Come combattere stress e ansia in situazioni di emergenza

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L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo in queste settimane contribuisce ad accrescere lo stress psicofisico e quindi è frequente che possano manifestarsi stati d’ansia con somatizzazioni, insonnia, ma anche sintomi depressivi ed emozioni di rabbia, ostilità, frustrazione, senso di impotenza.

Ripercussioni negative arrivano dall’assenza di contatto umano e di interazioni sociali, dal cambiamento delle proprie abitudini o anche solo dall’impossibilità di godere dell’aria aperta. Trovare un “nuovo equilibrio” è per tutti noi una necessità.

In caso di stress eccessivo, potremmo sentirci meno lucidi e la nostra capacità di prendere decisioni può essere intaccata. Questo accade perché siamo troppo presi dall’onda emotiva o dal sovraccarico di compiti da svolgere e da paure relative alla delicata e complessa situazione che stiamo vivendo.

Nei momenti di lavoro in emergenza, la nostra reattività e la nostra attenzione deve essere maggiore e questo richiede molte energie psicofisiche. Tutte situazioni che incidono sul nostro umore e sull’organismo che è costretto a consumare molte energie.

Alcune semplici azioni possono portare ad un beneficio nel nostro corpo e a migliorare l’umore, tra queste un’attività fisica costante che favorisce il rilascio di endorfine che regolano proprio l’umore. Possiamo svolgere esercizi di rilassamento e meditazioni che stimolano il sistema parasimpatico. Quest’ultimo ha un effetto calmante sul nostro organismo.

Importante anche stimolare la serotonina con l’alimentazione. Il nostro organismo produce la serotonina a partire dal triptofano, una sostanza che possiamo assumere con i cibi. Il triptofano lo troviamo in uova, latte e latticini, carne e salmone. È presente anche nei semi di soia, semi di sesamo e di girasole, cacao, cioccolato fondente, patate, banane, riso, cereali integrali, verdure a foglia verde, noci e mandorle.

Se poi vogliamo aiutarci con sostanze naturali, dietro consulto di un professionista della salute possiamo indirizzarci verso prodotti in capsule, gocce o bustine orosolubili. Prodotti da acquistare solo su canali ufficiali ed affidabili.

Le sostanze provenienti dalla natura possono aiutare a combattere ansia, stress o altri sintomi emotivi collegati a situazioni complesse ricorrenti nella quotidianità o legati a questo particolare periodo dovuto alla pandemia.

La ricerca scientifica di oggi ci indica che la combinazione di “sostanze” opportunamente estratte da griffonia (Griffonia simplicifolia), withania (Withania somnifera), biancospino (Crataegus monogyna) e passiflora (Passiflora incarnata) favoriscono un naturale stato di serenità, un equilibrato tono dell’umore e una riduzione degli stati di agitazione, tensione e irritabilità.

In pratica interagiscono con il “sistema organismo” attraverso un meccanismo d’azione fisiologico, rispettandolo.

La dieta per combattere l’insonnia

Molto spesso nelle stagioni di transizione si soffre di insonnia. La stanchezza c’è, ma gli occhi proprio non vogliono chiudersi. La dieta può essere un valido aiuto soprattutto se si scelgono alimenti per favorire la produzione di serotonina, l’ormone che rilassa e aiuta il sonno. La serotonina aumenta con il consumo di pane, pasta e alimenti con zuccheri semplici, come la frutta dolce di stagione e il miele.

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La dieta anti jet lag per combattere il fuso orario

La dieta è fondamentale per mantenerci in salute ma anche per regolare il nostro orologio biologico: l’orario e la composizione dei pasti sono connessi ai ritmi fisiologici e comportamentali, inoltre il valore di “ricompensa” del cibo è anche in grado di influenzare l’orologio biologico principale nel cervello. Se abbiamo quindi affrontato un lungo viaggio, affrontando un cambio di orario importante, dobbiamo assolutamente seguire la dieta anti jet lag.

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Dormire meglio, il pollo aiuta

L’insonnia è un dramma per chi ne soffre e a soffrirne è il 35% della popolazione mondiale e 12 milioni di italiani ma quello che non è sempre noto è che si può combattere anche a tavola: il pollo aiuta a dormire meglio, lo sapevate?

dormire meglio pollo

Cambiando qualche piccola abitudine alimentare scopriamo che possiamo riposare meglio la notte trovando sollievo nel nostro piatto. Con il suo alto valore proteico e il basso contenuto di grassi, il pollo è facilmente digeribile, leggero ma molto nutriente. Ideale quindi per una cena equilibrata e sana che in più garantisce un sereno riposo.

A renderlo l’alimento ideale per chi combatte l’insonnia è soprattutto il suo contenuto di triptofano, un amminoacido che si trova nelle proteine del pollo e che agisce sulla sintesi della serotonina e della melatonina, rispettivamente un neurotrasmettitore che provoca rilassamento e un ormone che regola il sonno.

L’ideale quindi è consumare a cena un pasto leggero e facile da digerire che preveda una porzione di pollo per assicuarsi un riposo più tranquillo. Vanno nel contempo evitati caffè e tè perché sono eccitanti ma anche formaggi, salumi e altri alimenti che affaticano la digestione, rallentandola. Va moderato anche il sale.

