Melograno e alghe brune per dimagrire

melograno e alghe brune

Oggi torniamo a parlare di integratori naturali che aiutano a perdere peso, e in particolare di melograno e alghe brune, utili sia nel dimagrimento che nel miglioramento della salute del fegato.

Il melograno è un frutto ricco di antiossidanti, di fitoestrogeni e di potassio, in grado di stimolare la diuresi e di migliorare la qualità del microcircolo; in più contiene solo 44 calorie ogni 100 grammi. Le alghe brune sono in grado di ridurre l’appetito e l’assorbimento intestinale dei grassi grazie alla presenza di mucillagini e alginati; inoltre, queste alghe contengono anche carboidrati e proteine.

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Per dimagrire non basta solo la dieta, serve anche lo sport

Nei nostri post abbiamo sempre puntualizzato il fatto che la dieta da sola non basta a perdere peso, in quando ad essa va associata l’attività fisica; ora la conferma arriva anche dalla scienza e più precisamente da una ricerca dell’Oregon Health & Science University (OHSU) e pubblicata dall’American Journal of Physiology – Regulatory, Integrative and Comparative Physiology.

Il team di esperti, diretti dalla dottoressa Judy Cameron, ha condotto la ricerca su 18 femmine di macaco rhesus; per alcuni mesi le scimmie hanno ricevuto un’alimentazione ricca di calorie che successivamente è stata ridotta del 30%; inoltre, gli animali sono stati dotati di collari elettronici per monitorarne peso e attività fisica. Secondo gli scienziati non è stata registrata una perdita di peso significativa, mentre l’attività fisica è diminuita dopo l’inizio del regime a alimentare con poche calorie.

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I sogni aiutano a dimagrire

Qual è il nemico più importante del dimagrimento? La convinzione che non si riuscirà mai a perdere peso. Oggi gli studi sul cervello ci dicono che, se di una cosa non siamo convinti, è meglio rinunciare, non farla. La frustrazione dell’insuccesso aumenta ancora di più la disistima e il prossimo tentativo di dimagrire diventerà ancora più difficile. Non essere convinti della riuscita ci porta a vivere in lotta con noi stessi: così si arriva a pensare al tutto il giorno, anche se non si ha fame.

Fateci caso: quando siamo felici, gioiosi e contenti ci viene molto più facile mangiare meno, perché siamo pieni di emozioni positive. Nel cervello il centro del piacere blocca quello della fame e quindi, più siamo felici e più perdia­mo peso. Mai rimandare la Felicità, in attesa di es­sere più belli e più magri. Mai! Quando non crediamo di riuscire a raggiungere un obiettivo, come dimagrire, bisogna cambiare il modo di pensare.

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Suggerimenti psicologici per aiutare a dimagrire!

immagini e dimagrimento

Hai in casa un album di fotografe? Trova nella giornata un momento in cui puoi chiuderti in una stanza da sola e sfoglialo. Scegli una foto dove ti trovi bella, dove senti che eri a tuo agio quando l’hanno scattata, e toglila dall’album. Mettila ìn un portaritratti e tienila nel luogo dove soggiorni di più (studio, camera da letto, sala da pranzo) e, ogni tanto, nella giornata, guardala. Vedrai che, senza accorgertene, finisci per dimagrire. Una ricerca americana ha messo recentemente in luce il nostro rapporto con le immagini e il loro potere terapeutico. Ancora più forte l’effetto dimagrante. In genere chi si mette a dieta fallisce perché si obbliga ad un regime alimentare severo, come se si mettesse in gabbia.

Il nostro inconscio detesta le privazioni, gli obblighi e le frustrazioni e, per questo, fa fallire ogni regime dietetico. Per dimagrire ci deve essere dentro di noi un valido motivo e la motivazione più forte è quella di ritrovare la nostra immagine migliore, quella che ci fa sentire a casa, sì pro­prio a casa nostra dentro noi stessi. Sfogliare l’album vuol dire ritrovare il nostro volto, quando ci piaceva. Fateci caso, care lettri­ci, e scoprirete che nel periodo in cui vi hanno scattato quella foto eravate contente, vedevate intorno a voi le persone con cui stavate bene, oppure avevate con loro un rapporto che allora funzionava.

