La dieta che mantiene i benefici dell’estate

mantenere benefici delle vacanze

Se dopo un’estate vissuta al top volete rimanere in forma e piene di vitalità, la cosa migliore da fare è seguire una dieta che vi aiuti a mantenere i benefici della stagione estiva per più tempo possibile.

Per prima cosa evitate di mangiare più di quando vi serve: è importante non incamerare più calorie di quelle necessarie conformi al vostro stile di vita. In secondo luogo, non privatevi dei nutrienti essenziali per il corretto funzionamento dell’organismo, come le proteine, i grassi e i carboidrati. Infine, non saltate i pasti, anzi: cercate di distribuire il cibo equamente durante tutta la giornata, in modo da abituare l’organismo ad una giusta immissione di alimenti.

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Uovo di gallina intero, calorie e valori nutrizionali

uovo-di-gallina-calorie

Uovo di gallina intero

Un uovo di gallina intero ha un peso medio di circa 60 grammi. E’ costituito dal tuorlo (la parte più interna di colore giallo-arancio) e dall’albume, detto anche chiara, che lo riveste. Tuorlo e albume sono contenuti all’interno del guscio, una struttura calcarea.

L’albume è costituito al 90% da acqua e al 10% da proteine, sali minerali (magnesio, sodio e potassio), vitamine del gruppo B e glucosio, mentre il tuorlo contiene lipidi, proteine, ferro e fosforo e vitamine del gruppo B.

Più l’uovo è fresco minore è la dimensione della camera d’aria presente tra l’albume e la calotta inferiore (la parte più ampia) del guscio.

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Ricette light, sformato freddo di mais e pomodoro

ricette poco caloriche

La ricetta che stiamo per darvi può a buon diritto essere definita “dietetica” poichè apporta solo 265 calorie per porzione. Oltre ad essere poco calorico lo sformato di pomodoro e mais rappresenta anche una pietanza nutriente ed equilibrata ideale per un pranzo leggero ma soddisfacente.

Sformato freddo di mais e pomodoro

Ingredienti per 4 persone

800 grammi di pomodori ramati;

250 grammi di mais in scatola;

una cipolla bianca;

la mollica di un panino;

qualche foglia di basilico;

sedano;

un filo di olio extra-vergine di oliva;

sale e pepe.

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Regole d’oro per un autunno snello

hobby per dimagrire

Comunque siano andate le vacanze, settembre è per la maggior parte di noi il momento di riprendere la vita di tutti i giorni: impegni e abitudini sono pronti a scattare come trappole in cui cadiamo con più o meno rassegnazione. E invece proprio questo è il tempo giusto per fare il punto della situazione e programmare in modo concreto ciò che poi ci si dimentica. È il caso dell’attività fisica: a settembre, scegli uno sport o una forma di ginnastica e stabilisci con precisione come praticarla durante i mesi futuri.

 E il modo migliore per tenere il metabolismo attivo. Al mare ti sei sentita rinata a contatto con l’acqua? Individua una piscina e iscriviti ad un corso di nuoto per migliorare lo stile o semplicemente nuotare. Ami passeggiare ma poi non ne hai mai il tempo? Perché allora non praticare trekking il fine settimana? Contatta un’associazione che si occupa di organizzare camminate, prendi l’attrezzatura e tieni liberi i weekend designati.

 Un hobby: un lusso per cui occorre tempo e disponibilità economica. E chi può permetterselo? Ecco liquidato un potente metodo dimagrante. Considerare gli interessi “un lusso” è di fatto un pregiudizio: persino in tempo di miseria le nostre nonne trovavano il modo di riunirsi a ricamare o a lavorare all’uncinetto… Ciò che davvero serve è la consapevolezza dell’importanza che ha coltivare un interesse. Che non è solo un modo per passare il tempo ma un sistema per coltivare le nostre abilità, per sviluppare potenzialità e virtù latenti.

