Come sgonfiare la pancia piena d’aria: aiutatevi con la rodiola

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A volte l’ingrassamento del punto vita è dovuto  alla formazione di gonfiore: ma se la pancia è piena d’aria, si fermano tutti i meccanismi metabolici e l’adipe inizia ad accumularsi. I rimedi che ti suggeriamo in queste pagine evitano quindi che il gonfiore si trasformi in grasso e puoi anche utilizzarli a titolo preventivo quando cioè la circonferenza addominale e lo spessore della plica di grasso sono al disotto dei livelli di guardia.

La rodiola (Rhodiola rosea) è una pianta dimagrante e stimolan­te del metabolismo, scioglie i grassi nei tessuti, riducendo lo spesso­re dei pannicoli adiposí e il peso corporeo totale. Inoltre placa la fa­me su base ansiosa ed evita il gonfiore tipico dei soggetti che ingurgitano aria mangiando o continuando a “piluccare”. Posologia: assumi l’estratto secco di rodiola in capsule, una ca­psula tre volte al giorno per un mese.

Per mantenere i risultati ottenuti e sgonfiare i tessuti, utiliz­za, gli oli essenziali di cedro e patchouli: 3 gocce di ciascun rimedio diluite in 2 cucchiai di olio di jojoba. Applicalo lo­calmente a tutto il girovita e nelle zone del corpo che ap­paiono più gonfie, almeno 2 volte alla settimana per un me­se, frizionando e massaggiando le varie aree in modo circo­lare oppure nel corso di una seduta di massaggio rilassante generalizzato. Associando cibi, integratori e oli ripulisci in profondità i tessuti, in particolare il tubo digerente, con un’azione snellente generale.

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La dieta che mantiene i benefici dell’estate

mantenere benefici delle vacanze

Se dopo un’estate vissuta al top volete rimanere in forma e piene di vitalità, la cosa migliore da fare è seguire una dieta che vi aiuti a mantenere i benefici della stagione estiva per più tempo possibile.

Per prima cosa evitate di mangiare più di quando vi serve: è importante non incamerare più calorie di quelle necessarie conformi al vostro stile di vita. In secondo luogo, non privatevi dei nutrienti essenziali per il corretto funzionamento dell’organismo, come le proteine, i grassi e i carboidrati. Infine, non saltate i pasti, anzi: cercate di distribuire il cibo equamente durante tutta la giornata, in modo da abituare l’organismo ad una giusta immissione di alimenti.

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Uovo di gallina intero, calorie e valori nutrizionali

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Uovo di gallina intero

Un uovo di gallina intero ha un peso medio di circa 60 grammi. E’ costituito dal tuorlo (la parte più interna di colore giallo-arancio) e dall’albume, detto anche chiara, che lo riveste. Tuorlo e albume sono contenuti all’interno del guscio, una struttura calcarea.

L’albume è costituito al 90% da acqua e al 10% da proteine, sali minerali (magnesio, sodio e potassio), vitamine del gruppo B e glucosio, mentre il tuorlo contiene lipidi, proteine, ferro e fosforo e vitamine del gruppo B.

Più l’uovo è fresco minore è la dimensione della camera d’aria presente tra l’albume e la calotta inferiore (la parte più ampia) del guscio.

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Ricette light, sformato freddo di mais e pomodoro

ricette poco caloriche

La ricetta che stiamo per darvi può a buon diritto essere definita “dietetica” poichè apporta solo 265 calorie per porzione. Oltre ad essere poco calorico lo sformato di pomodoro e mais rappresenta anche una pietanza nutriente ed equilibrata ideale per un pranzo leggero ma soddisfacente.

Sformato freddo di mais e pomodoro

Ingredienti per 4 persone

800 grammi di pomodori ramati;

250 grammi di mais in scatola;

una cipolla bianca;

la mollica di un panino;

qualche foglia di basilico;

sedano;

un filo di olio extra-vergine di oliva;

sale e pepe.

