Misurazione della pliche cutanea

La misurazione delle pliche cutanee è il metodo più utilizzato per stimare il grasso corporeo, in particolare quello bianco, responsabile di cel­lulite e flaccidità in vari distretti corporei (soprat­tutto pancia, sotto braccia, cosce, glutei). Cono­scere lo spessore della plica, ovvero quella parte di pelle e adipe che si ottiene semplicemente pizzi­cando con due dita le zone più cedevoli del nostro corpo, è indispensabile per scegliere i rimedi snel­lenti “mirati” a seconda della densità adiposa degli accumuli e della loro distribuzione. Per chi non vuole mettersi a dieta, ma in vista del­l’estate vorrebbe comunque ottenere qualche risul­tato in tempi brevi, serve un programma d’urto o di “pronto intervento”.

Per scegliere i trattamenti più appropriati ad ogni esigenza, dobbiamo la­sciarci guidare dalla misurazione della plica cuta­nea, un parametro solitamente rilevato dal medico ma che si può calcolare anche a casa. La misurazione della plica cutanea è utile soprattutto a quelle persone che, pur avendo un peso normale confermato dalla bilancia, hanno delle zone del corpo comunque in sovrappeso. È il caso delle donne di corporatura sostanzialmente magra ma con le braccia molli oppure con il punto vita snello e la zona di cosce e glutei troppo “rotonda”; ma è anche il caso di certi uo­mini che ingrassano solo sull’addome, pur conservando un fisico asciutto.

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Il miglior dimagrante? La tua sensualità

Sotto le rotondità di ogni donna in sovrappeso esiste una carica sensuale che rappresenta un potentissimo elisir bruciagrassi. Se lo risvegli, perdere peso è facile. Dentro ogni donna si nasconde una creatura speciale, dotata di virtù e di capacità uniche e sottovalutate. E le prime a dimenticarlo sono proprio le donne: in effetti, dietro la maggior parte dei casi di sovrappeso femminile c’è l’inconsapevolezza del proprio valore, delle proprie potenzialità, l’invischiamento in ruoli vissuti in maniera costrittiva e totalizzante.

Attingendo al mondo delle fiabe potremmo dire che dentro ogni donna un po’ rotondetta si nasconde una “bella addormenta­ta”, un femminile assopito che aspetta solo di essere risvegliato. E quale momento migliore di questo per farlo? Coltivare la femminilità, risvegliare gli istinti arcaici, innati che esistono in ciascuno di noi è un prezioso sostegno alla volontà di dimagrire… Se si fa leva sulle giuste forze, perdere peso (e riacquistare la propria naturale bellezza) è tutt’altro che difficile, vediamo come fare.

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Piccoli consigli per dimagrire in modo sano

Molti credono che basti imporsi la dieta, ridurre le calorie, obbligarsi a digiuni forzati per perdere peso. Niente di più falso! Tutti si sottopongono a sforzi di volontà che non servono a niente e non fanno l’unica cosa che serve per dav­vero: cambiare mentalità. Sì, basta modificare l’approccio con se stessi e con la vita, per ottenere risultati veramente esaltanti. La prima cosa da fare è non rimandare niente. Mai dirsi: <«Comprerò il vestito, che ho visto in vetrina e che mi piace tanto, solo quando sarò magra”. Vado nel negozio e lo compro adesso. Chi rimanda finisce per non comprarlo mai, mentre chi lo indossa stimola nel cervello le energie femminili.

Per questo è importante sentirti bella. Se ti piaci fai produrre al sistema nervoso le sostanze della gioia di vivere: ci penseranno loro a farti dimagrire. Insomma, ti devi innamorare di te, smetti di vedere i difetti, finirai per deprimerti e mangiare di più. Lo sapevate, che il 70% delle persone che si innamorano, dimagriscono senza dieta? Per piacere al loro partner si rimodellano il corpo e dimagriscono senza accorgersene. Funziona se è un amore pieno di piacere e di desiderio e non di contrasti. Alla larga quindi dagli amori tormentati!

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Dieta di marzo per cominciare a rimettersi in forma!

Approfitta del cambio di stagione per cambiare ritmo alla tua vita e forma al tuo corpo: ti aiutano i nuovi sapori e un atteggiamento concreto e pratico nei confronti del sovrappeso. Ecco come fare:

Peperoncino per tutto il mese: se ami la cucina saporita, questo mese arricchisci i tuoi cibi con un pizzico di peperoncino (soprattutto quello rosso), che fluidifica la circolazione e ha una notevole attività termogenica che aiuta a smaltire i cuscinetti. Aggiungilo ai piatti poco prima di completare la cottura, alternando quello in polvere a quello fresco, da affettare finissimo e da aggiungere a sughi, contorni, carne, pesce e anche alla macedonia…

Prova la bomba anticellulite: trita un pezzetto di peperoncino con qualche foglia di basilico, origano, 3 capperi e miscela il battuto con un cucchiaino di aceto di mele e uno di olio d’oliva. Usa il composto per condire: è depurativo e anticellulite.   

