Acai Berry, è una bacca piccola e tonda di colore violaceo, molto simile al mirtillo, frutto di una varietà di palma che cresce solo nella foresta amazzonica. Dapprima diffusa esclusivamente in Brasile e negli altri paesi dell’America Latina, in questi ultimi anni viene ampiamente commercializzata in Europa sotto forma di bevande, tavolette e pillole.

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Sostanze anti-ossidanti, quali cibi le contengono?

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I cosiddetti anti-ossidanti sono sostanze in grado di neutralizzare i radicali liberi e contrastarne l’azione negativa. Mentre alcune di queste sostanze sono prodotte dal nostro organismo, gli anti-ossidanti endogeni, altre, gli antiossidanti esogeni, provengono invece da fonti alimentari.

Proprio al contenuto di anti-ossidanti sono dovute le proprietà anti-cancerogene attribuite ad alcuni alimenti. Gli anti-ossidanti, oltre a contrastare l’azione dei radicali liberi, stimolano il sistema immunitario, fluidificano il sangue, riducono la pressione arteriosa, hanno azione anti-batterica e anti-virale.

Le principali sostanze anti-ossidanti contenute negli alimenti sono i carotenoidi (betacarotene, licopene, luteina), i bioflavonoidi (vitamina P), le vitamine A, C ed E, ed alcuni minerali come zinco, selenio, rame e potassio.

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Le proprietà benefiche dei frutti rossi

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Mirtilli, more, ribes e fragole sono alleati preziosi per la salute, il benessere e la bellezza. Oltre a contenere minerali e vitamine, in particolare la A e la C, questi piccoli frutti sono un concentrato di polifenoli, sostanze naturali capaci di proteggere dall’attacco dei radicali liberi, le molecole di “scarto” ritenute le principali responsabili dell’invecchiamento precoce delle cellule.

L’organismo è dotato di naturali meccanismi di difesa contro i radicali liberi, ma un’eccessiva esposizione al sole, l’abuso di farmaci, un’alimentazione povera di frutta e di verdura possono favorirne l’accumulo: ne deriva così uno stress ossidativo che il consumo di frutti rossi può aiutare a contenere.

Della “famiglia” dei frutti rossi i più famosi e coltivati sono: fragole, ciliegie e frutti di bosco (more, lamponi, mirtilli, ribes rosso e ribes nero). I frutti rossi possiedono un contenuto calorico modesto grazie alla presenza di zuccheri semplici, un contenuto proteico quasi assente, una notevole quantità di fibre e la presenza di acidi organici che conferiscono il sapore acidulo e qualità nutrizionali importanti.

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Le fave: proprietà e valori calorici

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Tra i legumi, le fave sembrano essere le meno caloriche. Per molti secoli sono state considerate come l’alimento dei poveri. In commercio si trovano sia secche sia fresche . Queste ultime si possono mangiare così come sono oppure insieme a formaggi o pane. Quelle secche vengono invece fatte bollire.

Contengono:

Proteine
– Ferro (pensate che quelle secche ne contengono di più delle uova)
Fibra (150 g di fave riescono addirittura a fornire quasi 1/3 di tutta la fibra che ci serve giornalmente)
Sali minerali
Vitamine
Ferro

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Lo zucchero: un vero diavolo tentatore

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Inutile nasconderlo: fra i nemici della dieta dobbiamo annoverare caramelle, torte, merendine e gelato. Tutti cibi ricchi di zucchero, uno dei nemici principali della linea.

Un consiglio, forse drastico ma certamente efficace, può essere quello di non acquistare più questo tipo di prodotti. Non avendoli più in giro per casa sarete sicuramente meno tentati. Inoltre, quando vi recate al supermercato ricordatvi di leggere sempre le etichette nutrizionali: vi accorgerete che i cibi da cui stare alla larga (perchè contenenti molto zucchero) saranno moltissimi.

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