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Marmellate e confetture: tutto quello che dovete sapere

marmellate e confetture

Pensate che marmellate e confetture siano la stessa cosa? Sbagliato! I regolamenti comunitari distinguono tra le une e le altre. In particolare, il termine “marmellata” indica il prodotto a base di soli agrumi e corrisponde a quella che gli inglesi chiamano marmalade, mentre le conserve confezionate con altri tipi di frutta si definiscono “confetture” o “gelatine”, jam per gli inglesi, secondo la lavorazione o la percentuale di frutta utilizzata.

La confettura extra è la migliore, ed è quella preparata con circa il 45% di polpa di frutta; nella confettura, invece, la quantità di polpa non può essere inferiore al 35%. La gelatina deve contenere almeno il 35% di succo di frutta, e la marmellata può essere, a sua volta, prodotta con polpa, purea, succo, estratti acquosi e scorza di agrumi in misura non inferiore al 20%.

Qualsiasi prodotto decidiate di comprare, leggete bene l’etichetta per verificare il quantitativo di frutta effettivamente impiegato, il contenuto di zucchero e l’eventuale presenza di coloranti e conservanti. All’aspetto, una buona confettura o marmellata deve mostrare un colore brillante e uniforme in tutta la confezione; la presenza di corpi estranei è un sicuro difetto, anche se si tratta di residui della frutta di partenza. Una valutazione importante è quella della consistenza: una buona confettura non deve essere né troppo compatta né troppo fluida.

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Mozzarella calorie e valori nutrizionali

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Come abbiamo visto nella dieta della mozzarella, questo formaggio fresco ha molte qualità che a rendono un alimento adatto ad un regime dietetico ipocalorico.

La mozzarella è un cibo molto ricco di proteine animali, di ferro, calcio e vitamine, ed è un alimento amico della salute delle donne. Soprattutto in menopausa, quando le variazioni ormonali determinano un aumento della perdita di calcio da parte delle ossa, e non tutti sanno, che per prevenire questo problema occorre fornire all’organismo fin dalla giovinezza abbondanti scorte di calcio. In questo senso può aiutare la mozzarella di latte vaccino che contiene il doppio di calcio rispetto a quella di bufala.

Di solito la mozzarella viene prodotta con il latte intero, che sia di bufala o di mucca, ma esiste anche una versione cosiddetta light della mozzarella, e cioè ricavata dal latte di mucca scremato che contiene circa la metà dei grassi presenti in quella con il latte intero.

Molto importante è anche la sua conservazione; riponete la mozzarella in un luogo fresco, oppure nella parte meno fredda del frigo, immersa nel suo siero e consumatela in un paio di giorni. Ricordate di non surgelarla perché il brusco passaggio di temperatura altererebbe il suo delicato sapore.

Vediamo nel i principali tipi di mozzarella.

mozzarella1

Mozzarella classica: è prodotta con latte di vacca e in genere ha una forma sferica, ma può essere anche a treccia o a rotolo; esiste anche la versione affumicata e quella “scomposta” in piccole mozzarelline del diametro di 3 centimetri dette “ciliegine”.

Calorie e valori nutrizionali
Valori nutrizionali per 100 grammi di prodotto

Calorie: 248 Kcal
Acqua: 47.36
Proteine: 11.47 g.
Grassi: 12.22 g.
Carboidrati: 23.67 g.

Grassi
Grassi saturi: 3.711 g
Grassi monoinsaturi: 6.243 g
Grassi polinsaturi: 1.738 g

Minerali
Calcio: 610 mg
Sodio: 685 mg
Ferro: 0.4 mg
Magnesio: 41 mg
Fosforo: 583 mg
Potassio: 455 mg
Manganese: 0.028 mg
Selenio: 19.2 mcg

Vitamine
Vitamina A: 437 mcg
Vitamina B1: 0.026 mg
Vitamina B2: 0.444 mg
Vitamina PP: 0.317 mg
Vitamina B5: 0.083 mg
Vitamina B6: 0.051 mg
Vitamina B12: 0.81 mcg
Vitamina C: 0.1 mg
Vitamina E: 0.11 mg
Vitamina K: 1 mcg
Folati: 11 mcg

Altro
Zuccheri: 23.67 g

light

Mozzarella light: di solito la mozzarella viene prodotta con il latte intero, che sia di bufala o di mucca, ma esiste anche una versione cosiddetta light, e cioè ricavata dal latte di mucca scremato che contiene circa la metà dei grassi presenti in quella con il latte intero.

