Bere acqua migliora anche la memoria

Idratarsi per stare bene ed essere più belli. È un consiglio che troviamo applicato a tanti aspetti diversi del nostro corpo: hai la pelle secca e opaca, forse devi bere di più. Hai i capelli stopposi, hai messo una crema idratante? E anche la cellulite può essere il frutto di un problema circolatorio che si combattete, in parte, bevendo. Ma la giusta idratazione è necessaria anche per mantenere l’attenzione e potenziare le capacità mnemoniche.

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Gli italiani bevono soprattutto acqua del rubinetto

Cosa bevete a tavola? L’ultima indagine di Aqua Italia, l’associazione delle aziende costruttrici e produttrici di impianti per il trattamento delle acque primarie, federata ad Anima (Confindustria), ha evidenziato un nuovo trend: a pranzo e a cena, gli italiani nel 46% dei casi bevono soprattutto acqua del rubinetto. Un dato che inverte le tendenze degli ultimi anni che vedevano primeggiare l’acqua in bottiglia.

Questa scalata dell’acqua del rubinetto è iniziata circa 4 anni fa con la diffusione di molti depuratori, che hanno permesso di eliminare le bottiglie, tra l’altro antipatica fonte di pet o di vetro. Certo la segnalazione di diossina nelle acque comunali di una paio di mesi fa non fa stare tranquilli.

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Acqua: l’importanza di scegliere quella giusta

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L’acqua è essenziale per la nostra vita: trasporta le sostanze nutritive, partecipa alle reazioni chimiche che avvengono all’interno dell’organismo, aiuta a regolare la temperatura corporea e favorisce l’eliminazione delle sostanze di rifiuto. Per questo è importante mantenere un perfetto bilancio idrico, compensando l’acqua che perdiamo quotidianamente con quella che beviamo e che è contenuta negli alimenti. In media un litro d’acqua al giorno è sufficiente, ma se sudiamo molto dobbiamo aumentare la dose fino a due o tre litri, in modo da evitare la disidratazione, che si manifesta con pelle e mucose secche e grande stanchezza.

Le acque oligominerali, cioè quelle con un residuo fisso di minerali al di sotto dei 500 mg, sono considerate le più adatte per un consumo quotidiano: in media presentano una composizione salina bilanciata, svolgono una giusta funzione diuretica e non hanno controindicazioni; se fate molto sport è consigliata un’acqua medio minerale, più ricca di sali, mentre se soffrite di problemi ai reni potete sceglierne una minimamente mineralizzata.

Contrariamente a quello che si pensa di solito, le acque iposodiche, cioè quelle povere di sodio, non garantiscono particolari vantaggi, infatti con l’acqua incameriamo davvero poco sodio; basti pensare che anche scegliendo un’acqua piuttosto ricca di sodio, dovremmo berne quasi 10 litri per assumere la stessa quantità di questo minerale contenuta in due fette di pane.

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Disidratazione estiva, ecco i consigli per combatterla

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In estate, sole battente e caldo sono tra i nostri peggiori nemici, perché possono facilmente provocare un’eccessiva perdita di liquidi e indurre disidratazione. Il riflesso della sete è un segnale che non va mai ignorato, anzi, sarebbe bene anticiparne la comparsa, perché esso non è altro che il segno di un rapporto squilibrato tra l’acqua e i sali minerali del nostro corpo. La precauzione fondamentale è tanto semplice quanto importante: bere spesso scegliendo le bevande adatte.

Acqua e succhi sono i migliori antidoti contro la sete. L’acqua è perfetta per compensare le normali perdite idriche e saline; in questo periodo conviene scegliere quella di tipo “minerale”, con residuo fisso superiore a 500 mg per litro, che è più ricca di sali rispetto alla “oligominerale”. Per gratificare maggiormente il gusto, vanno bene anche i succhi di frutta, meglio se del tipo “100% succo” e senza zuccheri aggiunti, oppure il tè deteinato, preparato in casa con poco zucchero.

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