Bere acqua migliora anche la memoria

Idratarsi per stare bene ed essere più belli. È un consiglio che troviamo applicato a tanti aspetti diversi del nostro corpo: hai la pelle secca e opaca, forse devi bere di più. Hai i capelli stopposi, hai messo una crema idratante? E anche la cellulite può essere il frutto di un problema circolatorio che si combattete, in parte, bevendo. Ma la giusta idratazione è necessaria anche per mantenere l’attenzione e potenziare le capacità mnemoniche.

Insomma, bere per essere più belli, ma anche per migliorare le prestazioni fisiche e cognitive. Quest’ultimo aspetto è quello sicuramente che ci coglie un po’ più di sorpresa e rappresenta la vera novità. Un nuovo studio, condotto dai ricercatori della University of East London, ha verificato che la corretta idratazione permette di migliorare sia l’attenzione visiva sia la memoria. Per giungere a questa tesi, sono stati analizzati 58 ragazzini, tra i 7 e i 9 anni (scuola elementare).

Lo studio ha permesso la conferma della tesi esposta in precendenza in alcune ricerche internazionali da cui era emerso che un’idratazione insufficiente può portare vertigini e rallentamento dei tempi di risposta. Consideriamo che sono molte le persone che bevono pochissimo: il 5 percento degli italiani non tocca l’acqua nel corso della giornata.

Dall’ultima indagine, inoltre, si è scoperto che una mancanza d’acqua del 2 percento del peso corporeo comporta una significativa diminuzione della memoria a breve e a lungo tempo. Teniamo poi conto che questo fenomeno nei giovani è maggiormente probabile, perché sono più a rischio disidratazione. Il motivo? Hanno un rapporto elevato tra superficie e massa corporea.

Insomma bisogna bere, soprattutto se si è impegnati in attività che richiedono un grosso sforzo mentale, come studiare o dare un esame. Il quantitativo? Le dosi consigliate sono sempre le stesse e variano tra l’1 e i 2 libri al giorno. C’è chi ha trasformato questa misura in bicchieri,  proponendone 8 al giorno. Attenzione, inoltre, al tipo di acqua, che deve essere – in assenza di problemi particolari – ricca di sali minerali, come il calcio, molto utile per la trasmissione di impulsi nervosi, di magnesio e di sodio. Per orientarvi, è sufficiente leggere l’etichetta con la composizione.

Photo Credits|Thinkstock

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