Calorie e valori nutrizionali
Valori nutrizionali per 100 grammi di prodotto

Calorie: 149 Kcal
Acqua: 60.2
Proteine: 31.7 g.
Grassi: 0 g.
Carboidrati: 3.5 g.
Fibre: 1.8 g.
Grassi
Colesterolo: 18 mg

Minerali
Calcio: 961 mg
Sodio: 743 mg
Ferro: 0.31 mg
Magnesio: 33 mg
Fosforo: 656 mg
Potassio: 106 mg
Selenio: 18.9 mcg

Vitamine
Vitamina A: 124 mcg
Vitamina B1: 0.02 mg
Vitamina B2: 0.3 mg
Vitamina PP: 0.12 mg
Vitamina B6: 0.08 mg
Vitamina B12: 0.92 mcg
Vitamina E: 0.14 mg
Vitamina K: 1.6 mcg
Folati:10 mcg

Altro
Zuccheri: 1.48 g

bufala

Mozzarella di bufala: è fatta con il latte di bufala ed è molto saporita; possiede un colore bianchissimo con una superficie lucente e liscia, ha una struttura a foglie sovrapposte che diventa più compatta verso il centro.

Calorie e valori nutrizionali
Valori nutrizionali per 100 grammi di prodotto

Calorie: 288 Kcal
Acqua: 55.5
Proteine: 16.7 g.
Grassi: 24.4 g.
Carboidrati: 3.5 g.
Zuccheri solubili: 0,4 g.
Ferro: 0,2 mg.
Calcio: 210 mg.
Fosforo: 195 mg.
Vitamina E: 0,24 mg.

Roast beef, calorie e valori nutrizionali

roast beef calorie

Nonostante il termine inglese “roast beef” significhi semplicemente arrosto di manzo, è consuetudine nel nostro paese adoperarlo per indicare un particolare tipo di arrosto a cottura breve ottenuto da tagli di carne molto magri (di solito costata, controfiletto, girello o scamone). E’ facile trovare il roast beef già pronto, arrostito, condito e persino tagliato a fette sottili tanto dal macellaio, quanto presso gastronomie e supermercati.

Si tratta infatti di una pietanza comunemente ritenuta salutare e poco grassa e viene quindi scelta sovente dalle persone che dovendo pranzare ogni giorno fuori o non avendo abbastanza tempo per cucinare non vogliono appesantirsi troppo o rischiare di prendere peso mangiando la prima cosa che capita.

In effetti, se non si tenta di insaporirlo con l’aggiunta di altri grassi (è comune trovarlo avvolto nella pancetta) e non si eccede nei condimenti, un piatto di roast beef consumato rigorosamente freddo con contorno di verdure può davvero permetterci di  pranzare in modo nutriente e poco calorico anche al ristorante o in gastronomia.

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Come togliere adipe dalla pancia: incenso e caffè verde

circonferenza pancia

Se la circonferenza della pancia supera i 102 cm serve un programma bruciagrassi più generalizzato, che non sia limitato all’addome. Infatti, in queste situazioni l’accumulo di grasso è diffuso anche ad altri distretti del corpo e penetra i tessuti in profondità. E per eliminarli può essere necessario un po’ più di tempo, almeno un mese. I semi di caffè verde (Coffea arabica) so­no ricchi di antiossidanti e caffeina. Han­no un’azione bruciagrassi naturale: sciolgono gli accumuli lipidici, facilitando la perdita di peso.