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Regole d’oro per un autunno snello

hobby per dimagrire

Comunque siano andate le vacanze, settembre è per la maggior parte di noi il momento di riprendere la vita di tutti i giorni: impegni e abitudini sono pronti a scattare come trappole in cui cadiamo con più o meno rassegnazione. E invece proprio questo è il tempo giusto per fare il punto della situazione e programmare in modo concreto ciò che poi ci si dimentica. È il caso dell’attività fisica: a settembre, scegli uno sport o una forma di ginnastica e stabilisci con precisione come praticarla durante i mesi futuri.

 E il modo migliore per tenere il metabolismo attivo. Al mare ti sei sentita rinata a contatto con l’acqua? Individua una piscina e iscriviti ad un corso di nuoto per migliorare lo stile o semplicemente nuotare. Ami passeggiare ma poi non ne hai mai il tempo? Perché allora non praticare trekking il fine settimana? Contatta un’associazione che si occupa di organizzare camminate, prendi l’attrezzatura e tieni liberi i weekend designati.

 Un hobby: un lusso per cui occorre tempo e disponibilità economica. E chi può permetterselo? Ecco liquidato un potente metodo dimagrante. Considerare gli interessi “un lusso” è di fatto un pregiudizio: persino in tempo di miseria le nostre nonne trovavano il modo di riunirsi a ricamare o a lavorare all’uncinetto… Ciò che davvero serve è la consapevolezza dell’importanza che ha coltivare un interesse. Che non è solo un modo per passare il tempo ma un sistema per coltivare le nostre abilità, per sviluppare potenzialità e virtù latenti.

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Marmellate e confetture: tutto quello che dovete sapere

marmellate e confetture

Pensate che marmellate e confetture siano la stessa cosa? Sbagliato! I regolamenti comunitari distinguono tra le une e le altre. In particolare, il termine “marmellata” indica il prodotto a base di soli agrumi e corrisponde a quella che gli inglesi chiamano marmalade, mentre le conserve confezionate con altri tipi di frutta si definiscono “confetture” o “gelatine”, jam per gli inglesi, secondo la lavorazione o la percentuale di frutta utilizzata.

La confettura extra è la migliore, ed è quella preparata con circa il 45% di polpa di frutta; nella confettura, invece, la quantità di polpa non può essere inferiore al 35%. La gelatina deve contenere almeno il 35% di succo di frutta, e la marmellata può essere, a sua volta, prodotta con polpa, purea, succo, estratti acquosi e scorza di agrumi in misura non inferiore al 20%.

Qualsiasi prodotto decidiate di comprare, leggete bene l’etichetta per verificare il quantitativo di frutta effettivamente impiegato, il contenuto di zucchero e l’eventuale presenza di coloranti e conservanti. All’aspetto, una buona confettura o marmellata deve mostrare un colore brillante e uniforme in tutta la confezione; la presenza di corpi estranei è un sicuro difetto, anche se si tratta di residui della frutta di partenza. Una valutazione importante è quella della consistenza: una buona confettura non deve essere né troppo compatta né troppo fluida.

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Roast beef, calorie e valori nutrizionali

roast beef calorie

Nonostante il termine inglese “roast beef” significhi semplicemente arrosto di manzo, è consuetudine nel nostro paese adoperarlo per indicare un particolare tipo di arrosto a cottura breve ottenuto da tagli di carne molto magri (di solito costata, controfiletto, girello o scamone). E’ facile trovare il roast beef già pronto, arrostito, condito e persino tagliato a fette sottili tanto dal macellaio, quanto presso gastronomie e supermercati.

Si tratta infatti di una pietanza comunemente ritenuta salutare e poco grassa e viene quindi scelta sovente dalle persone che dovendo pranzare ogni giorno fuori o non avendo abbastanza tempo per cucinare non vogliono appesantirsi troppo o rischiare di prendere peso mangiando la prima cosa che capita.

In effetti, se non si tenta di insaporirlo con l’aggiunta di altri grassi (è comune trovarlo avvolto nella pancetta) e non si eccede nei condimenti, un piatto di roast beef consumato rigorosamente freddo con contorno di verdure può davvero permetterci di  pranzare in modo nutriente e poco calorico anche al ristorante o in gastronomia.

