La dieta Sirt, così è dimagrita Adele

dieta-sirtSe lo sono domandati in tanti e la cantante aveva svelato alcuni dei suoi segreti in occasione di un’intervista: proprio appena dopo la doppia data italiana del tour mondiale, all’arena di Verona il 28 e il 29 Maggio, scopriamo che Adele è dimagrita seguendo la dieta Sirt.

Grazie a questa dieta, secondo quanto riportato dal Daily Mail e dal New York Post, la popstar è riuscita a perdere 30 chili nell’arco di un anno, trovando una nuova forma smagliante. Il particolare programma alimentare, ideato dai medici nutrizionisti Aidan Goggins e Glen Matten, è seguito anche da molti sportivi inglesi e diverse celebrità.

Il metodo è spiegato in un libro già disponibile in libreria per le edizioni tre60, dal titolo “Sirt, la dieta del gene magro” con l’introduzione del dottor Nicola Sorrentino. È il sogno di chiunque quello di riuscire a smaltire i chili di troppo senza affrontare regimi alimentari troppo faticosi che impongono grandi rinunce. Attraverso la dieta Sirt si punta sull’attivazione di una particolare famiglia di geni che tutti possiedono, le sirtuine, sfruttando le virtù di una serie di nutrienti.

Le sirtuine hanno la capacità di regolare il metabolismo influendo sulla capacità del corpo di bruciare i grassi, stabilizzare l’umore e intervenire addirittura sui meccanismi della longevità. Per questa ragione il regime alimentare si chiama dieta del gene magro.

Il principio di base è quello di integrare nella dieta alimentare quotidiana una serie di “alimenti Sirt” che contengono nutrienti capaci di attivare le sirtuine producendo una perdita di peso più rapida ed efficace. Tra i cibi utili si trovano alimenti come mirtilli, agrumi, fragole, noci, cavolo, radicchio rosso, cipolla rossa, rucola, tè verde e peperoncino ma anche, a sorpresa, cioccolato fondente, vino rosso e caffè.

Per la prima volta si scopre dunque una dieta che non si basa sull’esclusione dei cibi ma sulla loro inclusione, scegliendo con particolare attenzione una determinata classe di alimenti tra cui quelli appena citati. Vi si aggiungono datteri, olio extravergine di oliva, grano saraceno, soia, capperi, prezzemolo e sedano.

Si tratta di alimenti comuni e facilmente reperibili, non costosi e correlati alle nostre abitudini basate sulla dieta mediterranea. Per aggiungere un tocco di creatività inoltre le ricette del libro sono state messe a punto con la collaborazione dello chef Alessandro Verdanelli.

Condividi l'articolo:

Lascia un commento