Fame nervosa, tra i rimedi i fiori di Bach

Fame nervosa rimedi fiori Bach

Lo stress, l’ansia e la rabbia o il senso di frustrazione possono spingere a comportarsi in modo incontrollato e ad “assaltare” il frigorifero o la dispensa, talvolta persino di notte. La fame nervosa, infatti, è uno dei problemi più diffusi tra chi vorrebbe dimagrire, ma più meno tutti abbiamo sperimentato quella sensazione irrefrenabile di mangiare. I fiori di Bach possono aiutare? È la domanda a cui cercheremo di dare una risposta.

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Aspen: quando l’ansia ci fa mangiare

C’è chi avverte un continuo senso di “buco allo stomaco“, che tenta di placare mangiando tutto il giorno. Chi divora il cibo senza nemmeno gustarlo, tanto per sfogare l’in­quietudine. Chi si abbuffa anche senza appetito solo per mettere a tacere l’apprensione… Sono tutte forme di “fame nervosa” che trasformano le giornate (e a volte anche le notti) in una continua ricerca di “consolazioni” alimentari. Caramelle, cioccolatini, salatini, noccioline: tutto va bene pur di gratificare il palato con qualcosa di dolce o di “sfizioso” che metta a tacere, per un po’, la tensio­ne di fondo.

La gratificazione regalata dal cibo o dai dolci è però di breve durata, e con notevoli danni a lungo termine per la linea e la salute. Cosa fare, allora, quando siamo assaliti da un senso di agitazione, di paura o di ansia indefinibile e irra­zionale, come se da un momento all’altro dovesse capitare qualcosa di brutto? Invece di “chiedere aiuto” al cibo, in questi casi un sostegno impor­tante ci è offerto da Aspen, un fiore di Bach dal­l’effetto tranquillizzante sugli stati ansiosi caratte­rizzati da inquietudine e paure inspiegabili, spesso accompagnate da sintomi fisici come tremori, sudorazione o sensazione di “nodo” alla gola.

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Avena selvatica contro l’invecchiamento cerebrale

L’avena selvatica, appartenente alla famiglia botanica delle Graminacee, viene tradizionalmente impiegata nella terapia con i fiori di Bach per il trattamento di problemi di affaticabilità, irritabilità e mancanza di concentrazione. Forse però coloro che ne hanno sentito parlare per via del suo impiego fitoterapico non sanno che si tratta di una pianta erbacea che cresce spontanea non solo nelle aree rurali, ma anche sui cigli delle strade, dove passa per lo più inosservata, ed è attualmente  considerata dai più alla stregua di un’erbaccia o, nel migliore dei casi, di un sollazzo per i bambini.

Ebbene, i risultati ottenuti da un gruppo di ricercatori australiani dell’UniSA Nutritional Physiology Research Centre non solo confermano le proprietà benefiche dell’avena selvatica (o avena fatua) ma confidano anche nel fatto che sarà proprio questa a salvarci dall’ineluttabile declino cerebrale che ci attende in vecchiaia; questo apparentemente oscuro vegetale conterrebbe infatti delle sostanze in grado di migliorare le prestazioni cognitive, soprattutto degli over  65, aumentando il flusso di sangue al cervello.

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Contro la fame nervosa usa willow

 

Diffuso nelle zone umide, lungo i corsi d’acqua e vicino alle paludi, il salice giallo e un albero alto ed elegante dalla crescita rapidissima. Con le sue piccole foglie strette e lanceolate, che ondeggiano sui rami lunghi e flessibili dal tipico colore giallo-uovo, questa pianta trasmette un’impressione di continuo movimento ed energia. Un’a­naloga carica di energia è attivata da Willow, il fiore di Bach preparato con i fiori del salice.

Il rimedio preparato con le infiorescenze del salice giallo scioglie la collera che spesso cerchiamo di compensare con le abbuffate. Riattivando anche stomaco e intestino. Non  c’è niente di più dannoso per la linea che sedersi a tavola arrabbiati o nervosi. Quando si è di malumore, infatti, il cibo rischia di diventare una “valvola di sfogo” del risentimento, che spinge a mangiare in modo esagerato quasi a voler scaricare tutta la frustrazione accumulata.