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Come togliere adipe dalla pancia: incenso e caffè verde

circonferenza pancia

Se la circonferenza della pancia supera i 102 cm serve un programma bruciagrassi più generalizzato, che non sia limitato all’addome. Infatti, in queste situazioni l’accumulo di grasso è diffuso anche ad altri distretti del corpo e penetra i tessuti in profondità. E per eliminarli può essere necessario un po’ più di tempo, almeno un mese. I semi di caffè verde (Coffea arabica) so­no ricchi di antiossidanti e caffeina. Han­no un’azione bruciagrassi naturale: sciolgono gli accumuli lipidici, facilitando la perdita di peso.

Inoltre riducono la fame di zuccheri. Assumere una capsula di estratto di caffè verde per 15-30 giorni, sempre alla mattina. La caffeina può avere effetto eccitante e provocare insonnia, nervosismo, tachicardia e agitazione: smettete subito l’assunzione se notate che questi sintomi si intensificano Due o tre volte al giorno praticate un massaggio utiliz­zando 3 gocce di oli essenziali di incenso e cannella di­luiti in 10 ml di olio di rosa mosqueta.

Queste essenze possiedono un’azione drenante, riattivano la circolazione linfatica e rendono più morbidi i tessuti dove si sono accumulati i grassi maggiormente difficili da sciogliere. Per 15 giorni, evita le farine bianche, intasano il metabolismo e stimolano uno degli ormoni più implicati nell’ingrassa­mento della pancia: l’insulina. Sono troppo pieni di grassi animali e di zuccheri che favoriscono l’accumulo di trigliceridi.

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Indice glicemico: cos’è e come mantenerlo sotto controllo

indice glicemico

L’indice glicemico (IG) di un alimento rappresenta la velocità con cui aumenta la glicemia, cioè la concentrazione di glucosio nel sangue, in seguito alla sua assunzione. L’IG è espresso in centesimi, quindi, a seconda del picco raggiunto, i cibi sono divisi in tre classi: a basso indice glicemico, cioè inferiori a 40, medio, cioè tra 40 e 70, e alto, vale a dire maggiore di 70.

Tanto per fare un esempio, le patate lesse hanno un indice glicemico pari a 70, decisamente più alto rispetto alla pasta cotta al dente che ha un IG pari a 45; la pasta al dente ha un indice inferiore a quella scotta, perché le molecole non sono già rotte dalla cottura e il cibo si trasforma più lentamente in glucosio.

In sintesi, i regimi basati su questo valore reputano favorevoli, perché a basso IG, tutta la verdura, tranne le patate, quasi tutta la frutta, alcuni cereali, come orzo e avena, e sfavorevoli tutti i carboidrati raffinati, vale a dire pasta, pane, riso, dolci e zuccheri.

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Alimentazione sana, miti da sfatare

alimentazione miti sfatare

Le regole da osservare per un’alimentazione sana e bilanciata sono ormai note a tutti. Eppure sono ancora in molti a credere nella validità di alcune indicazioni che oggi, come in passato, gli esperti non ritengono altro che voci di popolo infondate.

Dopo avervi parlato dei miti da sfatare sulle diete, oggi torniamo sul tema per svelare alcune false dicerie sullo stile di vita alimentare in genere:

Non è vero che

La frutta deve essere mangiata a fine pasto

La frutta esercita un effetto maggiormente benefico se consumata lontano dai pasti, al contrario infatti ostacola la digestione e causa la fermentazione degli amidi contenuti negli altri cibi quali pane e pasta.

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Settembre: il mese giusto per correggere la dieta

settembre mese della dieta

I dietologi concordano: il momento migliore per mettersi a dieta è proprio settembre. L’autunno infatti è la stagione ideale per il dimagrimento, quella che già naturalmente ci predi­spone ad “asciugarci” e a bruciare di più. Perché allora non approfittarne? La trappola più insidiosa è però la tentazione che ci fa rimandare a un “momento ideale” la dieta che nell’attesa si carica di aspettative an­goscianti che allontanano sempre più il mo­mento fatidico e nel frattempo aumenta il peso che dovremo smaltire.

