Gianluca Mech al Festival di Venezia per promuovere la dieta Tisanoreica

Gianluca Mech Festival Venezia promuovere dieta Tisanoreica

In occasione dell’anteprima del film “Giovani Ribelli” alla 70^ Mostra Internazionale Cinematografica di Venezia, Gianluca Mech, creatore della famosa dieta Tisanoreica, ha organizzato una cena di gala che ha visto la partecipazione di numerose celebrità, da Daniel Radcliffe e il regista John Krokidas, a quali la serata era dedicata, a Vanessa Hessler, Valeria Marini e lo stilista Alviero Martini. Un pretesto, dunque, per promuovere il suo programma alimentare, che promette un rapido dimagrimento, ma che non è esente da alcuni effetti collaterali.

La dieta tisanoreica di Gianluca Mech è un regime alimentare ipoglucidico, che induce nel corpo la chetosi, ovvero quel processo secondo cui, consumando pochissimi carboidrati, ma nemmeno molte proteine, si bruciano i grassi per produrre energia. Questa dieta si ispira alla decottopia, una tecnica erboristica particolare nata attorno al 1500, che consente l’estrazione dei principi attivi dalle erbe officinali in forma liquida attraverso l’infusione, la decozione e la macerazione. Il programma dietetico di Gianluca Mech, prevede, oltre all’assunzione di infusi e decotti, anche il consumo di cibi già pronti, i cosiddetti “preparati tisanorieca” di cui avrete sicuramente sentito parlare.

I preparati tisanorica si possono acquistare nei negozi specializzati, nelle erboristerie ma oramai hanno invaso anche le farmacie e sono in buona sostanza polverine proteiche ispirate alla pasta e al riso che permettono di ottenere zuppe, bevande al gusto di frutta o di cappuccino e persino, omelettes. La dieta di Gianluca Mech dura al massimo 40 giorni ed è suddivisa grosso modo in 3 fasi. Nella prima parte, che è quella definita “intensiva”, si possono assumere soltanto cibi e decotti tisanoreica (5 pasti al giorno), nella seconda parte, detta anche di stabilizzazione, vengono reinseriti pasta e riso integrali, mentre i preparati tisanoreica scendono a 2 al giorno. L’ultimo step della dieta è il mantenimento, in cui è preferibile continuare ad assumere i preparati studiati appositamente per questa fase cruciale della dieta.

Questo tipo di dieta non è indicata per tutti, tant’è che può essere seguita solo sotto stretto controllo medico e dietro certificato che attesti l’idoneità a portare avanti un regime alimentare ipoglucidico. Inoltre, è sconsigliata per le donne in gravidanza, i ragazzi, i diabetici, per chi soffre di problemi al fegato, di disturbi cardiaci o psicologici.

La dieta tisanoreica, tanto sponsorizzata e vanagloriata dallo stesso creatore per ovvi motivi, è stata attaccata da nutrizionisti, esperti e persino da Altroconsumo, che ha emesso un giudizio decisamente negativo, definendola molto costosa, squilibrata perché prevede un consumo eccessivo di proteine che sovraccarica il fegato e diseducativa perché basata su alimenti “finti”, ricchi di conservanti e coloranti. Ad esempio, il colorante giallo tartrazina aggiunto al preparato al gusto di pesca e mango può indurre reazioni allergiche oppure, per fare un altro esempio, nella zuppa è presente il diossido di titanio (noto anche con la sigla E171), utilizzato per la produzioni di vernici, ma purtroppo anche come additivo alimentare, nonostante sia stato dimostrato che è potenzialmente cancerogeno. La cosa forse più singolare di questa dieta oramai chiacchieratissima, è che il signor Gianluca Mech non è né un medico, né un nutrionista, ma un imprenditore che propone un regime per dimagrire e nemmeno poi così originale.

Personalmente sono assolutamente contraria a qualunque tipo di dieta che preveda l’assunzione di piatti pronti, beveroni e quant’altro (vedi anche i prodotti di Herbalife): sono effettivamente troppo costose e soprattutto non hanno nulla in comune con l’educazione alimentare, che invece dovrebbe essere il caposaldo di ogni regime alimentare e dietetico. Per dimagrire, ma anche per essere in salute l’unica strada possibile è alimentarsi in modo semplice e vario e fare attività fisica. Scorciatoie, come amo spesso ripetere, non esistono.

Via| Altroconsumo; Photo Credit| Gianluca Mech

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