A questa forma di “fame rabbiosa” vanno soggette, in particolare, certe persone permalose, che si offendono e “se la legano al dito” per qualunque osservazione o giudizio nei loro confronti. E quando qualcosa va storto nella loro vita quotidiana se la prendono eccessivamente, rimuginando in silenzio e sentendosi vittime della sfortuna. Il rischio, in questa casi, non è solo quello di cercare un ingannevole “risarcimento” alimentare ma anche e  somatizzare l’amarezza e il rancore sullo stomaco e sul fegato.

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Sweet chesnut contro voglia di dolci in inverno

sweet chestnut

Sweet chestnut è il castagno, un albero maestoso diffuso da secoli in tutta l’area mediterranea. Le gocce estratte dalle infiorescenze del castagno sono il rimedio adatto per evitare le crisi di fame associate a tristezza e senso di vuoto interiore. Quando ci si sente giù di morale, come accade durante i  mesi freddi, viene spontaneo allungare le mani su qualcosa di dolce e consolatorio come pasticcini, cioccolata, caramelle o biscotti.

Tali situazioni comportano, molte volte il disinteresse  per la vita sociale e un’improvvisa pigrizia e inattività, con la pericolosa tendenza a lasciarsi andare e a non curarsi più del proprio aspetto fisico. In questi momenti un valido sostegno è offerto da Sweet Chesnut, un fiore di Bach utile in tutti gli stati di sofferenza emotiva che rischia di trasformarsi in fame. Grazie alla sua potente vibrazione energetica, l’essenza di Sweet Chestnut aiuta a risvegliare la voglia di vivere e a ritrovare in se stessi (e non nel cibo) le risorse per reagire.

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Come sbloccare il metabolismo dopo le vacanze: fiori di Bach e rodiola

dopo vacanze sbloccare metabolismo

Le vacanze spesso rappresentano un momento di novità, di scoperta ma anche di forte ansia e stress (preparativi, cambiamenti di abitudini, viaggi lunghi ecc..) e il vostro cor­po non è rimasto estraneo a queste novità e si è modificato anch’esso, aumentando di peso. Ora ini­zia una fase di adattamento alla routine quotidiana: ecco alcuni rimedi na­turali che possono riportarvi in sintonia con il vostro corpo e ridurre la fame nervosa.

Per riacquistare la vo­lontà, vi aiutano i fio­ri di Bach. Tre sono le essenze che possono esservi d’aiuto: Wal­nut, il fiore base che aiuta ad affrontare tutti i cambiamenti di vita, Centaury ed Elm, che sono un’in­fusione naturale di fiducia. Diluite 2 gocce di ogni fiore in un boccettino con contagocce da 30 ml riempito con acqua naturale e 2 cucchiaini di brandy: prendetene 4 gocce 4 volte al giorno per 3 settimane, sempre lontano dai pasti. Inoltre, nell’alimentazione quo­tidiana dovreste sempre cercare di introdurre ci­bi tipici provenienti dalla vostra terra d’origine, che appartengono alla sana dieta mediterranea, la più ricca in assoluto di Omega 3, fibre e vitamine anti adipe.

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Eterni spuntini? In aiuto c’è wild oat

wild oat contro la fame nervosa

Nervose e insoddisfatte, soprattutto con l’avvicinarsi delle ferie certe persone si consolano con decine di spuntini durante la giornata. Ma, così facendo, si riempiono di aria. Ecco come evitarlo. Il  rapporto con il cibo rispecchia, quasi sempre, il nostro stato emotivo. Così come è facile “mangiare bene” quando ci si sente sereni e appagati, è invece piuttosto frequente cadere vittima di disordini ali­mentari in situazioni di frustrazione, incer­tezza o insoddisfazione.

Sono molte, per esempio, le persone che tendono ad abbuf­farsi o a pasticciare col cibo come “sfogo” nei momenti di crisi, quando si sentono confuse e disorientate, irrealizzate rispetto ai loro progetti e aspirazioni, e piene di dubbi su cosa fare nella vita. Un tale stato d’animo può comportare malumore, nervosismo, stanchezza o cali di energia, che rischiano di indurre un bisogno “consolatorio” di cibo e dolci, molto pericolo­so per la linea e il peso forma.  Un ottimo rimedio in questi casi è costituito da Wild Oat, un fiore di Bach che aiuta a chiarirsi le idee, a risvegliare determinazione e forza interiore e a sbloccare la nostra energia, permettendoci di investirla in modo proficuo e creativo nel lavoro, nelle attività pratiche o nelle relazioni interpersonali.

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