Cosa mangiare a pranzo per non ingrassare

Il ritorno in ufficio porta con sé il solito problema che riguarda chiunque sia a dieta: cosa mangiare a pranzo per non ingrassare? Se a casa possiamo scegliere con maggior cura cosa cucinare, quando mangiamo fuori casa diventa più complicato seguire i dettami di un’alimentazione equilibrata, sana e non troppo calorica.

Cosa mangiare a pranzo

Se si pranza in mensa, al ristorante o al bar e non si ha la possibilità di organizzarsi con un pasto preparato a casa o cucinato sul momento, diventa più difficile riuscire a rispettare il desiderio di mangiare sano. Ecco qualche consiglio per districarsi in questo ginepraio.

Il primo suggerimento è tanto ovvio quanto difficile da rispettare: non mangiare cibo spazzatura evitando tutti gli alimenti troppo grassi, che si tratti di dolci o snack industriali. Sono da evitare anche tutti i cibi che richiedono una digestione troppo lunga, dunque no a preparazioni molto elaborate che spesso richiedono anche l’uso di condimenti pesanti ed eccessivamente calorici.

Sforzarsi di mangiare sano a pranzo anche fuori casa richiede forza di volontà ma anche un minimo di organizzazione e capacità di scegliere cosa evitare e cosa favorire. Sarebbe molto veloce e semplice nutrirsi di rosticceria pronta, dalla lasagna alla pizzetta, ma non faremmo che ingerire cibi troppo grassi e poco salutari.

Riuscire a preparare a casa un pasto da portare con sé è l’ideale. In caso contrario è bene favorire piatti preparati sul momento con materie prime fresche, dunque insalate arricchite con tonno oppure un secondo con contorno in luogo del solito panino o della pasta.

Tra i cibi da preferire ci sono indubbiamente le verdure, a crudo o al vapore, con le moltissime varianti che offrono per la preparazione, dall’insalata alla frittata. Da favorire anche carni bianche, dunque pollo o tacchino, e pesce azzurro oltre a formaggi magri, frutta e riso.

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Pausa pranzo: il menù perfetto prevede pochi grassi e poco pane

È abbastanza risaputo che uno dei pericoli più terribili della dieta è la famigerata pausa pranzo. Poco tempo a disposizione, tante distrazioni (telefonino, computer, appuntamenti stressanti) e una prova costume dietro l’angolo. Mangiare qualcosa di decente non è semplice perché si rischia o di fare pasti poco bilanciati o di assumere troppe calorie. Esiste però un nuovo e interessante progetto.

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Pasti veloci e poco equilibrati per i lavoratori italiani

Il lavoro è frenetico e la vita domestica piena di impegni. Risultato? Il tempo dedicato alla cura dell’alimentazione è risicato e il corpo ne risente. Sono in aumento i pasti veloci e fuori casa, in orari sempre più vari e scarsa dedizione alla preparazione del cibo. Purtroppo queste cattive abitudini destrutturano i pilastri portanti della Dieta Mediterranea, da poco entrata nei patrimoni dell’Unesco, e fondamenta della nostra cultura.

Questo è il risultato di uno studio commissionato dal Barilla Center for Food & Nutrition al sociologo Claude Fischler a capo del Centro Edgar Morin e presentato al secondo Forum sull’alimentazione in programma a Milano, all’Università Bocconi.  La ricerca ha presentato dati molto concreti e davvero sorprendenti: pensate che su circa 105 milioni di pasti al giorno, il 76% viene consumato in casa, mentre il 24% fuori casa. In soldoni, un quarto dei pasti.

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Pausa pranzo, le regole per rispettare la dieta

Rispettare una dieta e non sgarrare è davvero complicato. Spesso, anche senza lasciarsi tentare da piatti gustosi o dalla gola, si è costretti a non seguire la tabella nutrizionale, magari perché si è impegnati in qualche pranzo di lavoro o a cena con amici. Esistono però dei consigli per evitare di vanificare gli sforzi fatti e proseguire nel proprio obiettivo: perdere peso. La prima cosa da fare è seguire con attenzione l’alimentazione fuori casa. È proprio lì che mettiamo più in crisi la nostra  linea.

La fretta e lo stress lavorativo sono pessimi consiglieri. Se abbiamo a disposizione 30 minuti di pausa pranzo per mangiare un boccone e rimetterci alla scrivania davanti al nostro pc, evitiamo di cadere nella scelta più semplice: il panino. Molto meglio un piatto di verdura cruda o cotta e della frutta. Questa regola si può rispettare anche all’interno di un fast food, dove vendono, oltre agli hamburger, tanti tipi di insalate: sono ottime quelle a base di pollo grigliato e rappresentano un piatto unico completo.

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Pausa pranzo, ecco i consigli per un pasto equilibrato

pausa pranzo

Per tutte le persone che lavorano fuori casa alle ore 13,00 di ogni giorno si pone un delicato interrogativo: dove e cosa mangiare durante la pausa pranzo? Escluse le più fortunate che hanno il tempo di tornare a casa per il pranzo, tutte le altre devono adattarsi a mense, bar e fast food, dove la regola è consumare un panino al volo con il risultato di accumulare un paio di chili di troppo o di seguire un’alimentazione poco equilibrata.

Districarsi nella giungla dei piatti pronti non è impossibile, basta conciliare la pausa pranzo con la linea; se avete la possibilità di pranzare in mensa o in trattoria, basta evitare le pietanze troppo elaborate e sarà facile concedervi un pasto equilibrato. Innanzitutto potrete consumare i carboidrati: orientatevi tra 70 g. di pasta o riso o 200 g. di patate, in modo da assicurarvi energia sufficiente per il resto della giornata, poi completate il menù con carne, pesce oppure due uova per le proteine e verdura e frutta per incamerare fibre, minerali e vitamine.

Se invece siete costretti a pranzare al bar non fatevi tentare dai panini eccessivamente farciti o dalle insalatone che contengono di tutto, perché potrebbero nascondere diverse calorie extra; la scelta giusta è una piadina con mozzarella e pomodoro, oppure un panino imbottito con bresaola e grana, prosciutto e insalata, oppure pollo alla piastra e verdure grigliate. Va bene anche l’insalatona a patto che sia preparata con l’aggiunta di un solo ingrediente come prosciutto o formaggio ed accompagnata da 60 g. di pane. Completate il pasto con una macedonia senza zucchero oppure con una spremuta d’arancia.

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