Inoltre riducono la fame di zuccheri. Assumere una capsula di estratto di caffè verde per 15-30 giorni, sempre alla mattina. La caffeina può avere effetto eccitante e provocare insonnia, nervosismo, tachicardia e agitazione: smettete subito l’assunzione se notate che questi sintomi si intensificano Due o tre volte al giorno praticate un massaggio utiliz­zando 3 gocce di oli essenziali di incenso e cannella di­luiti in 10 ml di olio di rosa mosqueta.

Queste essenze possiedono un’azione drenante, riattivano la circolazione linfatica e rendono più morbidi i tessuti dove si sono accumulati i grassi maggiormente difficili da sciogliere. Per 15 giorni, evita le farine bianche, intasano il metabolismo e stimolano uno degli ormoni più implicati nell’ingrassa­mento della pancia: l’insulina. Sono troppo pieni di grassi animali e di zuccheri che favoriscono l’accumulo di trigliceridi.

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Indice glicemico: cos’è e come mantenerlo sotto controllo

indice glicemico

L’indice glicemico (IG) di un alimento rappresenta la velocità con cui aumenta la glicemia, cioè la concentrazione di glucosio nel sangue, in seguito alla sua assunzione. L’IG è espresso in centesimi, quindi, a seconda del picco raggiunto, i cibi sono divisi in tre classi: a basso indice glicemico, cioè inferiori a 40, medio, cioè tra 40 e 70, e alto, vale a dire maggiore di 70.

Tanto per fare un esempio, le patate lesse hanno un indice glicemico pari a 70, decisamente più alto rispetto alla pasta cotta al dente che ha un IG pari a 45; la pasta al dente ha un indice inferiore a quella scotta, perché le molecole non sono già rotte dalla cottura e il cibo si trasforma più lentamente in glucosio.

In sintesi, i regimi basati su questo valore reputano favorevoli, perché a basso IG, tutta la verdura, tranne le patate, quasi tutta la frutta, alcuni cereali, come orzo e avena, e sfavorevoli tutti i carboidrati raffinati, vale a dire pasta, pane, riso, dolci e zuccheri.

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Mortadella calorie e valori nutrizionali

mortadella-calorie

La mortadella è un salume tipico bolognese (ad Indicazione Geografica Protetta) che viene in genere preparato con carne di suino, grasso di maiale a cubetti, il cosiddetto lardello che va a costituire i caratteristici “spazi bianchi”, sale e pepe intero o macinato. La miscela costituita con questi ingredienti viene insaccata e cotta in forni ventilati ad aria secca.

Esistono tuttavia in commercio anche mortadelle ottenute da impasti di carne diverse da quella di maiale: per sapere esattamente quali tipi di carni sono contenute nel prodotto che stiamo acquistando basta guardare l’etichetta, un semplice sistema di siglatura ci darà le informazioni che cerchiamo.

La sigla S indica che la mortadella contiene esclusivamente carne di puro suino, mentre la lettera B si riferisce alla presenza nell’impasto di carne suina e bovina. Se invece trovate sull’etichetta le lettere O oppure C ciò significa che il salume è stato preparato con l’aggiunta di carni ovine nel primo caso ed equine nel secondo.

Seppure si tratti di un alimento semplicemente delizioso la mortadella, come vedremo, ha un contenuto piuttosto elevato di grassi e colesterolo e, naturalmente, apporta una notevole quantità di calorie. E’ quindi un alimento assolutamente vietato in un regime dietetico ipocalorico e in caso di ipercolesterolemia e va comunque consumato con moderazione.

Vediamo adesso calorie e valori nutrizionali della mortadella di puro suino e di suino e bovino:

Mortadella di puro suino, calorie e valori nutrizionali per 100 grammi di prodotto

Calorie: 396

Acqua: 46.7

Proteine: 17

Grassi: 35.8

Carboidrati: 0

Fibre: 0

Colesterolo: 129 mg

Sali minerali

Calcio: 14 mg

Sodio: 25 mg

Ferro: 0.79 mg

Magnesio: 7 mg

Fosforo: 47 mg

Potassio: 147 mg

Manganese: 0.06 mg

Selenio: 3.1 mcg

Vitamine: B1-B2-PP-B5-B6-B12-Folati

Mortadella di suino e bovino, calorie e valori nutrizionali per 100 grammi di prodotto

