Roast beef, calorie e valori nutrizionali

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Nonostante il termine inglese “roast beef” significhi semplicemente arrosto di manzo, è consuetudine nel nostro paese adoperarlo per indicare un particolare tipo di arrosto a cottura breve ottenuto da tagli di carne molto magri (di solito costata, controfiletto, girello o scamone). E’ facile trovare il roast beef già pronto, arrostito, condito e persino tagliato a fette sottili tanto dal macellaio, quanto presso gastronomie e supermercati.

Si tratta infatti di una pietanza comunemente ritenuta salutare e poco grassa e viene quindi scelta sovente dalle persone che dovendo pranzare ogni giorno fuori o non avendo abbastanza tempo per cucinare non vogliono appesantirsi troppo o rischiare di prendere peso mangiando la prima cosa che capita.

In effetti, se non si tenta di insaporirlo con l’aggiunta di altri grassi (è comune trovarlo avvolto nella pancetta) e non si eccede nei condimenti, un piatto di roast beef consumato rigorosamente freddo con contorno di verdure può davvero permetterci di  pranzare in modo nutriente e poco calorico anche al ristorante o in gastronomia.

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Come togliere adipe dalla pancia: incenso e caffè verde

circonferenza pancia

Se la circonferenza della pancia supera i 102 cm serve un programma bruciagrassi più generalizzato, che non sia limitato all’addome. Infatti, in queste situazioni l’accumulo di grasso è diffuso anche ad altri distretti del corpo e penetra i tessuti in profondità. E per eliminarli può essere necessario un po’ più di tempo, almeno un mese. I semi di caffè verde (Coffea arabica) so­no ricchi di antiossidanti e caffeina. Han­no un’azione bruciagrassi naturale: sciolgono gli accumuli lipidici, facilitando la perdita di peso.

Inoltre riducono la fame di zuccheri. Assumere una capsula di estratto di caffè verde per 15-30 giorni, sempre alla mattina. La caffeina può avere effetto eccitante e provocare insonnia, nervosismo, tachicardia e agitazione: smettete subito l’assunzione se notate che questi sintomi si intensificano Due o tre volte al giorno praticate un massaggio utiliz­zando 3 gocce di oli essenziali di incenso e cannella di­luiti in 10 ml di olio di rosa mosqueta.

Queste essenze possiedono un’azione drenante, riattivano la circolazione linfatica e rendono più morbidi i tessuti dove si sono accumulati i grassi maggiormente difficili da sciogliere. Per 15 giorni, evita le farine bianche, intasano il metabolismo e stimolano uno degli ormoni più implicati nell’ingrassa­mento della pancia: l’insulina. Sono troppo pieni di grassi animali e di zuccheri che favoriscono l’accumulo di trigliceridi.

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Indice glicemico: cos’è e come mantenerlo sotto controllo

indice glicemico

L’indice glicemico (IG) di un alimento rappresenta la velocità con cui aumenta la glicemia, cioè la concentrazione di glucosio nel sangue, in seguito alla sua assunzione. L’IG è espresso in centesimi, quindi, a seconda del picco raggiunto, i cibi sono divisi in tre classi: a basso indice glicemico, cioè inferiori a 40, medio, cioè tra 40 e 70, e alto, vale a dire maggiore di 70.

Tanto per fare un esempio, le patate lesse hanno un indice glicemico pari a 70, decisamente più alto rispetto alla pasta cotta al dente che ha un IG pari a 45; la pasta al dente ha un indice inferiore a quella scotta, perché le molecole non sono già rotte dalla cottura e il cibo si trasforma più lentamente in glucosio.

In sintesi, i regimi basati su questo valore reputano favorevoli, perché a basso IG, tutta la verdura, tranne le patate, quasi tutta la frutta, alcuni cereali, come orzo e avena, e sfavorevoli tutti i carboidrati raffinati, vale a dire pasta, pane, riso, dolci e zuccheri.

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Alimentazione sana, miti da sfatare

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Le regole da osservare per un’alimentazione sana e bilanciata sono ormai note a tutti. Eppure sono ancora in molti a credere nella validità di alcune indicazioni che oggi, come in passato, gli esperti non ritengono altro che voci di popolo infondate.

