Patate fritte e dieta: ok a quelle cotte in olio d’oliva

Uno degli alimenti che senza dubbio mancano a chi segue un regime alimentare sano o una qualsiasi tipologia di dieta sono le patate fritte: un comfort food di gusto che spesso viene considerato come deleterio: a sorpresa sembrerebbe che se cotte nell’olio di oliva le stesse sarebbero più salutari di quel che si pensa.

patate fritte con la buccia

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Le patatine fritte non fanno male se sono fritte in modo corretto

patatine fritteAmate le patatine fritte ma temete per la salute e per la dieta? Finalmente è in arrivo una buona notizia: la frittura, se fatta in modo corretto, non fa male. Una bella scoperta che arriva dagli esperti dell’Università Federico II di Napoli e della Scuola di Cucina Professionale “Dolce & Salato” di Maddaloni, in provincia di Caserta, dalla quale risulta che il fritto non fa male a patto di seguire alcuni accorgimenti.

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Il No ai cibi sani degli studenti americani

Da qualche mese le mense di Los Angeles hanno cambiato regime per adeguarsi alle direttive governative statunitensi in tema di salute e alimentazione. Per combattere l’obesità anche tra i banchi di scuola hanno ritoccato i loro menù dando un taglio ai fritti e agli alimenti ipercalorici e aggiungendo più verdure. La cosa non è piaciuta agli studenti, che hanno dichiarato guerra ai cibi sani!

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Dieta, top ten dei peggiori cibi spazzatura

Il cibo spazzatura conquista. C’è poco da fare, sono poche le persone che riescono a resistere davanti a una bella torta, a una porzione di patatine o a un gelato preconfezionato. Alcuni esperti sostengono che il junk food dia dipendenza: il nostro corpo, se privato di certi grassi, va in astinenza contribuendo anche all’insorgere di depressione. Non c’è bisogno di esagerare, ma sicuramente bisogna imparare a fare un po’ più attenzione a quello che si mangia.

Troppo spesso, per imbrogliare il tempo si consumano snack preconfezionati ipercalorici, quando sarebbe sufficiente un frutto o si preparano veloci prodotti congelati per cena per comodità. Tutto questo non fa bene alla linea e ci fa perdere anche il conto delle calorie. Ora vi passo un’interessante classifica con i 10 peggiori cibi, quelli che dovremmo escludere dalla nostra dispensa.

I 10 peggiori cibi da evitare

  • Bibite analcoliche gassate dietetiche. Sono l’ancora di salvezza di molte persone, che decidono di bere solo light per mantenersi in forma. Errore. Non avranno zuccheri, ma contengono aspartame, famoso per le sue controindicazioni. Alla lunga, è cancerogeno, causa dolore toracico, depressione, vertigini, epilessia, fatica, mal di testa, emicranie, perdita di udito e molto altro.

I Cibi dannosi per la salute

Ci sono alcuni cibi che stuzzicano l’appetito, tra questi abbiamo sicuramente i cibi fritti (patatine fritte, frittura di pesceverdure in pastella, ecc.) che sono da sempre le pietanze preferite da grandi e piccini. Ma anche altri cibi sono molto amati, immaginate i crostini di pane che accompagnano tante salse o una bistecca ben cotta. Pensare a molti di questi cibi ci fa venire in mente ad un problema legato al mantenimento della linea per via dell’alto contenuto calorico di alcuni piatti.

Questo naturalmente è vero se pensiamo che le calorie di una busta di patatine sono ben 550 calorie per 100 grammi! Ma non è un attacco solo alla linea ma un rischio per la salute in quanto possono contenere sostanze cancerogene. Questo non vale solo per le patatine fritte ma è valido per tutti gli alimenti che presentano alcune caratteristiche. Negli anni Novanta, alcuni ricercatori scoprirono che in alcuni alimenti, sottoposti a cotture ad alta temperatura, si forma una sostanza tossica che prende il nome di Acrilammide.

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Patatine fritte, cucinarle in modo sano

Patatine fritte, che passione. Dorate e ben salate sono un contorno cui si fa fatica resistere, da bambini ma anche da adulti. Durante il recente convegno “Il processo di frittura: ricerca e innovazione”, organizzato dalla Fondazione per lo studio degli alimenti e della nutrizione e ospitato dall’università Sapienza di Roma, è emerso che gli italiani fanno fatica a resistere a questo tipo di cottura, soprattutto se si tratta delle patatine.  Ma fanno male?

È risaputo che il fritto, infatti, tanto bene non faccia: troppo calorico e troppo unto. Le patate fritte a bastoncino sono ottimali quando la crosta esterna è sottile e croccante, ma il cuore rimane morbido. Non devono essere bruciacchiate e l’olio, assolutamente solo extravergine, non deve superare i 180 gradi. Mi raccomando, gli esperti consigliano poi si non usare la friggitrice perché consuma troppo olio.  Ma c’è di più. Non lasciatevi sedurre dalle patate fresche, forse sono più buone, ma è meglio usare quelle congelate perché le patate andrebbero lavate per allontanare zuccheri e aminoacidi e poi fritte, e non tutti lo fanno. Invece quelle appena tolte dal congelatore sono prodotti ottimi, sicuri e veloci da cucinare.

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Le patatine fritte fanno bene all’umore

Le patatine fritte sono ritenute dannose per la salute da molti esperti e quasi tutti ci consigliano di starne alla larga. Ma quanti di noi ci riescono veramente? Chi, almeno una volta non ha ceduto al loro richiamo? A quanto pare, se da un lato fanno male alla salute, rischiando di danneggiare in partiolar modo la linea, dall’altro fanno bene all’umore rendendoci più sereni e tranquilli.

A fare una tale affermazione a favore delle patatine è, come presumibile, il Potato Council, un’associazione che sostiene le industrie che producono patatine del Regno Unito, la quale ha commissionato uno studio ad un gruppo di ricercatori della Aston University di Birmingham. In questo studio gli scienziati hanno coinvolto ben 60 volontari ai quali è stato fatto visionare un filmato di 5 minuti che mostrava lo sgancio della bomba atomica su Hiroshima, al termine della Seconda Guerra Mondiale, ed il conseguente fall-out. Al termine della proiezione i partecipanti sono stati suddivisi in due gruppi.

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Patatine fritte: abbiniamole sempre a carne o pesce per salvare la linea!

patatine fritte

Difficile trovare un bambino o un ragazzo che non ne sia goloso: le patate fritte restano uno dei piatti più amati e più richiesti. Del resto, proprio le patatine fritte sono una delle chiavi del successo planetario dei fast food: non a caso il consumo di questo alimento è stato sti­mato nella stratosferica cifra di 11 milioni di tonnellate al­l’anno. Però le patate fritte sono ormai il simbolo per ec­cellenza del cosiddetto “junk food“, il “cibo spazzatura”  contro il quale insorgono medici nutrizionisti ed esperti di alimentazione, accusandolo di essere il principale responsabile del sovrappeso, dell’obesità e del diabete giovanile.

 Ma quanto c’è di vero nella pessi­ma reputazione della patata fritta? davvero un piatto da evitare assolutamente o è invece accettabile togliersi di tanto in tanto qualche sfizio? Il primo problema riguarda gli oli in cui le patate vengono cotte: molto spesso nei prodotti industriali e in quelli di ristorazione collettiva vengono utilizzati l’olio di girasole, arachidi, riso o colza. Si tratta di grassi vegetali privi di Omega 3, che durante la frittura sviluppano dei radicali carboniosi pericolosi per la salute dell’organismo.

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