Calorie: 311

Acqua: 52.3

Proteine: 16.37

Grassi: 25.39

Carboidrati: 3.05

Fibre: 0

Colesterolo: 56 mg

Sali minerali

Calcio: 18 mg

Sodio: 1246 mg

Ferro: 1.4 mg

Magnesio: 11 mg

Fosforo: 97 mg

Potassio: 163 mg

Manganese: 0.03 mg

Selenio: 22.6 mg

Vitamine: B1-B2-PP-B5-B6-B12-E-K-Folati

Alimentazione sana, miti da sfatare

alimentazione miti sfatare

Le regole da osservare per un’alimentazione sana e bilanciata sono ormai note a tutti. Eppure sono ancora in molti a credere nella validità di alcune indicazioni che oggi, come in passato, gli esperti non ritengono altro che voci di popolo infondate.

Dopo avervi parlato dei miti da sfatare sulle diete, oggi torniamo sul tema per svelare alcune false dicerie sullo stile di vita alimentare in genere:

Non è vero che

La frutta deve essere mangiata a fine pasto

La frutta esercita un effetto maggiormente benefico se consumata lontano dai pasti, al contrario infatti ostacola la digestione e causa la fermentazione degli amidi contenuti negli altri cibi quali pane e pasta.

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Settembre: il mese giusto per correggere la dieta

settembre mese della dieta

I dietologi concordano: il momento migliore per mettersi a dieta è proprio settembre. L’autunno infatti è la stagione ideale per il dimagrimento, quella che già naturalmente ci predi­spone ad “asciugarci” e a bruciare di più. Perché allora non approfittarne? La trappola più insidiosa è però la tentazione che ci fa rimandare a un “momento ideale” la dieta che nell’attesa si carica di aspettative an­goscianti che allontanano sempre più il mo­mento fatidico e nel frattempo aumenta il peso che dovremo smaltire.

Hai intenzione di modificare il tuo modo di mangiare, inserendo nella dieta cibi salutari e snellenti? Allora comincia oggi. E se non te la senti di fare da solo o hai difficoltà a iniziare consulta un dietologo, chiamalo oggi stesso. A settembre simbolicamente si ricomincia dac­capo: nei primi giorni di lavoro o di ritorno in città ci sentiamo “diversi“, facciamo fatica a ri­prendere le solite abitudini e lo stacco estivo ci renderebbe inclini al cambiamento e restii alla routine.

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Dimagrire dopo le vacanze: sfatiamo i luoghi comuni del rientro

dimagrire dopo vacanze

Le vacanze sono appena finite e come tutti gli anni, insieme alla voglia di stare all’aria aperta è sono state caratterizzate da un’irrefrenabile fame, proprio come quella che arriva dopo un’intensa giornata di mare o una scarpinata in montagna, o quella che durante una giornata in spiaggia ha fatto fare il pieno di patatine, pizzette, gelati e cocktail di tutti i tipi.

E ora vi ritrovate come prima della prova bikini: in sovrappeso e bombardati da prodotti e diete che promettono miracoli; per non cadere nella trappola dei “luoghi comuni del rientro”, preparatevi a seguire questi 7 facili accorgimenti.
1.
Attenzione ad “espiare” i peccati di gola mangiando solo insalata: per prima cosa perché un piatto di insalata non sazia e quindi si corre il rischio di ricorrere a pericolosi fuori pasto; poi perché è facile esagerare con i condimento che spesso sono tutto fuorché light.

2. Il dolcificante è un’abitudine che va disciplinata; ci sono molte persone che mangiano caramelle dolcificate in continuazione per tenere a bada la fame, ma sappiate che una caramella va bene, ma un pacchetto no!
3. Anche per le bevande dolci il principio è lo stesso: chi esagera con questo tipo di bibite, tende a bere meno acqua o a non berne per niente, il che non è proprio salutare.

