Dieta Sirt, perdere peso attivando il gene magro

Perdere peso è un percorso complicato. Ci vuole dedizione e impegno, ma bisogna anche scegliere la dieta giusta. Il consiglio che diamo è quello di rivolgersi a un dietologo (medico) o a un nutrizionista (biologo). Queste due figure sicuramente sapranno accompagnarvi in questo percorso. Se invece volete conoscere le nuove tendenze, ci siamo. La dieta Sirt è l’ultima moda. Che cos’è?

cioccolato-peperoncino

Questo programma alimentare è stato studiato da due medici nutrizionisti Aidan Goggins e Glen Matten, autori del libro “Sirt, la dieta del gene magro” (Tre60, 14,90 euro), in libreria proprio in questi giorni. La dieta si basa sull’introduzione di cibi Sirt nella nostra alimentazione. Cosa sono? Alimenti particolarmente ricchi di sostanze nutritive speciali in grado di attivare gli stessi geni della magrezza sollecitati dal digiuno.

Come funziona? I geni in questione sono le sirtuine, noti regolatori del metabolismo. Quali sono questi cibi? Nulla di speciale: l’olio extravergine d’oliva, il cioccolato fondente, il vino rosso, il caffè. E poi ci sono fragole, mirtilli e agrumi, sedano, noci, soia, prezzemelo, grano saraceno, peperoncino e tè verde, cavolo, radicchio, rucola, cipolla rossa, datteri e rucola. La dieta prevede due fasi:

  • La fase 1 dura 7 giorni, durante i primi tre non si possono assumere più di 1000 calorie al giorno ed è ovvio che tali calorie arrivano esclusivamente dal consumo di cibi sirt, dal 4° al 7° giorno l’introito calorico passa a 1500 caldie.
  • La fase 2 è di mantenimento e dura 14 giorni: anche questa fase è imperniata sul consumo di cibi sirt ma serve soprattutto a conservare i risultati raggiunti stabilendo il metabolismo.

Photo Credits | Shutterstock / Anna Bogush

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