La fantasia in cucina favorisce un consumo calorico maggiore

Avere fantasia dovrebbe essere una qualità, dovrebbe aiutare le persone a vivere con più leggerezza e ad affrontare la vita con più serenità. Non sempre è così, soprattutto se si parla di fantasia in cucina. Può sembrare una cosa strana, ma non lo diciamo noi di Dietaland ma alcuni ricercatori americani che bocciano la creatività ai fornelli.

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Diabesità, la malattia del futuro

L’epidemia del terzo millennio si chiama Diabesità. È un neologismo per raggruppare quelle persone che sono obese e/o diabetiche. Il problema è ancora più allarmante se si stima l’evoluzione che la diabesità potrebbe avere nei prossimi anni: il numero dei diabetici è, infatti, destinato a salire, a livello globale, dagli attuali 246 milioni a circa 380 milioni nel 2025. Questo il tema del convegno che si è svolto in questi giorni al Senato cui hanno partecipato la fondazione Adi e l’associazione Diabete Italia.

I dati che sono stati diffusi in quest’occasione hanno davvero mostrato una fotografia preoccupante: un italiano su due ha problemi di peso, con il 34,2% in sovrappeso e il 9,8% obeso. Un esercito di 4 milioni 700mila italiani obesi, cui fanno da contraltare i 4 milioni di italiani affetti da diabete. Il problema grave sta poi per quelle persone che oltre a essere in sovrappeso hanno anche la malattia, figlia ovviamente della situazione legata ai chili di troppo.

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Le diete monocibo, dimagrire annoiandosi

dieta monocibo

Le cosiddette diete monocibo sono quelle che prevedono, per un periodo variabile di tempo, il consumo di un solo alimento o di una sola categoria di alimenti (frutta, verdura, latte e derivati e così via) allo scopo di perdere peso velocemente. Occorre però fare una distinzione fra le diete monocibo in senso stretto, in cui ci si attiene scrupolosamente all’indicazione di consumare solo un tipo di alimento, e le diete in cui un cibo (in genere ipocalorico) è prevalente rispetto a tutti gli altri. In questo ultimo caso si tratta infatti di comuni diete ipocaloriche sicuramente meno squilibrate rispetto alla forma più restrittiva.

Il parere dei nutrizionisti su questo tipo di dieta è infatti piuttosto negativo, infatti se osservare per pochi giorni una dieta monocibo può essere ritenuto, pur con molta cautela, un valido ausilio per depurare un pò l’organismo (soprattutto se il cibo in questione è un vegetale o frutta e verdura più in generale), alla lunga può rivelarsi dannoso e dare luogo a gravi carenze e squilibri nutritivi, se non addirittura a vere e proprie intolleranze alimentari.

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La dieta del riso

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In genere si dice che per restare in forma basta mangiare di tutto purché in piccole quantità. Eppure, le diete monocibo sono molto diffuse e seguite. Una di queste è la dieta del riso.

Il riso è un alimento leggero, saporito e nutriente, ricco di sali minerali e di vitamine B e i suoi chicchi hanno lo stesso potere energetico della pasta, con la differenza che saziano di più a causa della loro proprietà di gonfiarsi trattenendo l’acqua. Un esempio? Un’abbondante porzione è costituita da 50 grammi di riso con un apporto calorico di sole 62 calorie.

Il senso di sazietà che si ha dopo aver mangiato un piatto di riso è dovuto al fatto che questo cereale contiene un elevato numero di zuccheri e di amidi che per essere digeriti richiedono un’energia maggiore da parte degli enzimi, ritardando così il senso di fame.

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