Ad indicare nel pollo la pietanza perfetta per favorire il sonno è Pietro Migliaccio, presidente della Società Italiana di Scienza dell’Alimentazione. Al contrario, tutti i cibi che contengono tiramina – come le bevande alcoliche, molti formaggi stagionati, gli insaccati – favoriscono l’aumento della pressione sanguigna e dunque lo stato di veglia.

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Mai fare la spesa dopo una notte insonne: si rischia di acquistare cibi più calorici

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Fare la spesa è molto più complicato di quanto non si creda, soprattutto se non si ha tempo di andare tutti i giorni nel negozietto ad acquistare prodotti freschi e se per lavoro si è spesso fuori casa. È molto importante quindi fare una lista, con tutte le cose che mancano e immaginare come poter organizzare i pasti della settimana. Perché mai? Per rendere più equilibrata possibile la nostra dieta, evitare di ingrassare e non spendere soldi inutili. In questo contesto, c’è un grave errore da evitare: non andare al supermercato dopo una notte insonne.

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Festività e Ansia: attenzione alla linea

In alcuni periodi dell’anno è possibile riscontrare un aumento di alcuni disturbi dell’umore. Tra questi disturbi, l’ansia non tarda mai a presentarsi all’appello di Natale! I disagi legati all’ansia hanno una forte ricaduta su due aree di vita della persona: ritmo sonno-veglia e alimentazione.

Nel caso di ansia il ritmo sonno-veglia è turbato da un’insonnia precoce (difficoltà ad addormentarsi) mentre rispetto alla sfera alimentare è possibile notare una tendenza a mangiare di più e in maniera più disordinata. Quali possono essere le cause che fanno sì che, durante le feste natalizie, ci sia una tendenza a sperimentare una maggiore ansia?

Tra le ipotesi che si possono avanzare abbiamo l’alterazione della routine quotidiana. Le vacanze natalizie, con tutta la loro frenesia (corsa ai regali, inviti, ecc.), ci spingono spesso a cambiare le nostre abitudini giornaliere comprese le abitudini alimentari. In genere ogni cambiamento del proprio stile di vita porta la persona a sperimentare stress che, se non gestito in maniera adeguata può condurre verso vissuti di ansia e l’ansia si sa che è tra i principali nemici della linea!

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Succo di ciliegia per combattere l’insonnia

Chi non riesce a dormire bene lo sa: l’insonnia è uno dei disturbi del sonno più fastidiosi, in quanto costringe a rigirarsi nel letto per ore con gli occhi sbarrati senza poter prendere sonno oppure permette di riposare male e solo per poco tempo. Qualche tempo fa avevamo già trattato l’argomento dal punto di vista dell’alimentazione, ovvero indicandovi quali sono gli alimenti che potrebbero aiutare a vincere l’insonnia.

Oggi ritorniamo a parlare di rimedi contro l’insonnia alla luce di una ricerca americana che ha scoperto come il succo di ciliegia sia utile come antidoto all’impossibilità di prendere sonno. La ricerca è stata condotta dai ricercatori dello Sleep & Neurophysiology Research Laboratory dell’University of Rocherster Medical Center di New York e pubblicata sul “Journal of Medicinal Food”; secondo questo studio, per sconfiggere l’insonnia basterebbero due bicchieri di succo di ciliegia.

La ciliegia sarebbe in grado di conciliare il sonno grazie all’alto contenuto di melatonina, l’ormone che regola il ciclo sonno sveglia nell’organismo.

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L’alimentazione giusta contro l’insonnia

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L’insonnia è un disturbo piuttosto comune, soprattutto fra le donne; si stima infatti che queste rappresentino addirittura il 60% di coloro che ne sono affetti. Questo sgradevolissimo stato di cose può manifestarsi in  tre momenti differenti del riposo notturno inficiandone in ogni caso la qualità con ripercussioni notevoli sul benessere della persona durante il giorno.

L’insonnia può essere infatti distinta in iniziale, centrale e tardiva: nel primo caso consiste in difficoltà di addormentamento, nel secondo con il risveglio nel cuore della notte, spesso accompagnato da una sequela di pensieri sgradevoli cui si da il nome di ruminations, nel terzo infine coincide con il risveglio precoce. Inoltre questo disturbo del sonno può avere carattere transitorio (può manifestarsi cioè solo per un periodo limitato di tempo), saltuario (affliggere solo di tanto in tanto) o cronico; e in quest’ultimo caso sembra anche che tenda a peggiorare con l’avanzare dell’età.

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Insonnia: ecco i cibi per dormire meglio

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Se c’è un disturbo che prima o poi capita a tutti è l’insonnia. Se non è causata da un periodo di tensione può essere legata ad un cambiamento delle proprio abitudini, comprese quelle alimentari. Infatti, secondo alcune ricerche anche il cibo può essere in stretto rapporto con il sonno: tant’è che difficilmente si riesce a dormire bene con lo stomaco vuoto o, al contrario, quando è troppo pieno.

Inoltre è nota l’azione stimolante di alcuni cibi, come cioccolati e cacao, e bevande eccitanti, come caffè, tè e cole, che nei soggetti più sensibili pregiudica la qualità del sonno e perciò di sera andrebbero evitati. Sono nemici del buon sonno anche le spezie (pepe, curry, paprica), i cibi conservati senza sale o, comunque, molto ricchi di sodio; attenzione anche ai superalcolici: inizialmente possono provocare sonnolenza, ma durante la notte rendono il sonno agitato.

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