La dieta per superare lo stress da rientro dopo le vacanze

stress da rientro e dieta

Per quest’anno le vacanze estive sono finite; se è vero che molti devono ancora andare in ferie, la maggioranza degli italiani è appena rientrata a lavoro. Inutile ricordare quanto sia traumatico il rientro: per quanto possiamo essere preparati, passare dal costume al tailleur e dalla spiaggia all’ufficio, comporta un bel po’ di tensione. Anche in questo caso, però l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale per superare lo stress da rientro.

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Stress da rientro, un aiuto dal miele e dal succo d’uva

Gli ultimi vacanzieri già temono l’inevitabile rientro dalle ferie, un momento non di rado vissuto come un trauma. Non è un caso, infatti, che si parli di stress da rientro, un disturbo che si manifesta con mal di testa, debolezza, irritabilità e difficoltà ad addormentarsi.

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Frutta e verdura contro lo stress da rientro

La fine di agosto coincide anche con il rientro al lavoro dopo le vacanze estive, evento che inevitabilmente porta con sé lo stress dovuto al cambio di abitudini e al ritorno in ufficio dopo diversi giorni trascorsi all’aria aperta; come in molti altri casi, anche in questo il cibo può darci una mano a superare il momento di stress e, in particolare, la frutta e la verdura.

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Stress da rientro? Combattilo con il salmone

salmone

Secondo i sondaggi, un italiano su dieci soffre di stress da rientro dalle vacanze, che causa cattivo umore, dolori muscolari, mal di testa e insonnia. I motivi? Il fisico e la mente faticano a riabituarsi alla fine delle ferie e a riprendere la quotidiana routine. Questo malessere si può combattere anche a tavola con una dieta sana, ricca di acidi grassi omega 3.

Gli esperti affermano che queste sostanze sono in grado di combattere lo stress dall’interno, aumentando le difese naturali dell’organismo e favorendo l’efficienza del sistema nervoso centrale: esercitano, infatti, una funzione antidepressiva, regalano una maggiore lucidità mentale, migliorano l’umore e aumentano l’energia psicofisica. Via libera, quindi al pesce due o tre volte la settimana, in particolare quello grasso, l’unico in grado di aumentare la concentrazione di omega 3 nel sangue. Ad esempio, una porzione di salmone fresco da 150 g. apporta circa 2,5 g. di omega 3 cinque volte in più rispetto alla razione giornaliera consigliata.

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