Dopo avervi parlato dei miti da sfatare sulle diete, oggi torniamo sul tema per svelare alcune false dicerie sullo stile di vita alimentare in genere:

Non è vero che

La frutta deve essere mangiata a fine pasto

La frutta esercita un effetto maggiormente benefico se consumata lontano dai pasti, al contrario infatti ostacola la digestione e causa la fermentazione degli amidi contenuti negli altri cibi quali pane e pasta.

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Settembre: il mese giusto per correggere la dieta

settembre mese della dieta

I dietologi concordano: il momento migliore per mettersi a dieta è proprio settembre. L’autunno infatti è la stagione ideale per il dimagrimento, quella che già naturalmente ci predi­spone ad “asciugarci” e a bruciare di più. Perché allora non approfittarne? La trappola più insidiosa è però la tentazione che ci fa rimandare a un “momento ideale” la dieta che nell’attesa si carica di aspettative an­goscianti che allontanano sempre più il mo­mento fatidico e nel frattempo aumenta il peso che dovremo smaltire.

Hai intenzione di modificare il tuo modo di mangiare, inserendo nella dieta cibi salutari e snellenti? Allora comincia oggi. E se non te la senti di fare da solo o hai difficoltà a iniziare consulta un dietologo, chiamalo oggi stesso. A settembre simbolicamente si ricomincia dac­capo: nei primi giorni di lavoro o di ritorno in città ci sentiamo “diversi“, facciamo fatica a ri­prendere le solite abitudini e lo stacco estivo ci renderebbe inclini al cambiamento e restii alla routine.

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Dimagrire dopo le vacanze: sfatiamo i luoghi comuni del rientro

dimagrire dopo vacanze

Le vacanze sono appena finite e come tutti gli anni, insieme alla voglia di stare all’aria aperta è sono state caratterizzate da un’irrefrenabile fame, proprio come quella che arriva dopo un’intensa giornata di mare o una scarpinata in montagna, o quella che durante una giornata in spiaggia ha fatto fare il pieno di patatine, pizzette, gelati e cocktail di tutti i tipi.

E ora vi ritrovate come prima della prova bikini: in sovrappeso e bombardati da prodotti e diete che promettono miracoli; per non cadere nella trappola dei “luoghi comuni del rientro”, preparatevi a seguire questi 7 facili accorgimenti.
1.
Attenzione ad “espiare” i peccati di gola mangiando solo insalata: per prima cosa perché un piatto di insalata non sazia e quindi si corre il rischio di ricorrere a pericolosi fuori pasto; poi perché è facile esagerare con i condimento che spesso sono tutto fuorché light.

2. Il dolcificante è un’abitudine che va disciplinata; ci sono molte persone che mangiano caramelle dolcificate in continuazione per tenere a bada la fame, ma sappiate che una caramella va bene, ma un pacchetto no!
3. Anche per le bevande dolci il principio è lo stesso: chi esagera con questo tipo di bibite, tende a bere meno acqua o a non berne per niente, il che non è proprio salutare.

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Pancia dopo le vacanze? Via in due settimane

via la pancia in 2 settimane

L’autunno, al rientro dalle ferie, è il momento giusto per fare il punto della situazione sul livello di grasso del nostro corpo. Per avere un quadro completo pesarsi non basta: bisogna anche guardarsi allo specchio, misurando la circonferenza dell’addome con il centimetro e valutando con un semplice pizzicotto lo spessore della plica di grasso a livello di fianchi e pancia, che ci darà un’idea chiara della distribuzione dei grassi profondi.

Quando la situazione è solo leggermente sopra la norma, per ridurre le flaccidità avremo bisogno soprattutto di rimedi rassodanti. Ma se l’adipe è più consistente, si deve intervenire con i bruciagrassi naturali per snellire il girovita e sgonfiare la pancia. Scopri come fare.

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Ricotta, calorie e valori nutrizionali

FreshRicotta

La ricotta è un latticino ottenuto dalla lavorazione del siero del latte. Il fatto che non sia ottenuta dalla cagliata, ma dal solo siero separato da questa, non permette di definirla un formaggio. Dal punto di vista nutrizionale rappresenta un alimento molto valido: ricca di proteine, sali minerali e vitamine, la ricotta fresca presenta una percentuale di grassi variabile in funzione del metodo di preparazione e dall’origine del latte impiegato per ottenerla.