Spesso è la durezza con noi stessi che ci trascina verso i peccati di gola e il sovrappeso. Se nonostante gli sforzi non riesci a dimagrire non dipende dal fatto che sei debole: è l’eccesso di rigidità che ti mantiene “pesante”. E la dolcezza che non ti concedi, il tuo corpo la cercherà nei dolci, negli spuntini, nei fuoripasto. Se per comodità sei abituata a riempire il freezer o la dispensa di piatti pronti come pizze, risotti in busta, paste precotte, sformati o zuppe precucinate, questo mese evita di acquistarli o di mangiarli;

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Con buttercup eviti le abbuffate dei cenoni e aperitivi

buttercup contro cenoni natalizi e aperitivi

Dicembre è il mese più pericoloso perla linea, visto il gran numero di occasioni conviviali in cui si è coinvolti: brindisi con amici e colleghi, pranzi natalizi in famiglia, cenoni di Capodanno, con relative offerte di panettone e bevande ipercaloriche. Il rischio è quello di accumulare 3-4 chili in pochi giorni, specialmente se non si sa dire di “no” all’insistenza altrui e si prova imba­razzo all’idea di rinunciare a mangiare mentre si sta in compagnia. Questo problema è particolarmente sentito da certe persone insicure e timorose del giudizio degli altri, che tendono ad adeguarsi alle abitudini o alle mode del momento.

Un ottimo rimedio in questi casi è costituito da Buttercup un fiore californiano indicato per attivare la fiducia e la forza di volontà, evitando di cedere a inutili lusinghe dannose per il peso forma. Il fiore è utile:

  • nei soggetti insicuri che non sanno dire di no e si fanno sempre convincere dagli altri
  • in caso di scarsa autostima e complessi di inferiorità
  • se si mangia troppo per adeguarsi a mode o all’insistenza altrui
  • per chi si sente diverso a causa del soprappeso e si abbuffa per tamponare il disagio
  • per placare la fame nervosa che tende ad aumentare durante le feste

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Contro ritenzione idrica e adipe localizzato cumino e altea

altea e cumino

Chi soffre di gonfiore e contemporancamente è  in sovrappeso, infatti, nota spesso delle forti oscillazioni dell’ago della bilancia; per esempio, si aumenta di 2 kg da un giorno all’altro, anche se a tavola non si è esagerato più di tanto. Con questo quadro clinico, pos­sono essere interessate simultaneamente dall’in­grassamento tutte le zone “critiche”, ovvero pan­cia, glutei, fianchi, ma spesso appaiono appesan­titi anche cosce, gambe e altri distretti corporei. La colpa, nel 90% dei casi, è l’abitudine a consu­mare troppi cibi lievitati.

Lieviti di  birra e di pane aggiunti alla farina inglobano aria. Da una parte consentono così di ottenere un prodotto alimentare più soffice e morbido, ma dall’altra rischiano di scatenare o peggiorare fenomeni di gonfiore alla pancia. Oltre a ciò i cibi lievitati e fermentati acidificano i tessuti, bloccando i processi metabolici e favorendo di riflesso l’accumulo di grassi e tossine. Se vuoi liberarti dall’intolleranza ai cibi lievitati ed educare il tuo palato agli alimenti privi di lievito, devi per almeno 15 giorni fare un piccolo sforzo ed evitare assolutamente di mangiare il pane, in parti­colare quello preparato con farina bianca.

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Dimagrire con la terapia comportamentale

dimagrire-in-modo-intelligente

Mandare via definitivamente i chili di trop­po è possibile, a patto che si scelga la strada meno velo­ce. Le linee guida interna­zionali e italiane auspicano una perdita di peso dell’or­dine del 10 per cento, nei primi sei mesi, come primo obiettivo importante per chi intenda intraprendere una cura dimagrante. Riu­scire a raggiungerlo e a consolidarlo nel tempo, è già un bel successo, se è vero che ciò basta a minimizzare i ri­schi di insorgenza delle patologie correlate a sovrap­peso e obesità.

 In ogni caso a chiunque intenda fermarsi a questo primo livello, o aspiri a mi­gliorare ulteriormente la performance, giova ricor­dare cosa dicono le Linee guida obesità Italia , in materia di modalità di dimagrimento. Senza dimenticare che la riduzione della razione ali­mentare è solo una compo­nente della strategia: le al­tre si chiamano attività motoria e tecniche di terapia comportamentale, oltre a farmaci e bisturi, da riser­vare ai casi più gravi.

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