Hai intenzione di modificare il tuo modo di mangiare, inserendo nella dieta cibi salutari e snellenti? Allora comincia oggi. E se non te la senti di fare da solo o hai difficoltà a iniziare consulta un dietologo, chiamalo oggi stesso. A settembre simbolicamente si ricomincia dac­capo: nei primi giorni di lavoro o di ritorno in città ci sentiamo “diversi“, facciamo fatica a ri­prendere le solite abitudini e lo stacco estivo ci renderebbe inclini al cambiamento e restii alla routine.

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Dimagrire dopo le vacanze: sfatiamo i luoghi comuni del rientro

dimagrire dopo vacanze

Le vacanze sono appena finite e come tutti gli anni, insieme alla voglia di stare all’aria aperta è sono state caratterizzate da un’irrefrenabile fame, proprio come quella che arriva dopo un’intensa giornata di mare o una scarpinata in montagna, o quella che durante una giornata in spiaggia ha fatto fare il pieno di patatine, pizzette, gelati e cocktail di tutti i tipi.

E ora vi ritrovate come prima della prova bikini: in sovrappeso e bombardati da prodotti e diete che promettono miracoli; per non cadere nella trappola dei “luoghi comuni del rientro”, preparatevi a seguire questi 7 facili accorgimenti.
1.
Attenzione ad “espiare” i peccati di gola mangiando solo insalata: per prima cosa perché un piatto di insalata non sazia e quindi si corre il rischio di ricorrere a pericolosi fuori pasto; poi perché è facile esagerare con i condimento che spesso sono tutto fuorché light.

2. Il dolcificante è un’abitudine che va disciplinata; ci sono molte persone che mangiano caramelle dolcificate in continuazione per tenere a bada la fame, ma sappiate che una caramella va bene, ma un pacchetto no!
3. Anche per le bevande dolci il principio è lo stesso: chi esagera con questo tipo di bibite, tende a bere meno acqua o a non berne per niente, il che non è proprio salutare.

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Pancia dopo le vacanze? Via in due settimane

via la pancia in 2 settimane

L’autunno, al rientro dalle ferie, è il momento giusto per fare il punto della situazione sul livello di grasso del nostro corpo. Per avere un quadro completo pesarsi non basta: bisogna anche guardarsi allo specchio, misurando la circonferenza dell’addome con il centimetro e valutando con un semplice pizzicotto lo spessore della plica di grasso a livello di fianchi e pancia, che ci darà un’idea chiara della distribuzione dei grassi profondi.

Quando la situazione è solo leggermente sopra la norma, per ridurre le flaccidità avremo bisogno soprattutto di rimedi rassodanti. Ma se l’adipe è più consistente, si deve intervenire con i bruciagrassi naturali per snellire il girovita e sgonfiare la pancia. Scopri come fare.

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Ricotta, calorie e valori nutrizionali

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La ricotta è un latticino ottenuto dalla lavorazione del siero del latte. Il fatto che non sia ottenuta dalla cagliata, ma dal solo siero separato da questa, non permette di definirla un formaggio. Dal punto di vista nutrizionale rappresenta un alimento molto valido: ricca di proteine, sali minerali e vitamine, la ricotta fresca presenta una percentuale di grassi variabile in funzione del metodo di preparazione e dall’origine del latte impiegato per ottenerla.

Distinguiamo infatti la ricotta di solo siero, in genere di produzione artigianale, ottenuta senza aggiunta di latte o panna, e la ricotta al latte, spesso di produzione industriale: la prima ha una percentuale di grassi che si aggira intorno al 10-13%, mentre questo valore nella seconda può raggiungere anche il 20%. La percentuale di grassi presente dipende anche dal tipo di latte impiegato, la ricotta di mucca è forse meno saporita di quella di pecora, ma quest’ultima risulta più grassa e più calorica.

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