Dite addio al cibo, il futuro è un cocktail di polveri con tutte le sostanze nutritive per l’organismo

Cocktail polveriDieta a parte, uno dei piaceri della vita è senza dubbio la cucina: mangiare bene è sicuramente un piacere, gustarsi sapori e cibi magari in compagnia degli amici; a meno che non si decida di guardare l’altro lato della medaglia e considerare la cucina una perdita di tempo, di denaro e di energia. Questa è la visione di Rob Rhinehart, il ventiquattrenne programmatore americano che ha inventato un cocktail a base di polveri in grado di sostituire i pasti comuni.

Attenzione, però, Rob Rhinehart non ha creato questo cocktail sulla scia delle diete dimagranti più famose, bensì proprio per trovare un sostituto all’atto del cucinare. L’idea gli è venuta in seguito all’incontro con un anziano amico di famiglia che, avendo perso la forza nelle braccia, non poteva più cucinare. Rhinehart ha allora pensato di mettere a punto un prodotto semplice, salutare, economico e in grado di poter sostituire il cibo tradizionale.

Dopo mesi passati a studiare chimica, biologia e il funzionamento del metabolismo è giunto alla conclusione che il corpo non ha bisogno di genere alimentari ma di sostanze nutritive ovvero, tanto per fare un esempio, non serve il pane o la pasta ma i carboidrati. Forte di questa convinzione Rhinehart ha mescolato polveri contenenti tutte le sostanze nutritive essenziali vitamine, minerali, aminoacidi essenziali, carboidrati e grassi con l’aggiunta di ginseng, ginkgo biloba, alfa-carotene e altre sostanze e ha creato il Soylent, un cocktail di colore beige in grado di sostituire il cibo tradizionale.

In pratica il beverone creato da Rhinehart si compone di polveri mescolate con acqua e, pur contenendo tutti i principi nutritivi di cui ha bisogno l’organismo, avrebbe pochissime calorie, nessuna tossina o sostanza cancerogena e, a detto dell’inventore, sarebbe anche buono. Una volta messo a punto il cocktail Rhinehart l’ha sostituito al cibo per un mese, pare senza nessuna controindicazione, ecco le sue parole rilasciate durante un’intervista:

Per 30 giorni ho evitato completamente il cibo e ho controllato il contenuto del mio sangue e le mie prestazioni fisiche. Le prestazioni mentali sono più difficili da quantificare, ma mi sono sentito molto più perspicace.

Adesso Rhinehart dice di mangiare pasti tradizionali sono due volte alla settimana e di essere felice di non doversi più preoccupare della spesa e del cibo, assicurando di sentirsi “liberato da un sacco di fatiche”.

Gli esperti, ovviamente, sono piuttosto scettici; al momento non ci sono dati scientifici che provino l’efficacia del Soylent inventato da Rhinehart, e soprattutto se potrà dirsi efficace sul lungo periodo. Certo è che in questo modo si perde tutto il gusto del mangiare, una componente essenziale per il nostro organismo, come spiega il dottor Christoph Klotter, professore di psicologia dell’alimentazione e promozione della salute all’università di Fulda, in Germania:

È assurdo. Il sistema dopaminergico mesolimbico del nostro cervello include l’esperienza del piacere e della motivazione per ottenere e consumare cibo appetitoso. Quest’uomo deve essere completamente privo di gusto e piacere, oppure viene appagato in qualche altro modo.

Di sicuro, però, c’è il fatto che, assumendo solo il cocktail Soylent si perderebbe tutto il gusto di assaporare il cibo, di sentirne l’odore e anche la convivialità legata ai pasti. Interrogato su questo punto Rhinehart ammette che in futuro non esclude di ritornare a mangiare normalmente soprattutto se avrà più soldi e una ragazza. In effetti, come dargli torto: per quanto gustoso il suo cocktail non potrà mai sostituire l’atmosfera e il sapore di una bella cenetta a lume di candela a base di cibi gustosi e perché no, afrodisiaci! Senza contare che pur contenuto in un bicchiere a forma di cuore, il suo Soylent sarebbe molto meno romantico.

 

[Fonte]

 

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