Distinguiamo infatti la ricotta di solo siero, in genere di produzione artigianale, ottenuta senza aggiunta di latte o panna, e la ricotta al latte, spesso di produzione industriale: la prima ha una percentuale di grassi che si aggira intorno al 10-13%, mentre questo valore nella seconda può raggiungere anche il 20%. La percentuale di grassi presente dipende anche dal tipo di latte impiegato, la ricotta di mucca è forse meno saporita di quella di pecora, ma quest’ultima risulta più grassa e più calorica.

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Funghi, i prodotti della terra

funghi

I funghi sono tra i prodotti più “strani” della natura: sono vegetali ma non hanno né foglie né radici! I funghi rappresentano dal punto di vista nutrizionale una alimento molto adatto ai regimi ipocalorici. Se da un lato non forniscono particolari apporti nutritivi, pochi carboidrati e proteine, dall’altro contengono pochissimi grassi e, in media, 20 calorie ogni 100 g. di prodotto. Sono dunque alimenti ideali per arricchire il gusto di molte pietanze evitando grassi e calorie.

Per quanto riguarda gli aspetti nutrizionali, oltre ai vantaggi già ricordati, c’è da sottolineare il fatto che le proteine dei funghi, seppur scarse, hanno un discreto valore biologico comparabile a quello fornito dalle proteine dei legumi; quanto ai sali minerali, l’apporto è trascurabile.

In merito agli svantaggi la prima cosa da segnalare è la difficoltà di digestione, ma in genere è dovuta agli eccessi; i pranzi a base di funghi sono da alcune evitare sia perchè vengono spesso cucinati con abbondanza di condimenti o con cotture poco salutari, come ad esempio le fritture, sia perché alcune sostanze in essi contenute affaticano il fegato se assunte in quantità eccessive. In ogni caso sono da preferire i funghi freschi, in quanto quelli secchi hanno un contenuto calorico decisamente superiore.

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Proteine

Le proteine, o protidi, sono nutrienti di fondamentale importanza per gli organismi viventi. Esse rappresentano il costituente fondamentale delle cellule ed hanno un ruolo importantissimo …

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Zucca, calorie e valori nutrizionali

zucca-calorie

Zucca

La zucca è il frutto di una pianta appartenente alla famiglia delle Cucurbitaceae, probabilmente originaria dell’America Centrale. Comunemente è la polpa ad essere impiegata in molteplici preparazioni culinarie (dolci e salate), ma anche i fiori e i semi (opportunamente salati ed essiccati) sono commestibili.

Varietà esistenti

Con il termine zucca si fa riferimento a specie diverse per forma e dimensione: le più note e diffuse sono la Cucurbita maxima (zucca dolce) e la Cucurbita moschata (detta anche zucca torta o zucca pepona), mentre le comuni zucchine appartengono alla specie Cucurbita pepo.

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Alimentazione biologica, cosa bisogna sapere per evitare fregature

alimentazione biologica

La consapevolezza di quanto sia importante mangiare sano prende sempre più piede nelle italiche coscienze (alimentari) e fa schizzare alle stelle le vendite dei prodotti biologici. Rispettoso della natura e della salute di chi lo consuma abitualmente, il cibo biologico, assicurano gli esperti, è anche  più saporito e nutriente poichè non risulta impoverito dall’impiego di concimi azotati, fosfatici e potassici, nemici rispattivamente di proteine, sali minerali e vitamine.

Ma quando un alimento può definirsi a pieno titolo biologico e cosa devono sapere i consumatori per evitare le fregature dei soliti furboni? Di seguito una breve sintesi:

I  cosiddetti alimenti biologici sono quelli che derivano da colture (ma anche da allevamenti) nelle quali in luogo dei fitofarmaci vengono impiegate tecniche agronomiche rispettose dell’equilibrio ambientale, quali ad esempio l’impiego esclusivo di sostanze  (letame, compost, sostanze minerali) e metodi naturali per arricchire il suolo e difendere il raccolto e la scelta, per la coltivazione, di varietà vegetali adatte all’ecosistema locale. Inoltre, la loro trasformazione avviene in assenza di coloranti e conservanti, quali acido benzoico e benzoati, che ne alterano irrimediabilmente le caratteristiche nutrizionali, mentre è superfluo aggiungere che non troverete prodotti biologici che non siano di stagione.

