La dieta del succo di limone

Le feste del periodo natalizio sono finite e, in molti casi, oltre a un po’ di confusione e di difficoltà a riadattarsi al tran tran quotidiano, ci hanno lasciato anche qualche chilo di troppo da smaltire in breve tempo. Non preoccupatevi, non vi proporremo una dieta ferrea, anche perché nella maggior parte dei casi si tratta di perdere solo uno o due chili in eccesso e per farlo potete seguire una dieta a base di un alimento assolutamente naturale: il succo di limone.

Pare infatti, che bere ogni mattina del succo di limone sciolto in un bicchiere di acqua calda, aiuti l’apparto digestivo a lavorare meglio e l’organismo a depurarsi, ovviamente se unito ad una regolare e sana alimentazione e ad un po’ di attività fisica.

Le proprietà digestive e dimagranti del limone

Ma perché i limoni sono così importanti per il benessere dell’organismo? Rispetto ad altri frutti essi sono molto più ricchi di acido citrico che, in combinazione con altri acidi ed alcuni enzimi, favorisce la digestione e abbassa il livello degli zuccheri nel sangue; inoltre, le sostanze contenute nella buccia, le pectine, contengono molte fibre e sono un valido aiuto nel dimagrimento, perché sono in grado di mantenere il senso di sazietà per alcune ore.

Il succo di limone è ricco anche di vitamina C e, secondo un recente studio condotto dalla State University dell’Arizona, le persone che si nutrono con frutta e verdura ricche di vitamina C perdono peso più velocemente e hanno più facilità di digestione.

Via libera al succo di limone, quindi, ma senza dimenticare alcune regole di sana alimentazione e ricordando di  praticare trenta minuti di attività aerobica per cinque o sei giorni alla settimana.

I principi della dieta del succo di limone

Per prima cosa bisogna bere ogni mattina un bicchiere di acqua calda con del succo di limone; poi cercate di bere molta acqua durante il giorno per eliminare le tossine, evitate di consumare le bevande gassate e i succhi di frutta che contengono zucchero, eliminate gli alcolici ad eccezione di un bicchiere di vino a pasto e riduce il consumo di caffè e tè.

Cercate di ridurre il livello degli zuccheri nel sangue perché provoca mal di testa, scarsa concentrazione e irritabilità; per far ciò può aiutarvi spruzzare un po’ di succo di limone sulle portate oppure usarlo per cucinare. Fondamentali sono la frutta e la verdura, da consumare almeno cinque volte al giorno, perché sono povere di calorie, ricche di fibre, minerali e vitamine e, soprattutto, aiutano la digestione e la riduzione di peso corporeo.

Altri consigli per dimagrire dopo le feste

Aumentate le proteine, perché rallentano l’assorbimento dei grassi e dei carboidrati e poi cercate di mangiare poco e spesso: facendo degli spuntini, ovviamente leggeri e senza grassi, vi aiuterà a ridurre il senso di fame e ad accelerare il metabolismo; inoltre, anche la varietà dei cibi portati in tavola vi aiuterà a sentirvi meglio.

Riducete il consumo di cibi che contengono zuccheri raffinati, come pane e riso bianchi, cornflakes e patate che, al contrario degli zuccheri semplici come quelli contenuti nella frutta, finiscono per essere immagazzinati come grassi; attenzione anche ai dolcificanti industriali.

Non tutti i grassi vanno eliminati dall’alimentazione, ma solo quelli saturi, ovvero di origine animale contenuti nella carne rossa e nei dolci, mentre potete consumare quelli insaturi di origine vegetale che, al contrario, sono benefici; aumentate anche il consumo di Omega 3 e Omega 6. Introducete nell’alimentazione i legumi, che sono ricchi di fibre oltre ad essere utili a rallentare la trasformazione dei carboidrati in glucosio, e preferite i cereali in versione integrale.

Come vi abbiamo spiegato altre volte, è molto importante masticare bene e mangiare piano; la masticazione lenta aiuta il processo digestivo, al contrario, se mastichiamo male i nutrienti non vengono correttamente assimilati ed assorbiti dall’organismo; infine, attenzione anche al livello di stress, perché quando si è ansiosi la digestione si blocca e il cibo non viene assimilato a dovere.

 Photo Credit: Thinkstock

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