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Nutrirsi poco e male: ecco perché si ingrassa

mangiare poco

Capita spesso di fare i conti con le false credenze, proprio come quella che spinge spesso a mangiare poco durante il giorno per poi “fare il pieno” alla sera. Ma questo è un errore. Il rischio, infatti, è non accorgersi che così facendo si assume quasi in un unico pasto tutto il fabbisogno energetico. Se la prima sensazione è che mangiare poco dia leggererza, in realtà questo non garantisce la forma fisica, che dipende da un metabolismo ben “alimentato”.

La mente e il corpo hanno bisogno di carburante in modo corretto e regolare. Ecco perché quello che conta è assecondare le esigenze del corpo e non i falsi pensieri che ci appesantiscono. Una delle espressioni ricorrenti di chi “lotta” con la bilancia è:

“Non capisco perché pur mangiando poco… non dimagrisco!”

Forse è perché l’idea che ognuno ha di ciò che mangia, il più delle volte non corrisponde a quello che mangia realmente. Fotografate la vostra tavola e tutto ciò che mangerete. Il segreto è che vedere con gli occhi (e non semplicemente affidar­si alla memoria) permette di acquisire una maggiore consapevolezza di sé e del pro­prio corpo, ma anche degli er­rori alimentari che spesso inconsciamente si commettono, sce­gliendo cibi appa­rentemente leggeri ma di fatto troppo calorici.

Il segreto per dimagrire? Non dirlo a nessuno

segreto per dimagrire

Si vuole dimagrire per davvero? La cosa più importante da fare è non parlarne con nessuno, né con il marito, né con i genitori e men che meno con gli amici. Deve diventare un se­greto intorno al quale far ruotare la propria vita. Il bello è che le recenti ricerche sul sovrappeso e sulla psicologia dell’ingras­samento hanno confermato questa in­tuizione.

«Tutte le volte che dicevo a qualcuno mi metto a dieta o erano invidiosi perché loro non ci riuscivano e facevano di tutto per demotivarmi o mi dicevano frasi del tipo “ma no, no, sei bella così”, come mi ripeteva mio mari­to»

E’ vero: gli altri ci vogliono così come siamo, e se siamo in sovrappeso ci vogliono ancora più grassi. E’ il loro modo di tenerci sotto controllo: sanno bene che, se dimagriamo, poi cambiamo abitudini e pos­siamo liberarci di loro, tenerli a distanza con nuovi interessi. Per questo ci invogliano a restare grassi. La volontà di dimagrire deve essere un segreto, una cosa solo nostra. Per questo è utile  inventare delle scuse per stare poco a tavola; evitare di partecipare alle cene con gli amici il sabato sera dicendo che non ci si sente tanto bene, oppure si può dire che si devono fare degli esami del sangue, perché li ha ordinati il dottore e per questo si può mangiare solo verdura.

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Effetto yo yo: ecco come dirgli addio

effetto yo yo

Dimagrire dovrebbe fare rima con costanza, ma spesso bastano un paio di sgarri ed ecco la bilancia torna là a segnare il peso di un paio di mesi prima: è il temuto effetto yo yo. Succede quando i buoni propositi non sono supportati da una strategia a lungo termine; per raggiungere l’obiettivo occorre non solo costanza ma anche traguardi chiari, con un regime alimentare adatto alle tre fasi del processo: l’inizio, la fase di mezzo e quello finale, di mantenimento.

La prima fase mira ad eliminare 4-5 chili in tre settimane, a questa ne segue una più leggera in modo da perdere 4 chili in un mese, e per non vanificare tutto, una fase di mantenimento con un regime ipocalorico.

