Le diete drastiche conducono all’infertilità

Le diete drastiche possono portare all’infertilità. Questo almeno è quanto suffragato da una ricerca dell’Institute of Healthy Ageing dell’University College di Londra (GB) condotta dal team di Linda Partridge che ha osservato gli effetti della restrizione calorica sui moscerini della frutta. I risultati sono stati sorprendenti: una vita breve mangiando troppo e la ridotta fertilità, mangiando troppo poco, sono dovuti ad uno squilibrio negli aminoacidi.

Queste sostanze sono infatti estremamente importanti per la longevità e la fertilità (zuccheri, vitamine e lipidi hanno invece effetti scarsi o nulli). In particolare è la metionina ad offrire maggiori garanzie di longevità e senza avere alcun effetto nocivo sulla capacità riproduttiva degli organismi e, nonostante lo studio sia stato condotto sui moscerini della frutta, pare proprio che l’effetto di tale restrizione alimentare sia presente anche nei mammiferi e nell’uomo. E’ dunque il giusto bilanciamento di elementi nutrizionali ad offrire gli innegabili effetti positivi in termini di salute.

Sembra inoltre che un gruppo di ricercatori svizzeri abbia identificato in una proteina del cervello, la “responsabile regolatrice” nell’assunzione di cibo. Markus Stoffel dell’Eth di Zurigo e il suo gruppo di lavoro hanno testato in laboratorio, sulle cavie, il metodo più efficace per potenziare i livelli di questa proteina (Foxa2), che ha l’incredibile proprietà di stimolare e ottimizzare il metabolismo e quindi di migliorare la qualità della vita.

Foxa2, infatti, “dirige” due proteine, orexina e Mch, nell’area ipotalamica laterale, quella che regola la sensazione della fame’ nel cervello. Nei topolini di laboratorio che hanno subito una modificazione genetica, Foxa2 è stata attivata ed è sempre “accesa” così che la produzione delle due proteine è maggiore. Accade pertanto che le cavie mangiando di più, si muovano di più e si ritrovino con un metabolismo accelerato. In quelle in sovrappeso diminuisce considerevolmente l’indice di massa corporea e i livelli di grasso. Foxa2 è dunque una sorta di radar metabolico nel cervello che ha influenze importanti sul peso, la fame, l’alimentazione e l’attività fisica.

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