“Buono, bello e sano. La cucina del benessere”, il libro di Dominique Chenot

libro ricette dominique chenotDopo gli stravizi di Pasqua e la prova costume che si avvicina urge correre ai ripari, ma come vi abbiamo detto più di una volta, senza ricorrere al fai da te o alle diete che promettono miracoli, come perdite di peso quasi fulminee. Di questo avviso è anche Dominique Chenot, la moglie del famoso nutrizionista Henri Chenot, che ha da poco pubblicato per Mondadori un libro intitolato “Buono, bello e sano. La cucina del benessere”.

In questo volume Dominique Chenot illustra i segreti del metodo Chenot, passando  dai metodi di cottura più adeguati, alla giusta combinazione degli alimenti durante la giornata, senza tralasciare, naturalmente, la spiegazione di piatti e ricette che uniscono salute e gusto. Naturalmente, il metodo Chenot è al centro del libro, utile non solo per perdere peso, ma anche per ritrovare l’equilibrio e combattere la stanchezza e l’invecchiamento.

Dominique Chenot, spiega inoltre i molteplici benefici di una sana alimentazione, primi fra tutti quelli a livello della salute dell’organismo, come il miglioramento dei livelli di glicemia e di colesterolo nel sangue, ma anche da punto di vista della bellezza: mangiando meglio ci sentiremo meno stanchi, la pelle apparirò più luminosa e rilassata. Attenzione, quindi agli spuntini fuori pasto, mentre via libera all’attività fisica regolare.

Per quanto riguarda la cellulite, l’odioso inestetismo che colpisce la maggior parte delle donne, la Chenot non ha dubbi: bisogna limitare sale e zucchero e bere tè verde o tisane drenanti, oltre a praticare attività fisica e a ricorrere all’aiuto degli oli essenziali anti-cellulite.

Tutto facile, quindi? Non proprio; la stessa Dominique Chenot spiega che le abitudini alimentari sbagliate richiedono tempo per essere cambiate e che bisogna diffidare da chi promette un dimagrimento veloce, anzi: secondo la nutrizionista ci vuole tempo prima che l’organismo riesca ad abituarsi alle nuove regole, soprattutto se il comportamento alimentare precedente era molto disordinato.

 

[Fonte]

Photo Credit: Thinkstock

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