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Margarina calorie e valori nutrizionali

margarina

La margarina è un prodotto alimentare dalla consistenza tra il solido e il cremoso, a base di grassi vegetali per la maggior parte saturi, utilizzato come sostituto del burro. In pratica la margarina è un concentrato di lipidi ed acqua, con aggiunta di sale e di altri additivi alimentari.

A determinare la consistenza e il punto di fusione della margarina è soprattutto la percentuale e il grado di saturazione dei grassi utilizzati: quelli saturi contribuiscono di più alla cristallizzazione del grasso nel prodotto, rendendolo quindi più solido.

L’invenzione della margarina si deve al farmacista francese Hippolyte Mège, che la presentò al concorso indetto da Napoleone III nel 1869 per fornire la marina di un sostituto del burro, più economico e che potesse conservarsi per lungo tempo senza irrancidire. Mège decise di chiamarla oleomargarina, con riferimento all’acido margarico scoperto da Michel Chevreul.

Spesso ci si chiede quale alimento tra il burro e la margarina sia più nocivo e quale è meglio utilizzare in cucina. L’ideale sarebbe fare un uso limitato di tutte e due, visto che entrambi hanno un grande potere calorico, ma considerando solo il punto di vista biochimico, sarebbe meglio usare il burro. La margarina è infatti un grasso che non esiste in natura ma deriva da un mix di oli vegetali e grassi animali lavorati tramite processi industriali.

Calorie e valori nutrizionali

Valori nutrizionali per 100 grammi di prodotto

Calorie: 719 Kcal
Acqua: 15.7
Proteine: 0.9g.
Grassi: 80,5 g.
Carboidrati: 0.9 g.

Grassi
Grassi saturi: 15.8 g.
Grassi monoinsaturi: 35.8 g.
Grassi polinsaturi: 25.4 g.

Minerali
Calcio: 30 mg
Sodio: 943 mg
Ferro: 0.06 mg
Magnesio: 3 mg
Fosforo: 23 mg
Potassio: 42 mg

Vitamine
Vitamina A: 768 mcg
Vitamina B1: 0.01 mg
Vitamina B2: 0.037 mg
Vitamina PP: 0.023 mg
Vitamina B5: 0.084 mg
Vitamina B6: 0.009 mg
Vitamina B12: 0.1 mcg
Vitamina C: 0.2 mg
Vitamina D: IU
Vitamina E: 9 mg
Vitamina K: 93 mcg
Folati: 1 mcg

Pancia dopo le vacanze? Via in due settimane

via la pancia in 2 settimane

L’autunno, al rientro dalle ferie, è il momento giusto per fare il punto della situazione sul livello di grasso del nostro corpo. Per avere un quadro completo pesarsi non basta: bisogna anche guardarsi allo specchio, misurando la circonferenza dell’addome con il centimetro e valutando con un semplice pizzicotto lo spessore della plica di grasso a livello di fianchi e pancia, che ci darà un’idea chiara della distribuzione dei grassi profondi.

Quando la situazione è solo leggermente sopra la norma, per ridurre le flaccidità avremo bisogno soprattutto di rimedi rassodanti. Ma se l’adipe è più consistente, si deve intervenire con i bruciagrassi naturali per snellire il girovita e sgonfiare la pancia. Scopri come fare.

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Ricotta, calorie e valori nutrizionali

FreshRicotta

La ricotta è un latticino ottenuto dalla lavorazione del siero del latte. Il fatto che non sia ottenuta dalla cagliata, ma dal solo siero separato da questa, non permette di definirla un formaggio. Dal punto di vista nutrizionale rappresenta un alimento molto valido: ricca di proteine, sali minerali e vitamine, la ricotta fresca presenta una percentuale di grassi variabile in funzione del metodo di preparazione e dall’origine del latte impiegato per ottenerla.