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Chili superflui dopo le vacanze? Eliminiamoli con la Macadamia

chili dopo vacanze macadamia

Non sempre vacanza fa rima con bellezza, perché troppo spesso al rientro ci ritroviamo qualche chiletto in più. In nostro aiuto ci viene la macadamia. E’ un albero sempreverde che raggiunge i 12 metri di altezza, originario dell’Australia ma oggi diffuso anche in molti paesi africani e asiatici. Il suo frutto, utilizzato a scopo alimentare e cosmetico, è una noce, dolce e di consistenza cremosa, protetta da un guscio bruno; ricche di grassi monoinsaturi, le noci di macadamia contengono anche buone quantità di calcio, fosforo, proteine e vitamine A, B1 e B2.

Di partitolare importanza è il loro contenuto di acido palmitoleico, recentemente al centro di uno studio sulla longevità coordinato dal genetista Annibale Puca presso l’Istituto Scientifico MultiMedica. Il meccanismo d’azione di questo acido grasso monoinsaturo sarebbe legato in parti­colare alla produzione di insulina, che il lipide sem­bra in grado di equilibrare, contrastando diabete e obesità e rallentando l’invecchiamento. L’acido palmitoleico è però scarsamente presente nella dieta mediterranea e per questo gli esperti suggeriscono di consumare proprio alcune noci di maca­damia ogni giorno, contengono grandi quantità.

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Omotossicologia, ovvero come perdere peso senza fatica

omotossicologia

Perdere qualche chilo di troppo senza fatica e senza rinunciare ai piaceri della buona tavola è un sogno? Forse no, se ci si affida alla omotossicologia, l’evoluzione dell’omeopatia classica, che mira a potenziare il sistema immunitario per espellere le tossine dal nostro corpo.

Nata negli anni 50 grazie al medico berlinese Hans Heinrich Reckwerg, l’omotossicologia aiuta a ritrovare una perfetta forma fisica senza ricorrere a terapie costose, farmaci e interventi chirurgici; infatti, poiché l’intolleranza alimentare è una delle cause principali del soprappeso, basterà individuare il cibo incriminato ed eliminarlo dalla dieta per ottenere in breve tempo una significativa riduzione di peso, il tutto accompagnato da una cura a base di prodotti omeopatici, necessari per aiutare l’organismo in questa delicata fase di autoriparazione.

Secondo la moderna scienza dell’omotossicologia ciò che determina il sovrappeso è uno squilibrio nel rapporto tra massa magra e massa grassa dovuto ad un elemento tossico; in atre parole, le malattie cui il nostro organismo è soggetto si devono considerare come una naturale quanto violenta reazione del nostro sistema immunitario all’aggressione di un agente tossico esterno, l’omotossina, che avvelena i tessuti e il nostro corpo.

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Come sbloccare il metabolismo dopo le vacanze: fiori di Bach e rodiola

dopo vacanze sbloccare metabolismo

Le vacanze spesso rappresentano un momento di novità, di scoperta ma anche di forte ansia e stress (preparativi, cambiamenti di abitudini, viaggi lunghi ecc..) e il vostro cor­po non è rimasto estraneo a queste novità e si è modificato anch’esso, aumentando di peso. Ora ini­zia una fase di adattamento alla routine quotidiana: ecco alcuni rimedi na­turali che possono riportarvi in sintonia con il vostro corpo e ridurre la fame nervosa.

Per riacquistare la vo­lontà, vi aiutano i fio­ri di Bach. Tre sono le essenze che possono esservi d’aiuto: Wal­nut, il fiore base che aiuta ad affrontare tutti i cambiamenti di vita, Centaury ed Elm, che sono un’in­fusione naturale di fiducia. Diluite 2 gocce di ogni fiore in un boccettino con contagocce da 30 ml riempito con acqua naturale e 2 cucchiaini di brandy: prendetene 4 gocce 4 volte al giorno per 3 settimane, sempre lontano dai pasti. Inoltre, nell’alimentazione quo­tidiana dovreste sempre cercare di introdurre ci­bi tipici provenienti dalla vostra terra d’origine, che appartengono alla sana dieta mediterranea, la più ricca in assoluto di Omega 3, fibre e vitamine anti adipe.

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