Mangiare bene è fondamentale per stare in salute. Ma ti sei mai chiesto se l’ordine in cui mangiamo può fare la differenza? La risposta è positiva.
Mangiare con intelligenza: conta anche l’ordine
Tutti sappiamo quanto sia importante seguire un’alimentazione equilibrata, ricca di tutti i nutrienti di cui il nostro corpo ha bisogno. Quello che però spesso ci sfugge è che non conta solo cosa mangiamo, ma anche come lo mangiamo. E in questo caso, “come” significa anche in quale ordine portiamo il cibo alla bocca. Non è una moda del momento o una trovata bizzarra, ma un concetto che arriva da studi recenti e molto seri.
Secondo queste ricerche, mangiare gli alimenti in una certa sequenza può aiutarci a tenere sotto controllo la glicemia e a ridurre la produzione di insulina, due aspetti fondamentali per la salute a lungo termine.
Questo approccio può essere utile anche per chi soffre di insulino-resistenza o vuole prevenire il diabete di tipo 2. E non è tutto: aiuta a sentirsi più sazi. E quindi dare una mano anche a perdere qualche chilo.
Insomma, un piccolo trucco, facile da mettere in pratica, ma con effetti davvero significativi. Anche perché glicemia e fame sono strettamente collegate. Quando i livelli di zucchero nel sangue salgono e scendono troppo in fretta, il cervello può inviarci segnali confusi, facendoci venire fame anche quando non ne abbiamo davvero bisogno.
Ecco perché iniziare il pasto con cibi a basso indice glicemico può aiutare a mantenere tutto più stabile. A questo va aggiunta un’alimentazione ben bilanciata, che includa tutti i macronutrienti nella giusta proporzione. Non è un caso se dietologi e nutrizionisti sottolineano sempre più spesso che la qualità del cibo è molto più importante del solo conteggio delle calorie.
Quale ordine seguire
La sequenza consigliata è semplice e, tutto sommato, anche abbastanza intuitiva. Prima le verdure, poi le proteine e infine i carboidrati. Naturalmente, con porzioni adatte alle nostre esigenze.
Organizzare così il pasto aiuta a calmare la fame già dai primi bocconi, perché le fibre contenute nelle verdure rallentano l’assorbimento degli zuccheri.
In più, se tra verdure e carboidrati introduciamo proteine e un po’ di grassi, la digestione rallenta in modo naturale e il rilascio di zuccheri nel sangue avviene in modo graduale. Questo ci permette di avere più energia, senza quei fastidiosi picchi glicemici seguiti da cali improvvisi.
Il risultato? Ci sentiamo più sazi, più a lungo e il nostro corpo lavora meglio nel gestire l’energia e nel conservare (o bruciare) i grassi in modo più efficiente.