Distinguiamo infatti la ricotta di solo siero, in genere di produzione artigianale, ottenuta senza aggiunta di latte o panna, e la ricotta al latte, spesso di produzione industriale: la prima ha una percentuale di grassi che si aggira intorno al 10-13%, mentre questo valore nella seconda può raggiungere anche il 20%. La percentuale di grassi presente dipende anche dal tipo di latte impiegato, la ricotta di mucca è forse meno saporita di quella di pecora, ma quest’ultima risulta più grassa e più calorica.

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Funghi, i prodotti della terra

funghi

I funghi sono tra i prodotti più “strani” della natura: sono vegetali ma non hanno né foglie né radici! I funghi rappresentano dal punto di vista nutrizionale una alimento molto adatto ai regimi ipocalorici. Se da un lato non forniscono particolari apporti nutritivi, pochi carboidrati e proteine, dall’altro contengono pochissimi grassi e, in media, 20 calorie ogni 100 g. di prodotto. Sono dunque alimenti ideali per arricchire il gusto di molte pietanze evitando grassi e calorie.

Per quanto riguarda gli aspetti nutrizionali, oltre ai vantaggi già ricordati, c’è da sottolineare il fatto che le proteine dei funghi, seppur scarse, hanno un discreto valore biologico comparabile a quello fornito dalle proteine dei legumi; quanto ai sali minerali, l’apporto è trascurabile.

In merito agli svantaggi la prima cosa da segnalare è la difficoltà di digestione, ma in genere è dovuta agli eccessi; i pranzi a base di funghi sono da alcune evitare sia perchè vengono spesso cucinati con abbondanza di condimenti o con cotture poco salutari, come ad esempio le fritture, sia perché alcune sostanze in essi contenute affaticano il fegato se assunte in quantità eccessive. In ogni caso sono da preferire i funghi freschi, in quanto quelli secchi hanno un contenuto calorico decisamente superiore.

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Proteine

proteine

Le proteine, o protidi, sono nutrienti di fondamentale importanza per gli organismi viventi. Esse rappresentano il costituente fondamentale delle cellule ed hanno un ruolo importantissimo nella formazione delle masse muscolari e nella riparazione dei tessuti danneggiati. Le proteine forniscono infatti il materiale necessario per la formazione di nuove cellule. La loro funzione principale è dunque quella di rinnovamento dei tessuti, ma esse trasportano nell’organismo diverse sostanze presenti nel sangue, intervengono nella coagulazione di quest’ultimo e sono necessarie per la contrazione muscolare e per le difese immunitarie. Per questo motivo non devono mancare in una dieta corretta ed equilibrata.

In base alla loro funzione le proteine vengono distinte in: enzimi, proteine di trasporto, contrattili, strutturali, di difesa, regolatrici.

Il fabbisogno giornaliero di proteine varia da un individuo a un altro in funzione di fattori quali l’età , il peso corporeo e la natura delle proteine stesse. In media i protidi dovrebbero comunque rappresentare il 15-20% dell’apporto calorico giornaliero: 2/3 di questi dovrebbero provenire da alimenti di origine animale e 1/3 da alimenti di origine vegetale. Le proteine rappresentano il 12-15% della massa corporea e forniscono in media 4 Kcal per grammo.

I cibi più ricchi di proteine sono carne, pesce, uova, formaggi e legumi. Tuttavia, le proteine di migliore qualità si trovano nella soia, nel pesce e nella carne (soprattutto nelle carni magre e in quelle bianche).

Proteine ad alto valore biologico

Le cosiddette proteine ad alto valore biologico sono essenzialmente quelle provenienti da cibi di origine animale. Questi ultimi contengono infatti tutti gli amminoacidi essenziali nelle giuste proporzioni, mentre le proteine presenti negli alimenti di origine vegetale sono carenti di uno o più amminoacidi essenziali. Gli alimenti a maggior valore biologico sono le uova, il latte, il pesce e la carne.

Anche i legumi, i cereali e le patate rappresentano una discreta fonte di proteine (7% nel riso, 10-12% nel frumento). Tuttavia, ad esempio nelle diete vegetariane, è preferibile consumare insieme legumi e cereali ed ovviare così alla loro carenza di amminoacidi essenziali.