Nella prima fase occorre seguire per tre settimane una dieta disintossicante; il calo del peso è maggiore perché un regime dietetico di questo tipo, oltre a stimolare il metabolismo, provoca una disintossicazione dell’organismo che si manifesta attraverso la diuresi; è importante anche non eccedere nelle porzioni

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Forking, dimagrire senza stress?

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Avete mai sentito parlare di dieta forking? In realtà, più che di una dieta classicamente intesa, il forking è un metodo per alimentarsi che si presume porti al dimagrimento: consiste infatti nel consumare il pasto serale avvalendosi esclusivamente dell’ausilio di una forchetta e di nessun altro mezzo, dita incluse.

Questo espediente basterebbe ad ottenere una perdita di peso moderata (circa 2kg in tre settimane), ma duratura dal momento che agevola la riduzione del consumo di zuccheri durante la cena, induce a ridurre la quantità di cibo ingerita e, non ultimo, evita lo stress cui normalmente si incorre durante una comune dieta dimagrante.

Il forking infatti non impone alcuna restrizione durante la giornata e le poche semplici regole che lo accompagnano si applicano esclusivamente al pasto serale. Per essere più precisi, le cosiddette regole del forking consistono, come vedremo in seguito, fondamentalmente nel divieto di consumare alcuni cibi comunque difficili da “catturare” con la forchetta.

Inoltre, esistono due metodi forking: un rigido, applicato cioè anche alla modalità di preparazione dei cibi e l’altro soft, che prescinde da questo “dettaglio”.

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La dieta per ritrovare la linea

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Anche se sembra impossibile, non è difficile perdere quei 4 o 5 chili che rovinano la linea: tra verdure, frutta e pesce, l’estate mette a disposizione una quantità di alimenti tanto leggeri quanto sani, perfetti per affrontare la stagione delle vacanze in piena forma.

L’importante è non cercare scorciatoie che promettono risultati eccezionali in poco tempo, ma risultano eccessivamente sbilanciate, debilitando l’organismo, oppure lasciando una gran fame che vi farà riacquistare in poco tempo tutti i chili persi.

La maniera giusta per recuperare il peso forma è quella di ridurre l’apporto calorico, ma fornendo  all’organismo tutti i principi nutritivi di cui ha bisogno in quantità bilanciata; per questo, nella dieta che vi proponiamo, trovano ampio spazio i cereali, gli alimenti proteici, frutta e verdura, e non mancano neppure i dolci!

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I prodotti dimagranti

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E’ possibile secondo voi riuscire a dimagrire senza fatica? A quanto pare sì. Sono infatti tantissimi i prodotti dimagranti venduti in farmacia ma anche nei supermercati che vengono acquistati da moltissime persone (a volte con troppa facilità) e che promettono risultati miracolosi, il più delle volte senza faticare.
Anche in questo caso, così come accade per gli integratori alimentari non occorre prescrizione medica. Tuttavia vogliamo consigliarvi vivamente di sentire il parere di un medico prima dell’acquisto e di non fidarvi solo del passaparola.

I vari prodotti venduti in commercio svolgono azioni diverse. Ci sono quelli che riducono il senso di fame, quelli che eliminerebbero i grassi e gli zuccheri ed altri ancora che dicono di accelerare il metabolismo. Per rendere efficaci questi prodotti sarebbe bene utilizzarli associandoli ad una dieta ipocalorica. Il nostro consiglio è inoltre quello di leggere sempre con molta attenzione le etichette dei vari prodotti per capire quali sono le sostanze di cui è composto il prodotto dimagrante.

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Dieta Atkins

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La dieta Atkins

La dieta Atkins prende il nome dal suo ideatore, il cardiologo statunitense  Robert C. Atkins che la elaborò negli anni ’70 e, in seguito, ne illustrò dettagliatamente i principi nel manuale dal titolo: “Dr Atkins New Diet Revolution”.

Analogamente alla dieta scarsdale, la dieta Atkins è caratterizzata da un regime alimentare povero di carboidrati e ricco di proteine cui vanno però ad aggiungersi i grassi. Questa dieta si fonda infatti sull’assunto che la riduzione drastica dell’apporto giornaliero di carboidrati costringa il corpo a bruciare grassi e proteine per produrre energia, con il conseguente dimagrimento.

