Come è facile immaginare, chi ha deciso di escludere dalla propria dieta la carne di animali è più sensibile verso le sofferenze di questi ultimi più di quanto non accada a chi invece non ha fatto la stessa scelta alimentare e di vita. Quello che forse nessuno si aspettava è invece che la medesima maggiore sensibilità si estende anche alla capacità di condividere gli stati d’animo dei propri simili.
Infatti, secondo uno studio condotto presso il San Raffaele di Milano in collaborazione con le Università di Ginevra e Maastricht e pubblicato su Plos one, i vegetariani sono maggiormente empatici rispetto al resto della popolazione. Questo perchè l’esclusione, completa o parziale, dalla dieta di prodotti alimentari di origine animale determinerebbe una maggiore attivazione neuronale in alcune aree del lobo frontale del cervello associate ad emozioni di empatia davanti alla visione di episodi che implicano la sofferenza di persone o di animali.