The Ultimate New York, la nuova dieta delle stars

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Sentivate la mancanza di qualche notizia sulle ultime novità in fatto di dieta delle stars? Eccovi accontentati! Le dive d’Oltreoceano si sa, sono sempre le prime a farsi promotrici di qualche nuovo e, molto spesso strano, regime alimentare dimagrante; oggi vi parleremo della dieta The Ultimate New York.

La dieta The Ultimate New York ha conquistato top model del calibro di Heidi Klum e Linda Evangelista e adesso è partita alla conquista di tutta Hollywood. Questa dieta, messa a punto dal maestro di fitness David Kirsch, non è altro che un regime alimentare iperproteico e quasi esclusivamente privo di carboidrati.

Insomma: Kirsch non ha scoperto nulla di nuovo, dato che le diete iperproteiche, a cominciare dalla Dukan, la più famosa di tutte, non sono certo una novità. In questo regime alimentare dimagrante sono assolutamente banditi i carboidrati nelle prime due settimane di dieta, con l’obiettivo di bruciare dalle 800 alle 1000 calorie al giorno. Pare che con questo sistema, nei primi quindici giorni di dieta si possa arrivare a perdere fino sei chili e 12 centimetri su pancia e fianchi.

Come in tutte le diete proteiche che si rispettino anche nella Ultimate New York ci sono due fasi. Nella prima fase sono assolutamente vietati pasta, pane e latticini, ma anche alcool, caffè e, naturalmente, i dolci. Via libera, invece, alle carni bianche, come ad esempio il petto di pollo, il pesce, soprattutto il salmone, le verdure, i funghi, la frutta a guscio e l’albume d’uovo. La frutta si può consumare ma in modo limitate.

La fase 2 è simile alla prima, ma si possono aggiungere ai menù i fagioli, le patate le mele e alcune bacche, fino a raggiungere le 900 o 1000 calorie al giorno.

La dieta Ultimate New York è un regime decisamente poco equilibrato che può essere seguito solo per un breve periodo anche se, lo ricordiamo, per perdere peso il modo migliore è seguire un’alimentazione varia e salutare e fare della costante, anche leggera, attività fisica.

 

Photo Credit | Thinkstock

 

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