Anche in questo tipo di dieta quindi non è importante la quantità di calorie assunta giornalmente, quanto piuttosto il tipo di alimenti consumati.

Vanno dunque eliminati dai pasti cibi quali pasta, pane, riso, biscotti, legumi secchi, alcol e dolci, mentre è possibile mangiare uova, carne, pesce, formaggi, olio e burro.

La dieta Atkins si articola in 4 fasi:

Induzione

La fase di “Induzione” dovrebbe essere seguita per almeno due settimane durante le quali la quantità giornaliera di carboidrati non deve superare i 20 grammi. Tale quantità deve essere assunta principalmente attraverso il consumo di insalate e verdure.

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Dieta dissociata

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La dieta dissociata è stata messa a punto nel 1911 dal Dottor William Howard Hay ed è nota anche come dieta Hay, dal nome del suo “inventore”, o Food combining.

Questo tipo di regime dietetico si basa sull’assunto, in realtà abbastanza controverso in ambito scientifico, che tipologie di nutrienti differenti vengono digeriti dal nostro organismo secondo meccanismi diversi e contrastanti.

Per questo motivo la loro associazione nel corso dello stesso pasto può determinare l’accumularsi nell’organismo di prodotti della digestione che il corpo non è in grado di smaltire con conseguenze nefaste sulla salute.

Per intenderci, secondo questo principio non è opportuno consumare insieme cibi ricchi di carboidrati e cibi ad alto contenuto di proteine perchè questi ultimi ostacolerebbero la digestione e lo smaltimento dei primi.

Da ciò derivano le cinque regole fondamentali della dieta dissociata:

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Dieta Scarsdale

Diet

La dieta scarsdale

La dieta Scarsdale, messa a punto dal cardiologo statunitense H.Tarnhower, è caratterizzata da un apporto ridotto di carboidrati e grassi cui corrisponde un aumento dell’assunzione di cibi ricchi di proteine. L’apporto calorico giornaliero è di circa 1000 calorie al giorno. Gli alimenti indicati non vanno pesati e possono essere consumati nella quantità desiderata.

Questo tipo di dieta, sebbene di sicura efficacia, non va assolutamente osservato per più di 14 giorni  (come d’altra parte prescrive lo stesso Tarnhower) al termine dei quali occorre seguire un regime dietetico di mantenimento, come ampiamente descritto nel manuale “The complete scarsdale medical diet”.

La dieta scarsdale è inoltre assolutamente sconsigliata a chiunque abbia problemi di salute, anche non gravi, di qualunque natura.

Si tratta di una dieta molto rigorosa che richiede sacrificio e impegno.

E’ caratterizzata da alcune regole fondamentali alle quali è necessario attenersi scrupolosamente:

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Ricette senza grassi, purea di patate e broccoli speziata

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Chi ha detto che mangiare sano e mantenersi in linea significhi per forza rinunciare al gusto e al piacere del cibo?

Forse non tutti sanno che esiste una moltitudine di ricette senza grassi ideali per chi, pur volendo smaltire qualche chilo di troppo o mantenere i risultati ottenuti con l’ultima faticosa dieta, non intende consumare solo pietanze tristi e insipide per tutta la vita.

Ecco quindi per voi la prima di una serie, che promettiamo molto lunga, di ricette ipocaloriche: la purea di patate e broccoli, ideale come contorno o come secondo.

Ricco di sali minerali e vitamine C e K, il broccolo ha un apporto calorico pari a 34 calorie per 100 grammi di prodotto, mentre le patate, a dispetto della loro cattiva fama, hanno solo 77 calorie per 100 grammi e solo lo 0.09% di grassi.

Valori nutrizionali per porzione

  • Grassi 0,5 g
  • Proteine 10 g
  • Carboidrati 20 g
  • Calorie 140

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